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LE SITUAZIONI GIURIDICHE SOGGETIVE:
La norma giuridica ha come destinatario
− l’uomo, in quanto è centro di interessi e motore di attività tendenti a realizzare gli interessi.
− Entità soggettive (gruppi, collettività) perché centri di interesse e attività.
I destinatari del comando giuridico si trovano in una situazione passiva:
− Se la norma è una regola di condotta, cioè il destinatario deve avere un certo
comportamento, il destinatario si trova in una situazione di dovere giuridico.
− Se la norma dispone determinate conseguenze a prescindere dal comportamento del
destinatario, questo si trova in una situazione di soggezione. Non c’è la possibilità di
violazione perché non può non subire le conseguenze a lui sfavorevoli.
− Terza situazione: impossibilità di disconoscere gli effetti dell’attività di un secondo soggetto,
anche se si ripercuotono sulla propria sfera giuridico-patrimoniale. Non impone al soggetto
di subire una situazione sfavorevole.
Colui che si trova nella situazione attiva non può essere ostacolato da altri. Le situazioni passive
hanno come fine la realizzazione degli interessi del soggetto attivo
Il bisogno è uno stato di insoddisfazione del soggetto, da cui esce tramite i beni, cioè entità idonee
a soddisfare un bisogno. Un bisogno può essere: attuale o future, materiale o spirituale, istantaneo
o permanente, saltuario o ricorrente; sono molteplici, così come i beni.
L’interesse è la tendenza della volontà verso il bene, la connessione tra soggetto e bene. Gli
interessi possono essere divisi:
• in base al soggetto di riferimento in:
− Privati
− Collettivi e diventare anche Pubblici
• In base all’oggetto
− Patrimoniali
− Non patrimoniali
• In base al contenuto:
− Conservare il bene
− Conseguire il bene
L’ordinamento di fronte agli interessi umani può assumere un atteggiamento di:
− Indifferenza: gli interessi non hanno rilevanza sociale
− Atteggiamento positivo: valutazione favorevole dell’interesse. Protegge e tutela l’interesse e
la sua attuazione.
− Atteggiamento negativo: ha un giudizio sfavorevole, ne impedisce la realizzazione. A ciò
corrispondono le situazioni di dovere e soggezione.
Le attività umane possono essere:
− Indifferenti o lecite
− Protette: l’ordinamento ne garantisce la realizzazione
− Illecite: l’ordinamento le impedisce.
L’ordinamento valuta gli interessi e le azioni in base a criteri che cambiano nel tempo, in base alla
coscienza comune e alle esigenze sociali.
ONERE: necessità di un determinato comportamento per realizzare un interesse proprio
DOVERE: necessità di un comportamento per la realizzazione di un interesse altrui
SOGGEZIONE: necessità si subire la conseguenze del comportamento altrui.
Si parla di DIRITTO SOGGETTIVO quando al soggetto viene conferito il potere per poter
realizzare i propri interessi se e quando lo voglia. Il potere sono gli strumenti che l’ordinamento
giuridico pone a disposizione per realizzare l’interesse e sono diversi in base a l’interesse:
- Interesse a conservare il bene: si parla di DIRITTO ASSOLUTO. Il soggetto può realizzarli
senza la cooperazione attiva di soggetti diversi. La norma impedisce interferenza estranee;
gli altri soggetti hanno il dovere di astenersi da comportamenti che possano impedire la
realizzazione dell’interesse.
- Interesse a conseguire un bene: si parla di DIRITTO RELATIVO. Il soggetto non può
realizzare l’interesse senza la cooperazione altrui. L’attività altrui può essere volta a:
Consentire o impedire la modificazione della realtà preesistente. È un obbligo, in
o quanto:
Specifico: perché imposto a uno o più soggetti determinati
Positivo: in quanto è dovere di un determinato comportamento
Ad adempimento necessario affinché l’interesse dell’altro venga soddisfatto.
Il titolare del potere può pretendere l’attuazione del contenuto dell’obbligo, così
come se l’obbligo fosse stato attuato spontaneamente.
Modifica di una situazione giuridica (diritti potestativi): al titolare dell’interesse viene
o attribuito il potere di produrre tale modifica. Non è necessaria la cooperazione attiva
di un altro soggetto, che si trova in una situazione di soggezione. Può essere
necessaria la mediazione del giudice che accerta l’esistenza del potere in capo al
soggetto e la regolarità del suo esercizio.
La struttura del diritto soggettivo, come posizione di un soggetto rispetto ad un bene, si individua:
1. Il soggetto, il riferimento dell’interesse. Può essere un soggetto o un’organizzazione( di
persone=associazione, di cose=fondazione)
2. Il bene, oggetto dell’interesse stesso
a. Una o più cose
b. Un bene immateriale
c. Un’utilità
d. Un servizio
e. Una persona
3. Il potere, che esprime la posizione del soggetto rispetto al bene
4. La situazione passiva, strumento per impedire la lesione dell’interesse o realizzarlo
Altri situazioni giuridiche:
• ASPETTATIVA: si verifica una situazione che costituisce uno stadio preliminare del diritto
soggettivo, nella quale si individua la presenza di un determinato fatto, che per
l’ordinamento è necessario ma non sufficiente a fare sorgere il diritto.
• POSSESSO: può essere originata da una relazione di ordine materiale tra una persone e
un bene.
• INTERESSE LEGITTIMO: l’interesse del soggetto viene soddisfatto attraverso un potere
attributo ad un altro soggetto. L’ordinamento ne garantisce comunque la realizzazione. Nel
caso di conflitti di interessi, la sua protezione si affievolisce rispetto a un all’esercizio di un
potere che l’ordinamento considera prevalente.
• POTESTA’: l’esercizio del diritto è affidato non al titolare dell’interesse, ma per legge o
volontà dello stesso titolare ad un altro soggetto. Ha come fine l’attuazione di un diritto
altrui. Implica anche degli obblighi.
• STATUS: esprime la posizione del soggetto di fronte ad altri soggetti, intesi come
collettività. Il fatto stresso di essere inserito in una collettività crea nel soggetto una
posizione che costituisce il presupposto e la giustificazione di una serie di conseguenze,
quale il sorgere di diritti e obblighi. Es:
− Status civitatis: rappresenta la posizione dell’individuo nell’ambito di una comunità
sociale organizzata. Attende soprattutto al diritto pubblico, in quanto il rapporto di
cittadinanza che lega il cittadino allo Stato è una posizione pubblica.
− Status familiae: rappresenta la posizione dell’individuo nell’ambito di una famiglia.
Attiene al diritto privato. Le possibili posizioni familiari sono lo status di coniuge e lo
status di figlio, che si acquistano tramite determinati procedimenti(atto di nascita,
atto di matrimonio..)