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RUSSIA

Durante la prima guerra mondiale la Russia era guidata dal Regime zarista dei Romanov, con

grandi condizioni di sottosviluppo economico-sociale (vi era ancora una sorta di servitù della

gleba). L’opposizione interna era guidata da Bolscevichi capeggiati da Lenin che si trovava in

esilio in Germania. Egli tornò in patria grazie ai servizi segreti tedeschi.

All’inizio del ‘17 ci fu la rivoluzione di febbraio che (spontanea e popolare), rovesciò il regime

assolutistico: fu il principe Levov a istituire un primo governo provvisorio che fu poi sostituito

da Kerenskij (menscevico/social democratico).

Nell’ottobre del 1917, vi fu il colpo di Stato bolscevico con la rivoluzione socialista capeggiata

proprio da Lenin e Trockij (assalto al Palazzo d'Inverno).

Furono confiscate le proprietà dei ricchi, dei latifondisti e degli stranieri (che possedevano

imprese, miniere e giacimenti di petrolio): in pratica fu avviato un processo di

nazionalizzazione della proprietà privata.

Ora Con la “Pace di Brest-Litovsk” del marzo 1918, Lenin per difendere la causa della

rivoluzione d’ottobre e temendo la distruzione del neo costituito stato bolscevico firmò un

trattato di pace separato con la Germania e gli Imperi Centrali, accettando però le dure

condizioni poste dai vincitori. Questa decisione avrebbe garantito, secondo Lenin e Trockij,

maggiori possibilità di estendere la rivoluzione comunista nel cuore dell'Europa (in particolare

in Germania, considerata da entrambi il centro del comunismo).

Le potenze occidentali temevano il contagio della rivoluzione, perciò tentarono di bloccarlo.

Così scoppiò la guerra civile negli anni 1918-1921 tra i rossi, cioè i bolscevichi, e i bianchi

(nemici interni), ossia gruppi rivoluzionari che si opponevano ai risultati della rivoluzione,

appoggiati dai polacchi (nemici esterni), acerrimi nemici dei russi, che avevano raggiunto

l’indipendenza nel 1918 e che organizzarono un attacco alla Russia, sostenuti dai francesi.

Tutto questo si rivelò decisamente inutile, perché l’armata russa guidata da Trockij sconfisse

sia i nemici esterni che interni della rivoluzione, tanto che nel 1921 fu firmata la Pace di Riga

con la Polonia.

A quel punto la Rivoluzione bolscevica fu accettata e riconosciuta a livello internazionale.

Nel 1922 la Russia diventa URSS “Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche” :

prevalse la linea di pensiero di Stalin, cioè l’idea di coesistenza con gli stati capitalisti. L’URSS

a questo punto doveva aprirsi ai rapporti internazionali e nel febbraio1924 venne riconosciuta

dagli Inglesi e dagli Italiani mentre nel 1922 era già stata riconosciuta dalla Germania. Alla

fine l’URSS ebbe un riconoscimento completo, entrando a pieno titolo nella comunità

internazionale.

Con la morte di Lenin si pose il problema del contagio russo voluto ancora da Trockij (1924).

Nacque un conflitto interno al comunismo:

1)esportare la rivoluzione all’estero per distruggere il capitalismo (Trotzkij)? oppure

2)concentrare il socialismo all’interno di un paese (Stalin)?

La posizione di Stalin ha la meglio e Trotzkij viene esiliato. Stalin trasformò in pochi anni

l’Unione Sovietica in una solida potenza militare, economica e commerciale, trasformando il

proprio paese radicalmente.

Nel 1934 la l’URSS viene ammessa alla SDN e nel 1935 anche i francesi aprono le loro porte al

mondo sovietico con un trattato di alleanza franco-russa (1935).

La seconda guerra mondiale

Nel marzo 1939 l'equilibrio europeo si spezza: Hitler occupa Praga (Ceco-Slovacchia), anche

se aveva promesso a Monaco di fermarsi.

