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LA SECONDA GUERRA MONDIALE

La seconda guerra mondiale (1939 – 1945) fu una svolta nella storia

contemporanea. Fu provocata dalla fragilità dell'ordine internazionale, dal

fallimento della Società delle Nazioni, dalla presenza di ideologie e politiche

diverse (democrazia liberale, fascismo, comunismo) ed era diffusa l'ideologia

del culto della violenza.

L'Italia si era allineata alla politica di Hitler sottoscrivendo l'asse Roma –

Berlino. Nel 1939 l'alleanza Italia – Germania fu ufficializzata con il patto

d'acciaio che impegnava i due paesi a sostenersi in caso di conflitto. Inoltre, il

patto di non aggressione (1939) prevedeva che la Germania e l'Urss si

spartissero la Polonia. I tedeschi però volevano una guerra lampo. Il 1

settembre 1939 le truppe tedesche entrarono in Polonia da occidente, seguite

da quelle di Stalin, che entravano da oriente. La grande offensiva tedesca del

1940 cominciò in Danimarca e Norvegia, poi in Belgio e Paesi Bassi, fino

all'aggressione della Francia. Il centro – nord venne occupato dai tedeschi,

mentre nel centro – sud nasceva il regime filofascista con capitale Vichy. Unico

ostacolo alla supremazia in Europa del Terzo Reich era rappresentato dalla GB

che impegnò con la Germania un conflitto aereo (battaglia d'Inghilterra) e vinse

GB.

Allo scoppio del conflitto l'Italia, non essendo in condizione di entrare in guerra,

aveva dichiarato la non belligeranza. Ma l'avanzata tedesca indusse Mussolini

ad anticipare l'intervento (pensava che la guerra durasse per poco tempo).

L'Italia entrò in guerra nel giugno 1940, la sua strategia era quella della

“guerra parallela”, cioè non combattuta al fianco dei tedeschi, ma in piena

autonomia per assicurarsi compensi territoriali. Questa strategia incontrò dei

problemi. Nacquero delle formazioni partigiane a sostegno degli Alleati. Il 9

luglio 1943 ci fu lo sbarco degli Alleati in Sicilia, finì così il fascismo (luglio

1943). Mussolini venne arrestato e il governo affidato a Badoglio. L'Italia firmò

l'armistizio (8 settembre 1943) con gli Alleati e Badoglio e il governo fuggirono

a Salerno. Nacque il Cln (comitato di liberazione nazionale) composto da

liberali, comunisti, socialisti e democrazia cristiana, lottava contro i nazifascisti.

L'Italia era divisa in: centro – nord (con Repubblica sociale italiana – 12

settembre, subordinata dalla Germania e fondata da Mussolini a Salò dopo la

sua liberazione) e sud (Regno del Sud sotto il sovrano Vittorio Emanuele III,

liberato dagli Alleati, ). il 13 ottobre l'Italia dichiarò guerra alla Germania,

schierandosi a fianco degli Alleati. Nel 1944 venne firmato il Patto di Salerno (il

re avrebbe abdicato in favore di suo figlio e ogni decisione riguardo la forma di

governo dell'Italia sarebbe stata rinviata a fine guerra). La resistenza assunse

delle dimensioni militari attraverso operazioni di guerriglia e sabotaggio. Grazie

ai partigiani e agli Alleati, l'Italia venne liberata nel 1945 e Mussolini venne

catturato e fucilato.

