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FISICA (FORMULE PRINCIPALI PER ESERCIZI)

CALCOLO VETTORIALE

DATO UN GENERICO VETTORE ̅\u00E0 POSSIAMO DEFINIRE VERSORE DI ̅\u00E0:

̅\u00F9a = ̅\u00E0 / |̅\u00E0|

OVVERO IL RAPPORTO DEL VETTORE ̅\u00E0 E DEL SUO MODULO.

̅\u00F9a HA STESSA DIREZIONE E STESSO VERSO DI ̅\u00E0, MENTRE IL SUO MODULO |̅\u00F9a| = 1.

OGNI VETTORE è QUINDI ESPRIMIBILE COME PRODOTTO TRA IL SUO MODULO E IL VERSORE CHE IDENTIFICA DIREZIONE E VERSO DI ̅\u00E0:

̅\u00E0 = |̅\u00E0| · ̅\u00F9a

SCOMPOSIZIONE DI VETTORI:

̅\u00E0 = ̅\u00E01 + ̅\u00E02

̅\u00E0 = |̅\u01051| · \u00F9r + |̅\u00E02| · ̅\u00F92

PRODOTTO SCALARE:

̅\u00E0 · ̅\u00F9 = |̅\u00E0| · |̅\u00F9| · cos φ

(IL RISULTATO è UN NUMERO)

PRODOTTO VETTORIALE:

̅c = ̅\u00E0 × ̅\u00F9

|̅c| = |̅\u00E0| · |̅\u00F9| · sen φ

  • MODULO PARI AL PRODOTTO DEI MODULI DEI 2 VETTORI, MOLTIPLICATO PER IL MODULO DEL SENO DELL'ANGOLO TRA ESSI FORMATO
  • DIREZIONE PERPENDICOLARE AL PIANO DA ESSI FORMATO
  • VERSO REGOLA CAVATAPPI

Cinematica

La cinematica si preoccupa della descrizione spazio-temporale del moto dei corpi, assumendo che esso avvenga con continuità.

Punto materiale: un punto che ha dimensioni piccole rispetto alle dimensioni del moto e ciò che avviene sul corpo è influente.

Corpo rigido: sistema di punti materiali che presi 2 punti qualsiasi al suo interno hanno sempre stessa distanza.

Concetto di velocità

I dati di base per lo studio dei moti sono costituiti dall'insieme dei risultanti di misurazioni associate di posizione e di tempo. In tale contesto sono di fondamentale importanza i concetti di velocità e accelerazione.

Possiamo definire il vettore velocità come derivato dal vettore posizione rispetto al tempo e quindi:

dr(t)dt

dr = vettore posizione

La velocità è tangente alla traiettoria.

Lo spazio percorso sarà invece dato da:

X1 = X0 + ∫ t0 t1 v

t0 = istante iniziale

X0 = posiz. iniziale.

Concetto Accelerazione

a(t) = dv(t)dt

a = aT + aN = |aTuT + |aN

Statica (caso particolare della dinamica)

ra=0 rR=0 → ra=0 → rK

  • Forza gravitazionale
  • Forza elettromagnetica
  • Forza nucleare debole
  • Forza nucleare forte

Forza Gravitazionale

Due corpi che hanno massa tendono ad attrarsi Fg = -g M1M2/r2 ur

g = costante molto piccola ur mi dice la direzione Segno - : mi dice che è attrattiva

g = [m3/kg s2]

Gli Attriti

  • Attrito radente
  • Attrito volvente
  • Attrito viscoso

Attrito Radente

  • Statico: F ≤ Fat

Fat ≤ μsN corpo fermo Fat > μsN corpo si muove Fat ≥ μsN

μs = coeff. attrito statico

Forze non conservative

  • Forza attrito radente dinamico

Fad = -μdN . Ut

(Direzione della velocità ma verso opposto)

LA→B = ∫AB Fad · dr

= ∫AB μdN Ut dℓ

= - μdN ∫AB Ut dt

In un sistema di riferimento in Ūt dr = ds · Ūt

= - μdN ∫AB dŜ ds Ūt

= - μdN ∫AB ds

La forza di attrito dinamico non è conservativa e quindi non ha senso calcolare l'Ep.

Teorema conservazione energia meccanica

Supponiamo di avere un punto materiale P su cui agiscono delle forze (tutte conservative)

LA→B = ECB - ECA (Vale per tutte le forze)

LA → B = (EPB - EPA)

(Vale per forze conservative)

i=1n Fi

- ( ∑i=1i EPB - ∑i=1r EPA )

ECB - ECA = - ( EPB - EPA )

ECB + EPB = ECA + EPA

EM = Ec + ∑Ep

Se le forze sono tutte cons.: EC + ∑EP ßi dEM = 0

Se invece alcune forze sono conservative ed altre no:

dEM = δLNC

ΔEM: dUnc = ø se tutte le F sono conserv.

ΔEM: Ef - Ei

ΔEC: d'int = done + doc

ΔEC: ECF - ECI

Corpo rigido statico

Tutte le velocità dei punti che lo caratterizzano sono nulle, e come conseguenza si ha che la quantità di moto Q e il momento angolare P sono nulli. Da questo segue che:

{ F(i) = 0 M(i) = 0 } Equazioni fondamentali della statica per i sistemi rigidi.

Il risultante di un sistema di vettori (in questo caso le forze) è nullo.

Gravitazione

Mediante l'uso dei principi della dinamica è stato possibile ricavare la legge di gravitazione universale.

Leggi di Keplero: 3 leggi empiriche che descrivono le caratteristiche del moto dei pianeti (schematizzando il Sole e i pianeti come punti materiali).

1a legge:

Le orbite descritte dai pianeti intorno al Sole sono ellissi di cui il Sole occupa uno dei 2 fuochi.

2a legge:

Il raggio vettore che congiunge il centro del Sole col centro di ogni pianeta spazza aree proporzionali ai tempi impiegati a descriverle. (La velocità areale è costante; Area = Tempo).

3a legge:

I quadrati dei periodi di rivoluzione (dei pianeti del sistema solare) sono proporzionali ai cubi dei semiasse maggiori delle orbite ellittiche.

T2 = K a3 (tutti i pianeti che ruotano intorno al Sole hanno lo stesso rapporto).

Dettagli
Publisher
A.A. 2017-2018
20 pagine
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SSD Scienze fisiche FIS/01 Fisica sperimentale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher SirRa di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Fisica I e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Politecnico di Milano o del prof D'Andrea Cosimo.