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I PAESI INDUSTRIALIZZATI: GRAN BRETAGNA E FRANCIA
14.1. I diversi ritmi dello sviluppo
La prima rivoluzione industriale si concluse con il trionfo della Gran Bretagna che però nel corso dei secoli fu raggiunta e poi superata dagli Stati Uniti e dalla Francia, mentre l'Italia e il Giappone rimasero stazionari e la Germania perse terreno. Questi esiti si ebbero non perché le nazioni rimasero immobili ma perché i ritmi erano ben diversi.
14.2. Il declino relativo della Gran Bretagna
La Gran Bretagna uscì dalla prima rivoluzione industriale vittoriosa ma nel corso dei secoli fu accostata e, dagli Stati Uniti, sorpassata poiché vi fu un offuscamento del suo primato. La popolazione contribuì al suo mantenimento e l'industria giocò un ruolo fondamentale. Le industrie trainanti della prima rivoluzione industriale, siderurgica e tessile, iniziarono a perdere terreno anche se applicarono le nuove innovazioni. L'agricoltura conobbe un
periodo di crisi e i lavoratori si spostarono dalle campagne alle città formando delle fattorie ben organizzate e meccanizzate.
Le cause del declino inglese sono:
- Lo svantaggio della first comer, l'Inghilterra risultò con un apparato industriale in parte obsoleto e che quindi riusciva a soddisfare i bisogni primari delle colonie e dovuto anche all'inerzia degli imprenditori di innovarsi tecnologicamente;
- La dipendenza dall'estero, in quanto non era in grado di produrre tutti i beni di consumo e quindi doveva avere dei rapporti con i fornitori esteri così da registrare una bilancia dei pagamenti in passivo;
- Il sistema d'istruzione, era scadente in quanto non si puntava alla qualità ma alla quantità dei fatturati no andando peso alla specializzazione;
- Il ruolo dello stato, che esercitava un ruolo di gendarme del mondo e si preoccupava solo dell'economia del paese.
La Francia dal Secondo Impero
alla Belle époquel’economia francese crebbe molto lentamente. L’industria crebbe moltolentamente e le piccole e medie imprese, se non attuavano economie di scalanon riuscivano a garantire una struttura produttiva flessibile, capace di adattarsiai mutamenti più velocemente rispetto ai grandi complessi industriali. Durante ilsecondo impero, Napoleone III rivolse un’attenzione maggiore all’economia conriferimento ai borghesi che lo aveva sostenuto per arrivare al potere. Furonoavviati dei lavori pubblici, ricostruzione edilizie a Parigi, modernizzazione dellestrutture, nascita di banche sotto forma di società per azioni, allo scopo disostenere lo sviluppo industriale. Durante in secondo impero, la francaiabbandonò il protezionismo e si avviò verso il libero scambio. Questa politica eraappoggiata da Napoleone III il quale, per non avere contrasti con gran parte delParlamento, sottoscrisse dei trattati commerciali, il primo dei
Quali con l'Inghilterra. A seguito della caduta del Secondo impero e allo scoppiò della Grande Guerra, l'economia francese entrò in crisi ma fu in grado, grazie ai risparmi, di poter fronteggiare le spese di guerra a cui era stata condannata a pagare. A seguito di una crisi agraria europea, molti settori dell'economia francese entrarono in crisi così da riportarla al protezionismo. La ripresa si ebbe durante la Belle Époque in cui l'economia crebbe, i settori tradizionali, le nuove e vecchie industrie crebbero, il turismo si sviluppò e in questo modo la Francia acquisì il primato che conserva fino ai nostri giorni.
15. I PAESI A FORTE CRESCITA: GERMANIA E STATI UNITI
15.1. Lo sviluppo economico tedesco
Prima delle guerre napoleoniche, la Germania era divisa in 360 stati, i quali divennero 39 a seguito del congresso di Vienna. L'economia era ancora poco sviluppata, l'agricoltura era il settore prevalentemente sviluppato ma
Le condizioni dei contadini variavano fra la parte occidentale in cui erano più liberi e la parte orientale in cui vivevano in condizioni servili alle dipendenze del Junker. Nella prima metà dell'ottocento vi furono delle riforme. La prima riguardò l'emancipazione dei servi, decisa in Prussia mediante due editti, la seconda riguardò la nascita di un mercato comune in quanto il commercio era ostacolato da dazi e barriere doganali non solo tra i 39 stati ma anche all'interno di ognuno di essi. Nacquero delle leghe: una al Nord, una al sud e quella più ampia al centro che successivamente si disgregò per allearsi a quella del Nord e promuovere gli scambi. Il miglioramento dei mezzi di trasporto portò la nascita di linee ferroviarie e un miglioramento delle strade. A seguito della vittoria contro la Francia, nella reggia di Versailles, Otto von Bismarck l'unificazione tedesca. Dopo l'unificazione, considerato il miracolo tedesco,
