Anteprima
Vedrai una selezione di 3 pagine su 9
Riassunto esame Storia Contemporanea, prof. Francesco Bartolini, libro consigliato "La guerra fredda" di Mario Del Pero Pag. 1 Riassunto esame Storia Contemporanea, prof. Francesco Bartolini, libro consigliato "La guerra fredda" di Mario Del Pero Pag. 2
Anteprima di 3 pagg. su 9.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Storia Contemporanea, prof. Francesco Bartolini, libro consigliato "La guerra fredda" di Mario Del Pero Pag. 6
1 su 9
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

1956/63 DAL XX CONGRESSO ALLE CRISI DI CUBA E BERLINO carattere

globale della guerra fredda

Krusciov cerca di migliorare i rapporti con i paesi alleati dell’europa orientale

riconoscendo l’impossibilità di imporre il modello sovietico (policentrismo)ed espone

i nuovi principi durante il XX congresso del partito comunista dell’unione sovietica

del 1956 divenuto famoso per il discorso segreto in cui denunciò i crimini di Stalin, 2

mesi dopo fu sciolto il cominform. La coesistenza però si delineava pacifica, ma

competitiva riguardo la crescita economica e la corsa agli armamenti. L’urss fa il

missile a lungo raggio e lancia il primo satellite( Sputnik) si mostra solidale verso la

decolonializzazione dei paesi del 3 mondo, ma fa insospettire l’america. Le prime

difficoltà appaiono entro il blocco sovietico: in POLONIA il processo di

destalinizzazione fa scoppiare proteste, viene messo al potere Gomulka che era stato

imprigionato da stalin e che avviò le riforme necessarie e si mantenne alleato di

3

mosca. In UNGHERIA invece le proteste sono guidate da Nagy che vuole la fine del

monopartitismo, lo scioglimento della polizia politica, libere elezioni e l’uscita dal

patto di varsavia e una politica di neutralità. Mosca interviene militarmente per

ragioni di sicurezza (nagy ucciso)l’impero sovietico, basato sulla COERCIZIONE,

mancava di COLLABORAZIONE E CONSENSO a differenza del rapporto che GLI

USA avevano con gli stati amici.

La guerra fredda e la decolonizzazione il presidente americano Eisenhower si scontra

con il dinamismo e il processo di decolonializzazione intrapresi da Krusciov, per

l’america le colonie sono importanti come accesso alle risorse e alle materie prime e

non si vuole che cadano sotto la russia. Il presidente parla di “metafora del dominio”

per giustificare l’intromissione americana a livello mondiale che si concretizza in

operazioni economiche intraprese dagli stati che però sono contrarie agli interessi

americani, come in Iran( nazionalizza il petrolio) e in Guatemala( fa una riforma

agraria). In Egitto il presidente Nasser cerca di sfruttare la rivalità tra i 2 blocchi: gran

Bretagna, Francia e Israele fanno un intervento militare, ma l’America per paura di

inimicarsi i paesi arabi, denuncia l’imperialismo europeo e si trova paradossalmente

vicino alla Russia. Le potenze europee si ritirano. Eisenhower con la deliberazione

detta “dottrina” vuole contrastare sia l’espansione sovietica sia la diffusione

dell’arabismo voluta da Nasser e riconosce il medio oriente come area vitale, così dà

aiuto al re Hussein di Giordania e al Libano ed inizia la dipendenza economica di

questi paesi. Continua la corsa agli armamenti, si parlava di un missile GAP sovietico

superiore, ma il presidente Eisenhower era tranquillo, invece Kennedy basò la sua

campagna elettorale su questo e vinse nel 1960, egli vuole potenziare l’arsenale

americano compreso il nucleare.

Dissidi tra cina-urss e tra usa-alleati europei la cina non accetta il corso riformista

russo e appoggia i paesi del 3 mondo e quando bombarda 2 isole di Taiwan senza

sentire la russia, interviene l’america e il conflitto si ferma; nel 1959 mosca blocca la

vendita di armi alla cina e cancella gli accordi di assistenza. Mosca si schiera con

l’India in guerra con la cina.

