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Riassunto esame Istituzioni Giuridiche, Sicurezza e Mutamento Sociale, prof. Marotta, libro consigliato Rischio e Sicurezza, Sofsky Pag. 1
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3. VICISSITUDINI DELLE OPERAZIONI BANCARIE

assume prestiti, distribuiscono liquidità e assicurano così la sopravvivenza di molti sogg dell’economia; le promesse di

pagamento sono rischiose, si basano sulla fiducia (ancor prima della truffa sono da temere le vuote promesse -> per

prevenirle le banche limitano il volume degli affari e verificano la disponibilità morale a onorare gli impegni del

debitore; chiedono “sicurezza”: garanzie, ipoteche...; per non fidarsi ciecamente le banche raccolgono notizie,verificano

le referenze); i mercati finanziari sono da sempre instabili, perché vi si commercia in scommesse

4. SU TERRENO SCIVOLOSO

sul futuro; non tutte le info si ripercuotono immediatamente sulla formazione dei prezzi; viene premiato con profitti

extra solo chi si procura in tempo le info utili, acquista il relativo titolo e diffonde così ciò che sa sul mercato;

è vero che non si guadagna niente se non si osa niente; speculazione = non è interessata

5. DENARO E CARATTERE

al possesso di un bene, ma alla differenza fra il prezzo d’acquisto e quello di vendita; la speculazione ha una funzione

economica fondamentale, distribuisce i beni nello spazio e nel tempo e determina così una compensazione tra i periodi i

penuria e di eccesso;

8. Lo stato della sicurezza

La libera concorrenza del mercato produce insicurezza economica, e il controllo statale erige un edificio di illibertà; lo

Stato è il + grande profittare della paura della gente, si procura consensi promettendo ordine e tranquillità;

I sudditi chiedono protezione e tranquillità, lo Stato deriva la sua legittimità dal bisogno

1. POTERE E SICUREZZA

di sicurezza; l’illusione della sicurezza totale è una colonna portante del potere politico; lo Stato odierno è soprattutto

uno Stato di sicurezza; limitando l’uso della forza lo Stato provvede all’ordine pubblico;

Tuttavia lo Stato continua ad aver bisogno dell’uso della forza; senza un efficace controllo,

2. VIOLENZA DI STATO

l’ordine non è altro che una finzione; sono le forze armate ad assicurare l’unità territoriale dello Stato; non è la

convenzione che le leggi siano giuste a indurre gli individui all’ubbidienza, ma la paura delle sanzioni; le democrazie

sono esposte alle potenziali aggressioni di movimenti sociali e mobilitazioni collettive => nelle situazioni di emergenza

anche i governi democratici impartiscono l’ordine di sparare; in nome della sicurezza vengono tuttavia ridotto o abolite

le libertà;l’ordine è indispensabile per contenere la violenza, però è vero anche il contrario, che la violenza è necessaria

per conservare l’ordine; diritto: le elitès del potere emanano leggi e impongono la loro osservanza; dove vige

3. CERTEZZA DEL DIRITTO

il diritto la legge provvede all’ordine; lo Stato moderno si è posto l’obiettivo di istituire l’uguaglianza dei diritti per

tutti; uno dei compiti + importanti del potere è salvaguardare lo spazio (confini fissi, affidabili vie

4. SOGNI DI POTENZA

di comunicazione e commercio, sorveglianza senza lacune del paese); un tempo esistevano infinite zone d’ombra in cui

nessuna autorità penetrava; anche oggi lo spazio pubblico è articolato in zone di sicurezza (luoghi in cui soggiorna il

potere sono circondati da fasce intermedie in cui non può penetrare alcun corteo di protesta); fra i luoghi + sicuri dello

Stato moderno ci sono le istituzioni totalizzanti (un tempo: stabilimenti di lavoro forzato, lazzaretti, orfanotrofi; oggi:

caserme, prigioni) che ricorrono alla spartizione degli individui nello spazio, disciplinano i loro movimenti, hanno

un’organizzazione senza lacune nel tempo;

organismo principale al servizio del moderno Stato di sicurezza; protegge la vita e la proprietà dei

5. LA POLIZIA

cittadini, ma le compete soprattutto la sicurezza dello Stato;

anche lo Stato sociale si immischia in ogni cosa; distribuisce le proprietà,

6. LO STATO SOCIALE TOTALE

convoglia denaro nelle sue casse e se ne serve per finanziare la propria espansione;

Nella maggior parte dei paesi sviluppati il periodo di maggior fioritura dello Stato è già

7. FINE DELLO STATO?

passato; interi rami dell’industria e dei servizi sono stati privatizzati

9. pericoli di guerra

La guerra non risparmia niente e nessuno; le sue cause sono spesso banali;

la guerra è il rischio per antonomasia, il suo esito è incerto; solo chi si difende dà la vita

1. STRUMENTI, CALCOLI

allo scontro; meglio si è preparati + facilmente si potranno contrastare i nemici;

lo Stato ha il monopolio della guerra moderna; lui soltanto dichiara, conduce e

2. LA GUERRA DEI SOLDATI

conclude una campagna militare; il soldato personifica la forza armata dello Stato;

i soldati non sono considerati criminali che si battono per scopi infami, ma uomini che

3. DIRITTO DI GUERRA

compiono il loro dovere agli ordini del loro sovrano; oggi i prigionieri di guerra sono sottratti alla disponibilità di coloro

che li catturano; il moderno diritto bellico impone di risparmiare la popolazione civile; l’idea di combattere la guerra

escludendone le popolazioni civili è solo un’utopia;

la statalizzazione dei mezzi di produzione ha provocato spesso malgoverno e carestie; la

