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Le architetture del sacro divengono il teatro dell'identità della Società Comunale Cattedrale di Pisa
- Il cantiere della cattedrale di Pisa rappresenta una novità assoluta per l'ambizione del progetto, per le risorse ingegneristiche, per il livello delle tecniche murarie, per la complessità dei rimandi culturali
- Iniziata nel 1064, conclusa nel 1118
- Architetto: BUSCHETO (compare in un'epigrafe dentro alla chiesa)
- Per la prima volta in una città italiana un'impresa architettonica viene celebrata da iscrizioni che presentano alla collettività un'opera pubblica. La costruzione della cattedrale è un evento che coinvolge tutti i cittadini, un simbolo della potenza economica e di prestigio
- Gestione del cantiere:
- Nascita dell'opera di Santa Maria, società di gestione dei lavori per la cattedrale, esprime la complessità del progetto e il fatto
ha completato la basilica) che ha realizzato la loggia dei pellegrini• Facciata a salienti con tre portali e un rosone centrale• Campanile a pianta quadrata con bifore e trifore• Utilizzo di marmo bianco e verde per decorazioni e rivestimenti• Presenza di archi ciechi e lesene che dividono la facciata in treparti verticali• Tetto a doppio spiovente con tegole in cotto− La basilica è stata inserita nella lista dei Patrimoni dell'Umanitàdell'UNESCO nel 1987.conclude la cattedrale) in facciata sviluppandolo in maniera digrandante lungo gli spioventi del tetto • Questo tema architettonico potrebbe derivare dall’osservazione dell’antico a Roma − RIFERIMENTI: 1. MONDO ROMANO: per la scelta di una basilica a 5 navate, anche se rinnovata con la progettazione di un transetto imponente 2. MONDO ISLAMICO: decorazione a losanghe a richiamo delle moschee della Spagna e dell’Africa settentrionale (punti fondamentali delle rotte pisane), presenze di sculture bronzee di provenienza islamica, archi a sesto acuto presenti nella crociera (cattedrale di Amalfi) CATTEDRALE DI SAN MARCO A VENEZIA o − Voluta dal doge Domenico Contarini o − Iniziata nel 1063 e conclusa nel 1094 o − Era la cappella palatina del magistrato supremo della città, il centro sacrale della repubblica veneziana che custodiva le reliquie di San Marco o − Ripresa dell’architettura bizantina per lo sviluppo commerciale conL'Oriente ->RIFERIMENTO: APOSTOLEION, Costantinopoli cultura bizantina• ->Apostoleion: chiesa-mausoleo degli imperatori d'Oriente il riferimento è la Bisanzio sotto-> ->Giustiniano (quindi una Bisanzio del passato VI sec.) viene scelto come riferimento perchè unisce due caratteristiche:1. Funzione di mausoleo imperiale2. Dignità del santuario dedicato al culto degli apostoli (tra cui San Marco)• Le rotte commerciali di Venezia fanno in modo di avere una borghesia (numero di cittadini che si->arricchisce con le rotte fluviali) NUOVI CENTRI URBANI-> DESCRIZIONE:• Impianto a croce greca, in cui la parte terminale è un po' schiacciata e si ricavano nello spessore murario le tre absidi• La pianta è divisa in 3 navate attraverso dei PILASTRI QUADRANGOLARI che hanno il compito di sostenere i pennacchi sferici e a loro volta le cupole• La suddivisione in 3 navate permette suddivisione in
matronei a ballatoio (non a trifora come prima)
L'ingresso come lo vediamo ora è frutto di trasformazioni successive. L'ingresso era un nartece (zona di atrio) su 2 piani attraverso cui poi si poteva andare nei matronei (le donne avevano dei percorsi differenziati, non entravano in chiesa come tutti gli altri ma stavano solo nei ballatoi).
Presenza di una grande cripta su colonne nell'area del presbiterio.
PARTE ESTERNA: costituita da decorazioni molto semplici fatte in laterizio (cornici, sottarchi, ghiere, elementi circolari). La parte decorativa era data dalla lavorazione del laterizio stesso.
Architetto: sconosciuto, probabilmente arriva da Costantinopoli (conosce l'architettura bizantina) importa:
- Tutto l'impianto costruttivo (Apostoleion di Bisanzio)
- Alcuni elementi di decorazione (es. capitelli traforati) che arrivano direttamente dal mondo orientale. INCONTRO DI CULTURE DIVERSE a Pisa incontro tra il
mondo islamico con la cultura occidentale (romana) a Venezia incontro con la cultura di Bisanzio, Costantinopoli, costruttori e maestranze che vengono dalla cultura lombarda (i lombardi sapevano definire bene l'intaglio dei laterizi e la tecnologia della palificazione).
