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A Civitavecchia furono militari congedati a dirigere l’occupazione di una
proprietà, in questo caso concessa in affitto dal proprietario.
Quasi tutti i rapporti prefettizi segnalano la convinzione da parte degli
occupanti di lottare per il ripristino di accordi infranti o diritti offesi.
Il fenomeno fu evidente soprattutto nel Meridione.
- Le fonti descrivono folle rabbiose di stampo contadino, quasi sempre
armate con strumenti rudimentali e ogni volta affrontate duramente dalle
forze di polizia.
- In Umbria e toscana alcune organizzazioni contadine presero
ufficialmente posizione a sostegno dello sciopero contro il caroviveri.
- Anche nelle campagne dell’Italia centrale i rivoltosi usarono i rituali della
minaccia e della trattativa per raggiungere i loro obiettivi solo nei casi
della resistenza estrema dei proprietari si fece ricorso alla violenza.
Non sempre i criteri “politici” usati dai requisitori funzionarono:
- Fenomeni di una certa gravità in provincia di Firenze, oltre che nei
dintorni di Arezzo.
A Monsumano un gruppo di contadini con forcone respinse le
commissioni socialiste obbligandole a tornare in città.
Terre governate, terre contratte
Ministro dell’agricoltura Visocchi: il suo provvedimento fu definito fomentatore
di odio e violenza dai nazionalisti romani e bolscevico dall’idea nazionale
- Il decreto dichiarava l’occupazione temporanea di terreni sui quali
vertono questioni di uso civico non poteva essere disposta che
all’Associazione agraria o dall’Università o cooperative;
- 4 anni limite alla durata legale delle occupazioni;
- obbligo di far corrispondere ai proprietari una equa indennità in cambio
della concessione dei terreni agli invasori; 4
- prefetti facoltà di autorizzare le occupazioni; via per risolvere la vertenza
in caso di mancato accordo tra le parti.
Nitti aveva quindi scelto una via di compromesso: accogliere alcune istanze del
movimento per preparare il terreno a una sconfitta politica delle forze che
agivano all’interno delle proteste.
- Mossa coraggiose : legalizzazione del fatto per evitare altre tensioni e
quindi a devitalizzare il movimento di lotta si costringeva le
avanguardie contadine a entrare in burocrazia.
- Scelta dovuta al fatto all’emergenza del momento che non poteva in
nessun modo rappresentare una svolta riformatrice dei rapporti sociali
nelle campagne oppure un passaggio verso una riforma agraria,
nonostante gli intenti di Visocchi e Nitti.
- Sono evidenti le debolezze del decreto e l’ambiguità con cui poteva
essere applicata
- Equa indennità_ indica la cifra da destinare ai proprietari come
risarcimento per la concessione di terre ai contadiniil valore della quota
doveva essere misurata misurato in termini morali oltre che monetari
- Il decreto Visocchi rappresentò comunque una vittori tangibile perché
legalizzava le occupazioni e dava un riconoscimento nazionale alle azioni
di lotta tuttavia non bloccò i movimenti contadini.
- Provvedimenti fatto principalmente per la realtà laziale non si poteva
applicare nel mezzogiorno> strumento con cui si sarebbero appellati i
contadini in Sicilia e nel meridione continentale per altre invasioni di
terre.
- Reazione degli agrari> nuova mobilitazione contadina del 1920 che fu più
ampia e violenta.
Se guardiamo alla situazione delle campagne in quei giorni in cui
veniva approvato il decreto Visocchi vediamo una situazione di
profonda crisi.
Nel corso delle lotte per la terra il Ministero fece due tabulati di sintesi
sull’andamento della situazione nelle campagne (Luglio agosto del 1919)
- Fonti lacunose basate su una approssimazione per difetto dell’andamento
delle campagne
- Assemblò solo notizie varie senza giungere a una sintesi> solo immagine
di un disordine generale
- In quel periodo su 69, in ben 29 c’erano lotte contadine protesta
diffusa e variegata.
All’interno delle varie regioni i fini delle lotte erano diversi in Sicilia,
regione che aveva visto durante la GG ridursi la superficie coltivata a
frumento e con questa la possibilità di occupazione di manodopera.
In Sicilia molti moti cominciarono subito dopo il decreto Visocchi
(episodio di Riesi)> come se il Mezziogiorno facesse parte a sé>
ricolta di Ribera con assalto al Palazzo ducale) solo nel Settembre
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del 1919 gli ex combattenti siciliani e gli spiragli d’azione del decreto
cominciarono a offrire una nuova occasione.
Puglia: le proteste contadine si intrecciarono con quelle annonarie il
12 settembre le leghe contadine pugliesi decisero di fare una forte
invasione che sarebbe proseguita per un anno (andria Trani: forti
tumulti annonari, lotta per la conquista delle terre e miglioramenti
sindacali)
Nonostante tutte le difficoltà alla fine del 1919 le cooperative dei contadini
siciliani erano riusciti ad ottenere l’assegnazione di migliaia di ettari.
Il prefetto fece di tutto per difendere le proprietà baronali che nel 1919 non
vennero toccate dagli invasori come invece accadde nel 1920, quando i
socialisti conquistarono l’amministrazione comunale.
In molte zone quindi il decreto Visocchi divenne una leva usata da movimenti
contadini che sarebbero esplosi comunque. il fragile equilibrio sarebbe stato
nel 1920, l’anno di forte reazioni agrarie, la mancata applicazione degli accordi
e di una seconda ondata di mobilitazioni rurali.
