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I modi di acquisto a titolo derivativo
Il contratto
La successione mortis causa
Altri modi di acquisto della proprietà. L'art 922 c.c. dispone: [...] e negli altri modi stabiliti dalla legge. Questi sono: il possesso di beni mobili in buona fede art 1153 e seguenti c.c., la confisca, l'aggiudicazione.
Il possesso e la detenzione della proprietà a favore dell'obbligazione (ovvero del contratto) cioè della circolazione della ricchezza, cioè dell'impresa.
La proprietà è lo strumento giuridico in cui si osserva l'assetto di una comunità o ordinamento giuridico. Prima nel 1942 la proprietà all'interno dell'ordinamento giuridico italiano era comunque l'asse portante dell'ordinamento giuridico, ora non lo è più, ora lo è il contratto, laddove il presupposto economico è che la proprietà ha staticità nella
circolazione della richiesta, il contratto consente dinamicità nella circolazione della richiesta. Tramonto del concetto di proprietà. Non nel senso che è scomparso, ma assume ruolo diverso come elemento strutturale e portante dell'ordinamento. In luogo della proprietà come elemento portante è subentrato il contratto come condizione fondamentale di circolazione della ricchezza. La proprietà non si acquisisce attraverso un contratto? Come istituto giuridico portante, negli ordinamenti passati la proprietà era l'elemento caratteristico. La proprietà funge e ha come effetto la staticità della ricchezza. Con i nuovi ordinamenti giuridici l'obiettivo è quello di consentire una maggiore circolazione della ricchezza e lo strumento per consentirlo non è la proprietà ma è il contratto. Questo evidenzia la volontà di far circolare la ricchezza presente nel codice civile. È una
Riflessione di carattere sociale/giuridico.
Nel codice napoleonico la proprietà era diritto sacro e inviolabile. Nel cc italiano no.
Articolo 42: funzione sociale della proprietà.
Potere immediato e assoluto coordinato con funzione sociale: la proprietà doveva realizzare una funzione sociale, andando a vantaggio di tutti.
Laddove si espone il concetto di proprietà va evidenziato che la proprietà è un concetto diverso dal possesso. Il possesso è definito dall'articolo 1140 del codice civile come il potere sulla cosa che si manifesta in un'attività corrispondente all'esercizio della proprietà o di un altro diritto reale. Il concetto di possesso dunque consta di due elementi:
- elemento materiale: il potere o disponibilità sulla cosa o corpus possessionis
- elemento specifico e personale che consiste nella esteriorizzazione del potere in un'attività corrispondente all'esercizio del diritto
reale o animus possidendi (comportarsi come se fossi il proprietario) presupposto logico del possesso è che se è normale che chi ha un diritto lo eserciti, può capitare che eserciti un diritto chi non ha tale diritto. Affonda le radici nell'esigenza di tutela dell'ordine pubblico (anche chi ha potere sulla cosa senza essere titolare del diritto ha una sua tutela).
Possesso o detenzione
Rispetto al possesso bisogna ricordare distinzione tra:
- Proprietà - situazione di diritto art. 832
- Possesso - situazione di fatto art. 1140 corpus possessionis e animus possidendi
- Detenzione - situazione di fatto non definita dal codice e caratterizzata solo dal corpus possessionis (o anche detto animus detinendi)
Possesso due elementi mentre detenzione consta di un solo elemento.
La tutela del possesso nasce nel momento in cui vi è una scissione tra soggetti: tra il proprietario e chi ha la materiale disponibilità del bene.
