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Inghilterra e la rivoluzione industriale

L'Inghilterra è la prima protagonista della rivoluzione ed è il paese che vede in maniera eminente i prerequisiti di Rostov:

  • Rivoluzione agraria - Recinzione campi aperti, rotazione terra, introduzione di nuove colture, allevamento in stalla ecc.
  • Rivoluzione commerciale - Accumulazione capitali, rapporti con USA privilegiati
  • Rivoluzione trasporti - Rete efficiente di canali e strade a pedaggi, favorita dalle grandi pianure e dalla mancanza di monti. La sua forma permette di collegare facilmente i mari, e essendo un'isola, era protetta dalle invasioni nemiche, facilitando gli scambi transoceanici.
  • Utilizzo carbon-fossile - Ricca di giacimenti minerali. Non a caso, tutti i paesi della prima ondata sono paesi che possiedono miniere di carbone. L'Italia non aveva carbon-fossile, il mondo si divide in due: chi aveva questo materiale e chi no. Dà inizio alla disuguaglianza mondiale.

Ci sarà un nuovo materiale energetico che permetterà ai paesi che non possiedono il carbon-fossile di industrializzarsi. Con l'arrivo dell'energia elettrica, tutti si mettono di nuovo sullo stesso livello, non c'è più il problema di dove viene prodotta e dove viene utilizzata perché è facilmente trasportabile. Poi arriva il petrolio che ha una diffusione globale più localizzata, sono poche le regioni che hanno risorse petrolifere, non c'è più coincidenza tra chi ha le risorse e chi le utilizza perché viene trasportato.

Condizioni ideali e precoci cambiamenti

Questi elementi positivi pongono l'Inghilterra in condizioni ideali, con un precoce dissolvimento dei rapporti feudali:

  • Classe borghese imprenditoriale dinamica, propensa all’investimento
  • Applicazione di macchine azionate da una forza motrice dell’industria. Nascono imprese piccole (Adam Smith e la concorrenza perfetta); in questa fase in Inghilterra era ancora vietata la costituzione di società anonime, le prime fabbriche britanniche erano o imprenditori individuali o 5/6 soci al massimo, determinando una dimensione ridotta del capitale.

Questi primi imprenditori britannici ricorrevano sempre a capitale proprio, si autofinanziavano. C’è uno scarso ricorso al credito; infatti, il sistema bancario britannico era basato su piccole banche locali che fornivano credito a breve termine o sconto di cambiari, che però non finanziavano le imprese. Le imprese britanniche si finanziavano emettendo obbligazioni e azioni che pubblicheranno sul mercato azionisti che incrementano la borsa di Londra.

Altri aspetti rilevanti

Il potere del parlamento dà grande certezza agli imprenditori: leggi sui brevetti, certezza del sistema fiscale, tutela della proprietà privata. L'Inghilterra con Adam Smith diventa la patria del libero scambio perché i prodotti inglesi non avevano alcun competitor.

Cambiamenti economici nel secolo successivo

Terminato il caso inglese, ci si sposta nel secolo successivo, secolo nel quale i cambiamenti cominciano ad essere più rapidi e lo sviluppo economico è più evidente, con tassi di crescita più alti (tasso di media di crescita del PIL 2%). In mezzo a questo secolo abbiamo la rivoluzione dei trasporti intesa come invenzione delle ferrovie, elemento assolutamente rilevante.

Un altro elemento importante di questo secolo è caratterizzato dall’alternarsi di fasi nelle quali si instaurano politiche liberiste e fasi nelle quali si instaurano politiche di protezionismo. Il liberismo rappresenta una fase positiva, al contrario del protezionismo che porta con sé una fase di crisi. Il liberismo è inteso come mezzo per ottenere una migliore allocazione delle risorse e quindi come afferma Smith, la ricchezza delle nazioni; è uno strumento per perseguire la crescita economica.

Le politiche liberiste si affermano da metà '700, vengono portate avanti da UK e paesi più piccoli (Danimarca e Olanda, paesi che basano la loro economia su commercio internazionale). Sono politiche che vengono applicate da metà '700 e non cambiano come in Inghilterra, mentre in alcune parti d’Europa, con la fine dell’epoca napoleonica, si torna al protezionismo (1815-1848); sono anni di rallentamento dell’economia quelli della restaurazione, periodi di tentativo di ritorno al passato.

Cambiamento ideologico

In questi anni c’è anche un cambiamento ideologico che coinvolge alcuni stati europei, sono paesi che in questi anni iniziano ad industrializzarsi e quindi sentono la necessità di tutelare i propri prodotti; il liberalismo impediva infatti ai paesi arretrati di industrializzarsi.

Durante le guerre napoleoniche erano state emanate le Corn Laws, quindi leggi sul grano; era stato posto un sistema di dazi sulle importazioni di cereali, un sistema che prevedeva dazi variabili in funzione del prezzo del grano prodotto in UK. La logica era tutelare e sostenere la produzione nazionale. Il risultato era il prezzo del grano alto, quindi nasce l’Anti-Corn Law League, infine nel 1846 verrà abolito. La league venne fondata da Richard Cobden, egli fu insieme al primo ministro francese il firmatario di un importante accordo commerciale liberoscambista nel 1869, alla fine di un periodo complicato.

