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N
trrziari via S 1 (posso
N
avere trasposizione)
+ HY
+ agenti Anche loro hanno la
alogenanti capacità di
trasformare l’OH in un
buon gruppo uscente
3. trasformazione in eteri Capitolo acidi carbossilici
4. ossidazione Ossidanti forti alcoli 1° -> acidi
carbossilici
alcoli 2°-> chetoni
Alcoli 3° non
reagiscono
Ossidanti Mi fermo a aldeide
avvelenati
5. trasformazione in solfonati Interessa il lagame O-H
(S 2) ho ritenzione di conf.
N Cambio il gruppo
uscente
1. Riduzione di composti
sintesi contenenti un carbonile Catalizzatori: Pt e Ni
a. Riduzione catalitica
b. Riduzione chimica Con idruri alchilici:
sodio boro idruro e litio
alluminio idruro
Non riducono doppi e
tripli legami. Il secondo
riduce anche esteri e
acidi
2. da composti organometallici
(grignard) grignard; composto organometallico
il solvente sono eteri e l’acqua (idrogenioni) vengono aggiunti sempre in un secondo momento
per evitare la reazione basica
a. Da composti carbonilici Formaledeide -> 1°
Aldeidie -> 2°
Chetone ->3° 35
b. Da esteri rapporto 2:1 perché
l’estere lega 2 cateni
provenienti da 2
grignard
c. Da epossidi l’epossido si apre e dal
lato dell’O formo
l’alcol e dall’altro
attacco la catena
3. idratazione di alcheni
Catalizzata da acidi Secondo Markovnikov carbocatione
solvente acido non
nucleofilo e riscaldamento
anti
ossimercuriazione Stereo selettiva NO carbocationhe
Racemizzazione
no riarrangiamento sin
idroborazione Stereoselattiva
anti-
regio selettiva
Markovnikov
Racemizzazione
4. S da alogenuri alchilici + OH buon nucleofilo
N 2
via S
N
+ H2O nucleofilo
debole via S 1
N
4. Reazioni di ossidazione
a. Con agenti ossidanti forti
Le reazioni di ossidazione con ossidanti forti avvengono solo per alcoli primari o secondari, mentre per i terziari non
avvengono per ingombro sterico.
l’ossidazione arriva fino in fondo e non si ferma all’intermedio aldeide.
a partire da alcoli primari ottengo acidi carbossilici, mentre partendo con alcoli secondari ottengo chetoni:
alcol primario: il gruppo OH si riduce a =O, e H che resta (visto che è primario) si riduce a OH
- alcol secondari: il gruppo OH legato al C dell’alcol si riduce a =O, e basta perché non ho niente da ossidare
-
• Reagente di Jones: la reazione di ossidazione è possibile perche il reagente si riduce: in particolare è il cromo a
ridursi, cambiando colore da arancione a verde.
• permanganato in base: è un’ossidante molto forte con diversi meccanismi ‘dazione a seconda delle condizioni di
utilizzo:
Concentrato e in acido: è troppo aggressivo e quindi aspecifico. Può anche arrivare a spezzare la catena in
- due parti
Più stabile in ambiente basico ma a seconda del reagente varia temperatura e concentrazione:
- Alcoli:è meno usato del reagente di Jones; lo uso concentrato, in ambiente basico e a 25àC ; ottengo lo
o stesso prodotto ma alla fine devo acidificare perché la reazione avviene in ambiente basico e alla fine
avrei il gruppo –OH deprotonato. per gli alcoli primari la reazione passa per
la formazione dell’aldeide ma
l’ossidazione continua e anche l’H che
resta viene sostituito 36
Alcheni: lo uso diluito, a PH leggermente basico e a 5°C perché se no all’altezza del doppio legame mi si
o spezzerebbe la molecola
Alchini: diluito mi da dichetoni e concentrato mi da acidi carbossilici spezzando la catena
o
b. Con agenti ossidanti blandi
Con questa reazione posso fermarmi a aldeide negli alcoli primari; uso:
• PCC cloruro di piridinio:
: ha origine dalla complessazione di CrO con piridina e HCl.
3
nell’alcol primario allora il gruppo alcolico –OH
OH viene ridotto a =O e l’idrogeno che resta non viene toccato, mentre
per gli alcoli secondari resta tutto come prima
Ossidazione di dioli vicinali
Per dioli vicinali intendo un alcol con
on 2 gruppi –OH
OH posti vicini tra loro e dalla stessa parte del piano; in questo caso
posso usare come agente ossidante l’acido periodico HIO che riduce contemporaneamente i 2 gruppi –OH e spezza
4
la catena tra i 2 C alcolici:
Meccanismo il diolo si spezza
zza originando 2 composti carbonilici
osservo la formazione di un intermedio a 5 termini che dovrà essere
possibile dal punto di vista sterico avvicinare entrambi gli OH
contemporaneamente
Applicazione: passo da molecole cicliche a molecole lineari : 37
5. Trasformazione degli alcoli in solfonati
È un modo efficace di trasformare un pessimo gruppo uscente (-OH) in un ottimo gruppo scente; la reazione inoltre
avviene con ritenzione di configurazione (al contrario della S 2) e quindi ci permette di modulare la stereochimica del
N
centro chirale.
