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LA DIFFUSIONE DEL FORMALISMO
Sulla scia inaugurata dalla scuola di Vienna, che vede la superiorità degli aspetti formali su quelli contenutistici e “soggettivi”e che legge la storia dell’arte
come una continua evoluzione, nel tempo, delle forme, per tutto il secolo continua a permanere un approccio formalistico, soprattutto in Francia e nella
Mitteleuropa.
Heinrich Wölfflin
(1864-1945) - forma come esito della reazione psicofisica
- mutazioni di forma e stile dovute al mutato modo
Allievo di Burckhardt, di vedere il mondo
è uno dei più - vuole ricondurre il singolo all’universale
importanti storici di
sempre, padre, - in ogni tempo ogni cosa è possibile? NO
insieme a Alois Riegl, - è una storia dell’arte senza nomi
del formalismo. - è uno dei massimi esponenti del formalismo
Rinascimento e Barocco (1888) - problema del p
assaggio dello stile dal Rinascimento al Barocco
- rivalutazione del B
arocco (⇒ R
IEGL)
- libro organizzato in 3 parti:
1. caratteristiche del Rinascimento (regolarità, proporzioni, armonia) in
contrapposizione a quelle del Barocco (monumentale, massiccio, senso del
movimento)
2. ricerca delle ragioni che hanno portato alla trasformazione stilistica
3. tipologie architettoniche p
iù diffuse nel XVI e XVII secolo
- per Wölfflin, ogni produzione formale è l’esito della r
eazione psicofisica di fronte alla
realtà, individuale e insieme propria di ogni singola epoca storica
- ogni epoca ha solo determinate possibilità di vedere, e l’artista è vincolato a queste
- ciò che cambia è il m
odo di vedere il mondo
Concetti fondamentali della storia dell’arte - summa del pensiero di Wölfflin
(1915) - obiettivo: ricondurre il dato singolo all’universale, ritrovando gli elementi comuni dei
prodotti artistici di una certa epoca e rintracciando così lo stile del tempo e dell’epoca
stessa
- la trasformazione degli stili riflette la trasformazioni del modo di vedere il mondo
- nega che in ogni tempo ogni cosa sia possibile: “Anche il talento più originale non può
superare i confini fissati dalla sua data di nascita. Non tutte le cose sono possibili in tutti i
tempi”.
- nell’introduzione distingue tra stili individuali, regionali, nazionali e d
ell’epoca,
evidenziando come gli artisti, pur avendo tratti individuali, siano riconducibili a un modo
di vedere proprio della loro epoca
- la storia dell’arte deve comprendere le leggi c
he stanno alla base delle trasformazioni
stilistiche (e quindi di vedere il mondo)
- aspirazione alla scientificità, attraverso un sistema che permettesse di leggere le forme
di tutti i tempi, senza ricorrere alla classica ripartizione
- individua 5 coppie di concetti relativi alle trasformazioni stilistiche (e quindi al mutato
modo di vedere) tra Rinascimento e B
arocco, utilizzabili poi per definire ogni momento
artistico:
dal lineare al pittorico
- procede per l
inee - procede per m
asse, macchie
- gli elementi si rivelano per il loro - gli elementi si fondono insieme e
non
contorno, isolati (luci subordinate alla sono distinguibili singolarmente (ruolo
forma) centrale a luci e o
mbre)
- immobilità e
plasticità - movimento e
mutevolezza
- riproduce le cose come sono - riproduce le cose come appaiono
- stimola il senso tattile - è pittura ottica
- è attenta a ogni dettaglio - ciò che conta è la resa d’insieme
- maggior attenzione alle superfici (resa
del materiale)
Bronzino, E
leonora di Toledo Velazquez, L
’infanta Margherita
dalla visione in superficie alla visione in profondità
- lo spazio è articolato in s
trati paralleli - i rapporti spaziali vengono accentuati in
alla linea esterna della scena ogni direzione
- la s
uperficie è l’elemento fondamentale - la superficie viene svalutata, dando
- le figure principali devono trovarsi su di invece valore alla profondità dello spazio
un piano comune - innovazioni: uso della diagonale e di
primi piani i
ngigantiti e in o
mbra
Palma il Vecchio, Adamo ed Eva Tintoretto, A
damo ed Eva
dalla forma chiusa alla forma aperta
- ogni opera è un tutto conchiuso in sè, - gli elementi v
arcano i
limiti fisici
che ha i propri l
imiti a
l suo interno dell’opera stessa
- assi verticali e orizzontali come fulcro - avversione a fissare un asse centrale (gli
(senso geometrico) equilibri vengono spostati)
- simmetria tra le metà dell’opera - rapporto instabile tra le due metà
(equilibrio) dell’opera (tensione)
- compiutezza - si libera il quadro dalla cornice (per
- coerenza tra l’insieme figurativo e la quanto non si effettuino mai tagli
cornice importanti e significativi)
- emerge come composizione v
oluta - emerge come composizione c
asuale
dalla molteplicità all’unità
- le parti, pur strettamente legate insieme, - riduzione di tutte le parti a un i
nsieme
