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L'ESPOSIZIONE DI HËLSINGBORG
Nel 1955 la Società svedese Craft and Design organizzò una grande esposizione dedicata alle arti applicate dei Paesi scandinavi nella città di Helsingborg: chiamata H55.
Questa esposizione metteva in mostra le ultime novità del mercato e presentava le nuove collezioni proposte dai migliori marchi.
Il grande palcoscenico era distribuito in due grandi padiglioni e veri ambienti che riproducevano stanze e appartamenti arredati. Un’altra sede dell’esposizione era il padiglione nautico On Board, che somigliava al ponte di una nave.
L’esposizione era rivolta a un pubblico internazionale, ma non aveva un intento commerciale: intenzione di esprimere una forte identità collettiva, una sensibilità e le inclinazioni comuni di un popolo.
Era servita a confermare l’originalità del design scandinavo; per la Svezia, inoltre, era stata un’occasione per riallacciare i rapporti economici.
diplomatici con il resto d'Europa, dopo essere rimasta neutrale durante la Seconda guerra mondiale.
LA RICOSTRUZIONE E IL DESIGN ITALIANO
Nell'immediato dopoguerra, l'Italia, libera dall'occupazione fascista, si trovò all'avanguardia nel campo del design industriale. Milano era la capitale delle ultime tendenze internazionali e un gruppo di architetti cominciava ad occuparsi della progettazione di arredi e oggetti di uso quotidiano. Le esposizioni ebbero sicuramente un ruolo fondamentale nella celebrazione del design italiano.
Dopo la parentesi del fascismo, l'Italia doveva prenderne le distanze, quindi inventare anche un nuovo stile, una nuova estetica per il design. La guerra, inoltre, aveva causato molti danni, e moltissime persone a causa dei bombardamenti si ritrovavano senza una casa.
In questi anni Gio Ponti disegnò la sedia Superleggera per l'azienda Cassina, nuovi materiali plastici vennero usati per realizzare piccoli oggetti.
Comparvero i modelli 600 e 500, che fecero entrare la Fiat all'interno della produzione di massa; nello stesso tempo comparvero automobili di fascia alta con modelli firmati dalle migliori scuderie: Alfa Romeo, Lancia, Ferrari, Maserati..
Clima di emancipazione sociale e diffuso benessere, miglioramento della qualità della vita.
IL MONDO NUOVO
In un periodo in cui la ricerca scientifica si avventurava in luoghi ancora inesplorati (scoperta della cristallografia a raggi X, biologia molecolare, fisica nucleare, astronomia, medicina..), le sue forme ispirarono le nuove icone della modernità. Insieme alla scienza, anche l'arte contemporanea si prestò ad un dialogo con il design.
Una delle iniziative più interessanti = Festival Pattern Group, aveva lo scopo di stimolare e incoraggiare la progettazione di elementi arredo, con un approccio estetico "molecolare".
Se ne ricavarono due motivi, entrambi spiazzanti, belli e originali:
- strutture
geometriche e simmetriche in cui le particelle erano illustrate con dei cerchi e ilegami con delle linee- mappe fluide e asimmetriche dove macchie di colore indicavano la densità e ladistribuzione della materia
Il dialogo tra scienza e design è stata una delle più aggiornate intuizioni: il futuro, ormai,era nelle mani della scienza e della ricerca.
IL FESTIVAL OF BRITAIN
Festival del 1951: ideali di rinascita e di fiducia nel progresso. Nel 1951 il paese, infatti, erapronto ad accogliere un sentimento di progresso e di ripresa.
Esso era un ambizioso programma che doveva coinvolgere l’intera nazione: vennero apertemostre tematiche in diverse località di Londra, ma vi furono manifestazioni anche in altrezone britanniche, soprattutto quando l'esposizione divenne itinerante.
Gli edifici del festival avevano un aspetto futuristico ed esprimevano l’ideale di un nuovomondo, governato dalla scienza e dalla tecnologia.
Oltre alle innovazioni, venne dato
spazio anche alla tradizione: l'identità del Regno Unito era ancora molto legata al suo passato. Altri temi centrali furono la terra, il mare, le navi e i trasporti: si volevano mostrare al popolo i traguardi e gli obiettivi della nazione. Il design ebbe un ruolo centrale: ad esempio vennero presentati dei mobili, non solo per gli interni ma anche per gli esterni. RIPRESA E RAZIONALISMO TEDESCO Dopo essere uscita sconfitta dalla guerra, la Germania voleva recuperare la sua posizione all'apice del design moderno: rilettura del lavoro del Bauhaus. Le basi del design tedesco, quindi, furono il razionalismo e il minimalismo geometrico. 1955: venne istituita la Scuola di Design di Ulm, che aveva lo scopo di riportare in vita il programma del Bauhaus. - Max Bill: primo rettore della scuola, assicurò un approccio al design razionale, ponendo l'enfasi sui sistemi piuttosto che sullo stile. Il design era un processo razionale, gli oggetti dovevano puntare alla risoluzione.dei problemi. Erano tuttavia assenti corsi di arte decorativa e architettura- Tomás Maldonado: prese le redini dell'istituto alla fine degli anni cinquanta e introdusse lo studio della semiotica. Si inizia ad usare la teoria linguistica come modello per una nuova teoria del design. L'enfasi viene posta sul significato degli oggetti piuttosto che sulla loro forma. Uno degli scopi della scuola era avere un impatto sulla comunità: vengono coinvolti sia gli studenti sia il personale. Un rappresentante di questo razionalismo fu Rams: forme geometriche semplici, prive di decorazioni, approccio funzionalista. Realizza attrezzature audio, frullatori da cucina, rasoi elettrici, calcolatrici tascabili. Il nuovo design ebbe successo anche all'estero; anche aziende come la AEG, produttori di elettrodomestici, abbracciarono questo sistema per produrre tecnologia di alta qualità.