Praga godeva di una posizione strategico-militare (ed inoltre, all'epoca, la Skoda possedeva il

progetto per il telaio di quello che sarebbe stato il panzer tedesco, che sarà superiore a tutti i

carri armati fino all'incontro con lo Sherman americano).

Il 1° Settembre 1939 iniziò la Campagna militare che portò all’invasione della Polonia (ma

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nel 1919 era stato deciso che l'integrità della Polonia andava difesa). Il 9 settembre viene

occupata Danzica.

La Germania provocò una serie di reazioni a catena che Hitler probabilmente non aveva

previsto. L’obiettivo tedesco, dopo l’occupazione della Cecoslovacchia e della Polonia, era

attaccare Francia e Uk legate ad esse da un trattato di alleanza e mutua assistenza in modo

da sconfiggerle e conquistare l’egemonia in Europa (prima di provocare un eventuale

intervento degli Usa che “dormivano”, poiché erano in piena crisi finanziaria); voleva inoltre

fare altrettanto con l’URSS, nonostante il Patto Molotov-Rubbentrop. Il 2 settembre,

nonostante le clausole del Patto d'Acciaio (assistenza automatica in caso di guerra), Mussolini

si dichiarò non belligerante. In realtà l’Italia non era in grado militarmente di entrare in guerra.

Intanto i russi occupano la zona est della Polonia prevista dal patto di non aggressione,

mentre Francia e Uk non intervengono, perché non ebbero nemmeno il tempo di correre in

aiuto alla Polonia, essendo stata l’azione tedesca rapidissima. Nell’ottobre del 1939, la

Russia, dopo aver imposto agli stati baltici (Lettonia, Lituania, Estonia-che avevano ottenuto

l'indipendenza nel 1919, subiranno una violenta russificazione fino al 1991 con la dissoluzione

dell'URSS) dei patti di mutua assistenza e di arrogarsi il diritto di collocare basi militari

sovietiche sui loro territori, invase la Finlandia (per queste azioni l’URSS fu espulsa dalla SDN).

Hitler si dirige a nord, sferrando un attacco a Olanda, Danimarca e Norvegia (mentre la Svezia

si dichiara neutrale). Alcune truppe inglesi vengono inviate in Norvegia ma sono costrette alla

ritirata. I tedeschi impongono il primo governo collaborazionista in Norvegia, affidando

l'esecutivo a Kiesling, ma non ci riescono in Danimarca, dove viene imposta un'occupazione

militare che provocherà la nascita di movimenti di resistenza clandestina.

Il rifiuto di Londra e Parigi delle offerte di pace tedesche diede a Hitler la scusa per continuare

un conflitto che egli aveva in mente di proseguire. Fin dal settembre '39 la Francia è

formalmente in guerra, ma non partecipa attivamente al conflitto in attesa di un attacco

diretto al fronte occidentale; i francesi si illudevano di una “droule de guerre” (una guerra

finta), infatti, al contrario di Londra, a Parigi non ci saranno bombardamenti o oscuramenti, la

vita continuerà normalmente fino al maggio '40. Il 10 maggio 1940, prese infatti avvio

l’attacco tedesco alla Francia. L’esercito tedesco passò per l’Olanda (neutrale), quindi per il

Belgio, fino a penetrare nel territorio francese, aggirando la linea Maginot.

Il conflitto franco-tedesco durò pochissimo ed il primo ministro francese Petàin firmò

l’armistizio (a Retònd, dove era stata firmata, con grande umiliazione per la Germania, la resa

tedesca nel '18, in un vagone ferroviario).

L’armistizio firmato da Petàin prevedeva che la Francia settentrionale sarebbe stata occupata

militarmente dai tedeschi, mentre la parte meridionale sarebbe stata affidata a un esecutivo

francese collaborazionista, la Repubblica di Vichy. Gli inglesi cercano di andare in soccorso dei

francesi, ma vengono fermati alla Rocca di Dunkerque.

