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DISTURBI D'ANSIA E DISTURBI D'ANSIA DI SEPARAZIONE (Chicco)
Chicco frequenta la terza classe della scuola elementare. L'anno scorso ha visto una sua compagna vomitare a scuola e da allora ha presentato difficoltà ed ansia nel dover andare a scuola o in tutte le situazioni in cui si doveva allontanare dai genitori. Da piccolo è sempre stato sano, ma presentava problemi nell'addormentarsi o nel sonno in generale.
Al primo colloquio, il bambino arriva attaccato alla mamma e parla di cosa vuole lui, ma quando il psicologo tenta di entrare nell'argomento ansia o scuola, Chicco cambia argomento e svincola. Alla domanda "ci sono molte cose che ti fanno paura?" risponde di no, contrariamente a quanto detto dai genitori. Il questionario d'ansia per l'età evolutiva risulta negativo, e analizzandolo è facile capire che il bambino ha risposto di no ad alcune domande non riconoscendo volontariamente alcuni fatti che invece sono evidenti.
Terzo colloquio: si riesce a far allontanare la mamma nell'anticamera purché la porta resti aperta.
Dalla descrizione del caso all'inquadramento diagnostico: panoramica sui disturbi d'ansia
Caso di Chicco: ansia che si manifesta con molti sintomi fisici, comportamentali e cognitivi, connessa a situazioni nelle quali il bambino è costretto a separarsi dalle figure significative di attaccamento.
Disturbo d'Ansia di Separazione sintomi: ansia non appropriata ed eccessiva per la separazione da coloro a cui il soggetto è attaccato, evidenziata da malessere quando avviene la separazione o quando è anticipata con il pensiero; preoccupazione persistente e irrealistica di perdita o paura che possa accadere qualcosa alle principali figure di attaccamento; conseguente paura a stare in qualsiasi luogo dove sia necessario separarsi o a dormire da soli; incubi connessi con la separazione; lamentele di sintomi fisici nel periodo di anticipazione.
cognitiva della separazione. Il disturbo per poter essere diagnosticato deve avere durata di almeno 4 settimane, un esordio prima di 18 anni e deve causare un forte disagio familiare, sociale, scolastico o lavorativo. Sono due le domande che ci si deve porre per la diagnosi da Disturbo d'Ansia di Separazione: - La maggior parte dei problemi di un bambino possono essere fatti risalire a disturbi d'ansia o sono meglio spiegati, per esempio, da un Disturbo Pervasivo dello Sviluppo o da Disturbi dell'Umore? - Quali stimoli, quali situazioni, quali contesti sembrano essere responsabili delle risposte d'ansia? I bambini con questo tipo di disturbo presentano un incremento delle consultazioni psichiatriche e un decremento di possibilità di diventare genitore in età adulta, probabilmente per le limitate capacità sociali spesso connesse con questa patologia. Il Disturbo d'ansia di Separazione è l'unico Disturbo d'Ansia che ilDSM-IV-TR include nella sezione "Disturbi Solitamente Diagnosticati per la Prima Volta nell'Infanzia, nella Fanciullezza e nell'Adolescenza". È inserito nell'ultima parte di questa sezione "Altri Disturbi dell'Infanzia, della Fanciullezza e dell'Adolescenza". Nell'ICD-10 è inserito nella parte dedicata a "Sintomi e disturbi della sfera emozionale con esordio caratteristico dell'infanzia" e prende il nome di Sindrome ansiosa da separazione dell'infanzia. Gli item dei sintomi sono quasi identici nell'DSM-IV-TR e nell'ICD-10, in quest'ultimo l'età di esordio deve essere inferiore ai 6 anni e la diagnosi non può essere fatta se il quadro clinico è parte di un più ampio disturbo della sfera emozionale, della condotta o della personalità. Disturbo di Panico Senza Agorafobia (Sindrome da attacchi di panico secondo l'ICD-10) -> paura forte,Per lo più improvvisa, con intensa attivazione fisiologica, che si verifica e si sviluppa in pochi minuti. Non è chiaro se il disturbo si possa trovare anche nei bambini. L'esordio tipico è tra la tarda adolescenza e i 25 anni.
Disturbo di Panico Con Agorafobia (Agorafobia con sindrome da attacchi di panico nell'ICD-10) letteralmente significa "paura della piazza" e rappresenta un disturbo legato alla fobia di trovarsi in circostanze in cui potrebbe essere difficile allontanarsi o chiedere aiuto se ce ne fosse la necessità. È associato ad una sorta di attacco di panico, è frequente ed è importante negli adulti, nei bambini no.
Disturbo Post-traumatico da Stress (Sindrome post-traumatica da stress secondo l'ICD-10) e conseguenze patologiche si presentano a seguito dell'esposizione a uno stress particolarmente drammatico. I sintomi più comuni nel bambino sono: continuo rivivere lo
Lo stressor in modo persistente; l'evitamento degli stimoli legati al trauma; attenuazione della reattività generale, che produce obnubilamento (perdita temporanea delle capacità sensoriali e intellettuali); eccessiva attivazione; sentimenti di paura, orrore, impotenza; comportamento disorganizzato ed agitato; ritiro sociale; regressione come perdita temporanea di abilità già acquisite come il linguaggio e il controllo sfinterico; terrori notturni; difficoltà di concentrazione; anomalie del sonno, ipervigilanza; aggressività.