Occupati Balcani e la Grecia, a metà del 1941, con l'"Operazione Barbarossa",

Hitler diede inizio all'ambizioso progetto di occupare l'Urss. La Germania invade

quindi l'Urss e inizia la Resistenza a Mosca che blocca i tedeschi. Nonostante

l'ostilità degli americani alla guerra si era convinti della necessità di fermare

Hitler e di aiutare la GB. Nel 1941 fu varata la “Carta Atlantica” da parte di

Roosevelt (USA) e Churchill (Francia), che stabiliva i principi da seguire dopo la

distruzione del nazismo (libertà di commercio, autodeterminazione dei popoli,

rifiuto dell'uso della forza nei conflitti internazionali). Intanto il Giappone alleato

della Germania e dell'Italia, aveva cominciato a porre in atto il suo disegno di

impadronirsi dell'Asia sud-orientale invadendo l'Indocina francese e suscitando

la preoccupazione degli USA, che chiesero il ritiro delle loro truppe. Per tutta

risposta alla fine del 1941 i giapponesi bombardarono Pearl Harbor, la base

navale americana nel Pacifico (isole Hawaii). Stati Uniti e GB dichiararono

guerra al Giappone.

Dalla metà del 1942 la guerra cambiò direzione. Il mancato sfondamento sul

fronte russo (resistenza di Stalingrado), la controffensiva sovietica, la vittoria

alleata nell'Africa settentrionale, lo sbarco anglo – americano in Sicilia furono

gli episodi fondamentali della controffensiva alleata, che culminò con lo sbarco

in Normandia (D – Day, 6 giugno 1944, sbarcano gli alleati per indebolire le

forze tedesche, sfondano le difese costiere tedesche e cominciano ad avanzare

verso la Germania intensificando contemporaneamente i bombardamenti sulle

città). Gli alleati sbarcarono anche a Parigi e infine liberarono anche Belgio e

Olanda. Mentre gli anglo – americani avanzavano da occidente e i sovietici da

oriente, la Germania tentò l'ultima disperata resistenza, che condusse alla

capitolazione e alla resa senza condizioni il 7 maggio 1945. Il 30 aprile, poco

prima della resa, Hitler si suicidò.

La guerra continuava però nel Pacifico con uno scontro aero – navale tra

americani e giapponesi. Per stroncare la resistenza giapponese e risparmiare

soldati statunitensi, il presidente Truman decise di utilizzare la nuova bomba

atomica, che fu lanciata su Hiroshima e Nagasaki (6 e 9 agosto 1945)

determinando la resa del Giappone.

IL DOPOGUERRA

Lo smantellamento degli Imperi coloniali europei fu un frutto della guerra, che

indebolì la posizione delle vecchie potenze coloniali e diede forza ai movimenti

nazionali presenti in molte colonie. Nel dopoguerra venne creato l'ONU

(Organizzazione delle Nazioni Unite, giugno 1945 a San Francisco), inizialmente

aderirono 51 Paesi, il suo scopo era quello di preservare le generazioni future

dalla guerra e favorire il progresso economico e sociale, il consiglio di sicurezza

prende le decisioni relative al mantenimento della pace (15 membri, di cui 10

eletti ogni 2 anni e 5 permanenti ovvero USA, GB, Francia, Cina e Urss).

La seconda guerra mondiale generò un nuovo sistema di relazioni internazionali

basato sulla contrapposizione/equilibrio tra le due superpotenze vincitrici: USA

e Unione Sovietica. L'Europa aveva un ruolo marginale, venne divisa in sfere di

influenza, già prefigurate con la conferenza di Yalta del 1945, nacquero die

blocchi di alleanze contrapposti. Nessun accordo fu trovato per la riunificazione

della Germania, che fu divisa in due stati: Repubblica Federale Tedesca a

occidente e Repubblica Democratica Tedesca a oriente.

