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SOLVENCY

Nel caso in oggetto l'incremento dei capital requirement, quindi la riduzione del capitale libero della banca, produce nel contempo un impatto su quella che è la liquidità a disposizione della banca perché quell'evento che ha generato un impatto sulla solvibilità è in grado di avere un impatto sulla liquidità (meno rientri del capitale prestato ai prenditori di fondi quindi decremento della liquidità a disposizione della banca quindi un incremento del funding liquidity risk).

Quindi aumento NPL -> doppio impatto capitalizzazione e liquidità. Il risk gestisce in maniera integrata rischi, capitale e liquidità. Il risk oggi non riesce ancora a gestire bene in maniera integrata gli impatti su queste due grandezze strategiche fondamentali, non riescono a farlo perché questo richiederebbe anche un'integrazione delle base dati, dei modelli e dei processi previsionali adottati dalla banca sia per fare stress.

test in ambito liquidity che in ambito solvency. Nel rendiconto ICAAP precedenti non c'era tutto il paragrafo sul business model dellabanca, su quelle che sono le principali scelte strategiche perché prima del 2018 non c'era lo SREP. Uno dei temi fondamentali del nuovo ICAAP è la necessità della visione integrata e dell'approccio olistico che troviamo nello SREP, il risk deve strutturare in maniera integrata ICAAP, ILAAP, RAF e altri processi aziendali di governo dei rischi NECESSITA' DI INTEGRAZIONE che significa avere, anche, una visione di insieme su tutto il mondo del risk, governo del capitale e della liquidità. Il processo ICAAP deve essere, secondo la BCE, quanto più solido, efficace, esaustivo, ben strutturato al suo interno, coerente rispetto al modello di business e alla natura delle scelte imprenditoriali dell'ente inoltre deve essere una parte integrante del quadro di gestione complessivo dell'ente (ente staindirizzo e sul rischio di liquidità. Inoltre, l'ICAAP richiede una valutazione dei rischi futuri e una pianificazione delle misure di mitigazione dei rischi. Questo processo è fondamentale per garantire la solidità finanziaria delle banche e la protezione degli interessi degli investitori e dei clienti.banche concorrenti? Questo dipende dalla valutazione del mercato e dalla comparazione con gli standard del settore. Inoltre, l'ICAAP tiene conto anche dei rischi specifici dell'ente, come ad esempio il rischio di credito, il rischio di mercato e il rischio operativo. L'obiettivo dell'ICAAP è garantire che l'ente bancario abbia una solida posizione finanziaria e sia in grado di far fronte a eventuali situazioni di stress finanziario. Pertanto, è importante valutare regolarmente l'adeguatezza del capitale e adottare le misure necessarie per mantenerlo a un livello sufficiente. In conclusione, l'ICAAP è uno strumento fondamentale per valutare e garantire l'equilibrio finanziario e monetario degli intermediari bancari, assicurando che operino con una adeguata capitalizzazione e siano in grado di far fronte ai rischi a cui sono esposti.

Vincoli di vigilanza? Nei miei fondi propri, devono trovare capienza:

Tutti i capital requirement obbligatori: Requirement di pillar 1, requirement di pillar 2 più i buffer aggiuntivi di capitale → OVERALL CAPITAL REQUIREMENT DI UNA BANCA

Le due prospettive, quella dell'assessment interno e quella della normativa, devono essere integrate tra di loro. La seconda richiede che l'ente mantenga i Pillar 2 requirement (assorbimenti patrimoniali obbligatori per i rischi di primo pilastro) ma anche il Pillar 2 Requirement definito nella SREP decision + tutti i buffer aggiuntivi di capitale → La somma dei 3 elementi → Overall capital requirement (OCR).

Su tutti i rischi regolamentati, il Pillar 1 requirement è calcolato (con frequenza trimestrale e segnalato con frequenza trimestrale) mediante:

  • Approcci standard
  • Approccio modelli interni validati dalla vigilanza

La banca deve puntare a mantenere l'OCR tempo per tempo.

5 lezione

Abbiamo visto il processo ICAAP e le

Le fasi del nuovo ICAAP (Internal Capital Adequacy Assessment Process) presentano diverse finalità e significati. All'interno di questo processo, che le banche realizzano da 2 anni, è inclusa una descrizione dettagliata del modello di business attuale e prospettico, nonché una descrizione degli assetti organizzativi e dei mercati competitivi di riferimento. Questo inizio dell'ICAAP fa parte del supporto documentale necessario all'autorità di supervisione per condurre l'analisi del modello di business.

Si richiede un'integrazione completa all'interno dei processi di gestione dell'intermediario bancario, includendo tutti i documenti di pianificazione strategica di questo ICAAP. La caratteristica peculiare di questo nuovo ICAAP, rispetto alla versione precedente, è data dal fatto che vengono condotte misure di stress (stress-test).

