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REALITY TV
Sono definiti così quell’insieme di programmi basati sulla tematizzazione di eventi, situazioni, tempi e persone che
vengono presentati come veri, contemporanei e autentici al cui centro vi è la verità di personaggi e spazi entro cui
agiscono. Solitamente si tratta di personaggi estranei alla realtà televisiva.
4 MODELLI DI REALITY TV:
1 – Real tv
2 – TV verità
3 – Reality Show + popolare in quanto basato su situazioni reali che coinvolgono persone comuni, presentati in contesto
narrativo che si avvale di contributi filmati in diretta.
4 – Docu-soap
ER – apre la strada a “24”, “Lost”, “Dr House” nuova fase che culminerà con questi successi mondiali in quanto si
ha un modo nuovo di fare serialità.
“24” novità dal punto di vista del linguaggio rappresentato dall’uso di split screen che rimarcano lo svolgersi in
contemporaneità di eventi diversi e che mantengono viva l’attenzione dello spettatore sulle diverse linee narrative che la
serie intesse.
- ciò che conta in questa serie non è lo spazio ma il tempo.
“LOST” novità nelle tematiche
- tema del naufragio
- tema della sopravvivenza su un’isola deserta
- uso del flashback per inserire nella narrazione il passato dei protagonisti (delineando così una nuova funzione di tale
tecnica cinematografica nel cinema moderno).
Flashback nel cinema classico funzione chiarificatrice, mentre ora rivelatrice.
“DR. HOUSE” - ogni episodio tendenzialmente autoconclusivo
- presenza del flashback dei pazienti per costruire la diagnosi e cura
- Dr House si focalizza sulla malattia trattandola come un giallo da risolvere
- Serie che predilige l’anthology plot a differenza di ER che prediligeva il running plot.
Perché si distingue Dr. House ? Per due strategie narrative:
1- assume su di sé tutte le storie individuali dell’equipe medica e lo fa in modo misantropico tanto da risultare
unico
2- unisce il filone del medical drama a quello poliziesco trovare una cura alla malattia diventa un giallo!
High Concept TV Series
I prodotti seriali contemporanei si allargano oltre i confini imposti dal format. Le stragie di marketing e integrazione tra
media e prodotti commerciali fanno sì che la produzione proliferi con la commercializzazione di qualunque tipo di
prodotto: action-figures con le sembianze dei protagonisti della serie, ma anche poster, carte da gioco e videogiochi.
CROSS-PROMOTION è la strategia marketing che prevede una promozione incrociata e che assicura il necessario
successo commerciale e di affezione del consumatore al brand.
BRAND “marca” indica un nome, un simbolo, un disegno o una combinazione di elementi con cui si identificano i
prodotti o servizi di riferimento. Di solito il concetto di brand è associato a prodotti di consumo materiali, ma negli ultimi
anni ha assunto un significato allargato riferito a prodotti culturali da intendersi come motivo di identificazione di più
prodotti diversi tra loro.
Narrazioni come high concept caratteristica fondamentale è lo stile, poiché ogni film deve avere un look riconoscibile.
Hight concept è un prodotto caratterizzato dalla grande vendibilità, adatto ad essere esperito su diversi supporti e venduto
su mercati esteri.
- Ha una struttura modulare che fa sì che tale prodotto possa essere ripresentato in differenti contesti ludici e di
intrattenimento.
L’high concept cinematografico è un prodotto caratterizzato da una chiusura narrativa, che può dare vita a prequel e
sequel ma che di solito ha un n° finito di personaggi e di occorrenze cinematografiche che lo regolano.
Serie televisive contemporanee lette sulla base dell’high concept si caratterizzano per:
- La possibilità di ridefinizione della trama e della dimensione diegetica, che i meccanismi del racconto seriale, uniti alla
intermedialità tipica dell’high concept rendono intensa e stratificata.
Molte serie sono considerate come FRANCHISE per la loro durata prolungata nel tempo che permette di sfruttare
un’onda molto più lunga se comparata al prodotto cinematogr.
Serie franchise => significa far riferimento a un insieme di artefatti culturali, a un intreccio di narrazioni che viaggiano su
canali differenti.
E’ un esempio la serie “24” dove è evidente la logica del transmedia storytelling come quella dello spin-off (i
mobisodes e i webisodes che non confluiscono nella serie principale).
La fruizione diversificata quindi è in grado di generare nel consumatore un interesse nuovo nel consumare i prodotti.
High concept e franchise devono essere intese come occasioni che attraggono una potente copertura da parte dei mezzi
di comunicazione e che si configurano come eventi imperdibili nel panorama mediale.
Esempio di “Buffyverse” l’universo di Buffy per racchiudere in sé il concetto di quel mondo finzionale . Si parla quindi
di universo della marca per riferirsi a una concezione allargata di idea del brand.
Con la RETE nascono nuovi modi di approfondire e interessarsi alle serie che si amano, nascono infatti spazi appositi
per discutere (forum, blog, social media) ciò che ne risulta evidente è il fatto che i fan effettivamente adottano un
approccio attivo nei confronti dei testi massmediatici. Dimostrazione del fatto che gli spettatori consumano ma discutono
e riflettono su quanto consumato.