Libero scambio in Europa

C’è un ritorno generalizzato in tutta Europa al libero scambio, il punto di partenza di quest’epoca è appunto la firma di questo trattato chiamato trattato Cobden-Chevalier. Il trattato è importante per gli effetti che ha sull’economia dei due paesi che lo siglano, ma anche per i suoi effetti a cascata sugli altri stati europei. È il primo di una serie di trattati simili che verranno firmati sempre nel contesto europeo.

La clausola principale era: al di là dell'accordo per ridurre i dazi degli scambi tra i due paesi, c’era la clausola della nazione più favorita per la quale esiste l’effetto a cascata. Questa clausola consiste nel fatto che se uno dei due paesi firmatari, d’ora in avanti, avesse firmato un accordo con un'altra nazione più vantaggioso rispetto agli accordi Francia-Inghilterra, questa clausola sarebbe stata applicata anche alla controparte.

La Francia, negli anni seguenti, stipula un accordo simile con Belgio e Italia, Spagna, Svizzera e UK, iniziando un circolo positivo per i dazi. Ciò dimostra che gli anni '60 e '70 sono anni di grande crescita economica.

Protezionismo e imperialismo

L’ultimo periodo dell'800 (fine anni '70) si ritorna al protezionismo per due motivi:

  • Motivo scatenante - Da questi anni iniziano ad arrivare in Europa massicci quantitativi di grano cereali dagli Stati Uniti. Questo arrivo di grano fa sì che il prezzo dei cereali sul mercato europeo crolli, motivo per cui chi opera nel settore primario comincia a richiedere protezione doganale dai governi. Ai produttori del primario si aggiungono anche i produttori industriali a chiedere la protezione doganale.
  • Tensioni tra stati - Sono anni di tensione tra gli stati, affermazione dell'imperialismo, gli stati con grandi impieghi coloniali necessitano di finanziare le imprese che lavorano nei domini coloniali; tutto ciò aumenta la necessità di dazi. Le politiche imperialiste necessitavano di finanziamenti che prendevano dai dazi. C’è anche un enorme flusso di finanziamento diretto all’estero (FDI) fino a fine '800.

Un altro elemento importante oltre alla nascita delle multinazionali è la crescita dimensionale di nuovi settori e di nuove tecnologie. Ci sono alcuni paesi che non solo vedranno riemergere grandi colossi industriali ma queste imprese si riuniranno in cartelli e stipuleranno accordi di cartello.

Il ruolo delle banche

L’ultimo elemento che cambia nella seconda metà del secolo è l’emergere del ruolo delle banche. Le banche, nel caso inglese, avevano un ruolo secondario. Aumentano le esigenze di credito da parte delle imprese sia come credito commerciale sia come credito industriale, cioè finanziamenti a medio-lungo termine.

Sotto questo punto di vista si affermano diversi modelli di banca:

  • Grandi banche d’affari
  • Banche specializzate solo in finanziamenti a medio-lungo termine, finanziano le imprese. Si affermano soprattutto nel modello francese
  • Banca universale o banca mista, modello tedesco

Innovazioni e nuovi settori

Nascono nuovi settori: acciaio, elettricità, chimica e trasporti. In merito alle innovazioni, anche in questo caso narriamo di innovazioni a grappolo, gruppo di innovazioni che sono una il miglioramento dell’altra. La prima innovazione importante è il convertitore Bessemer che consente di fondere ghisa e ottenere acciaio aggiungendo carbone.

Questo macchinario per produrre acciaio a basso costo funzionava solo con un tipo specifico di minerale di ferro, il quale non conteneva molto fosforo. Solo il minerale della Svezia e della Spagna poteva essere utilizzato nel macchinario perché aveva poco fosforo.

Dalla fine degli anni '70 viene inventato il convertitore Vesper, nel quale si poteva usare il minerale di ferro tedesco e belga. Dagli anni '70 tutti sono in grado di produrre acciaio. Altra innovazione è il forno Martin-Siemens, il quale funziona con rottami di ferro, consente ai paesi che avevano poco ferro di produrre acciaio. L’Italia sarà il maggiore esportatore di rottami di ferro.

L’industria chimica ha come principale centro di sviluppo la Germania. L'elettricità ha la prima applicazione importante cioè la telegrafia, cavi telegrafia. Ciò comporta una serie di innovazioni che fanno sì che si possa trasferire informazioni. Secondo elemento importante è la corrente elettrica: invenzione del trasformatore, quindi modalità di trasformazione dell’energia elettrica; diffusione dell’illuminazione nelle fabbriche, consente di lavorare h 24.

Belgio: primo inseguitore della Gran Bretagna

Il Belgio è il primo inseguitore della Gran Bretagna ed è anche quello che ha un’industrializzazione più simile a quella inglese, perché ha dotazione di risorse simili all’Inghilterra ed è geograficamente molto vicino alla Gran Bretagna e territorio molto piccolo, facilmente collegabile (trasporti interni agevoli). Quando si separa dall’Olanda, adotta una monarchia costituzionale su modello britannico.

In Belgio le ferrovie vennero costruite dalla casa regnante, quindi per mano pubblica, perché capisce l’importanza di avere una rete ferroviaria adeguata per lo sviluppo industriale. Il Belgio vede negli anni '30 la nascita di due importanti banche di investimento:

  • Banque Dubenjic
  • Société Nacional Dubenjic

Queste banche poi si fonderanno insieme. Il Belgio è uno dei primi paesi che autorizza la forma della società anonima, società per azioni finanziata dalle banche. Il principale mercato di sbocco per il commercio belga è la Francia.

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Scienze economiche e statistiche SECS-P/12 Storia economica

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