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TV RSS

Esistono alcuni motori di ricerca online che danno la possibilità di cercare tutti i file disponibili di una determinata

serie tv. I file vengono cercati negli archivi detto Torrent. Qualsiasi file può essere convertito in un formato Torrent per

poter essere distribuito in modalità P2P tra tutti gli utenti dotati di un client Torrent. Quando l’utente scarica il file non lo

scarica da un’unica sorgente, ma da quante più sorgenti possibili. Se, per esempio, un file viene scaricato da 10

persone, quelle stesse persone diventano immediatamente 10 possibili sorgenti di download del file per tutti i successivi

utenti che lo vorranno scaricare. Dopo aver cercato il titolo di una serie tv sarà possibile abbonarsi al feed RSS generato

dal risultato della ricerca stessa, così si può sapere la disponibilità della nuova puntata di quella serie tv in formato

Torrent.

Lineare

La visione lineare segue un palinsesto, questo significa che i contenuti vengono distribuiti nel corso della giornata in

degli orari stabiliti. La pratica dello zapping sappiamo che è comoda è priva di difficoltà. Alle volte guardiamo cosa c’è

senza avere un’idea precisa in testa. La Net tv sarà prevalentemente non lineare, ma lo zapping non si perderà, si farà

navigando tra un video blog e un altro, oppure scorrendo l’elenco dei nostri podcast video all’interno del reader RSS.

Mentre sfoglieremo la guida ai programmi decideremo quali dei contenuti vorremmo avere nella nostra library. Tutto ciò

aprirà le porte a una nuova forma di zapping, quella all’interno del nostro archivio.

Unicast, multicast e P2P

Internet funziona secondo un modello client/server, il client chiede e il server gestisce la singola richiesta. Ogni utente

della rete è un client che richiede a un servizio, a un server, una risposta specifica. Un server quando riceve una

richiesta la analizza, la elabora e quindi invia una risposta al client che ne ha fatto richiesta. C’è però un problema. Se si

vogliono servire 100 utenti, bisogna progettarlo per servirne 100, se se ne vogliono servire il doppio lo si deve progettare

con il doppio delle risorse e così via all’infinito. Questo sistema viene chiamato unicast. Usando la modalità unicast si ha

un grande vantaggio, quello di partire con dei costi molto ridotti. Il problema è che questa soluzione è perfetta per chi

vuole raggiungere un numero limitato di spettatori, ma è disastrosa per chi vuole raggiungere un numero più alto

possibile di utenti.

Questo problema è stato risolto con l’introduzione del protocollo multicast, che trasmette una volta sola permettendo

la ricezione a tutti i client in grado di sintonizzarsi alla trasmissione. Questa soluzione ha un limite, funziona solo

all’interno di network privati perché necessita di appositi apparati opportunamente configurati. Gli utenti che vogliono

ricevere un flusso video in multicast devono registrare il proprio PC per la ricezione. Gli operatori che hanno deciso di

attivare questo tipo di offerta, gestiscono l’elenco dei propri clienti e abilitano solo chi ha pagato all’accesso alle

trasmissioni. Il multicast è un ottimo sistema per gestire offerte IPTV.

Con il P2P nel momento in cui si scarica un qualsiasi contenuto dalla rete lo si possiede sul proprio hard disk. Una

volta che possediamo fisicamente un bene digitale, lo possiamo a nostra volta ridistribuire. Questo perché ogni client di

Internet è contemporaneamente anche un server, o trasmettitore. Anche il P2P ha dei problemi. Il primo è di natura

politica. Il P2P fa male ai telecom operator in quanto è aperto a tutti e genera moltissimo traffico, questo costringe gli

operatori a tagliare il traffico o, peggio, a espandere la capacità delle loro reti. Altri problemi sono legati alla latenza. Per

sintonizzare un canale usando una rete P2P via internet servono mediamente diversi secondi e vi sono anche dei

problemi che riguardano i tempi per il cambio canale.

Net TV contro IPTV

I concetti di Net Tv e IPTV sono due mondi completamente differenti legati a logiche di business spesso contrastanti.

La IPTV è la televisione su IP pensata dai telecom operator e chiusa all’interno di quel mondo. La Net Tv è la televisione

via Internet di tutti dove non ci sono limiti. Uno degli obiettivi della IPTV era quello di far arrivare a casa della gente la

televisione, una tv nuova, capace di stupire gli spettatori per la sua qualità, multicanale e non lineare. Necessita di reti ad

altissime prestazioni. Lo spettatore che vuole accedere al palinsesto deve accontentarsi, ancora una volta, di quello che

viene programmato. Inoltre lo spettatore non può essere un utente qualsiasi di internet, solo i clienti possono accedere ai

contenuti.

Per Net Tv si intende un contenuto televisivo, prevalentemente non lineare distribuito su rete internet a banda larga,

mentre per IPTV si intende semplicemente televisione distribuita su rete IP. Il problema è che una rete internet a banda

larga è una rete IP. Quest’ultimo è alla base di tutte le tecnologie Internet. Per fare l’IPTV è necessaria una rete IP, una

rete IP broadband, perché senza una banda sufficientemente larga i contenuti non possono essere trasmessi. Fino a

questo punto potremmo dire che Net Tv e IPTV sono identiche.

CAPITOLO 4: Dove si vede la Net TV?