Molti dei consumatori sono poi UGC producono fan fiction, fan series, hoax movies (“bufala”) in cui c’è un sito
internet apparentemente dedicato a elementi reali ma il cui contenuto è fittizio e collegato a una produzione
cinematografica o televisiva. Sono dei prolungamenti cibernetici di quanto vedono sul grande e/o piccolo schermo. gli
hoax movies stimolano la curiosità e interesse.
La convergenza digitale ha consentito una proliferazione di contenuti mediali distribuiti su + piattaforme, la logica
che muove questo meccanismo è quella del TRANSMEDIA STORYTELLING narrazione transmediale, nella cui
prospettiva ogni medium fa quello che gli riesce meglio affinché una storia può essere introdotta sottoforma di serie
televisiva, ampliata attraverso il cinema, romanzi, fumetti, videogiochi ecc.
Mobisodes termine con cui ci si riferisce a episodi di programmi televisivi fatti oggetto di un lavoro di adattamento che li
rende disponibili per la visione attraverso lo schermo del cellulare.
Si tratta in genere di episodi di breve durata (da 1 a 3 min.)
I mobisodes sono utili alla promozione e alla pubblicità di una serie, appartengono a quel ricco e articolato panorama che
ha visto l’affermazione di prodotti multipiattaforma e high concept.
UGLY BETTY è l’esempio di format che sfrutta la componenete franchise serie televisiva del network ABC, trasmessa
dal 2007. Serie questa ispirata a Betty la cozza . Dal concept di questa serie sono derivati numerosi adattamenti locali di
cui il prodotto americano è solo una versione.
Serialità e nuovi media
“Seguire” ha due significati:
1) essere spettatori/fruitori
2) partire da un punto di riferimento e approdare in luoghi dove scoprire e approfondire di più su un dato argomento
forum, blog, web in generale.
I mezzi di comunicazione in questo caso fanno parte di un sistema articolato di scambi culturali, linguistici, sociali
ed economici di cui lo show televisivo è solo un tassello all’interno di un più vasto e complesso puzzle mediatico.
I media ci permettono di essere parte di un pubblico apparteniamo infatti a un’audience diffusa.
Modalità di fruizione del web suggerisce nuovi modelli narrativi, lasciando spazio alle produzioni dal basso degli stessi
consumatori e fan di prodotti televisivi.
1 – MINISODES da miniepisode appartengono alla forma seriale organizzata all’interno del cosiddetto Minisode
Network uno spazio sul social network MySpace che la Sony ha dedicato ai suoi prodotti storici.
E’ un nuovo formato di fruizione dei contenuti audiovisivi, in cui vengono presentati episodi delle serie citate, condensati
in una durata di 5 min circa. riferimento alla snack culture avere tutto e guardare/fruire di tutto nel minor tempo
possibile.
2- WEBISODES Sono episodi di una serie di stampo e fattura televisiva ma che viene trasmessa esclusivamente via
web.
Spettatori, fan, adepti
La tv secondo John Ellis è un medium che si basa sulla frequenza poiché introduce prodotti che sono unici ma nel
contesto però della ripetizione di una struttura che è costantemente aperta.
I prodotti televisivi replicano se stessi ogni settimana, secondo uno schema di ripetizione che tende a fissare nella
memoria dello spettatore storie, personaggi, modelli narrativi.
Questa ripetizione costante diventa un punto di forza sulla via per la cultualizzazione di certi prodotti perché essa
caratterizza il rapporto del pubblico con un prodotto seriale, determinandone affezione e interesse.
SYNDACATION in Usa in terra americana vanno avanti per decenni attraverso la catena delle reti affiliate ai network
principali che trasmettono le repliche.
Nell’ambito della diffusione di programmi televisivi (e radiofonici) si parla di syndacation per indicare la vendita dei
diritti di messa in onda di show a più stazioni. E’ un fenomeno noto in USA dove la tv è organizzata intorno a network,
cioè a reti centrali di distribuzione di contenuti a cui si aggregano affiliati locali.
syndacation = circuiti che trasmettono prodotti “di seconda mano” come ad esempio repliche di episodi di serie tv
già trasmesse dai network principali.
La serialità nel sistema dei media
La storia dei media è strettamente legata al concetto di serialità poiché processi di serializzazione sono stati adottati
dall’industria dell’intrattenimento nei contesti più diversi: dal cinematografico a quello radiofonico (le soap opera), a
quello televisivo (le soap opera migrate dalla radio alla televisione, ma anche le sit-com ecc.
Origine è da rintracciare all’interno della società occidentale capitalistica del XIX e XX secolo e del fenomeno
dell’industria culturale dove anche la cultura e l’arte sono costrette a fare i conti con la tecnologia che permette la
riproducibilità tecnica con una maggiore accessibilità, diffusione, propagazione e circolazione di forme del sapere.
Eco:
NEOTELEVISIONE TV commerciale che spinge la Rai a un restyling formula: intrattenimento + qualità
Con la neotelevisione si riduce la distanza tra telespettatore e conduttore, il coinvolgimento dello spettatore all’interno dei
programmi televisivi è sempre più intenso.
La televisione si fa sempre più metatelevisione diventando più autoreferenziale e aprendo la st