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ANTI-
rapporto è sempre di 3:1 perché il boro lega 3 catene contemporaneamente. il prodotto è allo stesso modo
Markovnikov, ed è per questo che si differenzia dall’idratazione catalizzata da mercurio (per il resto è uguale)
Sintesi di alchini l’acidità dell’idrogeno
Nella sintesi degli alchini si sfrutta legato al carbonio interessato al triplo legame. Questi idrogeni
hanno carattere acido perché i carboni ibridati sp hanno maggiore carattere s e quindi gli elettroni sono più vicini al
carbonio rispetto che all’idrogeno anche se sono legati in modo covalente, in questo modo è più facile strapparli ma
base forte.
solo con una
Trattando un alchino( ovviamente terminale se no non ha attaccato nessun idrogeno) con una base forte ottengo lo
ione acetiluro che ha una carica negativa e è molto reattivo
1. Alchilazione di acetiluri alcalini
Sostituzione Nucleofila
Lo ione acetiluro da la reazione di solo con ioduri e bromuri metilici o alchilici primari: è pur
competizione eliminazione.
sempre una base molto forte e quindi la reazione di sostituzione è in con quella di
quindi posso usare solo ioduri e bromuri legati a carboni
primari, per secondari e in particolare terziari ho una
reazione di E ma il mio alchino questa volta funge da base
2
e l’alogeno alcano reagisce perdendo un H (strappato
dalla base e l’alogeno con formazione di un doppio
legame 12
In questa reazione l’alchino si sostituisce all’alogenuro della catena; formo un nuovo legame carbonio-carbonio.
È detta reazione di alchilazione perché ho la formazione di un nuovo legame carbonio-carbonio con un gruppo
alchilico.
2. Deidroalogenazione di dialogenoalcani
Partendo da dialogenuri terminali, a seconda delle condizioni di reazione si possono ottenere selettivamente alchini
interni o terminali:
NaNH2 in solventi inerti alchini terminali (blocca l’alchino terminale come acetilurodi sodio invece
- che tenere lo ione acetiluro che so essere molto reattivo, così come sale è inattivo)
KOH in EtOH alchini interni (KOH promuove l’isomerizzazione ad alchino interno)
- 13
ALOGENURI ALCHILICI
reazioni di sostituzione nucleofila S e S
N1 S2
reazioni di eliminazione E e E
1 2
Gli alogeno alcani o alogenuri alchilici sono soggetti a reazioni di sostituzione nucleofila o eliminazione in cui
l’alogenuro diventa un gruppo uscente; nella nomenclatura posso invertire le priorità facendo diventare l’intera catena
il sostituente dell’alogenuro
A seconda di come cambia la catena R legata all’alogeno distinguo:
Proprietà chimico fisiche
polarità: tutti i legami tra alogeni (Cl, Br, F,I) sono polarizzati perché sono maggiormente elettronegativi e quindi creano
un momento di dipolo
Punto di ebollizione: maggiori
e punto di fusione sono rispetto a quelli degli alcani di ugual peso molecolare e
aumentano all’aumentare del PM e del numero di alogeni. Nel caso del fluoro noto che questa differenza è minore
perché essendo il più elettronegativo è di dimensioni minori e quindi il più simile all’idrogeno; per gli altri infatti noto che
bollono a temperature molto più alte
Densità: è maggiore di quella degli idrocarburi di p.m. analogo a causa dell’elevato rapporto massa/volume. La
densità di tutti gli iodoalcani e bromoalcani liquidi è maggiore di quella dell’acqua. Idem per i policloroalcani. Sono
quindi esclusi i mono cloro alcani.
Utilizzo in chimica organica: come già visto nella deidroalogenazione di alogeno alcani e dialogeno alcani.
Reazioni di sostituzione nucleofila S N
È una delle 4 reazioni base della chimica organica che sono addizione (Markovnikov), eliminazione (E E ), trasposizione
1 , 2
o riarrangiamento.
La sostituzione nucleofila è una qualunque reazione in cui un nucleofilo (Nu) elettron ricco prende il posto di un gruppo
uscente (Lv, che per o ra consideriamo un alogenuro ma ce ne sono altri)
Nucleofilo: reagente ricco di elettroni che forma legami donando elettroni agli elettrofili. Può avere carica negati (che
ne aumenta la nucleofilia).
Se un nucleofilo è carico negativamente allora una volta legato al C elettrofilo perderà la sua carica; se invece è
inizialmente neutro acquisterà una carica nella nuova molecola che ho creato.
La nucleofilia può essere data dalla presenza di:
Ossigeno: il gruppo –OH, alcossidi, acqua, alcoli
- Azoto: ammoniaca, azidi (N)
- Zolfo: tiolati o tioli (S)
- Carbonio: nel caso di alchini e quindi carboni legati ibridati sp con N (nitrili) o semplicemente acetiluri
-
La nucleofilia non è la stessa cosa della basicità ( di bronsted): osservando la tavola periodica nucleofilia e basicità
crescono mano a mano che si va a sinistra ma osservando uno stesso gruppo noto che hanno andamenti opposti: la
nucleofilia aumenta mano a mano che scendo mentre la basicità diminuisce 14
Elettrofilo: reagente poveri di elettroni, forma legami accettando elettroni dai nucleofili. Talvolta può avere una carica
netta positiva( che ne aumenta la elettrofilicità)
Il gruppo uscente che si allontana porta via entrambi gli elettroni del doppio legame che lo univa al carbonio (appunto
per la sua maggiore elettronegatività che dava ala carbonio parziale carica positiva)
equilibrio
Le reazioni di sostituzione nucleofila sono reazioni di e è quindi importante considerare le condizioni di
reazione:
Essendo il gruppo uscente carico negati vamente è a sua volta un nucleofilo e può competere con il primo
- nucleofilo nella reazione; per questo il nucleofilo deve essere più forte del gruppo uscente.
