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LE SEQUENZE
SEQUENZA 1: Quartiere popolare della periferia di Roma. Un gruppo di disoccupati si accalca attorno a un funzionario dell'ufficio di collocamento. Antonio Ricci viene assunto come attacchino municipale, lavoro per il quale è necessaria la bicicletta.
SEQUENZA 2: Antonio si incammina verso casa. Lungo la strada incontra la moglie, Maria, la quale, insieme ad altre donne, sta prendendo l'acqua alla fontana. Antonio comunica a Maria che ha ottenuto il posto, ma che non può prenderlo, perché la sua bicicletta si trova al monte di pietà.
SEQUENZA 3: Il misero appartamento dei Ricci. Maria, con un moto d'ira, raduna tutte le lenzuola della casa.
SEQUENZA 4: Il banco dei pegni. Antonio e Maria impegnano le lenzuola e riscattano la bicicletta.
SEQUENZA 5: Antonio si reca all'ufficio affissioni. Il capufficio gli dice di andare in magazzino a ritirare l'uniforme e di presentarsi la mattina seguente.
SEQUENZA 6: Maria attende il marito.
fuori dall'ufficio comunale. Antonio esce: sono entrambi molto felici. Maria chiede ad Antonio di accompagnarla in bici a fare una commissione.
SEQUENZA 7: Antonio accompagna Maria dalla Santona, che aveva predetto a Maria che il marito avrebbe trovato lavoro. Maria fa un'offerta per la grazia ricevuta, mentre Antonio la rimprovera per la sua credulità.
SEQUENZA 8: La casa dei Ricci, all'alba. Antonio e il figlio maggiore Bruno (la figlia più piccola è a letto) si preparano a uscire di casa, per andare entrambi a lavoro. Maria li saluta mentre vanno via.
SEQUENZA 9: Antonio accompagna Bruno in bici alla pompa di benzina, dove lavora, e riparte.
SEQUENZA 10: Antonio, insieme ai colleghi, esce in bici dal deposito e inizia il suo primo giorno di lavoro.
SEQUENZA 11: Una strada cittadina. Un collega istruisce Antonio su come affiggere i manifesti.
SEQUENZA 12: Un'altra strada cittadina. Antonio, sulla scala, è intento ad attaccare un manifesto (grande
SEQUENZA 13: Antonio è tornato indietro: scorato, si appoggia alla scala, accanto al manifesto della Hayworth.
SEQUENZA 14: Il commissariato di polizia. Antonio denuncia il furto. Il funzionario è visibilmente disinteressato al dramma di Antonio e gli spiega che la polizia può fare poco per lui e lo congeda in maniera sbrigativa (ha fretta: deve recarsi a presidiare un comizio).
SEQUENZA 15: Antonio, umiliato, sale su un autobus stracolmo di passeggeri.
SEQUENZA 16: Antonio va a prendere Bruno alla pompa di benzina. Il bimbo chiede notizie della bici, ma Antonio non ha il coraggio di confessare l'accaduto. I due s'incamminano verso casa. Il bimbo
intuisce la verità.SEQUENZA 17: Bruno e Antonio arrivano a casa. Antonio accompagna il bimbo fino all'uscio, gli dice di entrare e torna subito in casa.
SEQUENZA 18: Un ampio scantinato vicino alla casa dei Ricci. In una stanza si svolge la riunione di una cellula del PCI. Antonio cerca l'amico Baiocco tra la piccola folla radunata attorno all'oratore, ma non lo trova. Lo incontra in un locale poco distante, dove una compagnia di filodrammatici sta facendo le prove di una rivista. Baiocco assicura ad Antonio che l'indomani lo aiuterà a cercare la bici a piazza Vittorio, luogo di ritrovo dei ricettatori. Sopraggiunge Maria, disperata, che è stata informata da Bruno. Baiocco cerca di rassicurarla e dà appuntamento ad Antonio per la mattina seguente (domenica).
SEQUENZA 19: All'alba, Bruno e Antonio si recano da Baiocco, che fa il netturbino. Baiocco si trova insieme ad alcuni colleghi, pronti a iniziare il giro giornaliero.
SEQUENZA 20: Il21:
Mercato di piazza Vittorio. Antonio, Bruno, Baiocco e altri due spazzini iniziano le ricerche, in mezzo ai banchi stracolmi di pezzi di bici (la bici di Antonio, presumibilmente, è stata smontata). La ricerca è infruttuosa. Baiocco consiglia ad Antonio di andare a Porta Portese e chiede a un collega di accompagnarcelo col camion dei rifiuti.
