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Rivoluzione Industriale
La manifattura, le nuove fabbriche si concentrano in città; i contadini sono attirati dalla tumultuosa crescita delle
infrastrutture urbane.
Si presentano però qualità estremamente scarse: luoghi, quartieri senza alcun servizio nascenti vengono intesi
come quartieri dormitori, “slums”.
L’aumento delle residenze urbane non determina la creazione di nuovi spazi adibiti all’uso degli abitanti lì
presenti. Si ha così un peggioramento dei luoghi e dei sobborghi industriali.
Questo diventa elemento di critica sociale. Dickens parla di espansione senza controllo. Si aveva solo il minimo
indispensabile, la giornata era scandita solo dal tempo passato in fabbrica.
Monotonia della vita, così meccanica, caratterizzata da un territorio altrettanto insignificante.
Si ha anche il caso di Parigi, o comunque del Nord della Franca. Il corrispettivo del Dickens inglese in Francia è
Victor Hugo. Descrive una capitale che si accresce solo di case, senza alcuna qualità; i monumenti sembrano
sprofondare attorno alla sempre maggiore crescita di nuovi alloggi.
Vengono così elaborati nel periodo proposte alternative che rifiutano i quartieri di sobborgo, gli slums, tanto in
Inghilterra quanto in Francia. Proposte a volte efficaci, altre volte troppo utopistiche per essere realizzate. Si parla
di esponenti quali Owen, Fourier o Godin.
Si interessano alla qualità della vita, riportandola ad un livello accettabile ( rif. all’alienazione della vita dell’uomo
nel periodo industriale).
Owen: si propone di recuperare una certa qualità della vita umana. Lui stesso è stato un operaio. Dalla Scozia, si
sposta agli Stati Uniti, dove acquista un villaggio, chiamandolo New Harmony. Qui crea un dimensionamento
della città più gestibile, in miniatura, controllabile, con una certa qualità.
Si parla di 1200 abitanti; è presente l’attività industriale, ma non è l’unica; attività agricola, (tessile?). Si è attenti
all’organizzazione sociale. All’esterno dello spazio sono presenti un serie di manifatture e spazi funzionali, più gli
orti; la parte produttiva, industriale e agricola è comunque all’esterno dello spazio residenziale.
Fourier parte da uno studio antropologico: reimposta un modo di aggregare la comunità; ciò che propone è il
Falansterio. Nucleo centrale con bracci laterali. Poteva inserirsi all’interno una comunità autonoma. A metà
dell’altezza dell’edificio si trovano passaggi intermedi, collegando tutto il perimetro.
Il luogo dovrà avere percorsi d’acqua, dovrà essere addossato ad una foresta, non comunque troppo lontano
dalla città, né troppo isolata. Devono essere presenti spazi di rappresentanza, spazi verdi; la parte di produzione
manifatturiera è all’esterno; le aree interne sono caratterizzate dalla presenza di aree verdi e servizi per chi vi
abita; la parte residenziale è il perimetro stesso della struttura. La comunità sta in un unico edificio.
Godin concretizza ciò che Fourier aveva proposto. L’esempio è appunto Guise, un Familinsterio (al posto del
Falansterio).
La struttura è composta da blocchi quadrangolari con corte interna. Nella corte interna del blocco centrale vi sono
dei ballatoi. L’edificio residenziale è qui composto in ferro e vetro. La corte interna dello spazio centrale diventa
uno spazio centrale sociale. L’uso del ferro e vetro: dai passaggi commerciali a funzionalità comunicativa.
Non si rinnega comunque la funzionalità industriale, ma prende maggiore qualità nella sua costruzione. Emerge il
senso della comunità.
Trasformazioni urbane
Le trasformazioni avvengono per ragioni puramente sanitarie, si parla di interventi necessari di carattere urbano,
urbanistico.
Legge del 1848 (dove?): argina la non regolamentazione dell’edilizia privata; si agisce seguendo una salubrità
dell’attività edilizia.
In Francia Mulun propone il concetto di esproprio: il comune può espropriare un determinato terreno se qui è
costruito un quartiere, una zona non salubre, volendo realizzare un isolato o quartiere migliore. Esproprio la
proprietà privata per fare ciò che voglio (sempre nel rispetto del risanamento).
Si hanno diversi esiti a Parigi, Barcellona o Vienna.