Gli stati europei volevano una politica estera più indipendente, avevano paura che

l’America non li difendesse ora che anche la Russia aveva l’atomica, Eisenhower

aveva spinto i paesi europei a militarizzarsi, ma Londra e Parigi avevano paura di una

Germania forte. Kennedy si scontra con la Francia che vuole un proprio arsenale

atomico

Crisi Berlino/Cuba Mosca aveva paura che la Germania e Berlino appartenenti agli

alleati si militarizzassero. I sovietici abbattono un aereo spia americano e vedono il

continuo flusso di profughi verso l’occidente, così nell’agosto 1961 il governo

tedesco orientale, sostenuto dalla Russia, decide di erigere IL MURO DI BERLINO,

simbolo della guerra fredda e della divisione dell’Europa. La strategia di Kennedy era

di centralizzare il controllo dell’arsenale della Nato e non favorire gli arsenali

nazionali e questo permise un accordo con mosca, nel 1963, con cui si vietavano gli

esperimenti nucleari nell’atmosfera e si evitava che la Cina e la Germania si

dotassero dell’atomica. Gli USA contenevano sia la Russia sia il nazionalismo

tedesco in Europa. 4

A Cuba nel 1959 Fidel Castro prende il potere, è appoggiato dai sovietici e cerca di

sfruttare la guerra tra USA-URSS per trarne vantaggio. Eisenhower e Kennedy si

muovono clandestinamente attraverso la CIA, tentano di rovesciare il governo con un

gruppo di cubani anticastristi che sbarcano presso la Baia dei Porci, ma il tentativo

fallisce. Krosciov porta a cuba missili nucleari, Kennedy fa il blocco navale per

l’isola, Krusciov ritira i missili facendosi promettere agli americani di non intervenire

militarmente a cuba, dimostrando però debolezza. Sia a Berlino che a Cuba le 2

superpotenze erano giunte a un compromesso e questo evidenziava il fatto che si

legittimavano reciprocamente e si tendeva a perdere la dimensione ideologica delle

origini.

Dalla guerra del VIETNAM alla distensione del 1963-72

Il Vietnam era un dominio coloniale francese, quando i Francesi andarono via, gli

USA subentrarono come difensori delle forze anticomuniste. Il Vietnam era stato

diviso in 2 parti dagli accordi di Ginevra del 1954: il Nord con il governo comunista

di Ho Chi Minh e il Sud filoccidentale e anticomunista. Le 2 parti si dovevano riunire

dopo 2 anni, ma il sud appoggiato dagli USA non ratifica l’accordo perché

Eisenhower ha paura di un’estensione comunista che può avvenire come fanno le

tessere del domino (se ne cade 1 si porta dietro tutte) il suo successore kennedy ha

paura di essere accusato di debolezza e, seppur il vietnam non sia importante né per

la posizione, né per l’economia, per i primi 2 anni aiuta il vietnam economicamente

convinto che il miglioramento delle condizioni di vita lo allontani dall’ideologia

comunista. Purtroppo gli aiuti vengono usati dalle classi dirigenti per scopi personali

o per contrastare le opposizioni. Kennedy viene ucciso nel 1963, il suo successore

JOHNSON promuove la politica interna attraverso un programma detto “big society”

che prevedeva grandi riforme per superare le differenze razziali e per garantire la

giustizia sociale. Dopo un incidente navale nel golfo del Tonchino, decide di

intervenire in Vietnam a difesa del sud e contro l’estensione del comunismo, ma la

guerra si rivela difficile. molti morti, alti i costi e una buona parte dell’opinione

pubblica che segue le vicende alla tv è fortemente contraria. Jonhson interrompe i

bombardamenti, non manda altre truppe e dichiara il suo fallimento politico, intanto

continuano le lotte tra nord e sud e sarà poi il presidente Nixon a porre fine

definitivamente all’intervento militare. In America la crescita economica negli anni