22:Antonio e Bruno sono sul camion, diretti verso Porta Portese; nel mentre inizia a piovere.
Antonio e Bruno arrivano a Porta Portese sotto un violento nubifragio. La piazza si sta svuotando a causa della pioggia. Antonio e Bruno si riparano dal temporale sotto un cornicione. Mentre inizia a spiovere, Antonio scorge il ladro, in sella a una bici, intento a parlare con un vecchio mendicante. Antonio corre dietro al ladro, che però riesce a far perdere le sue tracce. Antonio e Bruno si lanciano all'inseguimento del vecchio.
23:Antonio e Bruno cercano il vecchio nelle strade adiacenti la piazza.
- 24: Un ponte sul Tevere. Antonio e Bruno trovano finalmente il vecchio, che però, dopo un breve alterco, va via senza aver risposto alle domande insistenti di Antonio a proposito del ladro.
- SEQUENZA 25: Antonio e Bruno seguono il vecchio sino a una chiesa, dove si svolge la messa dei poveri (una funzione religiosa, seguita dalla distribuzione di un pasto caldo). Nel corso della messa, Antonio chiede al vecchio di accompagnarlo a casa del ladro, minacciandolo di portarlo in questura; il vecchio acconsente, ma riesce a fuggire.
- SEQUENZA 26: Antonio e Bruno sono fuori dalla chiesa. Antonio è adirato per essersi lasciato sfuggire il vecchio e, per sfogare la sua rabbia, dà uno schiaffo a Bruno, che si mette a piangere. Antonio va a cercare il vecchio lungo il greto del fiume, mentre Bruno rimane indietro.
- SEQUENZA 27: Mentre perlustra il Lungotevere, Antonio scorge un gruppo di persone intente a portare a riva un bambino che stava per annegare. Antonio corre verso la piccola folla
SEQUENZA 31: Usciti dalla Santona, Antonio e Bruno si imbattono casualmente nell'adro, che si dà alla fuga. I due gli corrono dietro. Il ladro si infila nel porticino di un postribolo. Antonio riesce a entrare nell'appartamento, mentre Bruno viene fermato dalla portinaia. Antonio insegue il ladro all'interno della casa di tolleranza, scatenando il panico tra le prostitute. Antonio e il ladro vengono cacciati fuori dal bordello.
SEQUENZA 32: Fuori dalla casa di tolleranza, il ladro - che abita poco lontano - tenta di allontanarsi, ma Antonio lo strattona violentemente e gli urla che deve restituirgli la bici. Sopraggiungono diversi abitanti del quartiere, che circondano Antonio e prendono le difese del ladro. Bruno corre via. Nel corso del litigio con Antonio, il ladro è colto da un attacco epilettico. Antonio è costretto a difendersi con un bastone dalla follia inferocita. Bruno torna accompagnato da un carabiniere, la cuicomparsa fa immediatamente calmare gli animi. Antonio spiega la situazione al carabiniere, che intima alla madre del ladro, scesa in strada per soccorrere il figlio steso a terra, di accompagnarli in casa per verificare la presenza di eventuale refurtiva. La donna conduce Antonio, Bruno e il carabiniere nel misero appartamento, ma non si trova alcuna bici. Il carabiniere spiega ad Antonio che, in mancanza di prove o testimoni, non si può far nulla. Antonio e Bruno, avviliti, vanno via tra le urla di dileggio dei vicini di casa del ladro.
più messa in scena, cioè finalmente nell’illusione estetica perfetta dellarealtà: niente più cinema”. “Cinema senza cinema”. Bazin è consapevole che ilrealismo del film nasce da una complessa operazione linguistica. Per lui, Ds riesce atrasportare la realtà sullo schermo, senza mediazioni visibili. Cinema della trasparenzache si attua attraverso il superamento delle convenzioni spettacolari del cinemaclassico. Per Bazin, il realismo nel cinema (psicologico, tecnico ed estetico) è ciò chene contraddistingue la natura. Kristin Thompson invece sostiene che è solo uno tra lepossibili forme dell’universo filmico. Per B il neorealismo era diverso rispetto al cinemaprecedente, per T no; per B questo film è senza messa in scena, invece T ponel’accento sulla natura artificiale del film.
Ladri di biciclette è tratto dall’omonimo romanzo di Luigi Bartolini (’46); ma il tes