l'economia tedesca crebbe. Il settore industriale vide la nascita di società per azioni, la siderurgia giovò dell'incremento della produzione di carbone, le industrie chimiche sfruttarono la condizione di lastcomer e la crescita dell'industria elettrica fu ancora rapida in quanto si cercò di applicare le nuove invenzioni alle vecchie innovazioni. 15.2. I fattori dello sviluppo Lo sviluppo che si registrò in Germania a seguito dell'annessione dell'Alsazia e della Lorena, ebbe cause principalmente nel: Sistema bancario, il quale giocò un ruolo fondamentale in quanto finanziava le imprese. Fu istituita la banca dell'Impero che emise moneta cartacea, il marco, definito in oro grazie alla riscossione dei danni di guerra della Francia e che portò all'adozione del gold standard. Sorsero numerose banche miste che favorirono tutti i settori economici. Le banche costituirono potenti gruppi bancari alle quali siaffiancarono le banche provinciali; Ruolo dei trasporti, che permise alla Germania di potersi integrare nel commercio internazionale e furono migliorate le strade, le reti ferroviarie e nacque una grande flotta marittima che diede alla Germania il primato di prima nazione che costruì transatlantici giganteschi; Cartelli, semplici pratiche di alleanze tra aziende che portavano alla formazione di oligopolio e che inizialmente furono contrastati dalla legge fino ad essere regolamentati e definirli legali; Dumping, pratica con la quale si praticava un prezzo alto all'interno della Germania e un prezzo basso all'estero con lo scopo di affermare il prodotto. Questa pratica però portò al dumping alla rovescia in quanto le imprese tedesche dovettero competere con le imprese estere che acquistavano le materie prime a basso costo; Ruolo dello stato. Lo stato di Bismarck era uno stato presente che introdusse le prime forme di previdenza sociale e che quindisupportò lo sviluppo economico. Sostenne ogni settore dell'economia (il protezionismo solidale) e diede maggiore peso all'istruzione scientifica e tecnica in quanto si ritenne che solo la scuola potesse dare una preparazione scientifica e tecnica adeguata agli studenti. Lo stato di Bismarck era uno stato autoritario che si mostrò sensibilità verso le classi più deboli.
15.3. Immigrazione e colonizzazione negli Stati Uniti
La popolazione degli Stati Uniti triplicava e ciò fu determinato dall'immigrazione, dall'affermazione della grande guerra, dalla colonizzazione e dall'affermazione di un mercato interno. Gli immigrati provenienti da tutte le parti del mondo, spesso trovavano difficoltà ad integrarsi per il colore della pelle, per le differenti religioni, differenti culture e usi. Gli immigrati potevano rinunciare alle proprie culture per integrarsi oppure integrare le proprie culture con quelle degli americani.
wasp, protestanti anglosassoni bianchi preferirono rinunciare alle loro culture e usi per adattarsi a quelli dei paesi di arrivo. I nuovi arrivati provocavano una saturazione del mercato del lavoro e questo portò alla mobilitazione dei sindacati che chiesero leggi restrittive dell'immigrazione. Importanza notevole ebbe la coltivazione di cotone che costituì anche uno dei fattori che fece scoppiare la guerra tra Nord e Sud, combattuta al sud in quanto più povero e che vide la sua sconfitta. L'allevamento del bestiame inizialmente veniva fatta allo stato brado e offriva ottima carne.
15.4. Grandi imprese e mercato
Lo sviluppo americano non fu dato solo dalla quantità dei prodotti ma anche dall'organizzazione produttiva delle imprese. Sorsero molte società per azioni che riunirono numerose famiglie formando veri e proprie dinastie. Gli Stati Uniti erano anche la patria del fordismo che comportò la diminuzione dei costi mediante il modello T.
che utilizzò la catena di montaggio come fattore di sviluppo. Si sostituirono numerosi cartelli e trust che vennero contrastati con provvedimenti antitrust. Crebbe anche il commercio nazionale dato che i mezzi di trasporto erano stati ultimati e migliorati. Il commercio estero rappresentava una fonte di ricchezza limitata ma in via di sviluppo.
15.5. Un punto debole: il sistema bancario
Il sistema bancario americano non risultava adeguato allo sviluppo del paese. Tale sistema si fondava sul dual system ovvero erano presenti due tipi di banche:
- Banche statali, le quali erano assoggettate a leggi più permissive e non potevano emettere propri biglietti;
- Banche nazionali, le quali erano assoggettate a leggi federali ed emettevano biglietti secondo rigidi criteri.
Inizialmente, le banche avevano un'unica sede, unit banking system, ma successivamente fu possibile aprire delle filiali nel proprio paese e non negli altri paesi al fine di non far entrare in contrasto due grandi
colossi economici quali le imprese e le banche. Il punto debole di tale sistema era l'assenza di un istituto superiore che potesse fungere da controllore e poter dare l'ultima istanza e ciò diede vita a una crisi finanziaria. Venne costituito un sistema della riserva federale che era un istituto di emissione unico che emetteva le banconote a corso legale, fissava i tassi ufficiali di sconto e riscontava gli effetti delle altre banche. Nel 1900 gli Stati Uniti adottarono il gold standard. 16. DUE CASI PARTICOLARI: RUSSIA E GIAPPONE 16.1. L'emancipazione dei servi in Russia La Russia e il Giappone risultarono due casi particolari. Furono soggetti a due eventi per loro traumatici: la sconfitta della Russia nella guerra di Crimea, in cui fu messa in evidenza l'arretratezza del paese dovuta ad armi antiquate, sistema di trasporti inefficiente; l'apertura forzata del Giappone al commercio con l'occidente. Uno dei problemi più rilevanti in Russia fula