1970 rallenta, crescono il Giappone e l’Europa occidentale, la politica del

contenimento ha causato alti costi, come i programmi di riforme interne. Quando si

scopre lo scandalo Watergate( spiavano tutti) Nixon si dimette, è il 1974. L’America

vuole fare una pace “con onore” ritira le truppe di terra, bombarda il nord e cerca di

rendere indipendente il sud. Il governo del nord accetta un compromesso, nel 1973 a

Parigi si firma un accordo che prevede la cessazione dei combattimenti, il ritiro delle

truppe americane e di quelle nordvietnamite operanti in Laos e in Cambogia e la

restituzione dei prigionieri. Il paese rimaneva ancora diviso al 17° parallelo. Violando

gli accordi di Parigi il Vietnam del nord riprende la guerra con il sud e nel 1975 lo

conquista e riunisce tutto il Vietnam sotto la bandiera comunista. Non ci fu l’effetto

domino, nel 1978 il Vietnam invase la Cambogia. 5

La caduta di Krusciov e l’intervento sovietico a Praga

Krusciov viene criticato per la sua politica che aveva indebolito il prestigio

dell’URSS, così nel 1964 viene rimosso ed emerge Breznev.

Krusciov aveva destalinizzato l’Europa orientale e la Russia con le riforme, aveva

ottenuto dall’America il riconoscimento della legittimità che era la premessa per

superare il bipolarismo, ma la sua politica competitiva aveva però spostato

l’antagonismo USA-URSS nei paesi del 3 mondo portando i 2 paesi vicino a un

conflitto nucleare intensificando la corsa agli armamenti. I suoi successori adottano la

linea della coesistenza pacifica e la cautela che era stata di Stalin, si riduce l’attivismo

nei paesi del 3 mondo, si avvicinano alla Cina. Ma la parità strategica si deve

raggiungere, così nella seconda metà degli anni 60 l’arsenale nucleare sovietico

cresce paurosamente. Nello stesso tempo Mosca vuole controllare i paesi dell’ Europa

orientale. In Cecoslovacchia il capo Dubcek aveva avviato riforme per un socialismo

dal volto umano( primavera di praga), mosca vuole limitare questi progetti ( dottrina

Brezniev)per paura che si estendano e nel 1968 le truppe del patto di Varsavia entrano

in Cecoslovacchia ponendo fine all’esperimento riformatore. Il PCI italiano e

francese prendono le distanze da Mosca autoritaria e repressiva, La Romania si

allontana da Mosca.

Le premesse della distensione dalla 2° metà degli anni 60 si assiste ad una graduale

distensione tra USA e URSS e nel 1972 c’è un primo accordo per il controllo della

crescita degli armamenti (salt 1= limitazioni nella quantità delle armi) il salt 1 però

era importante perché prevedeva forme di collaborazione e scambio con l’occidente.

Le 2 potenze si erano rese conto che ormai erano in parità strategica, nessuna delle 2

era egemonica nel proprio blocco, erano in declino economico. Si legittimavano a

vicenda e volevano preservare gli equilibri in Europa. Gli stati uniti vedevano questa

linea di distensione adatta a livello mondiale (linkage) mosca invece solo per

l’Europa. Il nuovo approccio della politica estera americana avvicina la Cina per

preservare la pace e avviare scambi: Nixon nel 1972 si reca a Pechino per incontrare

Mao dopo 20 anni di ostilità tra i 2 paesi. Nel 1975 con la conferenza di Helsinki, 35

stati riconoscono l’inviolabilità dei confini, rimane però instabile il 3 mondo.

La fine della distensione: l’interventismo sovietico esplodono conflitti che vengono

appoggiati dalle 2 superpotenze: quello indo( appoggiato dall’urss)-

pachistano(appoggiato da usa e cina) e quello arabo-israeliano. In questi conflitti,

Mosca dava le armi e ci guadagnava, i capi dei paesi invece sfruttavano

l’antagonismo bipolare per raggiungere i loro in

Dettagli
Publisher
A.A. 2016-2017
9 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-STO/04 Storia contemporanea

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher robigio931 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia contemporanea e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Trieste o del prof Bartolini Francesco.