4. GUERRA TOTALE

statalizzazione dell’uso della forza ha provocato devastazione e distruzioni; solo lo Sato ha saputo mobilitare il sapere e

la scienza per lo sviluppo di armi di distruzione di massa; il conflitto armato si proponeva di distruggere un esercito o di

scalzare un sistema di governo, non lo sterminio di massa di persone inermi; 3

10. Terrore

Per i signori della guerra che intrattengono proprie milizie private la paura è l’arma + importante, il terrorismo infrange

il monopolio dell’uso della forza da parte dello Stato;

La guerra terroristica è attualmente in corso in molte parti del mondo; la base territoriale del

1. SCENARI, MOVENTI

terrore è tuttavia in quelle regioni dove non esiste o non arriva un potere centrale; le motivazioni sono varie: contrasti

etnici o religiosi, sradicamento sociale, avidità di potere, fanatismo...; gli esecutori dell’orrore non sono soldati o

guerriglieri irregolari, ma individui che passano comunemente per terroristi, banditi o briganti; non esistono un campo

di battaglia definito, linee di fronte, terra di nessuno, retrovie; ogni luogo può diventare teatro di scontri; il terrore

trasforma gli spazi della socializzazione in luoghi di massimo pericolo; le vittime non hanno la possibilità di difendersi

o reagire; il terrore modifica la struttura sostanziale della guerra; l’arma + importante è la paura, il terrorismo infatti

mira a paralizzare la gente con lo spavento; il terrore non vuole conquistare vittorie, ma diffondere panico e caos;

L’odierna guerra del terrore è violenta sommaria, che

2. DAL TERRORISMO ALLA GUERRA TERRORISTICA

opera a casaccio, può colpire chiunque => la sicurezza svanisce; 2° alcuni la paura ha lo scopo di demoralizzare, punire

l’avversario oppure di minarne la lealtà politica; la paura non è durevole, perché non si può vivere durevolmente con la

paura; per questo il terrore deve essere costantemente accentuato; se la paura si attenua il terrorismo non raggiunge il

suo scopo; gli esecutori del terrore vivono spesso in uno stato di relativa sicurezza, solo quando

3. I SIGNORI DEL TERRORE

vengono individuati e circondati la loro tranquillità cessa; il + importante complice del signore della guerra è il

predatore: non combatte per fede o per un ideale, torturano e uccidono a loro discrezione, si godono indisturbati il

potere e l’eccesso; Cecchino: uccide a sangue freddo e senza scrupoli, non rischiano di essere

4. CECCHINI, SEQUESTRATORI

scoperti come potrebbe invece accadere nelle normali guerre;

non corrono nessun rischio perché la loro morte è sicura; è una figura dominante della

5. ATTENTATORI SUICIDI

guerra terroristica soprattutto in oriente; l’attentatore suicida è deciso a sacrificarsi; uccide persone inermi;

Nella guerra terroristica la forza di distruzione di un esercito dotato di importanti

6. LA DEBOLEZZA DEL FORTE

armamenti non conta + molto; quando si combatte strada per strada non occorrono cacciabombardieri e divisioni

corazzate; Nella guerra terroristica non vi è nulla di + glorioso della sopravvivenza del debole;

7. LE VITTORIE DEL DEBOLE

nella vecchia Europa occidentale dove i risentimenti vs il potere egemonico degli USA sono tuttora diffusi, ci si

spaventa si dinanzi alla brutalità di quelli che combattono la guerra santa, ma si riserva loro, intimamente, la simpatia

che spetta ai deboli, come se l’inferiorità fosse un vantaggio morale; mentre basta un solo abuso della forza armata

superiore per scatenare indignazione; le virtù + importanti nella guerra al terrorismo sono l’imperturbabilità e

l’autocontrollo; mentre al terrorista “è tutto consentito”, il soldato è circondato da divieti che mirano a proteggerlo da se

stesso e a tutelare la truppa dalla demoralizzazione -> una forza armata regolare on può fare del terrore una propria

arma;

11. Pace e sicurezza

Non c’è pace che duri in eterno; la pace non è mai sicura; le democrazie non sono + pacifiche dei regimi dispotici; solo

chi crede che siano sempre contrasti di natura economica a provocare le guerre può cadere nell’errore di ritenere che la

guerra possa essere abolita mediante la cooperazione economica; nemmeno stretti intrecci commerciali possono

impedire il grande massacro; neanche in un mondo giusto gli uomini potrebbero essere sicuri della pace -> la giustizia

infatti vige quando ognuno chiede solo ciò che gli spetta e quando ottiene ciò di cui ha diritto; il suo principio è il

contraccambio sociale, tutti i conti aperti devono essere regolati;una realtà giusta, qualora dovesse realizzarsi, sarebbe

un mondo freddo; pace non significa armonia, uguaglianza sociale, ma solo assenza di guerra; la storia conosce 3

modelli di assicurazione della pace:

1. equilibrio delle forze: nessuna delle forze in campo può acquisire un vantaggio apprezzabile senza correre essa

stessa un rischio elevatissimo (es. guerra fredda)

2. egemonia: superpotenza che mantiene docili i suoi alleati, ricordando loro che ci sono altri che potrebbero

prendere il loro posto (es. USA)

3. impero universale: antica utopia 2° cui: solo uno stato universale potrebbe garantire la pace mondiale, perché

quando governa uno solo esso ha già tutto; molti abitanti dell’Europa hanno puntato le loro speranze sulle

Nazioni Unite, ma l’Onu ha una legittimità limitata, non rappresenta né il mondo né le sue popolazioni; la

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Publisher
A.A. 2011-2012
5 pagine
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SSD Scienze politiche e sociali SPS/12 Sociologia giuridica, della devianza e mutamento sociale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher teto84 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Istituzioni giuridiche, sicurezza e mutamento sociale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof Marotta Gemma.