Dopo la conquista della Francia, la Germania mirava diritto verso l’occupazione della Gran

Bretagna o ad un compromesso loro favorevole. Nonostante lo “splendido isolamento”

inglese, e forti della loro posizione isolana, essi furono attaccati dall’aviazione tedesca, che in

poco tempo aveva annullato la resistenza polacca e che così speravano di fare altrettanto con

l’Inghilterra. Ma, l’aviazione della RAF e le conoscenze tecnologiche inglesi in possesso di una

formidabile arma, il radar, completamente ignorato dai tedeschi, fecero fallire

sostanzialmente l’attacco all’isola britannica. Addirittura la battaglia d’Inghilterra sarà vinta

dalle forze inglesi. In pratica grazie all’impegno di tutta al società civile inglese chiamata alla

difesa della patria dal premier Churchill, la Campagna militare “Leone Marino” fallì.

L’Italia scese in campo il 10 giugno del 1940, dichiarando guerra alla Francia e Gran Bretagna.

Mussolini si illudeva che quella sarebbe stata una guerra di breve durata che avrebbe portato

a una certa vittoria tedesca.

Tutto ciò porterà l’attenzione di Hitler da Ovest verso Est, ossia verso l’Unione Sovietica.

L’Armata tedesca, che prevedeva l’attacco all’Unione Sovietica entro il 15 maggio 1941, fu

penalizzata dal fatto che la Jugoslavia, che in un primo momento sembrava allineata su

posizioni filo-naziste, ribaltò l’alleanza, costringendo Hitler, il 15 marzo a bombardare

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Belgrado ed a occupare la Jugoslavia stessa spostando l’inizio dell'Operazione Barbarossa.

Mentre la Germania sfonda nei balcani, l'Italia cerca di condurre una guerra parallela in

Grecia. L'obiettivo di Hitler era, infatti, la creazione di un “nuovo ordine internazionale

germano-centrico”, in cui l'Italia avrebbe avuto un ruolo secondario, per cui Mussolini cercò

in tutti i modi di crearsi un piccolo spazio italo-centrico tra Albania, Jugoslavia e Grecia. Ma gli

Italiani furono fermati in Epiro dalla resistenza greca, anche perché UK era andata in soccorso

dei greci, occupando anche Creta (che aveva una posizione strategica nel Mediterraneo). La

Germania decise di invadere la Romania, ricca di bacini petroliferi, mentre Bulgaria (il cui re

Simone era genero del re d'Italia) e Ungheria erano già regimi alleati dell'Asse. Nel giugno del

'41 l’esercito tedesco invase la Russia con la partecipazione dell’armata italiana in Russia

(ARMIR). Nonostante i successi iniziali, Stalin riuscì a bloccare l’avanzata tedesca alle porte di

Mosca e addirittura a Stalingrado nell’anno successivo constringendoli alla resa. Lo scontro tra

Germania e URSS avrebbe comunque aperto una nuova fase nelle relazioni internazionali: se

avessero vinto i tedeschi, Gran Bretagna e USA avrebbero dovuto coalizzarsi contro di loro per

evitare la nazificazione del mondo; se avessero avuto la meglio i sovietici, la Gran Bretagna e

gli USA si sarebbero impegnati a raggiungere accordi con Stalin per determinare l’assetto

mondiale postbellico.

Intanto Franco è costretto a dichiararsi neutrale, anche se in nome della guerra ideologica al

comunismo, invia un corpo di volontari sul fronte russo, mentre la Turchia prima si accorda

con la Germania per una neutralità filo-Asse, poi col proseguimento della guerra deciderà per

una neutralità filo-occiden

Dettagli
Publisher
A.A. 2018-2019
25 pagine
1 download
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-STO/04 Storia contemporanea

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher basileaas di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia politica, sociale e culturale dell'età contemporanea e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof Guiso Andrea.