LA GUERRA FREDDA

Gli Stati Uniti aggregarono intorno a sè il blocco occidentale con strumenti

politici e militari (Nato) ed economici (piano Marshall, 1947, piano di aiuti

economici che favorì la ricostruzione dell'Europa), venne redatto anche il Patto

Atlantico (trattato difensivo che specificava che qualsiasi attacco ad una delle

nazioni appartenenti al patto era come un attacco alla coalizione stessa; alla

base di tale accordo vi era la paura di un attacco da parte dell'Unione Sovietica

a una delle nazioni europee in seguito alla sua realizzazione della bomba

atomica nel 1949). L'Unione Sovietica impose la propria predominanza sui

paesi dell'Europa orientale (Polonia, Germania orientale, Cecoslovacchia,

Ungheria, Bulgaria, Romania, le cosiddette democrazie popolari) attraverso la

trasformazione dei governi di coalizione del dopoguerra in regimi a partito

unico e imponendone la sovietizzazione, costituirono il Patto di Versavia, un

alleanza militare in cui gli stati membri promettevano di difendersi in caso di

aggressione. Le nazioni apparteneti a Nato e Patto Atlantico non si affrontarono

mai in un conflitto armato, ma furono opposte durante la Guerra Fredda.

Iniziò la contesa strategica tra le due potenze. Tra i due blocchi si istaurò uno

stato di crescente tensione, fu chiamata “guerra fredda” perchè non comportò

scontri diretti ma contrapposizioni politiche, militari e ideologiche. Nel 1949 la

rivoluzione comunista in Cina, che condusse alla nascita della Repubblica

popolare cinese, complicò ulteriormente il quadro internazionale. Il momento di

massima tensione della guerra fredda fu la guerra di Corea (1950 – 53)

occupata da USA e Unione Sovietica in cui si giunse ad un compromesso,

ovvero la divisione della Corea in Nord e Sud. Le due superpotenze non erano

ancora disposte a uno scontro perchè entrambi avevano l'arma nucleare. Dopo

la guerra di Corea si aprì un periodo di distensione tra i blocchi, fondato

innanzitutto sull'equilibrio nucleare, che fungeva da deterrente rispetto a

conflitti generalizzati. Contribuirono all'equilibrio sia la nuova politica dell'Urss

(Chruscev avviò dopo la morte di Stalin la destalinizzazione, quindi liberò i

detenuti nei gulag, riorganizzò la polizia politica, iniziò a erogare crediti) e degli

USA (con il presidente Kennedy, che avviò la politica di riforme in campo

sociale e in materia di diritti civili a favore dei neri), sia il messaggio della

chiesa di Giovanni XXIII e Paolo VI che volevano la pace nel mondo. Permasero

comunque forti ragioni di tensione internazionale: la costruzione del Muro di

Berlino da parte della autorità tedesco – orientali, la crisi missilistica di Cuba e

la guerra in Vietnam. Si conclude nel 1991.

IL MURO DI BERLINO

Per 28 anni, dal 1961 al 1989, il muro di Berlino ha tagliato in due un intero

paese. Fu il simbolo delle divisione del mondo in una sfera americana e una

sovietica. Come diretta conseguenza della seconda guerra mondiale e della

guerra fredda, la Germania, nel 1949, fu divisa. Sul piano economico la

Germania occidentale visse negli anni 50 un fortissimo boom, erano gli anni del

cosiddetto miracolo economico. Aiutata all'inizio dai soldi americani, la

Germania Federale riuscì in breve tempo a diventare nuovamente una nazione

rispettata per la sua forza economica. La parte orientale della DDR (Repubblica

Democratica Tedesca) faceva molto più fatica a riprendersi: era svantaggiata

all'inizio per le pesanti richieste economiche fatte dall'Unione Sovietica per

riparare i danni subiti nella guerra e per la mancanza di aiuti paragonabili a

quelli che riceveva la parte occidentale. Per tutti gli anni '50 centinaia di

migliaia di persone fuggivano ogni anno dall'est all'ovest, dove si aspettavano

un futuro più redditizio e più libero. Questo stava diventando un ulteriore causa

delle difficoltà economiche.

Il 13 agosto del 1961 le unità armate della Germania dell'est interruppero tutti i

collegamenti tra Berlino est e ovest e iniziarono a costruire,

Dettagli
A.A. 2017-2018
19 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-STO/04 Storia contemporanea

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher giuliaspeziale di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia contemporanea e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bergamo o del prof Pertici Roberto.