Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
LA COSTITUZIONE DI CADICE 1812
Dopo la rivoluzione molti stati per paura potesse insorgere anche nei loro
territori, hanno iniziato a condere delle piccole carte costituzionali. Stessa
cosa era successa alla Spagna, dove il parlamento (cortes) aveva approvato
una costituzione liberale, composta da 384 articoli ispirata alla costituzione
inglese. Prevede : la monarchia ereditaria con potere esecutivo insieme al
consiglio di stato e nomina dei magistrati; la sovranità alla nazione che deve
professare libertà civile, diritto alla proprietà etc.; potere legislativo spetta al
parlamento che ha membri elettivi ogni due anni a suffragio ristretto e
prevede un tribunale supremo di giustizia che amministra il civile, il penale e
l'amministrativo. Durerà fino al 1814 con il ritorno di Ferdinando VII e
l'assolutismo.
L'ETA' DELLA RESTAURAZIONE
Durante questo periodo le correnti illuministe lasciano il posto a quelle
romantiche. Napoleone è stato sconfitto e la maggior parte degli stati europei
decidono di tornare all'ancien regime (pur riconoscendo ciò che era stato
rivendicato con la rivoluzione francese). In Italia si torna alla situazione
precedente la conquista napoleonica, come ad esempio nel gran ducato di
toscana, e in Italia meridionale Ferdinando IV prende il titolo di re delle due
Sicilie. In Francia le potenze europee pongono sul trono Luigi XVIII che nel
1814 concede una carta costituzionale che prevede la sovranità al re, che
detiene anche il potere esecutivo, ha potere di iniziativa legislativa e nomina i
giudici. Prevede un regime parlamentare, il parlamento è composto da una
camera alta (di nomina regia) ed una camera dei deputati (a suffragio
censitario ristretto); non c'è una dichiarazione dei diritti e dei doveri ma
vengono comunque riconosciute le conquiste rivoluzionarie come
l'uguaglianza di fronte alla legge, il diritto di proprietà..
LA SITUAZIONE ITALIANA
L'Italia dopo Napoleone torna divisa in tanti piccoli staterelli, che sviluppano
codici autoctoni i cosiddetti codici preunitari.
Il primo in senso temporale è il Codice per lo regno delle due Sicilie del 1816,
voluto da Ferdinando IV dopo il suo ritorno a Napoli. È diviso in 5 libri : leggi
civili, penali, procedura civile, procedura penale e leggi di eccezioni per gli
affari di commercio. Alcune parti rispecchiano la codificazione napoleonica.
Il codice più importante da ricordare è però il Codice civile Parmense del
1820. Questo amministra il ducato di Parma, Piacenza e Guastalla dove
regna Maria Luigia D'asburgo figlia di Francesco I d'asburgo e moglie di
Napoleone. Questo codice abroga tutti i regolamenti precedenti. È diviso in 3
libri, conserva la maggiore età napoleonica e l'autorizzazione maritale. Tra il
'20 e il '21 vengono promulgati altri 4 codici tra i quali non compare però il
codice di commercio, infatti questo verrà regolato nel codice civile.
Dopo Napoleone in Piemonte viene incoronato Vittorio Emanuele I che cerca
di restaturare l'ancien regime, regnerà fino al 1820 anno in cui verrà sostituito
da Carlo Felice il quale inizierà a progettare un codice , il codice feliciano, che
però non è un vero codice in quanto è una semplice consolidazione delle
leggi. La svolta arriva con Carlo Alberto e l'avvio del Regno di Sardegna, il
CODIFICAZIONE ALBERTINA
quale fra il 1831 e il 1849 realizza la :
Codice civile 1837 (codice albertino)
Codice penale 1839 e poi con il suo successore 1859
Codice di commercio 1842
Codice di procedura penale 1847
Codice di procedura civile 1854 già con Vittorio Emanuele
Carlo Alberto intorno agli anni '40 prende una serie di provvedimenti di tipo
liberale, capisce che bisogna fare delle concessioni al popolo.
1844 sopprime le corporazioni che erano state riportante in auge dall'età
della restaurazione; 1847 riforma la legge sulla censura permettendo la
pubblicazione di giornali politici.
Per quanto riguarda il codice civile si è ispirato all'ABGB austriaco soprattutto
per il caso di lacuna normativa, per il quale prevede il ricorso all'analogia
oppure ai principi generali del diritto.
VERSO IL 1848
Vi erano stati in tutta Europa fra il 1820/21 in reazione al congresso di
Vienna. Eravamo rimasti che in Francia era stato posto sul trono Luigi XVIII,
ma nel 1824 gli succede Carlo X che reinstaura l'anciem regime, si fa
incoronare in pompa magna e concede degli indennizzi ai nobili che era
dovuti scappare durante la rivoluzione.Nel 1830 scoppia la rivoluzione
parigina di luglio , Carlo X viene deposto e si invoca alla repubblica, ma il
parlamento decide di dare la corona a Luigi Filippo duca d'Orleans, viene
incoronato re dei francesi sulla base di una monarchia costituzionale. La
costituzione prevederà la piena libertà religiosa, la religione cattolica viene
riconosciuta come quella della maggioranza dei francesi ma non di stato,
tutto il potere legislativo viene dato alle camere e viene abbassato il censo
per le elezioni. Nel 1848 iniziano a nascere in tutta Europa (a parte
l'Inghilterra e la Russia) moti di matrice borghese, in corrispondenza con la
pubblicazione del “manifesto del partito comunista”. La prima agitazione
europea si ebbe in Sicilia che porta all'indipendenza dell'isola solo fino al
1849. Ferdinando II promulga una costituzione per il regno delle due Sicilie
diventando così una monarchia costituzionale. Nel febbraio del 1848 una
rivolta parigina instaura la seconda repubblica, Luigi Filippo d'Orleans abdica
e fugge in Inghilterra. Durante il marzo del 1848 abbiamo insurrezioni a
Vienna, Milano (le 5 giornate), Venezia e Budapest. Piacenza , Parma e
Modena si ribellano ai loro duchi e si annettono al Regno di Sardegna.