Il mio substrato deve avere un buon gruppo uscente: stabile se no la reazione non avviene, gli alogeno alcani
- reagiscono sempre perché hanno un buon gruppo uscente.
La sostituzione nucleofila può essere distinta in due tipi a seconda di come procede la reazione:
S 2 sostituzione nucleofila bimolecolare
N
La S 2 è definita bimolecolare perché la rottura e la formazione dei legami coinvolti procedono in modo simultaneo
N 2
interessando quindi molecole.
(È particolarmente usata su alogenuri alchilici e tosilati)
In questa reazione il nucleofilo si avvicina all’elettrofilo attratto dalla carica positiva posta sul carbonio in posizione
opposta all’alogenuro (molecola elettronegativa); la nube elettronica che interviene allontana il gruppo uscente.
Si ottiene così uno stato di transizione in cui il carbonio instaura 5 legami con una struttura quasi planare, è quindi uno
stato molto instabile e che richiede energia; a questo punto il gruppo uscente si stacca e il nucleofilo istaura un legame
covalente col carbonio e avviene il completo ribaltamento dell’ombrello un’inversione di
Noto come il nucleofilo sia obbligato a entrare opposto al gruppo uscente e quindi causerà sempre
configurazione; ciò non significa per forza passare da S a R (per via delle diverse assegnazioni di priorità) ma può creare
enantiomeri come diasteroisomeri se sono presenti altri centri chirali. 15
Velocità di reazione: nella S 2 la velocità dipende sia dalla concentrazione dell’alogenuro alchilico che dal nucleofilo
N
perché la reazione avviene in un unico passaggio e è proprio il nucleofilo a causare il distacco del gruppo uscente
S 1 sostituzione nucleofila monomolecolare
N (avviene una successiva
deprotonazione a opera del bromo)
In questa reazione la rottura del legame fra carbonio e gruppo uscente è del tutto completa prima che inizi la
formazione del nuovo legame con il nucleofilo; osservo quindi la formazione di un carbocatione come intermedio e
quindi la sua stabilità sarà fondamentale per la possibilità di utilizzare questo tipo di reazione.
Chiralità: S 1
nella il carbocatione intermedio è una molecola planare achirale e quindi l’attacco del nucleofilo può
N miscela racemica
avvenire indistintamente da entrambe le facce del piano creando così una
Velocità di reazione: dipende soltanto dalla concentrazione dell’alogenuro alchilico perché il primo step della reazione
è il più lento e quindi il determinante della velocità, e in questo step è interessato soltanto l’alogeno alcano e la rottura
del suo legame con il gruppo uscente.
Fattori che influenzano le razioni S N S 2 S 1
N N
alogenuri metilici o 1° 2° 3°
Natura del substrato stereochimica
Prendo in esame la della molecola Nella S 1 ho formazione di un carbocatione
N
che in questo tipo di reazione è molto importante. intermedio e quindi la possibilità di reazione dipende
Dato che il nucleofilo può legarsi al carbonio solo in dalla sua stabilita (e quindi se può esistere o no) un
anti rispetto all’alogenuro se questa sezione è carbocatione è tanto più stabaile quanto più
ingombrata allora l’attacco è impossibile. sostituito quindi la reazione è avvantaggiata
alogenuri alogenuri
La reazione sarà quindi molto favorita per inversamente alla S 2, è molto favorita per
N
3°,
1° e metilici, possibile per 2° e impossibile per 1° o metilici.
sarà possibile per alogenuri secondari e
impossibili per alogenuri terziari.
Allo stesso modo l’ingombro può anche provenire
carbonio in
dal rispetto all’alogeno, e se questo è
quaternario sarà impossibili procedere con la
reazione Polari aprotici Polari protici
Solvente di reazione In reazione ho dei nucleofili con carica negativa
In questa reazione ho la presenza di un Nu iniziale
carico negativamente e un Gu carico anch’esso mentre il carbocatione che si forma è di carica
negativamente. In presenza di solvente protico il Nu positiva quindi mi serve un solvente che separi
solvente
verrebbe non solo solvatato (stabilizzato) ma cariche opposte, il solvente più adatto è un
protico
ingabbiato dai legami idrogeno e quindi non e che sia quindi in grado di formare legami
potrebbe più reagire con il substrato. idrogeno e quindi con presenza di gruppi –OH o -NH
aprotico
In presenza di solvente avrei solo questi solventi sono anche polati :che hanno parziali
stabilizzazione degli ioni ( in particolare del Gu) ma cariche, perché aumentano la capacità di solvatare
senza bloccare la reazione). il catione in modo particolare e lasciare più libero di
polare
È inportante che il solvente sia perchè i polari reagire l’anione cioè il Nu)
hanno maggiore capacità di solvatare i cationi
rispetto agli anioni che quindi rimango