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Alla fine del 1700 si ebbero le due rivoluzioni, ma nel 1800 e 1900 gli USA diventano una potenza
economica mentre in Europa la situazione è diversificata. Questo è il concetto di pax americana, dove gli
USA svolgono un ruolo egemone sul mondo.
Oggi gli USA possono ancora identificarsi sulla americana? Probabilmente no, perché il baricentro si sta
spostando in Oriente. La Rivoluzione Industriale
Perché la Rivoluzione Industriale si afferma in GB e poi in Europa?
la rivoluzione industriale avviene alla fine del 1800 negli Stati Uniti.
Perché L’Europa è cosi ricca nel 1800 e rimane così fino ai nostri giorni?
1750: termine a quo della rivoluzione industriale, prima era
1850: fase di chiusura della prima era industriale; secolo caratterizzato dallo sviluppo del settore tessile e
metallurgico.
1850-1900: seconda fase di sviluppo alla quale si aggiunge il settore dell’estrazione e lavorazione del
petrolio; conseguentemente la chimica. Infine il settore dell’elettricità. Questa è anche l’età degli inventori:
coloro che creativamente hanno contribuito all’invenzione di oggetti e materiali utili all’umanità.
1900: in questo secolo, questi settori si irrobustiscono e si aggiunge il settore dell’industria leggera.
1970: terzo stadio della rivoluzione industriale ma non più basata sull’industria pesante, ma sulla
introduzione massiccia dell’elettronica ed informatica. (l’era del processo tecnologico).
L’industria pesante è quella siderurgica, quella che produce strumenti per grandi oggetti. L’industria leggera
è quella che produce beni di consumo.
La rivoluzione industriale ha questo percorso, ma come mai viene usato il termine rivoluzione?
Perché nel processo storico, la parole rivoluzione significa qualcosa di di irreversibile ed irrevocabile. Questa
ha avuto anche effetti di questo tipo nel contesto sociale.
Storia Contemporanea 11/12/13 Marzo 2019
Si progredisce inevitabilmente attraverso il lavoro.
Quali sono le cause di questa rivoluzione?
l’Inghilterra era già dal 1600 una potenza commerciale che vantava la più forte ed esperta flotta.
La stessa colonizzazione dell’America aveva instaurato un’intensa comunicazione fra i porti europei e di
oltreoceano e permise di importare in GB il cotone che promosse lo sviluppo dell’industria tessile.
La GB diventa anche la più ricca del mondo perché commerciava con tutte le sue colonie e non solo ma non
c’era solo una ricchezza materiale ma anche una ricchezza culturale che aveva promosso esperienze politiche
e sociali nuove, con il concetto di libertà e tolleranza che incentivarono il cambiamento. In questa isola non
si parlava di Antico Regime. Un’altro dettaglio sono le scoperte scientifiche che hanno un impatto sulla
produzione come: le onde elettromagnetiche, i raggi x, la radioattività, la divisione nucleare, la legge di
ereditarietà. Nel 1818 si scopre il peso dell’atomo. I concimi chimici per rendere più fertile le terre ma nel
lungo periodo impoveriscono le terre. La scoperta del bacillo della tubercolosi, i sieri antidifterici. Il motore
a vapore, poi a scoppio ed infine elettrico. Il telegrafo senza fili. La tecnica tipografica, la macchina
componitrice. La pistola a tamburo, il siluro, la dinamite.
localizzazione di manifatture = inquinavano
le industrie del passato erano inquinanti, soprattutto quelle meccaniche e siderurgiche
le botteghe artigianali risiedevano all'interno delle mura delle città; ora la città stava cominciando ad
allargarsi
manifatture e case iniziano a crearsi anche nel suburbio
Fenomeno da considerare: l'urbanizzazione (concentrazione di manifatture; botteghe) ; dove sta nascendo e
progredendo la società borghese
La società industriale che inizia a radicarsi crea opportunità ma anche nuovi problemi
Fenomeno che coinvolgerà a fondo il continente europeo (prevalentemente la parte occidentale)
Europa occidentale: economia industriale
Europa orientale: economia rurale/agraria
Con la riv. industriale si afferma il capitalismo: è un sistema economico/sociale
è caratterizzato dalla proprietà privata dei mezzi di produzione (fabbriche; manifatture; beni strumentali
all'interno delle fabbriche)
detentori di beni/operai = capitalisti/proletari
Capitalismo: economia di mercato libero dal controllo statale; una delle parole più diffuse e usate dell'età
contemporanea
I beni strumentali sono nelle mani di privati individui
Può essere un fenomeno ma anche un'ideologia
Fenomeno: il mondo occidentale ha conosciuto un fenomeno sociale/economico caratteristico
Ideologia: posizione culturale di chi difende la superiorità di un processo capitalistico di un'economia di
mercato
Coinvolge l'intera società occidentale
Nuovo modo di produrre e consumare
Nell'antichità la produzione corrispondeva al consumo (l'artigiano produceva a seconda della richiesta/
consumo)
Con la riv. industriale la produzione è svincolata dal consumo; si produce molto di più rispetto a quanto
richiesto dal mercato
I beni sono fabbricati a prescindere dalla richiesta del mercato: sovrapproduzione
Il capitalista cerca di raggiungere il maggiore livello di produzione per arricchirsi il più possibile
I beni strumentali di fronte a una produzione che cresceva, non venivano assorbiti (provocavano
disoccupazione; chiusura fabbriche ecc.)
