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CAPITOLO 3: LE BASI INFORMATIVE
• La base informativa costituisce la condizione necessaria per tradurre i modelli assoluti e multipli in
valutazioni efficaci, cioè affidabili e dimostrabili;
• La base informativa per le valutazioni assolute comprende: analisi strategica, analisi storica,
l’informazione patrimoniale, l’informazione sui tassi e costo capitale, basi informative per le acquisizioni,
piani pluriennali, base informativa per valutazioni relative
1) La base informativa
La base informativa è l’elemento indispensabile per tradurre, attraverso l’analisi fondamentale, i modelli, le
formule ed i multipli in strumenti in grado di cogliere le leve (i fattori) del valore, esprimendo, infine, un
giudizio quantitativo affidabile e dimostrabile.
Senza un’idonea base informativa, i modelli, le formule e i multipli sono strumenti vuoti
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Le componenti fondamentali del GIV sono:
• La base informativa per le valutazioni assolute. Si analizzano i bilanci, i piani, i programmi. Si valuta
l’azienda per capire i risultati futuri e sperati analizzando i risultati ottenuti in passato (analizzando i
bilanci). Si valuta anche il mercato ed altri fattori esterni (preferenze consumatori, aziende
concorrenti ecc.);
• La base informativa per le acquisizioni. Ad esempio, un professionista viene chiamato da un
acquirente per valutare un’azienda che intende acquistare. In questi casi, distinguiamo:
o L’acquirente strategico, cioè un soggetto che intende acquistare un’azienda ai fini di
strategie aziendali (per eliminare la concorrenza, per aumentare le quote sul mercato, per
specializzarsi in un settore);
o L’investitore finanziario, cioè un soggetto (investitore) che intende effettuare un
investimento da inserire nel proprio portafoglio dei titoli. Si assume il rischio
dell’investimento per ottenere un profitto (tuttavia si tratta di capitale di rischio, quindi può
essere soggetto a perdite);
o Le informazioni da acquisire variano in base alle richieste del cliente (se è un acquirente
strategico o un investitore finanziario).
• La base informativa per le valutazioni relative.
2.1) La base informativa per le VALUTAZIONI ASSOLUTE
La base informativa (le informazioni da raccogliere) per le valutazioni assolute è formata:
• Dall’’analisi strategica. Si procede a collocare l’azienda nel settore più adatto, si definiscono le
dinamiche competitive, si analizza il tipo di mercato (monopolio, oligopolio, competitivo ecc.) e si
definiscono le strategie da adottare per essere competitivi (differenziazione del prodotto, il
miglioramento della qualità del prodotto ecc.);
• Dai risultati storici. Si raccolgono tutte i dati ed i risultati degli anni precedenti dell’azienda. Questi
dati, ovviamente, devono essere certi, veritieri e fondati;
• Dall’informazione per i tassi. Il professionista deve procedere con la definizione di un tasso di
attualizzazione per riportare i dati passati (o futuri) ad oggi;
• Dall’informazione patrimoniale. Il professionista ottiene il patrimonio dell’azienda che sta
valutando. Ha il fine di ottenere il patrimonio corrente dell’azienda che viene valutata;
• Dai piani pluriennali. Nella valutazione dell’azienda, devono essere analizzati anche i piani e
programmi pluriennali. Il professionista dovrà tenere conto solamente dei piani approvati o di
documenti certi (ad esempio investitori che si impegnano a investire sull’azienda, oppure banche che
si impegnano a finanziarla). Il perito non dovrà considerare piani e programmi sono sottoscritti
oppure non approvati dagli organi dell’azienda.
ANALISI STRATEGICA
L’analisi strategica comprende:
• La conoscenza di un quadro macroeconomico;
• La conoscenza di un quadro di settore;
• L’analisi delle risorse e competenza 17
Tutte le informazioni raccolte andranno elaborate in modo tale da avere un risultato ottimale. All’interno di
questa analisi, è necessario un modello interpretativo. Quello più noto si basa sulle leve del valore e del
prezzo, che possono riguardare condizioni dell’ambiente esterno, competenze di base ecc.
IL QUADRO STORICO DEI RISULTATI
Comprende tre categorie di informazioni:
• Dati e risultati contabili (utile netto, Ebit, Ebitda, fatturato);
• Dati e risultati economici contabilmente inespressi (intangibili e plusvalenze inespresse);
• Dati e flussi finanziari (dividendi, interessi passavi).
Il punto di partenza dell’analisi fondamentale sono i dati contabili. I dati ed i flussi finanziari sono
informazioni generalmente disponibili alla lettura dei bilanci annuali e infrannuali e di altri prospetti contabili.
L’INFORMAZIONE PATRIMONIALE
È un aspetto rilevante sul piano giuridico formale, dove il valore unico che deriva dall’attualizzazione dei flussi
attesi deve essere scisso in una serie di attività e passività.
Non si può prescindere (ignorare) dall’informazione patrimoniale nel presentare una relazione valutativa!!
