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From recursive progression to systemic self-observation: elements of a theory of seriality
Quando studiamo le serie e serials moderni (metà novecento-giorni nostri), dobbiamo immediatamente riconoscere l'esistenza di una cultura di storytelling specifica, quella incastrata alla riproduzione industriale.
Possiamo riconoscere nei romanzi da giornali come Les Mystères de Paris (1842-43) che le narrative seriali indirizzate alla massa iniziano a dominare i format di intrattenimento dell'ovest. Oggi, essi costituiscono un sistema a larga scala dello storytelling commerciale, una pratica narrativa descritta come serialità popolare.
Evolution, Proliferation, Recursive Progression
Una delle caratteristiche fondamentali del tipo di storytelling (che si distingue dalle narrative del lavoro self-contained) è che la riproduzione seriale non ha bisogno di seguire la produzione e pubblicazione di un testo finito. La recezione seriale avviene con l'interazione di
una storia ongoing. Le serie sono guardate o lette mentre si sviluppano. Recezione e produzione sono intercettati in un loop di feedback. La sovrapposizione temporale tra pubblicazione e consumazione permette alle audience di diventare coinvolte nel progresso della narrativa. La serialità può estendere e normalmente estende la sfera di storytelling nella sfera della consumazione. Questa abilità speciale delle serie popolari di stimolare coinvolgimento e anche addirittura attività creative tra i suoi consumatori può essere catturata in due modi. Prima di tutto, ci permette di pensare alle audience come agenti della continuazione narrativa. Questo è vero anche quando i lettori non fanno niente se non leggere, perché la sfera di produzione farà automaticamente delle deduzioni sul loro comportamento come clienti. Ma ci sono anche tantissimi altri esempi di reazioni dirette dei consumatori. Questo tipo di consumazione produttiva puòpermettere a una narrativa seriale di osservare i suoi effetti sui lettori ospettatori. In questo senso possiamo pensare alle serie e serials come narrative che coinvolgono(involving narratives): queste narrative registrano la loro percezione e la includono nell'atto del storytelling. Le serie guardano l'audience che le guardano e reagiscono di conseguenza.
Per analizzare le serie commerciali, bisogna concentrarsi sui targets (moving targets). Queste narrative, infatti, esistono non tanto come strutture che possono essere disegnate da programma, ma come strutture il cui design continua a cambiare. Se una serie narrativa si può aggiustare rispetto alla recezione del momento, le audience seriali invece possiedono più libertà di dare un impatto alle storie che consumano. E più la cultura commerciale si espande, le audience diventano sempre più inclini a utilizzare questa libertà. La storia della serialità popolare è piena di
amatori e produzioni dei lettori (non autorizzate interpretazioni di Sherlock Holmes, fanfiction..). queste continue appropriazioni, modificazioni, continuazioni non ufficiali tendono a generare conflitti di authorization. (basti pensare alle battaglie tra co-autori). Possiamo dire che la cultura dello storytelling genera conflitti che servono come forze della loro riproduzione. Sin dai romanzi nei giornali, lo storytelling popolare seriale è stato caratterizzato dalla proliferazione. Già con pochi episodi, una serie ha gia proposto talmente tante informazioni che moltissime possibilità narrative che presto o tardi si svilupperanno formati per accomodare questo overflow diegetico. (Spin-off, tie-ins, transmedia storytelling oppure lettere all’editore, fan fiction..). Le serie commerciali tendono a proliferare oltre i limiti del loro media originale. Questo accade perché le serie commerciali operano in un market di storytelling che: 1) spinge ogni serie a
riposizionarsi rispetto ai propri competitors,
2) incoraggia l'intero ambiente