Questo soggetto che ha la materiale disponibilità del bene, potrebbe averla perché titolare di un diritto reale minore su quel bene. Concetto di proprietà: facoltà di godere e disporre, cosa si intende? Questi concetti sono intesi nel senso di facoltà di poter trarre dalla cosa le utilità volute senza modificare la condizione giuridica della cosa (facoltà di godere), ovvero modificando la condizione giuridica della cosa (disposizione giuridica, vendo la proprietà). - Facoltà di godere: disposizione materiale: utilizzare il bene per i propri fini e interessi, anche diritto di non utilizzo. - Facoltà di disporre: disposizione giuridica: negoziale, o facoltà di scambio della cosa (affittarlo, alienarlo, concederlo in locazione...). Fare tutto ciò che non è vietato salvo che sul bene siano costituiti diritti reali minori: nuda proprietà contrapposta a piena proprietà. In modo esclusivo: ilproprietario può escludere chiunque altro dal godimento e dalla disposizione. Entro i limiti e con l'osservanza degli obblighi stabiliti dall'ordinamento: limiti= impedimenti a una certa attività del proprietario. Può essere impossibilità giuridica per un certo comportamento o determinazione giuridica del come e del modo di godimento. Obblighi: situazione autonoma e particolare che rispetta il diritto di proprietà espressione della necessità di prestazioni cui il proprietario è tenuto. L'obbligazione: adempimento ed inadempimento l'estinzione. Adempimento = esecuzione della prestazione (oggetto dell'obbligazione) da parte dal debitore. Ne consegue dell'obbligazione e la liberazione del debitore. L'esattezza della prestazione è valutata secondo criteri, come: Nell'adempiere l'obbligazione, il debitore deve usare la diligenza del buon A) Modalità di esecuzione della
diritto di eredità non si estingue per prescrizione (di regola dopo dieci anni, tranne se è prescrizione breve o presuntiva); nel secondo caso la scadenza è a favore del debitore, si presume o può essere fissato a favore dal creditore, il che significa che il creditore può esigere la prestazione prima della scadenza.
C) Luogo di esecuzione della prestazione. La prestazione deve essere eseguita nel luogo stabilito dalle parti e se non è stato stabilito:
- l’obbligazione di consegnare una cosa determinata va l’obbligazione adempiuta nel luogo in cui è sorta
- l’obbligazione di pagare una somma di denaro si adempie al domicilio del creditore
- ogni altra obbligazione si adempie al domicilio del debitore
D) La persona che esegue la prestazione. Solitamente è il debitore, ma può adempire anche un terzo se si tratta di cose fungibili (es. denaro). In questo caso il creditore non può rifiutare la prestazione
del terzo; può rifiutare solo se la prestazione riguarda cose infungibili o prestazioni di fare (es. appaltatore) oppure se il debitore ha manifestato al creditore la sua opposizione all'adempimento altrui. Le ragioni che possono indurre un terzo a pagare il debito altrui possono essere: Ragioni morali (es. pagare debito familiare) o Ragioni economiche (es. collegata). L'adempimento è un atto dovuto e non occorre che la persona che adempie sia capace di intendere e di volere. E) Il destinatario dell'adempimento. Il creditore invece deve essere capace di intendere e di volere, infatti chi adempie al creditore incapace non è liberato, tranne che non provi che sia a vantaggio del creditore. L'adempimento quindi può essere eseguito anche al rappresentante legale o una persona autorizzata (art 1188). Può accadere anche che si paghi a chi riceve il pagamento: il debitore è liberato seL'apparenza sia creata da circostanze sia solo apparentemente legittimato a un unico scopo e che il debitore nel pagare al non legittimo era in buona fede.
L'identità della prestazione. Il debitore è liberato solo se esegue la prestazione dovuta, non lo è se ne esegue una diversa, tranne se il creditore lo consente come per la prestazione in luogo diverso, ad esempio è possibile accettare al posto del denaro merci, immobili ecc. Così il debitore si libera quando la prestazione è eseguita. (Il debitore che esegue una prestazione di denaro ha diritto alla quietanza, cioè a un'attestazione che riconosce l'avvenuto pagamento).
Obbligazioni pecuniarie. Sono obbligazioni pecuniarie o debiti di valuta quelle che hanno per oggetto la consegna di denaro. Esse si adempiono con moneta avente corso legale nello
stato al momento del pagamento (art 1227 comma I).estera, il debitore può adempiere o con moneta estera o l'equivalente in monete italiana (art 1278)moneta solo che nonsia stabilita la clausola. Il principio nominalistico, cioè la moneta è presa in considerazione per il suo valore nominale ed'acquisto, cioè l'inflazione.non per il suo potere (Questo giova al debitore).I debiti di valore ricorrono quando una somma di denaro è dovuta come valore di un altro bene (es. risarcimento di undanno). Il debitore adempie con la consegna di denaro come equivalente economico del bene; inoltre nel momento dellaliquidazione, il debito si trasforma in debito di valuta. l'obbligazione pecuniaria liquidaIl denaro è considerato un bene produttivo che produce frutti civili, cioè gli interessi. È(determinata nel suo ammontare) o esigibile (non ancora scaduta), è accompagnata da un obbligazione accessoria, salvoche nonSia espressamente esclusa, cioè corrispondere gli interessi (art 1282) secondo tasso legale o stabilito dalle parti(deve essere scritto).