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Estratto del documento

La guerra civile russa non fu solo tra comunisti e anticomunisti, ma si dispiegò intorno a conflitti etnici ed a

una lotta da entrambe le parti contro i contadini a larga maggioranza in Ucraina dove richiesero un intervento

contro le forze controrivoluzionarie

-sterminio di massa dei cosacchi

A guidare i bianchi era Anton Denikin che si fecero prendere dalla disorganizzazione e dalla mancata

comunicazione con gli altri gruppi dei bianchi.

1920inizia la guerra russo-polacca in cui i russi si muovevano alla conquista dell’Ucraina e della Bielorussia

contese con la stessa Polonia. I Russi riescono a giungere fino a Varsavia, ma i polacchi sferrano il contrattacco

(Miracolo della Vistula). Nel marzo 1921 entrambe le fazioni firmano la Pace di Riga con cui la Russia

riconquista i territori perduti e nel 1922 nasceva l’Unione delle repubbliche socialiste sovietiche (Urss).

L’atmosfera rivoluzionaria russa dilagò in tutta Europa, ma non era coerente all’archetipo di rivoluzione

francese poiché si interessava solo alla libertà senza focalizzarsi su fraternità ed uguaglianza. I partiti

comunisti nacquero ovunque tra il 1919 e 1923, ma rimanevano una minoranza rispetto a quelli socialisti. I

primi fermenti furono:

- rivolte dei marinai della flotta asburgica

- nascevano consigli di lavoratori su modello dei soviet

Scheidemann diventa nuovo cancelliere e proclama la Repubblica di Weimar e dall’altra parte nasceva la

repubblica socialista caos che sfocia in un tentativo rivoluzionario da parte della Lega di Spartaco e un

secondo tentativo da parte dei Freikorps, nuclei volontari di truppe fedeli al ministero della difesa

Ebert firma nell’agosto 1919 la Costituzione della Repubblica di Weimar, ma neanche questo riporta la

pace poiché dopo sette mesi i soldati di Kapp marciavano su Berlino. Altri fermenti riprendevano nella Rurh,

ma alla fine la guerra civile si chiuse con la sconfitta delle estreme di destra e di sinistra con la delusione di

Lenin

Spagna neutralità anche nel campo della rivoluzione

Italia si parla di “Biennio Rosso” (1919-1920), dove il Partito socialista dei massimalisti inneggiava alla

rivoluzione anche se nel 1921 rifiutò l’ingresso nella Terza Internazionale; mentre la minoranza andava a

creare il Partito comunista d’Italia. Il Psi era a sua volta diviso dal gruppo nato intorno alla rivista “Ordine

Nuovo” guidato da Gramsci e Togliatti decisi alla rivoluzione e per questo criticavano i socialisti per non aver

fatto nulla di concreto per la sua realizzazione. Ci furono inoltre:

- Scioperi

- Rivolte contadine (anche al sud)

- Marzo 1919 nascita dei Fasci di combattimento per mano di Mussolini

Con la questione della città di Fiume si andavano a sottolineare le fratture irrisolte tra neutralisti ed

interventisti e di questo momento prese vita il movimento fascista con una propaganda antisocialista,

antiparlamentare, nazionalista che faceva leva sulle fasce medie e piccole della borghesia. I membri di questi

fasci erano perlopiù ufficiali o sottoufficiali che erano stati mutilati dalla guerra e avevano perso ogni cosa

anche la propria virilità e per questo ricercavano un riscatto nel movimento. Questo si esprimeva a favore

dell’impresa fiumana attraverso i gruppi di squadristi che attaccavano le sedi del Psi e i sindacati e nelle

campagne che non riuscivano a porre resistenza a causa della loro frammentazione. Si favorì l’ingresso in

parlamento degli squadristi che insieme ai movimenti nelle piazze attuavano una doppia strategia che

terminò con l’offensiva finale in cui i fasci marciarono su Roma il 28 ottobre 1922 dove il Re, invece di firmare

lo stato d’assedio nominò Mussolini presidente del Consiglio.