Criticità di natura quantitativa/qualitativa: la capacità di usare le risorse diventa spropositata rispetto alle
risorse presenti
Il capitalismo ha trasformato il pianeta in un unica grande area di sfruttamento e uso delle risorse.
Storia Contemporanea 11/12/13 Marzo 2019
Perché l’Europa è così ricca?
Perché le risorse sono state rastrellate fuori dal continente europeo.
Dal punto di vista qualitativo succede la consapevolezza di un arricchimento progressivo ma che non si
riversa in coloro che lavorano come operai.
Si aggiunge il concetto di progresso indefinito, una meta unidirezionale. Viene progettata una realtà di
maggior progresso e felicità. La realtà rispetto all’antico regime e all’età moderna, cambia.
Si sottolinea anche qui il cambio della percezione del tempo, regolato ora dall’orologio della fabbrica.
Il mondo post moderno opera ora a prescindere dai fenomeni meteorologici. Una forma nuova di produzione
ma anche una forma nuova di vivere, una nuova mentalità che progressivamente spazza via tutto quello che
connotava la vita di un uomo del 600 e 700.
L’invenzione del treno sostituisce il cavallo, mezzo di spostamento dall’inizio dell’umanità che raggiungeva
al massimo i 70 km/h. Le popolazioni hanno sperimentato una velocità sempre crescente. Girare il mondo
per affari diventa un’esperienza nuova che coinvolse principalmente i lord inglesi. L’età contemporanea di
caratterizza anche per una diversa concezione del tempo vista la “velocità” con cui ora si effettuano gli
spostamenti. Nel 2019 noi viviamo in una realtà frenetica e furibonda, dove la velocità è carattere necessario
per la nostra vita.
Le materie prime erano utilizzate anche prima dell’età capitalistica e nell’Europa ottocentesca e
novecentesca, una quantità immensa di piante è stata destinata alla produzione di infrastrutture.
E’ l’età contemporanea che ha dato fuoco alla maggior parte delle risorse esistenti non rinnovabili.
Il capitalismo è un sistema che si basa sulla proprietà privata, ma vi è anche un capitalismo di Stato dove
mezzi di produzione e capitali, nell’URSS sono nelle mani dello Stato. Se nel mondo europeo questo
capitalismo pone delle questioni gravi sulla classe operaia, nel capitalismo di stato, è risolta la questione del
lavoratore ma non è risolta la questione delle risorse e dell’ambiente. Gli effetti dell’economia di mercato e
del capitalismo di mercato, alla fine, non sono così dissimili. Le città più inquinate sono quelle cinesi e
quelle ex sovietiche.
Un intellettuale francese ha scritto un libro che cita: “ Gli uomini guardano alla natura come ad un deposito
illimitato di ricerche, senza alcuna preoccupazione per i beni disponibili; l’orgoglio di tutti ha sempre vinto
sulla possibilità di preservare le risorse; la natura ed il nostro pianta non sono infiniti; se l’uomo è cultura e
tecnica, l’uomo è anche natura”. Età napoleonica
Noi oggi siamo eredi di tutte le cose che abbiamo espresso durante le ultime ere. Codici, mentalità e pensieri
trovano fondamento sulle ere finora trattate.
Durante l’età napoleonica vennero costruite regge, sede del sovrano assoluto. Nei secoli successivi si
costruirono i palazzi del governo.
Nel 1796, Napoleone entra nella val Padana
Maggio 1797, caduta della Serenissima; finisce l’imperialismo veneziano sui mari e sulla terra
1806 costituzione del Regno d’Italia in mano a Napoloene
1813, sconfitta di Napoleone e fine del suo regno.
1814-1815, congresso di Vienna per l’assesto dell’Europa.
Durante questi 15 anni, si parla di una politica di ammodernamento dello Stato. La carta geografica di Italia
ed Europa viene semplificata dal momento che gli stati sovrani scompaiono. Ora esistono regioni e
provincie.
Nell’antico regime, il territorio era amministrato in podesterie, vicariati, vicinee. Con Napoleone il territorio
viene organizzato in forma nuova e moderna. La vicinia, si trasforma in comune che possono essere di 3
categorie diverse. Questi hanno un sindaco o podestà. Il contesto territoriale provinciale viene costituito ex
novo, e si chiama dipartimento.
Gli uomini che gestiscono questi territori non sono più nobili, ma possono essere anche commercianti ed
insegnanti, i c.d. uomini nuovi.
Da allora vi è una continuità bisecolare con riguardo all’assetto istituzionale.
Una novità fondamentale è la coscrizione obbligatoria militare introdotta dalla legge 13/10/1802 e resa
effettiva nel maggio 1803; questa chiamava i giovani alla leve obbligatoria. Questa legge viene definita della
brutalizzazione sociale. I giovani chiamati alle armi peggiora la vita delle loro famiglie. Si affermarono
sentimenti nuovi. I giovani venivano allontanai dalle loro case per circa 4 anni sottraendo braccia dal lavoro
dei campi. I lavori pensanti si riflettono sui fratelli minori, sugli anziani e sulle donne. Le partenze per la leva
determinato una diminuzione della produzione. In questi giovani, l’esperienza militare porta nuovi un
sentimento inedito: l’appartenenza nazionale. Capiscono in questa esperienza extra territoriale, la loro
identità itali