Una crisi irrisolta
Nel corso del primo anno di pace il partito socialista e la Confederazione
generale del lavoro, le leghe rosse e la Federterra aumentarono notevolmente
le loro forze con la radicalizzazione dello scontro politico e sociale che fu
caratterizzato dalla lotta contro la disoccupazione, causa di tumulti e di ripresa
della lotta agraria.
Il problema era che queste lotte mettevano in discussione l’autorevolezza
morale dell’élite, la libertà di gestire e controllare a loro piacimento il governo
delle terre e dei paesi.
Colpisce che nel patto colonico del 1° novembre 1919 a Siena ci sia il
riconoscimento ai mezzadri alla libertà di matrimonio, di pensiero e
associazione. (il proprietario del fondo non doveva più controllare le strategie
familiari dei contadini)
Nel 1919 si aggravò il groviglio di tensioni politiche e ideali scaturito dalla
guerra, anche col riaccendersi nelle contrapposizioni tra neutralisti e
interventisti e il loro intrecciarsi con la conflittualità sociale e politica.
- Rovesciare le gerarchie tradizionali era uno scandalo
- Requisire le merci e occupare i poderi significava per la classe medio-alta
significava privarla del riconoscimento impegno degli agrari nelle
vertenze giudiziarie e amministrative che fecero seguito alle invasioni di
terre, ai ricorsi, alle richieste di pagamento di affitti ecc.
Parte seconda
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Pane: i tumulti annonari
tumulti per il caroviveri furono un evento centrale del 1919 avrebbero
coinvolto i settori sociali con diversi obiettivi comuni.
- Obiettivo: ribasso dei pressi e il controllo delle merci, la punizione di
speculatori, le dimissioni di sindaci accusati di corruzione o pessima
gestione dei mercati alimentari, il ripristino di norme morali infrante dalle
autorità politiche annonarie, imposizione di un controllo popolare
organizzato sul sistema di gestione delle risorse e talvolta la creazione di
forme di potere diverse da quelle dello stato liberale.
Origine del disordine = rivolta per il pane durante la GG (mobilitazione
annonaria aveva portato a nuova vita aspetti di economia morale per prevenire
o mettere a tacere le proteste sociali.
- Smantellamento sistema annonario = malcontento
- Crollo del governo Orlando il 19 giugno > ondata di tumulti in Liguria >
movimento riprese in Romagna > tutto il regno
Fase di luglio fu la fase più intensa di una rivolta su scala nazionale
L’esplosione dei moti
11 giugno 1919: scoppia una rivolta che paralizza La Spezia contro il caroviveri
(confusione enorme, inaudito e inevitabile lo spreco di merci che rimanevano
sparpagliate o calpestate sui selciati sotto le frenetiche corsi di chi doveva
controllare se arrivassero le forze dell’ordine)
- A nord scioperi di solidarietà per quello che stava accadendo in Liguria, in
Lazio invasioni di terre e a Sud riprendevano gli assalti ai municipi.
- Dai primi di giungo anche la Liguria crisi degli approvvigionamenti>
comunque frutta e verdura immessi > commissario degli
approvvigionamenti mise un calmiere abbassando i prezzi = ribasso
accolto dalla popolazione ma non dai rivenditori. (accettavano solo con
una contemporanea diminuzione dei prezzi presso i produttori. >
Municipio sospende il calmiere= infiammò gli animi dei consumatori e
non fu ritenuto abbastanza dai commercianti> ortolani di Migliarini fecero
un consorzio e andarono il 10 a La spezia.
- A La spezia c’erano molti operai sindacalizzati (solidarietà era diventata
una vera e propria identità di classe), che trovavano in potenti
organizzazioni (socialista o anarchica) le proprie rivendicazioni.
- L’ispettore generale del PS inviato dal Ministero degli interni per trovare
una ragione al caos affermo che l’ostentazione della ricchezza dei
mercanti arricchiti era un insulta e una sfida alle masse più povere
- Autori delle inchieste sottolinearono il rientro nei ranghi dei militari in
servizio durante quei giorni che simpatizzarono con la rivolta a modo loro
(solo requisizioni)
Il ruolo dei soldai e marinai oscillò tra una simpatia attiva per il
tumulto e un adeguamento passivo agli ordini superiori, senza
giungere a una netta ed esplicita partecipazione di massa alla rivolta,
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come era invece avvenuto nelle cinque giornate della Rivoluzione di
febbraio in Russia.
L’ ondata di giugno
Il questore affermava che si voleva provocare uno sciopero generale di alta
protesta , col rischio di generare disordini.
La scelta di dare inizio a un vero e proprio tumulto annonario fu dunque
pienamente politica a Genova.
Dalla Liguria i comizi si dilagarono in due direzioni: sud e nord
- NB: comizi di solidarietà; Torino: improvviso sciopero per il ritrovamento
del corpo di Rosa Luxemburg e per gli avvenimenti liguri > le forze di
polizia avevano invaso una Casa del popolo.
La situazione che si ebbe fu duplice:
1. Scioperi e comizi promossi dal sovversivismo e riformismo socialista
2. Esplosione dei tumulti contro gli affamatori > manifestazione
accompagnate in vario modo dalle strutture sindacali, socialiste e
anarchiche.
Il ministero degli Interni si raccomandò alla censura per evitare la divulgazione
dei fatti Liguri e far accendere a