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De constantia philosophiae(ragione eterna delle leggi) e nel De constantia philologiae(sviluppo storico delle

leggi). Il secondo tomo ha il primo capitolo intitolato “nova scientia tentatur”=nuova scienza designa il

tentativo programmatico di spingere in alto lo studio della filologia da riportarla ai principi della filosofia.

Filologia=studio dello sviluppo del discorso e della storia delle cose, coincide con l’intero sapere storico

dell’uomo ed è la nuova scienza che Vico vuole fondare. Rapporto tra filosofia(contempla ragione) e

filologia(osserva l’autorità del libero arbitrio) è di correlazione e opposizione. Se si riconducono i principi di

filologia ai principi di filosofia emergono le idee uniformi dei diversi popoli. L’orizzonte di universalità cui la

nuova scienza può pervenire è espresso in 3 nozioni da Vico:

diritto naturale delle genti: nucleo del diritto = a tutte le nazioni.

1. dizionario mentale: al primo corrisponde il secondo -> struttura della vita psichica dell’uomo.

2. storia ideale eterna: è la comprensione del secondo -> leggi a-temporali della storia delle nazioni.

3.

pensare a due livelli -> è la scienza nuova di Vico

Obbiettivo polemico: tentativo degli antichi di conseguire la conoscenza scientifica del mondo naturale che è

accessibile solo a Dio. A ciò Vico contrappone la scienza storica, avente per oggetto la realtà effettiva del

mondo civile, davanti al quale l’uomo non si trova nella stessa condizione di spettatore passivo in cui è

rispetto al mondo naturale -> uomo è attore nel mondo civile e può conoscerlo all’interno. Ciò che vuole

inaugurare è una «teologia civile ragionata della provvidenza divina» = dimostrazione della provvidenza

divina fondata sulla ricostruzione della storia degli ordinamenti universali che Dio ha dato al genere umano;

con ciò non nega la libertà, ma definisce l’umano arbitrio come «domicilio e stanza di tutte le virtù»(ha un

ruolo importante nelle altre dimensioni della nuova scienza). Insiste sulla corruzione della natura umana,

dopo il peccato originale, che rende l’arbitrio incapace di convertire le passioni in virtù -> limitatezza che

rende necessaria la provvidenza divina. Disegno provvidenza crea la presenza delle idee uniformi.

Ammette gli aiuti della grazia = interventi sovrannaturali, miracoli. Distinzione tra storia del popolo ebraico e

storia di quella che Vico chiama “umanità gentilesca” -> nella Scienza nuova l’unico destinatario degli aiuti:

popolo ebraico, unico ad aver conservato la religione autentica . Stabilisce una netta separazione tra storia

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sacra e storia profana per ragioni di carattere apologetico e polemico. Riafferma valore delle Sacre Scritture

contro la rivelazione universale e diffonde veridicità del racconto biblico della creazione. Età del mondo ->

spostare indietro infanzia umanità rispetto quando è stato detto dalla cronologia biblica, rischia di minare

autorità delle Sacre Scritture [tesi dell’eternità del mondo], ma anche di alimentare diffusione di posizione

eterodosse, remote o recenti[teoria preadamitica, affermazione esistenza uomo prima di Adamo]. Esiste

nesso stretto in queste tesi e il tentativo di allungare storia mono, lo induce ad affrontare nella seconda

edizione della Scienza nuova la questione dell’età del mondo. La seconda e la terza edizione si aprono con

Tavola cronologica -> schema sinottico storia dal diluvio universale fino a fondazione di Roma. Obbiettivo:

difendere validità cronologia biblica contro teoria della derivazione della civiltà e della religione ebraica da

quella egiziana sia contro gesuiti che affermano la superiorità della civiltà cinese rispetto quella giudaico-

cristiana. Presenta ebrei come primo popolo/nazione che ha ininterrottamente conservato civiltà.

Riconduce l’invenzione delle sterminate antichità a quella che egli definisce boria delle nazioni(per Vico è

unita alla boria dei dotti=attitudine élite di nobilitare il proprio sapere) -> rielabora un topos classico=ogni

popolo tende ad attribuirsi origini remote per gloriarsi di aver fondato le istituzioni civili:

boria delle nazioni è alla base dell’erronea credenza nelle sterminate antichità <-> boria dei dotti spiega

errore dell’esistenza di una sapienza filosofica originaria

Vico rifiuta la rappresentazione hobbesiana dello stato ferino primitivo(=guerra tutti contro tutti) e la posizione

di Pufendorf(=primitivi sono uomini abbandonati da Dio in balia delle forze della natura) -> contrappone idea

che Dio ha orientato in modo provvidenziale la storia delle nazioni gentili per iniziare processi di

incivilimento; Bayle ≠ Vico nega possibilità di società di atei e difende concezione della religione come forma

base imprescindibile di ogni forma di coesistenza sociale.

Rapporto storia sacra e storia profana è separato ≠ discontinuità -> risultato: ambivalenza che consiste nella

centralità che la Scienza nuova accorda alla storia profana; tralascia preistoria biblica e si concentra nel

percorso delle popolazioni pagane (tempo tra il loro imbestiamento e la nascita di una storia profana

attendibile).

