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Parlamento del Regno Unito del 1929, il Partito conservatore subisce un ridimensionamento,
mentre il Partito laburista incrementa i suoi voti e raddoppia i suoi seggi: si forma quindi un
governo di coalizione presieduto da MacDonald e appoggiato dal Partito liberale. Il nuovo governo
si trova subito di fronte all’emergenza della crisi economia e la affronta con dei tagli alla spesa
pubblica e un aumento della pressione fiscale sui redditi e prelievi sugli stipendi dei dipendenti
pubblici. Tale politica serve a mantenere il bilancio dello Stato in parità. Ma l’economia britannica
non si riprende e il numero di disoccupati aumenta. Un nuovo governo decide di svalutare la
sterlina e, dai risultati delle nuove elezioni, i laburisti tracollano e i conservatori ottengono un
grande successo. Grazie al Commonwealth, cioè un sistema di enti statali autonomi, rinsalda i
rapporti economici tra Regno Unito e i Dominions (Australia, Nuova Zelanda, Sudafrica, Canada e
Stato Libero d’Irlanda) e consente un certo miglioramento degli scambi commerciali britannici,
anche se il livello di disoccupazione resta piuttosto elevato. In Francia, dopo l’inizio della crisi, la
situazione politica continua a essere instabile. Il governo socialista riesce ad aumentare i salari,
ma gli imprenditori reagiscono alzando i prezzi dei loro prodotti e ciò causa un’impennata
dell’inflazione. Il violento aumento dei prezzi non aiuta la produzione industriale poiché rende
meno competitivi i prodotti francesi.
Nel Regno Unito e in Francia la discussione intorno alla famiglia e alle relazioni tra i generi è
dominata da una diminuzione dei tassi di natalità e dall’aumento delle morti. In Francia il basso
tasso di natalità viene collegato alla considerevole percentuale di donne che lavorano. Nel Regno
Unito le donne fanno una propaganda per la limitazione delle nascite e per una maternità
consapevole. Il tasso di natalità cade molto rapidamente e molti cominciano a manifestare
preoccupati per una troppo rapida caduta della natalità. Tornare a casa a fare figli è il
suggerimento che politici, ecclesiastici e studiosi danno alle donne francesi e inglesi. Le donne
delle famiglia agiate seguono il consiglio perché le buone condizioni economiche glielo
consentono. Le donne meno “ubbidienti” sono le donne per le quali lavorare e guadagnare è
un’esigenza economica primaria per poter far quadrare i bilanci familiari. Dal punto di vista del
diritto civile in Francia e nel Regno Unito vengo compiuti notevoli progressi che stabiliscono una
sostanziale eguaglianza di uomini e donne davanti alla legge, a partire dall’estensione del diritto di
voto.
Capitolo7: Nazismo, fascismo, autoritarismo
La grande crisi del 1929 colpisce anche la Germania: la produzione industriale e agricola crollano
e le fabbriche chiudono o licenziano molti operai. Il sistema politico non sembra in grado di
rispondere a richieste di sollievo, conforto e sostegno di molte famiglie. Il partito nazionalsocialista
fondato da Hitler riscuote un consenso crescente e nelle elezioni raggiunge una quantità di voti
che lo fa diventare il primo partito. Il nazismo costruisce il suo successo su 3 elementi: un
nazionalismo aggressivo con chiare implicazioni belliciste, un estremo razzismo e una capacità di
tradurre la sua aggressività verbale in concreti attacchi fisici a coloro che si identificano come
“nemici del popolo tedesco”. Il nazionalismo esprime un risentimento contro le condizioni imposte
alla Germania dal trattato di Versailles. I nazionalisti affermano di conoscere i “veri” responsabili
delle sofferenze del popolo tedesco, cioè le potenze straniere, gli ebrei e i comunisti. In particolare,
gli ebrei e i comunisti tramano nell’ombra e non desiderano altro che la rovina del popolo tedesco.
L’ebreo è un parassita che continua a diffondersi là dove trova un ambiente adatto. Come i
parassiti, dovunque l’ebreo si installa, il popolo che lo ospita prima o poi muore. Le aggressioni a
comunisti, socialdemocratici e cittadini ebraici, compiute dalle associazioni paramilitari naziste,
sono tollerate dai governi e dalle autorità di polizia: ciò fa sì che esse abbiano una micidiale
efficacia. Tragicamente, ciò aumenta anche il prestigio del Partito nazista. Una gran parte degli
iscritti al Partito nazionalsocialista è composta da giovani o da giovanissimi che vedono
nell’aggressività verbale e fisica dei nazisti altrettanti gesti di ribellione contro le vecchie
generazioni. Un buon numero di sostenitori viene anche dalla classe operaia e dai ceti medi, liberi
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professionisti e studenti. Nel 1932 il presidente della Repubblica dà l’incarico di Primo ministro a
Hitler. Nel 1933 Hitler riceve il mandato e forma un governo di coalizione. Quando la sede del
Parlamento viene data alle fiamme, la responsabilità viene attribuita ai comunisti e subito Hitler
sfrutta l’occasione per sospendere i diritti costituzionali, quali la libertà di stampa, di associazione e
di espressione, e per ordinare alla polizia di arrestare dirigenti e militanti comunisti. Nelle nuove
elezioni, i nazisti trionfano e possono governare da soli: Hitler ha sfruttato l’occasione per imporre
un regime politico a partito unico perché non ha mai voluto governare in un contesto parlamentare.
