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CAPITOLO III IL CONFLITTO IN ASIA
Il groviglio cinese
Per più di mille anni l’immenso impero cinese aveva esercitato il suo dominio sui paesi dell’Estremo
Oriente; tuttavia , la sua posizione egemonica venne brutalmente attaccata indebolita dalle incursioni delle
potenze occidentali. La rivoluzione del 1911 segnò la fine dell’impero cinese , ma la nuova repubblica non
riuscitì a dare stabilità politica ed economica il paese. Preoccupate dalle loro questioni interne , le nazioni
europee non riuscirono a sfruttare la debolezza cinese ; di conseguenza , il Giappone ne fu il principale
beneficiario. Il Giappone aveva esteso costantemente la sua influenza e suoi domini territoriali sul
continente asiatico. Ma i sogni egemonici giapponesi provocarono alla fine il diretto intervento militare
degli Stati Uniti.
Gli Stati Uniti svilupparono anche un rapporto cordiale con la Cina. Venne perseguita una linea nota come
politica della porta aperta , con la quale i commercianti americani si assicurarono un accesso a condizioni
di parità agli immensi mercati cinesi in cambio dell’impegno del loro governo di assicurare sostegno
diplomatico alle rivendicazioni di integrità territoriale e di indipendenza politica della Cina. Tuttavia ,il
desiderio di agire come protettore autodesignato della Cina produsse inevitabilmente una tensione tra i
rapporti di Stati Uniti e Giappone, che finì nell’ assalto preventivo di quest’ultimo a Pearl Harbor nel 1941.
Roosevelt insistette perseguire nella seconda guerra mondiale una strategia di assoluta priorità europea;
truppe americane vennero mandate a combattere in Europa, ma non solo sul continente asiatico , e gli Stati
Uniti preferirono mobilitare alla loro enorme potenza aerea e navale in una graduale campagna condotta
isola dopo isola attraverso il Pacifico. La resistenza giapponese ti rivelò però feroce e fanatica: di
conseguenza , il mantenimento di un secondo fronte militare in Cina divenne un importante elemento nella
strategia di Roosevelt per l’Estremo Oriente. Sostegno finanziario e militare venne accordato al governo
nazionale di Chiang in modo che potesse continuare la guerra e tenere impegnata una parte consistente
delle forze giapponesi sul continente. Per la stessa ragione , Roosevelt era ansioso di persuadere Stalin a
entrare in guerra contro il Giappone nel 1945.
Le due bombe atomiche sganciate nell’agosto del 1945 portarono ha una resa il Giappone immediata; la
sconfitta fu totale e confermò che gli Stati Uniti erano incontestabilmente la potenza dominante della
regione. Il posto di comandante supremo ben assegnato al generale MacArthur, in quale , con tipico
idealismo americano , dichiarò la sua intenzione di convertire il Giappone nel più grande laboratorio del
mondo per un esperimento sulla liberazione di un popolo da un regime militare totalitario e sulla
liberazione del governo dall’interno . Le proteste sovietiche restarono inascoltate mentre MacArthur
esercitava il suo controllo autocratico su una nazione sconfitta che doveva essere disarmata il riformata
secondo i dettati americani.
Mantenendo un fermo controllo sul Giappone, la diplomazia americana mirava a modificare l’equilibrio di
potere nella regione così che la Cina potete riassumere un importante ruolo geopolitico. Roosevelt rimase
saldo nella sua convinzione che la Cina sarebbe stato uno dei quattro poliziotti del mondo , contribuendo
al mantenimento della pace postbellica.
Il partito nazionalista aveva dominato la Cina fin degli anni venti; gli Stati Uniti riconobbero ufficialmente il
governo nazionalista nel 1928 e si allearono con esso durante la seconda guerra mondiale. Roosevelt era
anche troppo consapevole del pericolo di lasciarsi intrappolare nel groviglio della politica interna cinese ;
ma riteneva essenziale mantenere Chiang al potere se si voleva mantenere la Cina in guerra , poiché le
alternative del caos politico o di un regime comunista erano inaccettabili.
Ma il controllo del potere di Chiang era ormai estremamente precario .
Nel dicembre 1945 il presidente Truman inviò il generale Marshall in Cina con il compito di mediatore nel
ostilità tra Chiang e Mao. La futilità del tentativo di mediazione di Marshall e i limiti del l’influenza
americana vennero messi in luce dalla decisione unilaterale di Chiang di lanciare un’offensiva militare
contro i comunisti nel nord est. Nel 1947 Marshall dichiarò la propria sconfitta e si lamentò degli ostacoli
quasi insormontabili ed esasperanti al tentativo di portare una qualche misura di pace in Cina.
L’amministrazione Truman desiderava staccarsi dal groviglio cinese. Chiang fece astutamente un appello
all’aiuto americano contro l’assalto e l’infiltrazione del comunismo in tutto il mondo. Pur non osando
abbandonare Chiang, l’amministrazione Truman gli accordò solo aiuti economici e militari limitati. Per
sconfiggere i comunisti cinesi , spiegò Marshall, bisognerebbe che gli Stati Uniti prendessero virtualmente
il posto del governo cinese amministrassero i suoi affari economici, militari e governativi . L’idea di un
impegno americano di tali dimensioni era sempre stata respinta. Inoltre, la pura e semplice in realtà del
caos politico ed economico della Cina smentiva la protesta del paese di presentarsi come modello di
democrazia e di legittimare il proprio status di grande potenza.