La ragione d'essere del nuovo ICAAP è che esso rappresenta un momento fondamentale per la continuità dell'ente. Per raggiungere questo obiettivo, il risk management deve svolgere un lavoro molto articolato.

Tema del capitale in banca processo

ICAAP (Internal Capital Adequacy Assessment Process) ruota intorno a questa variabile strategica fondamentale. Il capitale in banca è una variabile strategica, perché è una delle variabili chiave per l'equilibrio di gestione della banca. Perché? È il buffer entro cui devono trovare capienza le perdite dovute alla rischiosità complessiva della banca. È il cuscinetto che deve assorbire le perdite dei rischi assunti dalla banca. Scarsa per sua natura, in quanto non è facile reperire immediatamente capitale sui mercati finanziari. Costosa, in quanto gli azionisti hanno bisogno di una remunerazione. Questa remunerazione è misurabile ad esempio con il CAPM. Il rendimento atteso dagli azionisti è un onere figurativo (nel senso che non è contabilizzato nei costi di esercizio) ma è comunque da tener conto per valutare la redditività del business della banca. Un elemento che veniva evidenziato circa lo SREP 2019, è quello della

Scarsa redditività del business bancario tipico in questo momento storico. Scarsa redditività significa che il ROE (return on equity) conseguito dalle banche ITA/EU è inferiore al rendimento atteso dagli azionisti (onere figurativo del capitale). Questo significa che gli azionisti hanno, anche se l'azione non dà diritto ad un rendimento fisso/periodico, delle aspettative nel senso che l'azione è una remunerazione che l'azionista si attende (magari è il dividendo eventualmente percepito) se questo rendimento atteso è maggiore redditività dell'equity c'è un problema di fondo di equilibrio finanziario/patrimoniale/economico delle nostre banche. Le banche nel prossimo futuro devono capire come fare reddito stante crisi covid, crescita NPL, vincoli regolamentari ecc. Gli strumenti emessi dall'azienda di banca a titolo di capitale proprio hanno un costo. Capitale e liquidità hanno gli stessi.

attributi (risorsa scarsa, strategica e costosa) sia nella pratica operativa che nell'impianto regolamentare in materia. Relativamente all'azienda di banca esistono diverse nozioni di capitale ognuna delle quali ha un suo primo perimetro di riferimento. Tra queste nozioni di capitale, troviamo: - Patrimonio dal punto di vista delle regole contabili: Cosiddetto Patrimonio netto contabile/valore di libro/book value. Per le regole sulla redazione del bilancio bancario, è la somma di una serie di elementi tra cui: l'importo delle azioni emesse dalla banca ad un netto del capitale sottoscritto e non ancora versato alla data di riferimento del bilancio, riserve di utili (legale, statutaria, acquisto azioni proprie, utili e perdite portati a nuovo), eventuale sovrapprezzo rispetto al valore nominale delle azioni della banca pagate dai sottoscrittori all'atto dell'acquisto dei titoli di equity, riserve da rivalutazione, quindi riserve relative a.

plus/minusvalenze registrate su strumenti registrati alFV e detenuti per finalità diverse dal trading + Utile/Perdita di esercizio.Patrimonio a rischio/Capitale a rischio Questo è un concetto di patrimonio in ottica risk management, misura di capitale che la banca starischiando in un certo orizzonte temporale e rispetto ad un certo livello diprobabilità scelto. Non è altro che l’equivalente delle cosiddette metriche VAR. IlVAR è un indicatore statistico di largo uso nel risk management che serve amisurare quanto capitale sto rischiando su un certo asset, in un certo orizzontetemporale e rispetto ad un certo livello di confidenza/probabilità. Il VAR quindimi permette di individuare su un ptf/su una posizione quanto sto rischiando Quindi il CAR (capitale a rischio) altro non è che la misura corrispondente allametrica VAR su un certo asset o gruppo di asset. Il risk management è natoinsieme alle metriche VAR, le

Le metriche VAR sono state utilizzate per la prima volta in ambito finance relativamente al ptf di negoziazione, da lì sono state traslate ad altri rischi/ad altri asset anche del ptf di banking della banca dando forma e contenuto all'attività di misurazione del risk management che è l'attività rispetto alla quale ha avuto origine questa funzione. Market value dell'equity, esiste un valore del patrimonio "a prezzo di mercato". Capitalizzazione di mercato -> della banca alpha x Corso azionario in un certo momento storico Dà l'idea di quello che è il sentiment di mercato circa la patrimonializzazione della banca. La capitalizzazione di mercato non fa la complessità operativa di un intermediario bancario. Non ha una relazione diretta con il tema della complessità operativa, della significatività rispetto al quale vigono le regole del meccanismo unico di vigilanza.

d

Dettagli
Publisher
A.A. 2020-2021
160 pagine
4 download
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/11 Economia degli intermediari finanziari

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher doublekappa94 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Risk Management e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof Porretta Pasqualina.