Materia avvolta da tenebre e per Vico può essere resa intelligibile, composta da luce di storia ideale radicata

nella metafisica della mente umana. Schema evolutivo mente è nella Degnità LIII della Scienza nuova(2°

ed.): uomini prima sentono senza avvertire, poi avvertono con animo perturbato e infine riflettono. Divide la

mente umana in 3 facoltà conoscitive: 1. infanzia=senso, conoscenza oscura; 2. giovinezza=fantasia;

3. maturità=ragione -> Vico distingue 3 fasi ideali:

eta dei: realtà=divina, tempo famiglie/governi divine, no istituzioni; parte dall’affermazione di un nesso tra

1. sviluppo socioantropologico e linguaggio, collega esperienza religiosa e giuridica a un sistema di segni.

età eroi: dominata da uomini grandi, no intendimento, mosse da intense passioni alimentate dalla

2. fantasia; passaggio da famiglie a Stati, si considerano superiori agli altri; diritto naturale che la

caratterizza=diritto eroico.

età uomini: età ragione dispiegata=riconoscimento uguaglianza naturale, passaggio ai governi umani;

3. congiunta al linguaggio; risultato: giurisprudenza che guarda realtà dei fatti. Passaggio dalla sfera del

certo al vero= inizio filosofia, reso possibile dall’astrazione.

dopo il diluvio universale le popolazioni pagane abbandonano religione -> uomini giganteschi che vagano dispersi privi del linguaggio

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Schema triassico esprime fasi necessarie -> possibilità decadenza è radicata nel progresso delle

conoscenze e delle istituzioni giuridico-politiche. L’apogeo della civiltà coincide con l’inizio del declino, es.

caduta barbadie=Medioevo -> è una barbarie seconda che non è riconducibile a smarrimento religione,

risoluzione: presenta barbarie come lo smarrimento di cui la stessa provvidenza divina si è servita per

difendere verità di religione cristiana. Sottolinea analogie tra mondo arcaico pagano e elementi della storia

cristiana-medievale: nel medioevo tornano i tempi divini, età degli eroi, e nell’Europa cristiana il Medioevo si

conclude con l’avvento di grandi monarchie. La tradizione interpretativa ha letto la teoria vichiana come

concezione ciclica del tempo, ma non interessato a una concezione generale della storia, ma interessato a

un’indagine delle costanti fondamentali dell’esperienza umana.

Il dispiegamento della ragione(è una sapienza filosofica) che caratterizza l’età degli uomini=differenza tra le

prime due età. La forma di sapienza nelle prime due epoche è “sentita e immaginata” che Vico definisce

sapienza poetica -> dedica a ciò il II libro della Scienza nuova -> in questo tentativo il materiale = miti alla

base hanno una concezione del mito che rappresentata una cesura: rispetto interpretazione allegorica dei

miti come travestimenti di verità filosofiche e rispetto alla considerazione della mitologia come invenzione

arbitraria di poeti. Respinge queste tradizioni ermeneutiche e concepisce la mitopoiesi arcaica come

un’espressione immediata della sapienza dell’umanità fanciulla.

Ricostruzione sapienza poetica ≠ dall’analisi della metafisica “rozza” dei primi popoli(=nata da meraviglia e

dell’ignoranza): i popoli primitivi immaginano tali cause come divinità e proiettano su esse il loro modo di

essere. Risultato: esperienza dell’intera natura come vasto corpo animato e una teogonia poetica collettiva.

Applicazione principio poliedrico del verum ipsum factum al mondo della storia trova qui il suo principale

terreno. Vico dice: solo Dio crea il mondo nell’atto stesso in cui lo conosce. Nel mondo arcaico la

logica=logica poetica (nell’unità fanciulla no opposizione tra logos e mythos perché il pensiero ha un

carattere fantastico). Di ciò definisce manifestazione paradigmatica = l’espressione apparentemente

ossimorica di “universale fantastico”. Per la tradizione la fantasia crea immagini individuali, figure concrete

che possono secondo Vico pretendere la validità universale dei concetti generali. Attribuisce un potere

universale alla fantasia dei primi uomini(fanciulli che traspongono idee/nomi delle cose) = uomini primitivi(no

facoltà di astrazione, surrogano questa carenza amplificando i sensi fantasia). Nozione fantastico per

Vico=indicazione per trovare il vero Omero-> per affrontare questione omerica (III libro Scienza nuova),

Omero è un mito inventato dai popoli greci che personifica la loro poeticità collettiva-> così Vico scioglie le

controversie filologiche(date da scarsa uniformità poemi omerici) e supera lo stupore dato dalla perfezione

che rappresentano, pur essendo prima manifestazione di poesia -> diventa una necessità: Omero è

ineguagliabile perché la sua poesia riflette proprietà dell’età eroica. Vero Omero=oggetto di riconoscimenti

che non potevano essere attribuiti all’Omero precedentemente creduto= è il primo storico delle popolazioni

pagane.

L’Illuminismo francese

Illuminismo=periodo tra Rivoluzione inglese(1688) e Rivoluzione francese(1789) [trova la sua espressione

privilegiata in terra francese] -> vita segnata da un rinnovamento che coinvolge varie parti del sapere, la

filosofia ha un ruolo importante per la nascita dell’illuminismo che va attribuito alla riflessione inglese tra ‘600

e ‘700. Nasce l’atteggiamento critico verso la tradizione dell’età dei Lumi, sono messi in discussione i

presupposti del razionalismo cartesiano e si d&

Dettagli
Publisher
A.A. 2017-2018
14 pagine
3 download
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-FIL/06 Storia della filosofia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher GinevraLindi di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia della filosofia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano o del prof Di Bella Stefano.