Nel 1949 tuttavia , la situazione di stallo militare in Cina ebbe un drammatico sviluppo. I comunisti
avanzarono dalla loro base in Manciuria è completarlo la conquista del paese ; nell’ottobre 1949 Mao
proclamo formalmente la costituzione della Repubblica Popolare Cinese. In funzionare americani
ricevettero le istruzioni di restare in Cina e si prospettò la possibilità di stabilire entro breve tempo rapporti
diplomatici col nuovo regime.
Più che una rivolta nazionale contro regime oppressivo e corrotto, la vittoria comunista venne
interpretata come parte di una cospirazione mondiale diretta da Mosca; secondo tale ottica , il leader
comunisti cinesi sarebbero stati strumenti a servizio degli interessi dell’imperialismo sovietico. Questo
sospetto venne apparentemente confermato dalla visita di Mao a Mosca.
L’amministrazione Truman veniva accusata di assumere una posizione debole e rinunciataria perché
conteneva traditori che manipolavano la politica nell’interesse dell’Unione Sovietica. Timori di infiltrazioni
dei rossi avevano già provocato indagini da parte del governo federale e del Congresso in tema di
lealtà e attività americane ; il clima si trasforma in paranoia nazionale quando occuparsi di questo
tema fu il senatore McCarthy nel febbraio 1950. Sostenne di possedere i nomi di notti comunisti che erano
attualmente impegnati nel Dipartimento di stato. McCarthy non fu in grado di sostenere le sue accuse, ma
il suo discorso ed un impatto straordinario su l’opinione pubblica. La Cina continentale controllata dai
comunisti venne denominata con intenti peggiorativi Cina rossa ; il suo governo venne considerato un
nemico degli Stati Uniti.
La guerra di Corea
Agli inizi del secolo , il controllo della regione era stato oggetto di una feroce contesa tra Cina, Russia e
Giappone, al termine della quale la Corea era stata incorporata nel impero giapponese dal 1910 al 1945; gli
Stati Uniti acconsentirono tacitamente all’ascesa giapponese e mostrarono scarso interesse per la Corea
fino alla seconda guerra mondiale. Dopo la resa incondizionata del Giappone nel 1945, truppe sovietiche
entrarono nella Corea del Nord dalla vicina Siberia. Gli Stati Uniti erano militarmente impreparati , ma
volevano impedire che l’Unione Sovietica assorbisse l’intera Corea per mancanza di opposizione; perciò si
affrettarono a trasportare tutte americane nel sud del paese e a tracciare arbitrariamente una linea
divisoria tra i due eserciti in corrispondenza del 38° parallelo.
Le divisioni politiche interne della Corea si rivelano tanto irriducibili che risultò impossibile unificare il paese
organizzando elezioni nazionali oppure introducendo un sistema di amministrazione fiduciaria sotto la
supervisione della Nazioni Unite. Di conseguenza , la linea di separazione temporanea 38° parallelo di
penne stabile e divise il paese in due stati antagonisti. Nel nord i comunisti erano dominanti e
proclamarono la Repubblica democratica popolare di Corea (Corea del Nord), guidata dal marxista
rivoluzionario Kim Il Sung che aveva trascorso gli anni della guerra in Unione Sovietica. In netto contrasto , il
leader del sud, Rhee, era vissuto in America però altre trent’anni : allineo strettamente la Repubblica di
Corea (Corea del Sud) agli Stati Uniti. Le tensioni bella guerra fredda vennero riprodotte in Corea, mentre
Kim e Rhee si scambiavano accuse di aver causato alla divisione del paese. Entrambi dichiaravano che
avrebbero preceduto alla sua riunificazione con qualunque mezzo si rendesse necessario, incluso l’uso della
forza : ne seguì uno stato di guerra civile non dichiarato nella quale diverse migliaia di coreani furono uccisi.
Nel 1950 la questione coreana venne a lagarsi con quella cinese.
Mao dichiarò che gli americani avevano perso la faccia e che gli Stati Uniti erano soltanto una tigre di
carta . Le ostilità scoppiarono tuttavia non ha Taiwan, ma in Corea dove i sovietici avevano aiutato Kim Il
Sung a preparare l’esercito e l’aviazione nordcoreani per una grande offensiva. Con l’apparente
approvazione di Stalin, Kim ordinò alle sue forze di invadere la Corea del Sud nel 1950; il suo intento
dichiarato era porre fine allo stato di guerra civile non dichiarata, liberare il sud unificare così le due
Coree.
L’amministrazione Truman optò per un’ inversione di rotta nella sua politica di disimpegno militare dal
continente asiatico. In funzionare americani si convinsero che in sovietici avevano pianificato l’invasione
per mettere alla prova la determinazione dell’occidente. Il comunismo sta facendo in Corea esattamente
come Hitler, Mussolini e i giapponesi avevano agito anni prima. Non rispondere a questa sfida avrebbe
significato una terza guerra mondiale proprio come incidenti simili avevano provocato la seconda. Truman
era deciso a impedire una ripetizione della politica di degli anni trenta, di cui ora si vedevano
appeasement
gli effetti disastrosi. La difesa della Corea del Sud venne di conseguenza considerata vitale per la sicurezza
nazionale americana , ma non c’era una Nato o un’alleanza militare a cui la Corea del Sud potesse appellarsi
per chiedere assistenza: poi che gli Stati Uniti non erano attaccati , il Congresso americano non poteva
dichiarare lo stato di guerra. Truman chiesa pertanto la riunione immediata del Consiglio di Sicurezza delle
Nazioni Unite. La delegazione americana si assicurò l’adozione all’unanimità di una risoluzione che
imponeva alla Corea del N