Lo stressor deve essere molto forte, al di fuori delle comuni esperienze umane. I più comuni nella psicopatologia dello sviluppo ad oggi sono i maltrattamenti e gli abusi fisici e sessuali, la violenza domestica ed extradomestica, i disastri naturali e le guerre. Sono cause necessarie ma non sufficienti per determinare il disturbo.
La prevalenza è del 2%. Nella metà dei casi c'è la remissione.
completa entro i 3 mesi, in casi estremi i sintomi possono persistere per anni. La terapia cognitivo-comportamentale è raccomandata. Disturbo Acuto da Stress (Reazione acuta da stress secondo l'ICD-10) differisce dal precedente per la presenza anche di sintomi dissociativi e per la durata dei sintomi inferiore a 1 mese dallo stressor. I criteri diagnostici dell'ICD-10 differiscono da quelli del DSM-IV-TR per molti aspetti, prima di tutto l'ICD-10 include sintomi prevalentemente di ansia che devono comparire entro 1 ora dall'evento stressante e insorgere e risolversi entro 8 ore nel caso di stress transitorio o in 48 ore nel caso di stress persistenti. Disturbo d'Ansia Generalizzato (Sindrome ansiosa generalizzata secondo l'ICD-10) è frequente in età evolutiva ma non come disturbo isolato, è in comorbilità con altri Disturbi d'Ansia. È una forma di ansia, alcune volte vera e propria angoscia, e sempre diunsenso forte di apprensione, preoccupazione, aspettativa del peggio, che si manifesta inassenza di stimoli specifici. Il paziente vive come se qualcosa di terribile stesse peraccadere, in realtà è qualcosa che nemmeno lui riesce a spiegare, e così questa incapacità di spiegare aumenta il senso di disagio e di angoscia. Il paziente è irritabile ed ha bisogno di qualcuno vicino per essere calmato, di qui la frequente comorbilità con Disturbi d'Ansia di Separazione. Spesso è associato a idee depressive quindi a Disturbi Depressivi. Si manifesta con attacchi di ansia anticipatoria nella maggior parte delle situazioni che richiedono un giudizio o una valutazione con sintomi di irrequietezza, tensione, perfezionismo e bisogno continuo di rassicurazione e gratificazione. Le preoccupazioni spesso riguardanti il futuro sono irrealistiche. Spesso il disturbo è associato a sintomi somatici quali mal di testa e mal di stomaco, e a sintomifisici come tensione muscolare, difficoltà ad addormentarsi. È facile trovare ansia generalizzata in bambini con Disturbo da Deficit dell'Attenzione / Iperattività. Questo rende la diagnosi differenziali spesso difficile. Questo disturbo è più frequente in bambini provenienti da famiglie di livello socioeconomico e culturale alto. Consigliata la terapia cognitivo-comportamentale a livello individuale e familiare. Disturbo dell'Adattamento con Ansia sintomatologia che si manifesta in risposta a stressor situazionali presenti nella vita di una persona. Può assomigliare al Disturbo Post-traumatico da Stress ma sono superficialmente, qui i sintomi ansiogeni e le risposte somatologiche sono molto più lievi. Qui inoltre manca il continuo rivivere il trauma che è un sintomi del Disturbo Post-traumatico da Stress. Quando non si può diagnosticare un Disturbo d'Ansia completo, si fa riferimento a questo se i sintomi.si manifestano a seguito di un fattore stressante verificatosi non più di 3 mesi prima delle reazioni disadattive, la diagnosi va cambiata se i sintomi persistono dopo 6 mesi dalla cessazione dello stressor. Tendono a non essere cronici. Inquadramento teorico e ricerche L'ansia è un'esperienza umana universale, impossibile da eliminare del tutto ed in molte circostanze risulta essere sana. Da un punto di vista clinico, l'ansia può non essere inquadrata come un disturbo. Prima di tutto non può esserlo se gli stimoli che la determinano sono oggettivamente pericolosi, l'ansia è, infatti, un comportamento adattivo, utile a generare uno stato di allerta che rende più facile affrontare un pericolo. Prima di definire un ansia come patologica, è necessario che essa interferisca negativamente nella nostra vita quotidiana. Il secondo criterio per definire l'ansia un disturbo è quello della produzione di significativi disadattamenti. Meltezer,Vostranis, Dogra, Doos, Ford e Goodman (2009) dai 5 ai 16 anni sono molto frequenti le paure specifiche, soprattutto di animali, sangue/iniezioni, buio. Di questi, tuttavia, solo l'1% può ricevere diagnosi di fobia specifica sulla base dei criteri internazionali. Inoltre, sostengono che molte paure specifiche sono correlate con l'appartenenza a un gruppo etnico e mediate da tradizioni e credenze.
Nel bambino lo studio dei fenomeni legati all'ansia è complesso perché mille paure sono frequenti in questa fase dello sviluppo. In età evolutiva, per di più, l'ansia può non essere percepita e verbalizzata.
I Disturbi d'Ansia rappresentano la psicopatologia più diagnosticata in età evolutiva, che va oltre il 10% della popolazione generale. Questi disturbi, durante l'infanzia, sono doppi nei maschi rispetto alle femmine, situazione che si capovolge nell'adolescenza.
La ricerca ha evidenziato che
L'ansia quando raggiunge livelli elevati