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I fascisti credevano in un’unione quasi spirituale tra il leader e i followers, cercavano di fare leva
sulle “masse” che erano state colpite in particolar modo dalla Guerra. Un movimento sviluppatosi
nel 1909 che inneggiava alla guerra e al Fascismo era il Futurismo con a capo Filippo Tommaso
Marinetti.
-adozione del corporativismoriusciva a risolvere i problemi sia dei conflitti di classe sia del
desiderio di partecipazione individuale ai processi decisionali riguardanti l’economiainfluenzato
dall’etica dei produttori (Sorel)
-a partire dal 1921 Mussolini richiede una disciplina ufficiale e chiama per questo Giovanni Gentile,
incaricato di assumere l’incarico di Ministro dell’Istruzione. Per lui l’imperativo di ogni uomo era
l’autorealizzazione che doveva avvenire solo in comunione con gli altri, essendo l’uomo una creatura
sociale. Lo stato di Gentile non doveva essere solo uno stato etico, ma anche uno stato in grado di
indottrinare la propria popolazione.
-riforma pubblica dell’istruzione di Gentile
Fascismoregimi totalitari degli anni Venti e Trentaes. Regime di Horty o Salazar
• Non si fondavano sul carisma personale su
quello impersonale di un partito
• Mussolini si paragonava ad un dio, mentre
Salazar voleva apparire più umile possibile
• A questi regimi non interessava la ricerca di
una rivoluzione, né un tecnologico
• Tradizione continuamente evocata
• Appoggiano il corporativismo
(ItaliaChiesa)
• Valori del lavoro, della famiglia, della patria
a cui le masse devono ritornare
• Questi conservavano le colonie
oltreoceano, mentre il fascismo si
abbandonò all’espansione territoriale
Il fascismo voleva creare cittadini di chiara purezza etnica e razziale ed era pronto a farli combattere
tra di loro. Era diffusa la convinzione che la politica non potesse essere fatta da comuni esseri umani,
bensì dovevano essere mobilitati da visioni misticheantico (miti)+ innovazione
Nazionalsocialismo (Hitler)concezione del Führer come strumento della Provvidenza
Educava i tedeschi a concepirsi come ariani (razza pura) che dovevano unirsi con e per la lotta. Si
evocavano sempre le parole “spirito” e “forza di volontà”rivoluzione etica (eliminazione degli
estranei per il bene della razza)
determinismo storico e biologico: usato dal nazionalsocialismo, ma anche dal fascismo dove
Mussolini diffuse il concetto di “bonifica” non solo per le terre, ma anche per la cultura e per gli
stessi esseri umani. Il compito primario dello Stato era quello di curare e Mussolini si presentava
come il “medico delle razze” per cui doveva abolire slavi, africani e anche ebrei.
Hitler denunciava la democrazia liberale affermando fosse un mezzo per indebolire lo stato e lo
paragonava alla plutocrazia, governo dei più ricchi. Nonostante questo la Germania avvertiva
l’importanza di determinare un rapporto di fiducia tra governanti e governati e secondo il pensiero
di Todorov aveva bisogno di una grande manifestazione democratica con masse di persone ad
ascoltare i discorsi di Hitler, parate oceaniche e altre manifestazioni plateali.
-si basava sull’unione tra leader e Volk (popolo)
-Italiaordinamento politico sulla trinità laica: stato, movimento (garantiva l’elemento dinamico
tra lo stato e il popolo) e popolo
I nazisti non eliminarono del tutto lo stato, ma si divideva da una parte in uno stato basato su un
diritto positivo e prevedibile, mentre dall’altro su un potere decisionale soggettivo (chi è adatto a
vivere o meno). La fine del governo nazista si ebbe proprio perché non era presente né una disciplina
né una forma, era definito lo stato del “caos concreto”.
Nell’ambito internazionale lo scopo di Hitler e del nazionalsocialismo era quello di suddividere il
mondo in “grandi spazi” (Schmitt), ciascuno dei quali era governato da un Reich, e di guadagnare
uno “spazio vitale”. I fascisti avevano lo stesso scopo, ma si attenevano ai principi di governo
nazionalisti come in Albania dove stabilirono la doppia struttura del potere che caratterizzava
l’Italia. Hitler era ossessionato dal pensiero che nel Reich ci dovesse essere un unico sangue per
questo motivo fu il fautore dell’antisemitismo tanto da condizionare la sua vita intera. Il leader
possedeva un legame mistico con il popolo solo perché entrambi avevano lo stesso sangue e quindi
appartenevano allo stesso “corredo razziale”.
Capitolo quarto
La ricostruzione post-bellica fu molto complicata dal punto di vista materiale, ma anche morale e
simbolica. Il problema principale era stato il male e la morte di moltissime persone, ma la colpa di
tutto questo venne data all’avvento delle “masse”, che iniziò a partire dalla Rivoluzione francese. La
caratteristica dell’uomo di massa non era la rozzezza ma l’isolamento e la mancanza di relazioni
normalicorrente dell’esistenzialismo (Sartre): prometteva una rottura col passato e una
ripartenza da zero con alla base solo la propria esistenza
-partiti dell’avanguardia appoggiano gli ordinamenti liberal-democratici
-maggiore omogeneità dei popoli
-stabilità grazie alla Guerra Fredda
-nasce una nuova politica weberiana: leader pragmatici, integrazione dei cittadini attraverso valori
condivisi e rifiuto sia del fascismo passato che quello presente
-subentrano le democrazie cristianericonciliazione del cattolicesimo col mondo moderno e della
pace tra le diverse confessioni
Gran Bretagnasale al potere il Partito laburista e attuò servizi sociali estesi a tutta la popolazione,
previdenza sociale e nazionalizzazione di settori industriali; a beneficiare dello stato sociale fu
principalmente la classe media
Il movimento cristiano-democratico usava un linguaggio di espressione della tradizione e a partire
dal 1789 si tentò di riavvicinare la Chiesa al mondo moderno.