LO STATUTO ALBERTINO 1848
8 febbraio, proclama di commissione dello statuto e promulgazione il 4 marzo
del 1848. E' lo statuto del Regno di Sardegna che diventerà la carta
costituzionale dell'Italia Unita fino al 1948 anno in cui entra in vigore quella
attuale. Composto da 84 articoli con importante autolimitazione da parte del
re. I primi 23 articoli trattano la figura del re. E' una costituzione concessa dal
sovrano e non ha una carta dei diritti e dei doveri, di seguito gli articoli più
importanti:
Art.1 la religione cattolica è religione di stato ed il resto è tollerato.
Art.2 lo stato è retto da un governo monarchico rappresentativo e il trono è
ereditario.
Art.3 il potere legislativo è esercitato dal re e dalle due camere.
Art.4 la persona del re è sacra e inviolabile.
Art.5 solo al re appartiene il potere esecutivo ed è il capo supremo di stato.
Art. 33 il senato è nominato a vita dal re.
Art. 34 i deputati sono scelti da collegi elettorali conformemente alla legge.
Di fatto il re ha potere di iniziativa legislativa, nomina e revoca i suoi ministri,
convoca e scioglie le camere e promulga leggi, nomina i giudici ed esercita il
potere di grazia. Lo statuto non riconosce i diritti innati e i regnicoli (i cittadini)
sono tutti uguali di fronte alla legge e contribuiscono ai carichi dello stato.
Dall'articolo 26 al 29 vi sono i concetti più rivoluzionari: libertà individuale
garantita, il domicilio è inviolabile, il principio di libertà di stampa e il principio
di inviolabilità della proprietà.
LO STATO PONTIFICIO
Anche lo stato pontificio in questo periodo torna al diritto comune e papa Pio
VII incarica il cardinale Consalvi di riformare l'amministrazione dello stato.
Vengono create 3 commissioni per i progetti di codice di procedura civile,
procedura penale e di commercio. Nel 1817 abbiamo il codice di procedura
civile e nel 1821 il regolamento di commercio → entrambi vengono
considerati arretrati ( progrediti solo in materia catastale). L'opera viene
proseguita da Gregorio XVI che emanò una serie di provvedimenti : 1832
regolamento sui delitti e sulle pene ; 1834 regolamento legislativo e
giudiziario per gli affari civili (che regolava sia il diritto civile che di procedura
civile, non un vero codice in quanto richiamava il diritto comune). Con il papa
liberale Pio IX si arriva ad una limitata libertà di stampa e ad una
commissione per il codice civile.
GRANDUCATO DI TOSCANA
Dopo l'abolizione della legislazione napoleonica, per la materia del diritto
penale viene richiamata in vigore la Leopoldina, con la differenza che si
prevede la pena di morte in caso di furto. (ricordiamo che la Leopoldina
aboliva la pena di morte in favore dei lavori pubblici perpetui, la tortura
giudiziaria e la confisca dei beni per i condannati per reati gravi)
IL REGNO DI ITALIA
Con i plebisciti del 1860 di Emilia,Toscana,Marche,Sicilia,Napoletano e
Umbria; la popolazione decide di aderire alla monarchia costituzionale di
Vittorio Emanuele II. 17 marzo 1861 nasce il Regno d'Italia. I progetti per
l'unificazione amministrativa vengono affidati a Farini e Minghetti, si opta per
una politica di accentramento nonostante le differenze di usi e costumi. Per
questo verranno accusati di piemontesizzazione. Nel 1865 viene promulgato
un complesso legislativo enorme che disciplina l'amministrazione pubblica
( legge di sicurezza, sanità, consiglio di stato etc..)
CODICI VIGENTI DEL REGNO D'ITALIA :
Codice civile 1865 (codice Pisanelli) che resta in vigore fino al 1942
Codice di commercio 1865 in vigore fino al 1882
Codice di procedura civile 1865 al 1942
Codice di procedura penale 1865 al 1913
Codice penale Sabaudo (1859) + Codice penale Toscano (1853) → codice
penale Zanardelli 1889
Il codice Pisanelli è diviso in 3 libri, si apre con le “disposizioni sulla
pubblicazione, interpretazione ed applicazione delle leggi in generale” divise
in 12 articoli. Le caratteristiche più importanti di questa introduzione sono il
principio di obbligatorietà della legge, il principio di irretroattività della legge e
in caso di lacuna normativa il giudice deve ricorrere all'analogia o ai principi
generali del diritto.
Libro 1) delle persone , disciplina il diritto di famiglia. Il marito è il capofamiglia
e esercita l'autorizzazione maritale sulla moglie. La patria potestà è attribuita
ad entrambi i genitori ma esercitata solo dal padre. Si esclude il divorzio ma
si accetta la separazione consensuale in caso di : adulterio, volontario
abbandono, sevizie o condanna a pena criminale.
Libro 2) della proprietà e dei beni
Il codice di Commercio è diviso in 4 libri, si sente da subito il bisogno di
cambiarlo in quanto si occupa principalmente del lato giurisdizionale. Viene
sostituito dal codice Mancini 1882. Anche questo è diviso