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VIAGGIARE CON E NEL FILM
Viaggiatore sott’intende un andare indefinito, che non comprende l’idea del
ritorno
Turista deriva da tour, quindi considera fin da principio un’idea di circolarità, cioè
di un ritorno al punto di partenza
Staring sguardo del viaggiatore: attento, meticoloso, indagatore
Glancing sguardo del turista: superficiale e frettoloso, cerca di accumulare più
‘visioni’ possibili nel più breve tempo possibile. Solitamente questi molteplici sguardi
vengono immortalati nelle foto, fatte per ricordarsi in seguito di ciò che si è visto, o
per farle vedere agli altri.
Turista per caso colui che non viaggia per diporto ma per necessità e che si trova a
visitare luoghi per cui non nutre particolare interesse
Questi 3 sguardi dipendono da due fattori diversi:
Occasione
Tempo a disposizione
Per il cinema:
→ Iconauta
→ Cinenauta
→ Cinenauta per caso
In relazione con 3 diverse modalità con cui l’occhio piò svolgere i suoi compiti:
percepire, vedere, guardare.
Lo sguardo dello spettatore è influenzato delle modalità di enunciazione (ripresa e
montaggio) che quindi non lo lasciano troppo libero (es. Finestra sul cortile,
Hitchcock). 6
1.1. Percepire - Vedere - Guardare
ᴥ PERCEPIRE: prendere coscienza di un fatto esterno attraverso una sensazione,
ma senza focalizzare appieno ciò che viene percepito. Non c’è partecipazione
diretta e effettiva ma solo un rapporto di co-esistenza fisica.
ᴥ VEDERE: percepire con gli occhi senza constatare con piena coscienza ciò che
lo sguardo incontra, recependone comunque il senso, per poter instituire con
l’ambiente un’interazione completa.
ᴥ GUARDARE: cogliere l’unità nella diversità dei fenomeni, penetrare dentro il
mondo delle apparenze per guardare oltre i dati del visibile.
Non tutte le sequenze filmiche permettono la contemplazione e quindi la possibilità
di guardare. Un’immagine più dura più può essere decodificata.
Il tempo di lettura di un’immagine dipende dalla sua durata sullo schermo e può
essere: sufficiente, insufficiente o sovrabbondante.
∞ Iconauta colui che ama viaggiare con lo sguardo e si pone davanti alle
immagini con interesse conoscitivo; cerca una soddisfazione visiva della sua
sete di conoscenza oppure si prepara ad un viaggio che ha deciso di
intraprendere.
∞ Cinenauta va al di là di ciò che accade ai personaggi, soffermandosi sullo
sfondo (può diventare cineturista).
Il vero cinenauta è colui che va a vedere un film per vari motivi e poi viene
profondamente attirato dallo sfondo che assume un ruolo rilevante.
∞ Cinenauta per caso concentra la sua attenzione sugli elementi narrativi e il
paesaggio funge solo da sfondo (es. se un paesaggio è ripeso troppo a lungo,
questo tipo di spettatore prova noia).
Difficilmente diventerà cineturista.
2. Il paesaggio nel cinema
Due diverse funzioni dello sfondo:
☼ Paesaggio narrativo diegetico. Vale a dire paesaggio funzionale alla
narrazione e alla drammaturgia del film
☼ Paesaggio pittorico un paesaggio caratterizzato da uno sguardo riflessivo,
meta-narrativo, il cui senso potrebbe aprirsi su altre storie oltre quella narrata
Cinque diverse modalità di presenza del paesaggio: 7
Vedutismo paesaggio con funzione esclusivamente pittorica e non è
collegato a nessuna storia particolare (cinema delle origini)
Tempo dei giochi l’immagine è ancora divisa tra figura e sfondo, non ha
ancora vero dècor (cinema epoca muto e avanguardie)
Tempo dei miti paesaggio integrato con la narrazione, controllato e diretto
dallo sguardo della camera per renderlo funzionale all’agire del personaggio
(cinema fra l’avvento del sonoro -1929- e la nascita del neorealismo italiano
-1945-)
Paesaggio come apertura sui possibili la narrazione si arresta per
permettere allo sguardo di fuoriuscirne per concentrarsi sul paesaggio. Può
anche essere considerata un’apertura su altre storie possibili. (Cinema del
Neorealismo italiano e cinema della modernità)
Tempo della riflessione narrazione e apertura su nuove possibili storie,
coesistono e convivono. Questo paesaggio ci invita ad andare oltre la storia.
2.1. Spazi, luoghi e non-luoghi
Spazio un’area più o meno estesa priva di identità
Luogo parte di spazio occupata da qualcuno o/e qualcosa che assume identità
Non luogo parte di spazio che pur essendo vissuto da esseri umani non assume
un’identità precisa e non istituisce con essi specifici rapporti. Creano solitudine, non
relazione né identità.
Il cinema è capace di trasformare in un non-luogo, uno spazio che nella realtà è un
luogo o al contrario promuovere a luogo del racconto uno spazio che è un non-
luogo.
2.2.1. Paesaggio invisibile o immagine mentale
Paesaggio non visibile e solo riferito o stilizzato in ricostruzione da studio o puro
immaginario del personaggio. È un paesaggio-immagine, “sfondo retorico”
dell’azione, puro riferimento mentale per lo spettatore come accade in certe
scenografie dei musical. (es. Aurora, Marnau)
2.2.2. Paesaggio sfondo inerte
Il paesaggio non svolge alcuna funzione, semplicemente assiste all’azione del
personaggio senza parteciparvi. Spesso si tratta di un non luogo e che non diviene
mai vero luogo e il montaggio serrato non permette di apprezzarne la presenza. (Es.