-lotta tra clericalismo e anticlericalismo: in Italia la Chiesa aveva impedito ai cattolici di recarsi alle
elezioni nazionali
La Chiesa iniziò ad organizzarsi politicamente contro i liberali e anticlericali a partire dall’enciclica di
Leone 13esimo (Rerum novarum) dove dichiarava l’inizio di un “cattolicesimo sociale”. Roma
continuava ad affermare l’importanza di un’azione cristiana e non il partito vero e proprio che
effettivamente non seguiva i valori della democrazia, ma voleva proporsi come un partito
“popolare”.
- “non expedit” del Papa Benedetto XVcattolici non devono partecipare alla politica
-1919don Luigi Sturzo crea il Ppi (Partito Popolare Italiano) che divenne il secondo partito italiano
dopo i socialisti. Inizialmente il Vaticano lo definì come il male minore, ma poi si dichiarò contrario
fino a giungere alla sua dissoluzione nel 1926. A favorire dopo il 1945 il successo dei cristiano-
democratici fu un’alleanza tra la classe media e i contadini e anche perché i demo-cristiani crearono
partiti anticomunisti per eccellenzail partito dove avere necessariamente basi cristiane e l’unica
alternativa era il totalitarismo; inoltre in Francia si accettavano anche laici purché avessero una
visione umanistica dell’uomoanche in Italia non doveva essere un partito religioso, ma un partito
di Stato libero dal comunismo e libero dii saccheggiare lo stato
-partiti si basavano su piccole imprese, piccole proprietà contadine e famiglia (soprattutto in
Germania-partito Cdu)
Dal punto di vista delle questioni internazionali la Comunità europea (fondata da De Gasperi,
Adenauer, Schumann) auspicava ad uno spirito di solidarietà e un’Europa unita al comune
patrimonio dell’umanesimo cristiano.
-ricerca di “stabilità”garantita dalla “politica della produttività” (cooperazione tra padronato e
sindacato) e dalla “pianificazione scientifica” quindi tutto veniva gestito nelle mani di chi aveva una
conoscenza specifica per abbattere le minacce del secolo: rischio, incertezza e ignoranza.
-scomparsa delle masse che venivano sostituite dalla “società” o “società industriale”
-creazioni delle corti costituzionali che limitavano e contraddicevano i principi della sovranità
popolare che portò all’indebolimento dei parlamenti1963: leggi della Comunità europea,
godevano della supremazia su quelle nazionali 1969: invenzione dei diritti umani
Pensieri sul socialismo in una Europa che vuole rifarsi:
-von Hayek: “il socialismo, non importa quanto siano umani i suoi leader, comporterebbe
necessariamente l’instaurazione di un’autorità centrale che controlli la pianificazione”, ma pensava
che un’autorità centrale non potesse distribuire beni di consumo in virtù di uno spirito caritatevole,
ma avrebbe determinato una serie di valori e priorità che avrebbero creato un’idea di vita piacevole
senza che i cittadini coordinassero spontaneamente le loro attività.
appoggiava la costruzione di un’“utopia liberale” di cui non aveva deciso gli aspetti pratici. Questo
fu un fallimento in Gran Bretagna, mentre fu un successo in Germania dove era stabile un liberismo
economico. Nonostante questo alcuni fautori del liberismo tedesco accusavano Hayek di essersi
appropriato ingiustamente della definizione di “neoliberista”, mentre in realtà lo reputavano più un
“paleoliberista”, ovvero un uomo del 18esimo secolo che voleva reintrodurre il laissez-faire.
Germaniamercati venivano liberati dallo stato ed inoltre inculcava un pessimismo culturale nelle
masse
-R. A. Tawney: “il socialismo è intrecciato in modo inestricabile con il totalitarismo e il culto dello
stato”
A partire dal 1945 l’Europa iniziò a disimpegnarsi dal resto del mondo e infatti nel 1953 fu approvata
la Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali (Cedu)
che era valida solo per gli europei. La Gran Bretagna fu l’unico paese ad estendere la Convenzione
alle sue colonie, mentre il Belgio non la estese al Congo e la Francia non la estese fino al 1975. Iniziò
il processo di decolonizzazione (Edgar Morin la paragona ad una “purificazione” dell’Europa) e fatta
eccezione per la Gran Bretagna gli imperi non solo scomparirono dalle mappe, ma anche
dall’immaginario politico. Il processo di decolonizzazione favorì in un certo senso la riconciliazione
della sinistra in paesi come la Francia.
I regimi dei paesi dell’Europa centrale e orientale seguirono dapprima il modello delle “democrazie
popolari” che si basavano sul “fronte popolare” rette su coalizioni antifasciste, di sinistr