2.2) La base informativa per le ACQUISIZIONI
La base informativa (le informazioni da raccogliere) per le acquisizioni è formata:
• Dalle potenzialità latenti o dormienti ottenibili dall’azienda-target. Ad esempio, voglio acquistare
un’azienda. Nel determinare il valore devo considerare anche le potenzialità latenti o dormienti che
posso acquisire come, ad esempio, il personale. Il personale può avere grosse potenzialità produttive
che attualmente non esprime in quanto non viene stimolato o lavora in condizioni critiche. Se
un’azienda ha a sua disposizione personale che lavora da molti anni, significa che l’azienda tutela il
proprio personale, lo stimola e lo mette nelle condizioni di esprimersi al massimo (è un personale
qualificato). Se, invece, un’azienda cambia spesso il personale (fa firmare contratti a tempo
determinato), significa che non tiene a cuore i propri dipendenti e che questi ultimi non vengono
stimolati;
• Dalle sinergie che possono derivare dal controllo e dall’incorporazione dell’azienda-target. Le
sinergie sono i vantaggi strategici che ottiene chi acquista un’azienda-target. Possibili vantaggi
strategici sono un aumento dei ricavi, una diminuzione dei costi, un’ottimizzazione d ella gestione
delle risorse, si può disporre di tecnologie presenti nell’azienda target ecc.;
• Dall’attenuazione del rischio specifico che riguarda i flussi attesi dall’integrazione delle due
aziende;
• Dal possibile sfruttamento di altre potenzialità (dell’azienda che acquisto), sia pure lontane nel
tempo e difficilmente misurabili;
• ((Potenzialità e sinergie [primi due punti] le valuta chi compra)).
Il valore potenziale controllabile è una formula che cerca di sintetizzare le caratteristiche positive del valore
economico e del valore potenziale puro. Si basa sull’idea che le potenzialità entrano nel giudizio di valore in
modo razionale, affidabile, verificabile e coerente con l’analisi fondamentale. Si basa su una serie di
condizioni (ad esempio, adeguatezza dell’informazione, analisi fondamentale e strategica, sostenibilità delle
ipotesi assunte, presenza di piani formalizzati e approvati ecc.) e di vincoli (nei parametri, nell’aggressività
del piano ecc.) (capitolo 10). 18
2.3) La base informativa per le VALUTAZIONI RELATIVE
La base informativa (le informazioni da raccogliere) per le valutazioni relative si compone dei dati e delle
informazioni necessarie per la costruzione dei multipli di società comparabili e di multipli di transazioni
comparabili.
Il professionista, nell’effettuare la valutazione, ottiene informazioni dal mercato e le combina con le
informazioni dell’azienda (il problema è quali dati estrapolare e da quale azienda?).
MULTIPLI DI SOCIETÁ COMPARABILI
In questo ambito, è fondamentale la disponibilità di affidabili dati di riferimento. Le banche dati utilizzate
devono essere complete e affidabili.
Caratteristica fondamentale del confronto dei dati con quelli di altre società è l’omogeneità/comparabilità
delle società scelte.
I fattori da individuare (per confrontare le aziende) sono, ad esempio: l’appartenenza allo stesso settore, la
dimensione (ci permette di determinare l’efficienza, la diversificazione spaziale, i prezzi di vendita),
l’omogeneità dei risultati, la governance, la trasparenza, i modelli di business, i rischi finanziari ecc.
Quindi, occorre un’attenta analisi per verificare l’omogeneità dell’azienda prima di poter confrontare i suoi
dati con i dati dell’azienda che si sta esaminando.
MULTIPLI DI TRANSAZIONE COMPARABILI
La validità del risultato è legata:
• All’ampiezza e attendibilità dei riferimenti disponibili in ordine ai prezzi negoziati per aziende
similari;
• Alla dispersione o concentrazione dei caratteristici multipli utilizzati nel calcolo.
Ad esempio, nella pratica professionale la ricerca di informazioni consiste nella raccolta di transazioni
comparabili. Quindi, si assumono periodi di osservazione temporalmente ampi (i deal prices possono
cambiare nel lungo periodo).
3) Il collegamento tra strategia e pianificazione
Il risultato dell’impresa nel lungo termine non riguarda solo gli utili contabili, ma riguarda anche il
rafforzamento nello stesso periodo delle sue leve generatrici del valore.
L’attività di previsione dei flussi deve essere immersa in una realtà complessa. Distinguiamo due situazioni:
• La proiezione burocratico-convenzionale: ha come unica spiegazione la semplicità e la facilità del
calcolo e l’onerosità ridotta al minimo;
• Proiezione efficiente: collegata a idonei strumenti di analisi (piano pluriennale). Occorre un disegno
razionale, spesso impegnativo e costoso.
Per raggiungere gli obiettivi programmati, occorre trovare all’interno dell’azienda oggetto di valutazione:
• Disponibilità di informazioni interne;
• Capacità di sviluppare un disegno strategico, individuandone le leve essenziali;
• Capacità di tradurlo in piani accurati;
• Capacità di tradurre i piani in scelte funzionali.
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Condizione rilevante di una previsione efficiente è l’esistenza di un piano formalizzato e approvato da un
organo competente, che se ne assuma la responsabilità.
Quando il piano non esiste o non è credibile, è da escludere che l’esperto cui è affidato il giudizio di
valutazione possa elaborarlo direttamente, ad esempio perché la realizzazione di tale documento è costosa
e difficile e, qualora mancasse il contributo int