Il Parlamento approva il decreto che concede a Hitler pieni poteri. E’ la fine della Repubblica di
Weimar e la nascita del Terzo Reich nazista, dopo il Sacro romano impero e l’Impero guglielmino.
Il governo nazista mette in atto l’operazione di “allineamento” che consiste in una fitta serie di
leggi e di iniziative che disegnano la struttura complessiva del nuovo Terzo Reich. Le direzioni
principali sono 5:
1. la repressione delle opposizioni e la costruzione di un sistema a partito unico. Hitler ordina
subito lo scioglimento del Partito Socialdemocratico e dei sindacati socialisti e
l’autoscioglimento di altri partiti. La radio e i giornali sono sottoposti al completo controllo del
Partito nazista. Gli oppositori vengono arrestati e cominciano ad essere rinchiusi in luoghi
appositi. Un decreto proclama il Partito nazionalsocialista l’unico partito legalmente ammesso;
2. il riassetto dei poteri istituzionali. Con l’emanazione di una serie di leggi, il Terzo Reich assume
l’aspetto di uno Stato rigorosamente controllato dai poteri centrali;
3. la ridefinizione degli equilibri interni al Partito nazista. Uno degli elementi peculiari del Partito
nazionalsocialista è il possesso delle “Squadre di protezione” dette SS, la cui funzione
originaria è quella di proteggere Hitler e gli altri dirigenti del Partito nazista. Le divise delle SS
sono di colore nero. La formazione militare precedente, cioè la SA, continua ad esistere, ma in
posizione nettamente subordinata alle SS, che emergono come il principale braccio operativo
del nazismo. Le SS sono anche responsabili dei campi di concentramento che cominciano ad
essere istituiti sul territorio tedesco;
4. la costruzione di un sistema associativo totalitario. Il governo nazista costruisce organismi che
inquadrano obbligatoriamente tutti i ragazzi e le ragazze, con un’impostazione di tipo militare. I
lavoratori e le lavoratrici sono inquadrati in un’organizzazione sindacale nazista che opera
come un organismo di mediazione tra lavoratori e imprenditori. Un’altra organizzazione,
sempre dipendente dall’organizzazione sindacale nazista, si preoccupa di organizzare il tempo
libero dei lavoratori;
5. la definizione dei rapporti con le Chiese. La Chiesa luterana dà subito un solido sostegno al
regime nazista, mentre i rapporti con la Chiesa cattolica dono più complessi. Un Concordato
con la Chiesa cattolica avvicina al regime molti cattolici, ma il pontefice condanna comunque
l’ideologia razzista del nazismo.
La politica economica nazista ottiene straordinari risultati. Viene attivato un vasto piano di lavori
pubblici, con la costruzione di un’articolata rete di strade, autostrade ed edifici pubblici, e viene
rilanciata l’industria bellica, le cui nuove attrezzature vengono acquistate dal Reich per il riarmo
dell’esercito. Per realizzare questa politica vengono interrotti i pagamenti per le riparazioni che la
Germania deve ai paesi vincitori della Grande Guerra. La disoccupazione viene assorbita fino al
raggiungimento del pieno impiego di tutta la forza lavoro, i salari sono in ripresa, i prezzi crescono
e la produzione industriale è in rapida crescita. La finalità del governo nazista è quella di preparare
la Germania per la guerra: la conquista di nuovi territori offrirà nuove risorse e nuove occasioni di
impiego a tutti i membri della Volksgemeinschaft, cioè della “comunità nazionale” tedesca, a
danno di tutte le popolazioni conquistate. La prova ne è la decisione presa dal governo nazista
quando, nel 1933, esce dalla Società delle Nazioni. Per poter realizzare un’ambiziosa politica di
espansione militare c’è bisogno di una popolazione numerosa e sana e per questo il regime
nazista avvia una politica demografica che vuole favorire la crescita della popolazione
incoraggiando l’aumento della natalità nelle coppie di “pura razza ariana”, reprimendo
l’omosessualità maschile e attuando misure antinataliste applicate a quegli individui incapaci di
assicurare un’adeguata riproduzione della comunità nazionale, come i malati, i vecchi senza
assistenza e gli handicappati. La politica razziale è principalmente orienta contro la comunità
ebraica e decreta l’esclusione degli ebrei dalle amministrazioni pubbliche e si escludono i bambini
e ragazzi ebrei dalle scuole e dalle università tedesche. Altre legislazioni toccano il tema della
discendenza e dei rapporti sessuali. L’intento è quello di escludere completamente gli ebrei dalla
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Volksgemeinschaft. Gli ebrei vengono obbligati a far apparire una J per Jude, cioè “ebreo”, sui
passaporti o sulle carte d’identità. A seguito dell’uccisione di un nazista da parte di un ebreo,
durante la “Notte dei Cristalli”, i negozi di proprietà degli ebrei vengono devastatati e scheggiati. I
nazionalisti prestano una speciale attenzione ai simboli e alle liturgie collettive che devono
trasmettere l’idea di un’invincibile coesione interna del popolo tedesco e di un legame inscindibile
tra il popolo e Hitler. Le adunate di massa servono proprio a questo perché rendono i partecipanti
spettatori e protagonisti di tali rappresentazioni. Il nazismo vuole che le donne siano madri e
contemporaneamente attive lavoratrici. Inoltre devono partecipare attivamente alla diffusione del
nazismo e dei princìpi della comunità nazionale, devono possedere propri