CULTURA ROMANICA NELLA PENISOLA ITALICA - ARCHITETTURA LOMBARDA
Nel corso del XII sec. la macroregione lombarda si afferma come una delle aree italiane di maggiore dinamismo nell'architettura e la scultura monumentale.
Per "Lombardia" bisogna considerare una vasta area dell'Italia settentrionale dove si formano espressioni architettoniche diverse (da Sant'Ambrogio alla cattedrale di Modena).
Area lombarda come sistema territoriale: un quadro geografico che ha favorito l'elaborazione di tendenze diverse, grazie alla capacità inventiva delle maestranze e dei committenti.
Area lombarda come insieme interconnesso di poli diversi: definito da una
coesione territoriale resa possibile dalla fitta rete di comunicazioni di origine romana e nella struttura del nuovo sistema urbano. Due grandi aspetti di questa cultura molto diversificata: 1. USO DEL SISTEMA VOLTATO: - L'introduzione delle coperture voltate è una rottura decisiva con la tradizione prima nelle cripte, poi nelle navate laterali, infine nella navata centrale (quando si assume una maggiore consapevolezza del sistema costruttivo). - Pilastri polilobati (pilastri a cui sono addossate delle semicolonne) che vanno a prendere gli sforzi scaricandoli a terra. 2. NUOVA DEFINIZIONE DEGLI APPARATI MURARI: - Ci si allontana dal mondo romano (laterizio di grandi dimensioni), si inizia ad utilizzare un laterizio più maneggevole. - Si rimette in moto tutto il sistema delle fornaci che costruiscono dei laterizi nuovi senza più andarli a prendere dagli edifici antichi, la tecnologia si evolve e aumenta. - Il mattone viene utilizzato come.superficie decorativa (graffiatura con linee oblique e mattone invetriato) → Architetture da ricordare:
Ricostruzione della basilica di Sant'Ambrogio (IV sec.), Milano - inizio lavori 1100:
- Nel 1100 viene fatta la ricostruzione (la chiesa già esisteva)
- Quadriportico, ingresso attraverso un corpo longitudinale che si conclude con 3 absidi (una grande e due laterali più piccole)
- 2 campanili: uno rimane come preesistenza da Sant'Ambrogio altomedievale (campanile dei monaci), l'altro viene costruito (campanile dei canonici)
- Il corpo longitudinale è diviso in 3 navate da un'alternanza di pilastri polilobati che si assumono le forze delle navate (centrale e laterali) intermezzati da elementi più deboli
- Si individua la CAMPATA PROGETTUALE: campata con un modulo ben preciso, dove si ha un quadrato in cui 2 campate laterali compongono ½ di quella centrale campata intera (modulo) definita da un
San Michele Maggiore, Pavia – 1110-1130
Anche a Pavia come a Milano, vengono ricostruite alcune chiese altomedievali
Impianto cruciforme a 3 navate con transetto e abside finale
All'incrocio fra il corpo longitudinale e il transetto si innalza una copertura a spicchi ottagonale impostata su trombe, coronata all'esterno da un tiburio
Facciata a capanna con l'inserimento di una galleria soprastante (facciata autonoma riferimento a Ferrara)
VIENE RICOSTRUITA NELLO STESSO PERIODO DI SANT'AMBROGIO
Analogie: corpo longitudinale con sistema alternato di volte e pilastri e funzione del matroneo di controspinta strutturale; il claristorio non è presente (no luce diretta) il percorso liturgico veniva illuminato da candele (le navate laterali in cui stavano i fedeli è in parte illuminato dalle finestre laterali)
Differenze: presenza
del transetto come spazio dilatato, alto quasi quanto le navate con bracci coperti da volte. Duomo di Modena, iniziata nel 1099 – consacrata nel 1106: - MODENA: incontro fra lo scultore e l’architetto (Wiligelmo incontra Lanfranco, sono citati nell’epigrafe dell’abside) costruiscono una cattedrale dei cittadini per i cittadini - Impianto a 3 navate con sostegni alternati da pilastri polistili e da colonne singole - Alzato della navata centrale è alleggerito da trifore che dormano un falso matroneo (quando non ha il solaio di calpestio) - Presenza del claristorio che illumina la navata centrale - In corrispondenza dei pilastri polilobati ci sono dei grandi arconi (di scarico) - Muri di diaframma che