La reazione mi permette di attaccare un tosilato invece dell’H e quindi ottengo un buon gruppo uscente O-tosilato
Applicazione successiva: posso far reagire la mia nuova molecola con reazione S 2 perché ho un buon gruppo
N
uscente, e alla fine mi trovo che al posto dell’ OH ho messo il gruppo che volevo
Metodi di sintesi di alcoli
1. riduzione di composti contenenti un carbonile
a. riduzione catalitica
normalmente i catalizzatori in condizioni normali riducono solo gli alcheni senza toccare il gruppo chetonico che
rimane invariato. Se invece come in questo caso voglio proprio ridurre lui allora devo usare condizioni estreme e i
catalizzatori più usati sono Pt e Ni 38
b. riduzione chimica
la riduzione chimica viene fatta da idruri alcalini e cioè composti che liberano idruri (idrogeni che portano via gli
elettroni) e quindi sono in grado di legare il reagente a sé e poi grazie a disidratazione lo lasciano andare sotto forma di
alcol.
Gli idruri alcalini sono:
sodio boro idruro entrambi riducono in rapporto 4:1 cioè 1
litio alluminio idruro idrudo alcalino e 4 chetoni
• sodio boro idruro: utilizzato in acqua e alcoli [ MeOH ]
meccanismo:
il sodio boro idruro dissocia un idruro e cioè un idrogeno con carica negativa che attacca il carbonio del chetone
che ha sempre parziale carica positiva. In questo modo si lega rubando elettroni dal doppio legame.
A questo punto la carica scoperta sull’ossigeno si lega al composto dell’idruro alcalino.
A questo punto il solvente alcolico (etanolo) permette l’idratazione e si rompe il legame legando un nuovo
idrogeno: ho formato l’alcol.
selettività: il NaBH come abbiamo visto riduce aldeidi e chetoni ma mai doppi o tripli legami (tra C) né esteri
4
(COOR) e acidi (COOH)
• litioalluminioidruro: si usa in etere e reagisce violentemente con l’acqua che infatti si aggiunge solo in un secondo
momento
Meccanismo: come prima è l’idruro a attaccare il
carbonile e formare il complesso. In un
secondo step: il passaggio idrolitico,
aggiungo acqua che rompe il legame
con alluminio idruro che reagisce
formando Al(OH)
3
selettività: LiAlH riduce come visto aldeidi e chetoni, nemmeno lui riesce a ridurre ancheni e alchini ( doppi e tripli
4
legami) ma è in grado di ridurre esteri (COOR) e acidi (COOH) e
LiAlH riduce un estere:
Come 4 39
l’attacco dell’idruro provoca una rottura della molecola fin dall’inizio e poi separatamente formo un alcol dal
chetone e uno dall’etere:
Esempi: L’etere non viene ridotto
2. Da composti organimetallici: GRIGNARD
I composti organometallici sono caratterizzati dal legame C- M (metallo) i metalli infatti come litio sodio e magnesio
sono ottimi agenti riducenti. Normalmente se un alogenuro alchilico (alcano che presenta alogeno Br, I o Cl) reagisce
con uno di questi metalli l’alogeno viene scalzato ma esiste un eccezione:
con il magnesio ,semplicemente si lega formando il reagente di
grignard.
Uso come solventi gli eteri perché stabilizzano il grignard: le cariche
negative dell’ossigeno stabilizzano quelle positive del magnesio
il carbonio del reagente di grignard è caratterizzato da una carica parziale negativa perché i 2 metalli ribano elettroni.
Questa carica lo rende:
• base
una molto forte: caratteristica negativa che non vogliamo:
i grignard infatti reagiscono con gli acidi e con tutti i composti contententi –OH, -SH, -NH (e cioè che hanno idrogeni
mobili, questi vengono rubati dal grignard, e la marte metallica li lega al loro posto) acqua
• nucleofilo:
un potente caratteristica che sfruttiamo
grazie a grignard riduco (aldeidi e chetoni esteri e epossidi: tutti composti con doppio legame O, o comunque con
O)ad alcol e lego la catena del grignard al reagente. Lo uso infatti per creare il composto che mi interessa.
Grignard reagisce con:
• reazione di grignard con composti carbonilici a dare alcol: osservo che ho sempre 2 passaggi
separati perché aggiungo acqua (acida)
solo in u secondo momento perché se no
reagirebbe subito con il grignard che si
comporta da base. 40
Meccanismo: osservo uno stato di transizione in cui
entrano in gioco 2 molecole di
grignard ma alla fine solo una viene
consumata quindi ho stechiometria
1:1 infatti un grignard cede la sua
catena di C mentre l’altro cede i metalli Mb e Br
• reazione di grignard con esteri a dare alcoli: ottengo un residuo alcolico che proviene dall’estere e
2 catene provenienti da 2 grignard, quindi ho rapporto
1:2
• reazione con epossidi a dare alcoli: ho una sostituzione nucleofila in cui il
gruppo uscente rimane attaccato.
L’epossido si apre e l’estremità dell’O
diventa alcol mentre all’altra si lega la
catena proveniente dal grignard
• reazione con CO a dare acidi carbossilici:
2 uno dei 2 doppi legami mi da un alcol
mentre l’altro resta a doppio legame.
Quindi è un acido. Al carbonio come al
solito si lega la carena
esempi: 41
ETERI
come gli alcoli contiene un O ma non presenta H, quindi non da legami idrogeno (non è solubile) e ha
caratteristiche diverse.
Posso osservare l’etere come un alcano che ha come sostituente un O-R e cioè un’altra catena legata
–OR –OSSI
attraverso un ossigeno. Questo sostituente ha al posto del suffisso “ile” il suffisso
simmetrici
Per eteri in cui cioè l’ossigeno si trova in mezzo, indico i 2 sostituenti e aggiungo la parola etere:
Caratteristiche chimico fisiche:
• sono molto meno polari degli alcoli perché non ho H legati all’ossigeno, quindi non ho nemmeno legami idrogeno
• chimicamente sono poco reatt