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1948: "IL VALZER DELL'IMPERATORE" E "SCANDALO INTERNAZIONALE"

Sono due film diversissimi che hanno due elementi in comuni:

  • Entrambe sono commedie con delle canzoni (non sono musical perché i numeri musicali non sono così numerosi)
  • Sono due film che rimandano al contesto mitteleuropeo

Il "Valzer dell'imperatore" è una commedia in costume ambientata ad inizio novecento alla corte dell'imperatore d'Austria; rimanda quindi all'adolescenza viennese di Wilder.

"Scandalo internazionale" si svolge nella Berlino del dopoguerra, distrutta dai bombardamenti degli alleati.

La critica ha messo in relazione la produzione di questi suoi film con il precedente viaggio compiuto in Germania per conto del governo americano nel '45. L'idea sostenuta è che il soggiorno in Germania abbia suscitato una sorta di nostalgia per i suoi luoghi d'origine.

"Il Valzer dell'imperatore"

È una commedia in

costume ambientata ad inizio novecento che racconta la storia di un americano, un commesso viaggiatore che si reca alla corte dell'imperatore Josef per vendergli un fonografo. Durante il suo soggiorno a Vienna, il personaggio fa conoscenza di una giovane ed avvenente vedova austriaca di cui si innamora, e dalla quale è ricambiato. Nel ruolo del protagonista maschile viene scelto Bing Crosby, famoso attore e cantante di altissimo successo. La sua incisione di "White Christmas" è considerato uno dei dischi più venduti nella storia della discografia. Nel '45 aveva vinto un oscar come migliore attore protagonista in un film in cui interpretava un sacerdote. Durante la sua interpretazione ne "Il valzer dell'imperatore" era uno degli attori più famosi e più pagati. Come protagonista femminile viene scelta Joan Fontaine, diva hollywoodiana di successo nei primi anni '40 che aveva collaborato con Hitchcock.

In questa commedia hanno grande

importanza i cani: il protagonista ècontinuamente accompagnato da un cagnolino chiamato Buttons. Anche laprotagonista ha una cagnolina. I cagnolini dell'uno e dell'altro si innamorano inparallelismo con la storia d amore dei protagonisti.È considerato dalla critica e da Billy come uno dei film peggiori, più deboli emeno riusciti. Risulta difficile credere come dopo i 4 oscar di "Giorni perduti"abbia prodotto un film come questo. In parte questo film ricorda l'operettafilmata, in parte la produzione di Lubich.Non è un grande film, ma estremamente costoso, con un budget superiore a"Giorni perduti". Perché?Le star del film vennero pagate moltissimo e poi essendo un film ambientato aiprimi del 900, fu speso moltissimo denaro per le ricostruzioni cinematografichee i costumi.Il film è girato in technicolor: primo film a colori diretto da Billy (vediapprofondimento nel capitolo "crisi dello studio

"Scandalo internazionale" non è un film perfetto sul piano della sceneggiatura, ma interessante. Riprende l'intreccio del film "Ninochka" di Lubich, uno dei suoi lavori più importanti sul piano della sceneggiatura che fu curata appunto da Wilder e Brackett. Riprende quello schema narrativo adattandola al contesto della Berlino post bellica. È una commedia amara con risvolti drammatici che racconta la storia di un capitano dell'esercito americano trovatosi a Berlino con le truppe di occupazione alleate, che ha una relazione amorosa con una cantante tedesca ex nazista che si scoprirà aveva rapporti amichevoli con Hitler.

Cantante: Erica → è interpretata da Marlene Dietrich. Nata a Berlino, inizia la sua carriera cinematografica in Germania, nel 1930 aveva raggiunto un enorme successo con "L'angelo azzurro", in cui interpretava una cantante di cabaret. Era partita per gli Stati Uniti diventando una

delle più importanti dive americane, era antinazista e durante la seconda guerra mondiale si impegnò sia esibendosi come cantante dinanzi all'esercito americano in Europa, sia compiendo opere di solidarietà e di assistenza e di aiuto nei confronti degli immigrati tedeschi negli Stati Uniti. Billy era un suo caro amico, la utilizzerà anche in "Testimone d'accusa". Oltre ad essere attrice e anche cantante, il film contiene dei numeri musicali in cui l'attrice si esibisce in un locale, le canzoni messe in scena sono composte da Hollender, musicista tedesco, che era stato l'autore delle canzoni del film "l'angelo azzurro". Comparirà nel film nelle vesti del pianista che accompagna la diva nei suoi numeri musicali, in ogni caso le canzoni sono più parlate che cantate in senso stretto. C'è una sua canzone molto bella che si chiama "le rovine di Berlino" che fa da scenografia alla.vicenda: la Berlino semidistrutta nel dopoguerra offriva uno straordinario set autentico che è stato sfruttato da diversi film, prodotto in vari paesi in questo periodo. (Es: "gli assassini sono tra noi", "Germania anno zero" di Roberto Rossellini che nasce nel '48 e sempre nello stesso anno viene girato un altro film hollywoodiano a metà tra il thriller e lo spionaggio che si intitola "Il treno ferma a Berlino". Sequenza iniziale del film: Berlino semidistrutta ripresa dall'alto. La cosa più divertente della sequenza, che dimostra un humor anche cattivo di Billy Wilder, è il fatto che la musica che accompagna la scena e che viene fischiettata dal protagonista, è la versione strumentale della famosa canzone che compare anche in "the Mayor and the minor" → "non è romantico" (era della Paramount quindi era usata in molti film senza che si comprassero i diritti d'autore) che si.accompagna alla città devastata e rasa al suolo, rimandando all'augusto del romanticismo. Parentesi biografica:
Nel 45 Billy divorzia, poi si risposa con Audrey Young, cantante jazz e attrice, interprete di ruoli secondari. Entrambi rimarranno sposati fino alla morte di lui. Erano una coppia molto affiatata, famosa per ricevimenti e party nella loro residenza a Hollywood. Passaggio dal muto al sonoro
Il film hollywoodiano vuole che molte grandi celebrità siano spazzate via dall'avvento del sonoro e quindi del "parlato", semplicemente perché non dotate di una voce gradevole, come per John Gilbert che recitava con Greta Garbo, la leggenda vuole che la sua carriera finì proprio quando il pubblico sentì la sua voce. Queste leggende in parte sono state riviste dagli storici: nel caso di Gilbert le cause sono imputabili alla sua recitazione improntata agli stilemi del muto, risultando improvvisamente ridicola per il pubblico. Nel sonoro la recitazione