1925inizio della dittatura fascista con un partito unico, leggi speciali liberticide e eliminazione

dell’opposizione

Il caso italiano influenzò il Nord-Est e Sud-Est europeo come in Polonia, Bulgaria, Albania ecc.

La situazione economica europea dopo la guerra era disastrosa poiché nonostante il premio in denaro dato

dagli Usa alle potenze vincitrici, Francia e Italia si trovavano in una situazione di forte debito con la Gran

Bretagna che invece godeva di forte stabilità. La Francia si ritrovava dilaniata dopo la guerra e per la

ricostruzione si preventivava una somma di denaro molto maggiore rispetto a quanto possedeva. Per risanare

l’economia, secondo due economisti, bisognava intensificare i mercati del Centro e dell’Est che si ritenevano

strettamente collegati con quelli dell’Ovest. Proprio per questo si pensava ad una banca europea per la

ricostruzione e lo sviluppo. Nell’ottobre 1921 le tensioni franco-tedesche si affievolirono poiché si allungò il

tempo in cui la Germania doveva scontare la sua pena e quindi rilasciare tutto quel denaro che se dato in

un’unica volta avrebbe potuto causare un punto di non ritorno.

Conseguenze post-belliche in Europa:

- Francia-Germania (1923)Crisi della Ruhr: Francia e Belgio occupano la Ruhr, zona mineraria

tedesca ed impongono alla Germania il piano Dawes dove si riducevano i pagamenti e le si faceva un

prestito per risanare lo Stato. I francesi si ritirano e i tedeschi si preparano ad entrare nella Società

delle Nazioni

- Franciainstabilità politica

- Gran Bretagnaritorno al Golden Standard e con l’abbassamento dei salari iniziano a salire le

proteste

- Irlanda-Gran Bretagnaguerra tra il 1920 e il 1938 quando l’Irlanda ottenne l’Indipendenza

Germania Si susseguirono tra il 1919 e il 1933, ben 21 diversi governi in una Germania spaccata e piena di

contrasti dove si misurava un forte gap tra i ricchi e i poveri. La ricchezza veniva spesa per i feriti, le vedove,

gli orfani e i bambini morivano di freddo. Il Kpd cavalcava l’onda degli scioperi nel cercare di appicciare la

miccia della rivoluzione; i separatisti bavaresi guidati dal generale Ludendorff, von Kahr e Adolf Hitler che

possedeva la propria milizia (Sa) tentavano la marcia su Monaco che

falliva e Hitler veniva condannato a due anni di carcere. Solo il cancelliere Stresemann riuscì a normalizzare

la situazione introducendo la nuova moneta, il Rentenmark e grazie alla distensione dei rapporti franco-

tedeschi.

-si sviluppa un forte antisemitismo

-crisi economica del ‘29

-diffusione del nazismo attraverso la propaganda e le nuove comunicazioni

 30 gennaio 1933 Hindemburg nominava Hitler primo ministro alla guida del governo nazista

Crisi del 1929 caduta della Borsa di Wall Street

-Francia le sinistre avevano vinto su un programma che prevedeva la nazionalizzazione delle industrie e

della Banca di Francia, una tassazione sulla ricchezza e 40 ore lavorative a settimana1934: movimenti

fascisti assalgono la Camera dei Deputati

-si diffondono in tutta europa totalitarismi su base mussoliniana ed hitleriana

-sfida tra fascismi e sfida economica della crisi mondiale

Si diffuse in questo periodo un forte interesse verso le scienze, la matematica, la fisica utilizzate a scopi bellici,

ma anche nei confronti della sociologia; a consolare la disperazione degli uomini si offriva la religione nazista,

fascista e bolscevica e molti dei maggiori intellettuali dichiaravano fedeltà a questi totalitarismi. Dallo Stato

di diritto si passava allo stato che acquisiva una funzione sociale, civile ed economica, quindi diventava Stato

sociale. Le democrazie e le dittature avevano gli stessi interessi come ridurre il profitto, eliminare la

disoccupazione ma in modi diversi.

