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Forza Elettrica e Campo Elettrostatico
Cariche Elettriche, Isolanti e Conduttori
È detta elettrizzazione la capacità di determinare in un materiale di "attrarre" dei corpuscoli. I materiali che acquistano questa proprietà si dicono elettrizzati e la forza che si manifesta si chiama forza elettrica. Questa forza è attribuita alle cariche elettriche che pressiono nei corpi e possono dar luogo a un campo elettrico. Per questo i corpi elettrizzati si dicono anche elettricamente carichi.
I corpi elettricamente carichi si dividono in:
- Isolanti
Trattengono la carica e se elettrizzati possono reagire in due modi:
- Si caricano positivamente (vetro, ambra)
- Si caricano negativamente (bacchette)
Ciò accade perché esistono due tipi diversi di cariche elettriche: quella positiva e quella negativa
- Due isolanti carichi dello stesso modo si respingono
- Due isolanti carichi in modo diverso si attraggono
- Nel processo di carica per strofinio il corpo isolante e quello utilizzato per strofinare assumono carica opposta
- Conduttori
Non trattengono la carica e se elettrizzati per strofinio mai reagiscono. Un conduttore può essere caricato solo se sostenuto da un supporto isolante che evita il dispersarsi della carica.
STRUTTURA ELETTRICA DELLA MATERIA
La materia è formata da tre costituenti elementari: protoni p, neutroni n, elettroni e. Si ha:
DIMENSIONE CARICA MASSE e 1,10 x 1015 9,11 x 1031 p 1,10 x 1015 1,67 x 1027 n 1,10 x 1015 1,67 x 1027La carica dell’elettrone è la più piccola osservata sperimentalmente e prende il nome di CARICA ELEMENTARE indicato con -e. Si dice che la carica elettrica è QUANTIZZATA, cioè tutte le cariche elettriche sono multiplo intero della carica elementare.
La parte più piccola che compone la materia è l’ATOMO, cioè l’aggregamento di protoni, elettroni e neutroni. L’atomo stesso è neutro in quanto in esso è presente lo stesso numero di protoni e di elettroni. La sua dimensione è dell’ordine di 10 x 10-10 m. Del tipo di legame tra elettroni e nucleo dipendono le caratteristiche chimiche dell’atomo e quindi da ciò deriva anche la differenza tra sostanze e composti. Possiamo dire che il processo di carica per strappo consiste nel separare gli elettroni dell’atomo e trasferirli da un corpo ed un altro.
- PRINCIPIO DI CONSERVAZIONE DELLA CARICA
In un sistema elettricamente isolato la somma algebrica di tutte le cariche rimane costante nel tempo, ovvero la carica si conserva.
Il fenomeno di sottrazione degli elettroni e quindi di carico di un atomo si dice IONIZZAZIONE.
Le caratteristiche del campo elettrostatico sono:
- DIREZIONE RADIALE
- Modulo inversamente proporzionale alla distanza
- Verso: uscente se la carica è positiva, entrante se è negativa
Conoscendo il campo in tutti i punti dello spazio possiamo conoscere la forza agente su ogni carica.
Posto q0 in un punto P(x,y,z) essa risente della forza
FP(x,y,z) = q0E(x,y,z)
Il sistema di cariche è la sorgente del campo. Attraverso il quale avviene l'azione elettrica tra d'esse, che interagiscono col campo subendo la forza elettrica.
L'unità di misura è
Volendo individuare un campo medio consideriamo come sorgente una Distribuzione Continua di Carica
Queste distribuzione sono caratterizzate da un tipo di DENSITÀ a seconda di com'è disposta
- DENSITÀ SPAZIALE e
La carica è distribuita in un corpo ovunque volume e viene espressa come
dq = ρ(x,y,z)dτ dτ = dxdydz
quindi in totale
q = ∫Σ ρ(x,y,z)dτ
Di conseguenza il campo in quel punto sarà
E(x,y,z) = 1/4πε0 ∫e ρe/r2 dτ
CARICA ESTERNA
E→·dσ→ > 0 se la normale alla superficie ha lo stesso verso delle linee di forza e il flusso è USCENTE POSITIVO
E→·dσ→ < 0 se la superficie ha verso opposto alla linea di forza e il flusso è ENTRANTE O NEGATIVO
Il flusso totale attraverso la superficie chiusa sarà nullo
Φ(E→) = ∮Σ E→·dσ→ = 0
CARICA INTERNA
In questo caso ho sempre un flusso POSITIVO se la carica è positiva, NEGATIVO se è negativa, quindi ho sempre lo stesso segno sulla superficie Σ
Considerando la carica al centro di una superficie sferica di raggio l0 si trova che
Φ(E→) = ∮Σ E→·dσ→ = 1/4πε0 q/l02 î·dσ→ =
= 1/4πε0 ∮Σ 9/l02 î·l02 = 1/4πε0 q ∮dσ = q/ε0 ⇒ Φ(E→) = q/ε0
Posso scegliere una qualunque superficie perché carica le carica, infatti
A=∑E(R) A→ = E(R) A cosθ = 1/4πε0 q/R2 R2/R2 = q_d = Φq
Il grande E lungo po un percorso chiuso e' diverso da zero e scriviamo
W = ∮C Fw⃗ ⋅ ds⃗ = q0 ∮C E⃗ ⋅ ds⃗ = q0 ε
FORZA ELETTROMOTRICE (ℰ e.m.)
La circolazione del campo E⃗ lungo un percorso chiuso si dice FORZA ELETTROMOTRICE (f.e.m.) e si esprime come
ℰ = W/q0 = ∮C E⃗ ⋅ ds⃗
FORZE CONSERVATIVE
Il lavoro per spostare un corpo da un punto A a un punto B dipende solo da questi punti e non dal percorso
- CAMPO ELETTROSTATICO ➔ CONSERVATIVO, W = 0
- CAMPO ELETTROMOTORE ➔ NON CONSERVATIVO, W = ℰq0
Il lavoro compiuto da una forza conservativa lungo un percorso CHIUSO è nullo, cioè la circolazione di una forza conservativa è nulla.
Dimostrazione: le FORZE ELETTROSTATICHE sono CONSERVATIVE
F12⃗ = 1/4πε0 q1q2/r122 r12⃗
Facciamo compiere a q2 uno spostamento infinitesimo ds⃗.
Si ha
dW = F12⃗ ⋅ ds⃗ = 1/4πε0 q1q2/r122 r12⃗ ⋅ ds⃗ =
= 1/4πε0 q1q2/r122 dcosθ = 1/4πε0 q1q2/d12 dr12
Energia Potenziale Elettrostatica
Verifichiamo che vale la relazione
W = -Δue = -[Uef - Ui]
W = ∫rirf q1q2/(4πε0r2) dr = q1q2/(4πε0) [1/r]rfri
= q1q2/(4πε0) [1/rf - 1/ri] = -(Uef - Ui)
- r2 < r1 ⇒ W < 0
- r1 < rf ⇒ W > 0
Quindi
Ue (r) = 1/(4πε0) q1q2/r
Insieme di Cariche Discreto
Ue = 1/(4πε0) q1q2/r12 + 1/(4πε0) q1q3/r13 + 1/(4πε0) q2q3/r23
Considerata in un generico una carica non usente del proprio capo si ha
Ue (sistema) = 1/2 ∑i = 1N ∑j ≠ iN 1/(4πε0) qiqj/rij = 1/2 ∑iqi Vi