Anteprima
Vedrai una selezione di 1 pagina su 3
Riassunto esame Storia della Serialità, prof Brembilla, saggio consigliato: Cinema Reloaded Dalla convergenza mediale dei media alla narrazione transmediale di Federico Zecca Pag. 1
1 su 3
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

Dalla convergenza dei media alla narrazione transmediale

Di Federico Zecca

1. Cultura convergente e film studies

I cambiamenti tecnologici dell'ultimo quindicennio hanno dato origine, secondo Jenkins, a tre processi diversi:

  • Flusso di contenuti
  • Cooperazione di più settori
  • Pubblico alla ricerca nuove esperienze intrattenimento.

La convergenza culturale ha riconfigurato i modi di produzione e le pratiche di consumo. Sul piano tecnologico ha determinato l'erosione: portando i vecchi media a collidere e migrare su diverse piattaforme. Sul piano economico ha comportato l'integrazione orizzontale di diversi settori dell'industria dei media, dando origine alle grandi conglomerates mediali globali (Disney). Sul piano sociale ha determinato l'emergenza di pubblici connessi, dando vita a una cultura partecipativa, in cui ogni consumatore si può trasformare in un prosumer. All'interno di questo contesto, il cinema è diventato esso stesso un medium convergente.

stesso convergente. Gli studi cinematografici hanno concentrato l'attenzione sulla dimensione tecnologica della convergenza, indagando i processi di ri-locazione del cinema negli spazi fisici, cioè le modalità in cui il suo dispositivo e pratiche vengono rimediate su altre piattaforme e mezzi di comunicazione.

Il racconto (più generale lo storyworld) si pone come il principale campo di investimento dei processi di convergenza industriale e sociale. Il racconto è impiegato per assemblare le diverse estensioni transmediali di un movie franchise e per canalizzarne la fruizione. Esso rappresenta il catalizzatore delle pratiche di discorsivizzazione, manipolazione e riappropriazione.

2. Dalla reiterazione multimediale alla correlazione transmediale

Durante gli anni duemila, le compagnie hollywoodiane hanno messo a punto un modello produttivo aggiornato all'epoca della convergenza. Gli studios hanno affiancato alla classica strategia di reiterazione multimediale

Una strategia di correlazione transmediale, finalizzata a ottimizzare lo sfruttamento sinergico di un movie franchise. La reiterazione multimediale del film è strettamente correlata alla diffusione della pratica del franchising. Nel corso degli anni '80 il franchise si pone come una delle regole cardinali della New Hollywood, in concomitanza con l'ascesa del blockbuster.

Il franchising indica un accordo stabilito tra una compagnia madre (franchiser) e una o più altre aziende (franchisee) per lo sfruttamento di beni o servizi di cui la compagnia madre detiene la proprietà intellettuale (franchise). Gli studios autorizzano altre compagnie, tramite acquisto di una licenza, a realizzare prodotti ancillari a un film (tie-ins: videogiochi, libri, fumetti, figurine..). Durante gli anni '70 un aumento vertiginoso dei costi di produzione motiva la pratica del franchising al fine di trovare nuove fonti di profitto. Da qui inoltre la necessità di distribuire un film.

attraverso molteplici canali (Tv, Home video, Tv via cavo) e diffonderne il franchise in mercati secondari. Gli studios puntano alla creazione di un prodotto culturale atto a essere reiterato sotto forma di franchise in molteplici forme mediali. Un movie franchise rappresenta una matrice high-concept capace di riassumere quegli elementi che fondano la riconoscibilità del franchise stesso e che possono essere replicati in entità mediali molteplici. La reiterazione multimediale si attualizza secondo molteplici modalità: adattamento del film1
Dettagli
Publisher
A.A. 2020-2021
3 pagine
1 download
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-ART/06 Cinema, fotografia e televisione

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher nora.98 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia della serialità e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bologna o del prof Brembilla Paola.