del parlato deve risultare più naturale, di conseguenza alcune star del muto, apparivano in qualche modo come figure non più adeguate alla nuova tipologia di cinema. "silent star"

Anche in "Viale del Tramonto", Nora è una grande che non accetta il passaggio da muto a sonoro e quindi non è stata in grado di modernizzare la sua recitazione, come la sua mimica facciale e le sue movenze che risultano fortemente empatiche.

Cinema autoriflessivo

Si tratta di un filone che porta lo spettatore programmaticamente dietro le quinte. Il focus narrativo di questo tipo di cinema, riguarda il "dietro le quinte" come il lavoro sul set, il suo allestimento, delle apparecchiature per le loro performance, il momento del provino, che è un momento in cui l'attore può essere scelto o no e le vicissitudini umane e sentimentali. È un cinema che mostra le apparecchiature e le maestranze all'opera, pur restando un

Il cinema autoriflessivo è un genere che esisteva già da tempo, all'epoca del muto vengono distribuiti film che raccontano la vita della gente attiva nel settore cinematografico. Esempio: Charlie Chaplin dirige delle comiche in cui il personaggio tenta la fortuna nel mondo del cinema. Nel corso degli anni però si affermano altri genere di film ambientati nel mondo del cinema: generi sentimentali, melodrammi, e in questo tipo di film narrativo il personaggio più raccontato non è Il divo ma la diva. Il cinema autoriflessivo, quando si trova a parlare dell'umanità attiva dello show business elegge a protagonista una star, una donna che di professione non solo fa l'attrice, ma diventa una grande celebrità il cui ruolo va oltre la semplice apparizione sul grande schermo. Come mai questa predilezione? Le ragioni sono tante: l'attore a prescindere dal suo sesso è l'elemento su cui

èpiù concentrata l’attenzione del pubblico, il divismo infatti è un fenomeno condelle implicazioni culturali dell’occidente, supportato dallo Star System stesso.

Al tempo stesso, dietro l’interesse per la donna femminile, ci sono dellepreoccupazioni che riguardano le industrie del cinema ed eventuali interessi suquali tipi di storie appassionino maggiormente. Fin dall’epoca del muto, intornoal divismo femminile si forma un grande dibattito, fra antropologi, psicologi, euomini del mondo religioso, la figura della star, che presenta degli aspettieversivi rispetto al tradizione ruolo femminile, è una figura che affascina epreoccupa allo stesso tempo, inoltre le donne, all’inizio del 900 (anni 10 inparticolare) abbandonano le case natali, (ci fu un vero e proprio esodo), pertentare la via del cinema.

L’idea di donne non sposate in giovane età, desta preoccupazione: da un lato lafigura della star che segna l’emancipazione,

dall'altro la preoccupazione, perché Hollywood negli anni del muto è avvertito come luogo di perdizione, in cui la gioventù può essere deviata, con prostituzione e uso di sostanze stupefacenti. Figura della diva nel tempo e cinema autoriflessivo Anni 20 Il sonoro non è stato ancora introdotto, es: "Souls for sale" racconta la storia di una ragazza di provincia che per una serie di vicende scappa dal suo matrimonio e cerca fortuna a Hollywood. Hollywood viene mostrata ancora come un luogo di fortuna e di emancipazione per le donne. Il cinema hollywoodiano cerca anche in qualche modo di rilanciarsi dopo gli scandali esposti al biasimo pubblico e dire: "ad Hollywood non ci sono pericoli, si può trovare la propria vocazione artistica". 1928: alla vigilia di sonoro esce "maschere di celluloide" di Vidor: giovane provinciale con sogni di gloria che si trasferisce in California diventando
Dettagli
A.A. 2019-2020
93 pagine
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SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-ART/06 Cinema, fotografia e televisione

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher sara.santamato di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia del cinema e analisi dei film e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Ferrara o del prof Boschi Alberto.