Barry Lyndon) 8
2.2.3. Spazio attivo
Paesaggio naturalistico che fa parte dell’azione narrativa e diviene in certo senso
“personaggio” senza assumere un’identità specifica; è dunque un paesaggio della
realtà, agente attivo della diegesi ma privo di marche identitarie particolari. Non ha
neanche valenza pittorica in sé e rimane comunque uno spazio generico (Intrigo
internazionale di Alfred Hitchcock, 1959)
2.2.4 Paesaggio luogo
Modalità più diffusa. Sfondo naturalistico che influenza e spesso determina i modi
dell’agire del personaggio e che si presenta come luogo fornito di una sua identità
specifica. Il paesaggio più svolgere questo suo ruolo aiutando il personaggio o
ostacolandolo. Il paesaggio urbano è il più tipico, dotato di Landmark (punti di
riferimento) ben noti (dotato cioè di un’immagine e legato a una cultura specifica).
Alcune volte può diventare un vero e proprio mito Monumenta Valley
(es. Ombre rosse di John Ford, 1939)
2.2.5 Paesaggio simbolico/metaforico
Paesaggio naturalistico che diviene riflesso dello stato d’animo, della psicologia del
personaggio.
3. Viaggi e viaggiatori
Il viaggio è una navigazione nel tempo e un’immersione nel sé, ovvero nel profondo
della personalità di uno dei personaggi.
3.1. Le tre ‘dimensioni’ (e 1/2) del viaggio
Per quanto riguarda il cinema, il tempo va inteso come un viaggio in un tempo ‘altro’.
Un film può essere ambientato anche in un’epoca diversa dalla nostra, oppure nella
nostra epoca, che per noi è presente e per chi lo vedrà domani, sarà passato. Quindi
va codificato con una mediazione culturale.
Il viaggio è una successione di modificazioni mentali.
Film come:
Vacanza da sé
Essere altrove per essere altro
Viaggio nel sé 9
3.2. Viaggiatori solitari, in coppia, in compagnia
Se si viaggia da soli il processo di cambiamento riguarda solo noi.
Se il viaggio viene fatto in compagnia, il processo di maturazione riguarderà tutti
coloro che viaggiano e anche il rapporto che si instaura tra loro.
Per lo spettatore il viaggio è visto al punto di vista del singolo viaggiatore o assume i
vari punti di vista a seconda del peso dei personaggi nell’azione del racconto.
Nei film nei quali i personaggi intraprendono un viaggio, per il cinenauta il paesaggio
sarà doppiamente mobile:
Cambierà fisicamente nel corso del viaggio
Cambierà dal punto di vista di un personaggio all’altro
3.3. Viaggio come percorso o come meta
Viaggio:
◊ Percorso di attraversamento di uno spazio
◊ Esplorazione della meta raggiunta
3.3.1 Tipologie di viaggio
Un viaggio può essere intrapreso per:
→ Diletto (turismo)
→ Amore del movimento (vagabondaggio)
→ Obbligo e/o necessità
Viaggio come occasione di gioia, frustrazione, piacere, sofferenza
Diversi tipi di viaggio:
ᴥ Esodo: viaggio che è insieme fuga e ricerca di un’alterità e/o di u nuovo inizio
es. Un treno per vivere, 1998 esodo di una comunità di ebrei che fuggono
dalla Germania nazista
ᴥ Odissea: viaggio con l’occorrenza di avere avventure negative, non
deliberatamente cercate ma casualmente incontrate, che provano e temprano
il carattere anche se dilazionano nel tempo il momento del ritorno
es. Film tratti dall’Odissea, Omero
ᴥ Epico: è una caratteristica che si può trovare associata a qualunque tipologia
di viaggio, ma può essere anche autonoma, per i viaggi intrapresi per il 10
conseguimento di uno scopo e con la coscienza che il percorso costringerà al
superamento di una serie di prove
ᴥ Pellegrinaggio: più viaggio metafisico che fisico, verso una meta definita
ᴥ D’affari: viaggio inteso per una finalità economico commerciale ma che si può
trasformare in viaggio di conoscenza dovuto ad incontri casuali. È il viaggio del
turista per caso.
ᴥ Picaresco: viaggio intrapreso per andar verso l’ignoto e la soddisfazione della
propria sete di conoscenza o per rifiuto della società organizzata, dalla quale si
vuole rimanere distaccati
ᴥ Grand Tour: categoria storica. Viaggio iniziatico e/o di formazione. Si dissocia
dalla categoria precedente per le specifiche intenzionalità culturali del viaggio
ᴥ Fuga: viaggio intrapreso per assicurarsi la sopravvivenza dato che non è
possibile perseguire la felicità nel luogo in cui ci si trova
ᴥ Occasionale: viaggio da turista per caso, cioè imposto da eventi esterni; il
viaggio si impone per seguire le tracce di qualcosa/qualcuno o anche quando
la vita impone di tornare in un luogo in cui si è vissuto in passato
ᴥ Fantastico-allegorico: viaggio metaforico nella irrealtà
es. Matrix VISITARE CITTÀ AL CINEMA
1. La città come un luogo che conforma culturalmente i cittadini
Nel cinema lo spazio urbano diviene oggetto di osservazione; i luoghi della
quotidianità vengono rappresentati e trasformati in spettacolo.
Es. Sex and the Cit