mantengono la propria autonomia unico, e gli oggetti non possono essere
divisi gli uni dagli altri
dalla chiarezza assoluta alla chiarezza relativa
- fornisce all’osservatore scene compiute - predilige l’incompiutezza e la
e finite, percepibili tattilmente temporaneità, la rappresentazione delle
cose come appaiono
- questi concetti sono in realtà solamente p
unti di vista diversi della stessa questione
- dopo l’analisi dei vari stili, Wölfflin ne analizza le caratteristiche nelle varie arti: p
ittura,
scultura e architettura
- il passaggio da un concetto all’altro non è di tipo qualitativo: sono semplicemente
soluzioni diverse al problema dell’imitazione della natura
- in quest’ottica, però, perde di valore l’individuo, assoggettato a un mutare di stili e modi
di vedere il mondo a lui superiore
- la sua è definita una “storia dell’arte s
enza nomi”
Henri Focillon
(1881-1943) - tutto è forma
- tecnica come espressione dello stile
Figlio di un noto - lo stile permette il passaggio dalla forma all’opera
incisore, fin da piccolo d’arte
conosce artisti famosi. - evoluzione interna allo stile in 4 fasi
Inizia a insegnare nei - ogni opera d’arte è un esperimento
licei di Bruges e a
Chartres. Lavori giovanili dedicati a Piranesi e - la t
ecnica è un dato indispensabile per comprendere l’opera d’arte
Nel 1925 sostituisce Hokusai - l’opera su Hokusai s
i inserisce nel clima di interessi per l’arte e la cultura orientale che
Mâle all’Università coinvolge tutta l’Europa e che si acuisce grazie alle Esposizioni Universali
della Sorbona. La pittura tra XIX e XX secolo (1926-1928) - interesse per l’arte contemporanea
Si reca negli Stati Uniti - analizza le principali correnti artistiche europee tra 1848 e 1914
negli anni ‘30. Studi sull’arte del Medioevo - chiamato a ricoprire la cattedra di Archeologia medievale lasciata da Mâle presso
l’Università della Sorbona
- l’arte del Medioevo è caratterizzata da 2 diversi stili, studiati da Focillon a partire
dall’architettura, tecnica da lui considerata “guida” per il Medioevo:
1. lo stile romanico, in cui non viene ricercata la mimesis, ma vengono espressi
concetti e idee
2. lo stile gotico, dove riscontra una maggior ripresa del reale, seppur a tratti
deformato
La vita delle forme (1934) - compendio del proprio orientamento teorico
- la f
antasia umana concepisce la realtà come un insieme di forme, che vengono
immagazzinate dalla memoria e che fungono poi da serbatoio cui l’artista attinge nel
momento della creazione
- lo stile è ciò che permette alla forma di esprimersi
- contro la tendenza contemporanea che vedeva un unico stile in una certa epoca, e
un’evoluzione della storia dell’arte basata sul passaggio da uno stile all’altro, Focillon
propone un’evoluzione interna allo stile stesso, individuando 4 diverse fasi:
1. fase a
rcaica, in cui vanno a delinearsi le caratteristiche dello stile; è ancora una
fase di gestazione e di sperimentazione
2. fase c
lassica, in cui si raggiunge un’armonia
3. fase di raffinamento, ovvero il punto più alto, nella quale si raggiunge l’equilibrio
4. fase b
arocca, ovvero di decadimento, in cui l’equilibrio si rompe e le forme si
espandono, preparandosi per il prossimo stile
- fondamento della produzione delle forme è l’esperimento, cui partecipano tecniche,
materiali e strumenti (ogni opera d’arte viene vista come un esperimento)
- le forme si concretizzano attraverso le t
ecniche (mezzi attraverso i quali l’artista
esprime i suoi principi stilistici), le quali agiscono sui materiali attraverso lo strumento
guidato dalla mano dell’artista
- le forme sono in stretta relazione con l’ambiente umano: lo influenzano e ne sono a loro
volta influenzate
- le forme vanno sempre considerate in relazione al “tempo storico”, nel quale Focillon
identifica 3 diverse forze che agiscono:
1. la tradizione, relativa quindi al passato, ovvero il legame con le forme che vengono
dal passato e il rapporto con esse (che sia una ripresa, una modifica o un ignorarle)
2. le i
nfluenze, relative al presente, ovvero gli scambi culturali tra aree diverse
3. i t
entativi, relativi al futuro, ovvero le sperimentazioni in ambito formale
IL METODO ICONOGRAFICO-ICONOLOGICO
- storia dell’arte = storia culturale
- arte come strumento di memoria sociale
- metodo interdisciplinare
- si cerca di comprendere il significato delle immagini
- è necessario indagare l’ambiente culturale
Nel primo decennio del secolo si afferma in Germania, a opera di Aby W
arburg, una nuova tendenza critica che mira a studiare le opere d’arte non più
solamente sotto il profilo formale, ma indagandone l’aspetto c
ontenutistico e c
ulturale, iconografico e iconologico.
È una metodologia che conoscerà un successo enorme soprattutto in Inghilterra (
dove la Biblioteca di Warburg si sposterà a partire dal 19