NEUTRALITÀ SVIZZERA
La Svizzera, rimasta neutrale durante la guerra, fu uno
dei pochi paesi europei a uscire quasi indenne dal conflitto del 1945. Nel dopoguerra, la sua tradizione di neutralità e prudenza divenne uno stile di design conosciuto come Stile svizzero = nuovo approccio alla tipografia e all'impaginazione. Esso si diffuse anche fuori dall'Europa negli anni '40 e '50, diventando dominante nel design delle comunicazioni pubbliche e aziendali. Punti chiave: - chiarezza - semplicità - leggibilità Uso di caratteri senza grazie (Univers e Helvetica), paragrafi non giustificati, griglie costruite matematicamente, impaginazioni asimmetriche, importanza per gli spazi bianchi. L'attenzione degli svizzeri per la pulizia, la chiarezza e la leggibilità porta verso il minimalismo. FORME SCULTOREE Introduzione di un nuovo vocabolario di forme scultoree derivate dall'arte contemporanea. Uno degli artisti più influenti fu Constantin Brancusi: lo statunitense Isamu Naguchi, creatore di alcuni mobili e lampade.Aveva lavorato come suo assistente a Parigi. Un altro artista molto influente fu Hans Arp. L'impulso alla creazione di forme scultoree e espressive negli anni quaranta divenne onnipresente. In Scandinavia si riconosce il potenziale scultoreo dei mobili, andando oltre la curvatura del compensando, creando delle sagome in legno con linee più morbide. Anche i designer di ceramiche e vetri crearono vasi e contenitori dalle forme organiche, decorati con schemi tratti dal mondo biologico. Il design scultoreo divenne popolare anche in Italia, in modo molto stravagante.
IL MODERNO AMERICANO
La Seconda guerra mondiale alterò il corso delle cose su scala mondiale: Germania e Francia non furono più i centri creativi di riferimento, ma nasce una nuova alleanza tra Svezia, Danimarca, Finlandia, Italia e Stati Uniti, da ognuna della quali giunsero prospettive innovative e idee straordinarie.
America: enorme contributo all'architettura moderna con la costruzione dei
primigrattacieli. Russel Wright: pioniere del concetto di "moderno americano", espressione usata inizialmente per il suo servizio da tavola in ceramica, molto popolare per tutti gli anni '50. Negli Stati Uniti, i designer e le industrie subirono meno danni rispetto all'Europa: afflusso di molti emigranti europei che si stabilirono negli Stati Uniti. Il Nordamerica era un magnete per gli europei che cercavano una seconda opportunità e desideravano vivere il sogno americano; giunsero anche molti ebrei perseguitati, dissidenti politici, famiglie in fuga. Charles e Ray Eames: Charles aveva iniziato come architetto e continuò a far riferimento all'architettura anche quando la sua carriera si concentrò sul design di mobili. Periodo vivace per l'arte, molte nuove forme di astrazione in pittura e scultura, come l'Espressionismo astratto. Gli Eames collaborarono intensamente: i loro mobili erano intenzionalmente economici. Le loroLe creazioni erano leggere, evitavano sprechi di materiali, usavano le nuove tecnologie per assicurarsi che i mobili venissero prodotti nel modo più efficiente. Dopo aver compreso l'arte della piegatura del compensato, essi si dedicarono anche alla plastica, e ad altri materiali. Essi erano i collaboratori della Herman Miller: la sua principale concorrente era la Knoll Associates, dove fiorirono molti designer come Bertoia, che creò la sedia Diamond, una sedia da salotto espressiva e scultorea, realizzata saldando dei cavi d'acciaio. Saarinen collaborò spesso con gli Eames: crea la sedia Tulip. Saarinen e gli Eames rivoluzionano il linguaggio del design moderno americano.
LE NUOVE MATERIE PLASTICHE
Molte delle tecniche di produzione di oggetti in plastica erano state scoperte in tempo di guerra: dopo la fine del conflitto, la plastica era pronta per il mercato di massa. Stati Uniti: per la prima volta oggetti di uso quotidiano erano colorati con tinte
sgargianti ed avevano prezzi adatti a tutte le famiglie. Le cucine subirono un cambio di stile radicale con l'introduzione di nuovi materiali come bacinelle in plastica, scope, spremiagrumi, contenitori in plastica Tupperware.. comparvero anche i giocattoli dei bambini in plastica e a basso costo.
Italia: mentre negli Stati Uniti la plastica era usata per creare prodotti a basso costo che traevano la maggior fetta di mercato, in Italia si tenta un approccio più esclusivo. Vengono utilizzati materiali di alta qualità per produrre oggetti in plastica come vassoi, terrine, sedie. La Kartell era la principale produttrice.
Gran Bretagna: fu più esitante, riteneva la plastica di cattivo gusto e la nuova estetica non venne accolta con entusiasmo, preferendo materiali come il legno e l'acciaio.
Alla fine degli anni '50 i prodotti in plastica erano ormai diffusi in ogni campo ed erano diventati parte della vita di tutti i giorni.