-Russia viene abbattuto il sistema capitalistico che aveva manifestato forti contraddizioni lasciando spazio

ad uno Stato socialista e passò da una forte carestia ad un grande rinvigorimento sotto Stalin con la

scomparsa della disoccupazioneindustrializzazione sovietica guidata da un nucleo militarizzato che

risiedeva nel Cremlino che spinse ad un allontanamento dei cittadini dai nuclei urbani, mentre si

riaccendevano i fuochi delle rivolte contadine.

La Nep introduceva scambi, moneta e commercio e dava maggiore libertà ai contadini; aumenta la

produttività e il lavoro. Stalin pensava che si potesse usare il partito e lo Stato per creare una seconda

rivoluzione e trasformare la Russia in una potenza industriale. Distrusse le campagne e riportò i contadini a

una situazione di servitù della gleba inoltre alla seconda rivoluzione precedeva una seconda guerra civile

contro i kulaki, che lavoravano la terra in proprio e producevano molto di più di quanto avesse prodotto la

collettivizzazione delle terre.

-introduzione del primo piano quinquennaletrasformazione dei piccoli campi in grandi aziende e

prevedeva inoltre la distruzione dei piccoli villaggi, creando il malcontento dei contadini che si sfogavano nei

confronti dei kulaki (Gulag)

 Stalin ebbe la meglio poiché aumentò la produttività grazie ai kolchozy, trasferì la manodopera nelle città

e nelle colonie arrivando così all’industrializzazione dello stato ed investì il 75% degli investimenti

nell’industria pesante.

Le prime vittime di Stalin erano state Trockij e Bucharin che erano stati espulsi dal partito, ma non poté

fermare l’organizzazione segreta degli stessi, di cui la maggioranza fu imprigionata nel 1934 e condannata a

morte. Lo stalinismo diventava un sistema di fede che si andava ad unire all’azione politica dove si

manifestava forte la devozione nei confronti prima di Lenin, capo assoluto e poi verso Stalin.

La dittatura di Hitler iniziava con la sua nomina a cancelliere del 1933 seguita un mese dopo dall’incendio al

parlamento di cui vennero incolpati i comunisti che erano considerati i nemici del nazismo. A marzo vennero

indette le elezioni e il Partito nazionalsocialista ottenne la maggioranza quindi il parlamento conferiva pieni

poteri ad Hitler per instaurare la sua dittatura.

-sopprime l’opposizione

-maggio 1933: brucia tutti i volumi di autori ebrei considerati parassiti della società

-1934: “notte dei lunghi coltelli” in cui le SA (Rohm) vengono massacrate dalle SS

-incremento della produzione, soprattutto quella pesante

-politica fiscale espansiva, maggiori salari e meno tasse alle industrie

-accentramento sulla macchina propagandistica

-lo Stato nazista sente di avere il diritto di sterminare le vite di malati, deboli, parassiti giugno 1933:

legislazione sull’igiene razziale

I tedeschi abbandonano anche il nazionalismo tradizionale pur di affermare la superiorità della propria razza

sulle altre alla ricerca del proprio spazio vitale. Cuore del razzismo erano gli ebrei che venivano disprezzati

oltre che per la loro diversità e per il non possedere una propria nazione anche perché la maggior parte di

loro era fedele al capitalismo e poiché andavano ad infettare il sangue ariano nel caso di unioni matrimoniali

con tedeschi.

Con l’uscita della Germania

Dettagli
Publisher
A.A. 2016-2017
18 pagine
11 download
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-STO/04 Storia contemporanea

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Laurarafa02 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia politica, sociale e culturale dell'età contemporanea e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof Guiso Andrea.