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Diodo

iD = IS (euD/nVT - 1)

dove VT = kT/q

Caratteristica statica del diodo

Modelli del diodo

Diodo ideale

  • Interdizione: uD ≤ 0 , iD = 0
  • Conduzione: uD ≥ 0 , iD = 0

Diodo con soglia

  • Interdizione: uD ≤ VJ, iD = 0
  • Conduzione: uD ≥ 0 , uD = VJ

Diodo con soglia e resistenza

  • Interdizione: uD ≤ VJ, iD = 0
  • Conduzione: uD ≥ VJ , iD = uD - VJ/RON

Retificatori

Prendiamo in considerazione il diodo ideale per dimostrare i rettificatori. Essi sono dei dispositivi elettronici che trasformano un segnale AC a valore medio nullo in uno non nullo.

Modello ideale diodo

  • iD > 0    vD = 0
  • iD = 0    vD < 0

Avendo il diodo ideale se vI = 0 allora vL = 0. Ma se vI > 0 allora vL = vI fino a quando vI non diventa vI < 0 in cui vL = 0.

Modello con diodo ideale: rettificatore ideale

  • vL = vI    vI > 0
  • vL = 0    vI < 0

Modello con diodo con soglia

  • vL = vI - Vγ    vI > Vγ
  • vL = 0    vI < Vγ

Modello con diodo con soglia e resistenza

  • vL = (vI - Vγ) RL/RCo+RL    vI > Vγ
  • vL = 0    vI < Vγ

Rettificatore con Filtro

Introducendo un filtro passa-basso prima del carico miglioriamo le prestazioni del rettificatore. In questi amplificatori, dopo che il condensatore si è caricato al massimo della tensione d'ingresso al diminuire di quest'ultima, il condensatore stesso si scaricherà sul carico con una costante di tempo τ=2ᶗC. Solo quando la tensione d'ingresso raggiungerà la tensione presente nel condensatore la corrente nel diodo tornerà di nuovo a scorrere e ricaricherà il condensatore alla massima tensione. La differenza fra il massimo ed il minimo valore del ripple sull'uscita è indicata con Vpp.

Carica e Scarica Condensatore

V(t) = Voe-t/T andamento esponenziale iC = C dUC(t)/dt

Se l'andamento di tensione VC si distribuisce in parte piccola può essere approssimato ad una retta. Se dUC(t)/dt < 0 allora UC(t) è negativo e la carica diminuisce.

Rettificatore a Semionda, Tensioni sul Secondario e sul Carico

  1. Se la tensione aumenta il diodo è in conduzione si carica il condensatore.
  2. Se la tensione diminuisce il diodo si inpegna il condensatore si scarica nel carico con una legge esponenziale.

Circuito con Filtro

Circuito a 4 Resistenze

La dipendenza della IC dalla temperatura può essere attenuata inserendo nella maglia d'ingresso, tramite R2, un fattore proporzionale ad Ib in modo che se la IC aumenta, la VBE diminuisce, contrastando l'aumento della IC stessa.

Applicando la KVL:

IC = VTH - VBE0 / RL + RTH / βF

Ipresenlato VTH >> VBE0, RL >> RTH / βF allora

ICVTH / RC eliminando la dipendenza dalla temperatura.

Presento il guadagno di EC:

Av = -gm RC / 1 + gm RE / αF diventa circa -RC / RE se Rc >> 1

Amplificatore Differenziale

L'amplificatore differenziale è caratterizzato da un ingresso differenziale ovvero la grandezza in ingresso è espressa come la differenza di tensione o corrente fra due terminali. Se l'ingresso è dato "bilanciato" mentre quello riferito al nodo comune "sbilanciato".

Per un corretto funzionamento dell'amp. diff. il circuito deve essere simmetrico avendo Vbc1 = Vbc2

Scriviamo le tensioni d'ingresso rispetto valore medio e variazione:

VB1 = VB + vb1

VB2 = VB + vb2

da questo vediamo media e differenza

VCM = VB1 + VB2/2

Vd = VB2 - VB2

da questo scriviamo:

Amplificatori Differenziali Con

Specchio di Corrente

Gli specchi di corrente possono essere utilizzati nell'AMP. DIFF per implementare il generatore di corrente di polarizzazione ma anche per sostituire le resistenze di collettore (RC).

Ecco l'AMP. DIFF.

Abbiamo che:

vC3 = vCA

vC2 = -vC2'

Per l'analisi in AC si può ragionare (BJT)

i0 = iC4 - iC2 = iC3 + iC2 ≃ 2iC2' = gm vd

Per il mosfet

i0 = iD4 + iD2 = id3 + vD4 - 2ind ≅ Gm vd

Quindi il guadagno di transconduttanza è il doppio a causa dello stadio.

Il guadagno di tensione per l'unità sbilanciata trascurando la resistenza d'uscita dei transistor per il differenziale a BJT o mosfeti sarà:

Costruire un integratore con perdita

In questo caso diventa:

vo / vi(jω) = R2 / R1 = 1 / 1 + jωR2C

Avendo un polo in jωp = 1 / R2C

Permette un guadagno FINITO in DC.

• Derivatore ideale

Utilizzando sempre l'amp. invertente

vo / vi(jω) = −j R2 / ωC = −sR2C

che nel tempo diventa:

vo(t) = −R2 dvi(t) / dt

Questo però porta ad avere un guadagno infinito in DC e portando a saturazione l'OP.AMP.

Quindi si è aggiunta una resistenza in serie alla capacità, quindi:

vo / vi(jω) = − jωR2C / 1 + jωRlC

Comportamento in Frequenza

Una generica f.d.t. può essere rappresentata come prodotto di due funzioni nel seguente modo:

H(s) = HL(s) Hh(s) H1(s)

dove

HL(s) = ∂(1 - ζ/zi) ... (1 - ζ/pm) comportamento tipo passa-alto n° poli = n° zeri

ed

Hh(s) = ∂(1 - ζ/pi) ... (1 - ζ/pm) comportamento tipo passa-basso n° poli > n° zeri

HL(s) contiene i poli e gli zeri con frequenze inferiori alla banda di funzionamento e caratterizza il comportamento della rete a basse frequenze.

Hh(s) ha i poli e gli zeri con frequenze maggiori della banda e comporta il funzionamento alle alte frequenze.

Per la stabilità sia HL(s) sia Hh(s) devono avere tutti i poli a parte reale negativa.

Frequenza di taglio superiore

Nel caso di regime permanente sinusoidale possiamo definire la frequenza di taglio superiore come:

|HiH)| = HT / √2

Essa è il limite entro il quale si può considerare il modulo della funzione di rete costante.

Scriviamo Hh(s) in forma canonica di Bode

Hh(ω) = (1 + ω/ωz1) ... (1 + ω/ωzn) / (1 + ω/ωp1) ... (1 + ω/ωpm)

posizione di taglio di ogni polo e ogni zero

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Publisher
A.A. 2017-2018
64 pagine
4 download
SSD Ingegneria industriale e dell'informazione ING-INF/01 Elettronica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher varefaz di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Elettronica analogica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università Politecnica delle Marche - Ancona o del prof Orcioni Simone.