La Net TV per essere un fenomeno di massa, deve avere un livello di semplicità paragonabile a quello della tv

tradizionale. La differenza la devono fare i contenuti, la modalità di scelta e di fruizione. Affinché entri nelle abitudini delle

persone deve potersi vedere esattamente come si vede la tv tradizionale. Non è possibile sperare di diffondere questo

nuovo approccio a tutte le fasce della popolazione, c’è sempre una percentuale marginale di popolazione che comunque

non recepirà il cambiamento. Molto probabilmente solo il passaggio di altre due generazioni rispetto agli attuali

diciottenni permetterà alla Net Tv di avere spettatori abitudinari che possono definitivamente superare la televisione

classica.

Televisione

L’interfaccia più associata al concetto di Net Tv è il PC, ma è possibile fruirla su una tv con un sintonizzatore web.

Questa soluzione probabilmente è destinata a fallire. Una tv è un oggetto che la gente è abituata a cambiare circa ogni

10 anni. il continuo sviluppo della tecnologia contribuisce a far si che questo lasso di tempo si stia stringendo. Oggi una

tv rischia di diventare obsoleta dopo i primi 8 anni di vita. Nonostante questo la tv rimane e rimarrà ancora a lungo un

oggetto che le persone tendono a non voler sostituire tanto di frequente, anche perché ha un costo tale per cui si cerca

di far fruttare a pieno l’investimento. Quindi avere il sintonizzatore per la Net Tv dentro il televisore risulta probabilmente

un’operazione destinata a creare più malcontento che altro.

Dal PC alla TV (doppia interfaccia)

L’approccio più completo per portare la Net TV su una tv è quello che prevede l’adozione di un box pensato per

essere usato come un sistema a doppia interfaccia. C’è stata l’introduzione sul mercato di appositi box dotati di una

connessione WiFi per ricevere i contenuti via etere direttamente dal PC e di una presa per essere collegati alla tv. In

questo modo tutto quello che si scarica o si acquista su PC è immediatamente disponibile anche sulla tv di casa. Questi

box sono dotati di un telecomando grazie al quale è possibile controllare tutte le funzioni.

Le connessioni WiFi attualmente più diffuse arrivano a una velocità massima teorica di trasmissione di 54 Mbs. Una

trasmissione in alta definizione necessita di circa 3 Gbs di banda. Quindi la differenza tra la capacità trasmissiva attuale

e quella necessaria per l’alta definizione è abissale. Il protocollo WiFi ha recentemente raggiunto uno stadio evolutivo

raggiungendo un nuovo limite teorico di 300 Mbs. È il cosiddetto protocollo 802.11n, pensato proprio per una nuova

generazione di dispositivi che hanno la necessità di ricevere e trasmettere informazioni ad alta velocità.

Direttamente in Tv (singola interfaccia)

Una strada per alcuni versi più semplice, ma meno completa, per ricevere la Net T sulla propria tv viene offerta dai

box singola interfaccia, ovvero tutti quegli apparecchi abilitati per la ricezione di contenuti web che racchiudono al loro

interno tutte le funzionalità necessarie, senza bisogno di essere collegati a un PC. Tutte le operazioni vanno fatte dalla tv

usando il solo telecomando come interfaccia. Esistono diversi sistemi a singola interfaccia, ideali per persone poco

esperte o semplicemente non intenzionate a gestire uno strumento complesso come il PC.

Un esempio è l’Xbox 360 di Microsoft. Consente l’accesso a un’ampia gamma di contenuti online da un marketplace.

Chi è interessato può scorrere i menù per procedere all’acquisto e quindi al download. I contenuti vengono scaricati

senza che l’utente debba fare nessuna operazione particolare, venendo quindi registrati direttamente sull’hard disk del

box. La semplicità è impressionante tanto da consentirne l’utilizzo a chiunque. Peccato che con questo approccio si sia

limitati esclusivamente a quello che viene reso disponibile all’interno del marketplace online.

Alta definizione

Alla gente vengono proposti sempre più di frequente televisori, videogiochi, lettori DVD ad alta definizione. Avere una

definizione più alta significa vedere o percepire meglio quello che ci viene presentato. La nostra tv ha sempre trasmesso

a una risoluzione chiamata “576i”, ovvero con 576 linee mostrate sulla nostra tv in modalità interfacciale. Per

interfacciale si intende un’immagine che si compone grazie all’alternanza rapidissima di due differenti piani. Un’immagine

può essere trasmessa anche in modalità progressiva, ovvero tutta d’un pezzo e quindi non suddivisa in due piani.

Passando all’alta definizione c’è HD Ready che significa “pronta per l’alta definizione”. Chi compra si aspetta di avere

un tv color capace di ricevere e visualizzare un segnale di migliore qualità. Deve supportare la modalità 720p e può

supportare la modalità 1080i, può supportare perché non è detto che lo faccia. L’alta definizione vera è quella che si

chiama 1080p o Full HD. Per vedere in HD è necessario avere una sorgente HD. Le sorgenti potenziali HD sono 3: i

broadcasting, la televisione che viene trasmessa, i DVD e i videogiochi.

La piattaforma che può offrire un’offerta ad alta definizione è la Net TV nella sua accezione non lineare. La rete

sembra essere una piattaforma p

Dettagli
Publisher
A.A. 2015-2016
12 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-FIL/05 Filosofia e teoria dei linguaggi

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher SODESI di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Teoria dei linguaggi e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Messina o del prof Perconti Pietro.