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Segnali di ottimismo nei confronti degli interlocutori americani, pur ammettendo le difficoltà nel percorso di avvicinamento tra le diverse anime dei vecchi partiti.

La campagna elettorale vide il partito compatto come mai prima a difendere la scelta del centrosinistra. Le sfumature comunque non mancavano, proprio perché il senso politico di tale posizione, di fronte al nuovo movimento diffuso nella società, non era più scontato. Si espresse addirittura qualche nuova attenzione al mondo comunista, non certo favorevolmente accolta da USA.

Moro si impegnò a presentare il centro-sinistra come politica capace di rispondere ai problemi di una società in turbinosa crescita.

RISULTATI:

  • la Dc accentuò il proprio pluralismo interno, con Moro sul '63 > 39%
  • recupera qualche voto
  • consolidava il proprio "contromondo" sociale ed elettorale
  • Il Pci ma sembrava avviare la ricerca di una nuova collocazione; > 26%
  • PSIUP > 14%!
Sconfitta cocente! Miglioramento del PCI e PSIUP era frutto dei voti dei giovani, PCI segue una linea moderata. Dell'esperimento del centrosinistra, e i risultati non erano una vittoria della DC, ma la sconfitta quindi di Moro, che si sentì sconfitto ed emarginato. Socialisti delusi dal risultato elettorale - Sceglieranno di star fuori dal governo - Nenni nel congresso di ottobre sarà riconfermato presidente del partito ma con maggioranza risicata fragile premessa per possibile ripresa del centro sinistra. 99 - nel 1969, sulla scia di questa sconfitta, nuova scissione dei socialdemocratici dramma del socialista. socialismo e fine dell'autonomismo. Per contraccolpo della crisi socialista nella DC, la sinistra interna aveva ormai preso la via del possibile dialogo con i comunisti (lo stesso Moro, cfr. dopo). Moro rompe gli equilibri interni alla DC, uscendo dalla sua tradizionale posizione mediatrice: afferma che il nuovo clima internazionale, e la richiesta.di partecipazione e alle agitazioni studentesche e operaie rendevano necessario promuovere un più impegnativo confronto con le tesi comuniste.➢ passava all'opposizione nel partito, staccandosi definitivamente dai dorotei, anche se non esprimeva ancora una nuova progettualità politica➢ coglieva la crisi degli equilibri riformatori nella situazione italiana e internazionale e si rarr; intento di uscire dall'approccio centrista doroteo emuoveva per adeguarvi la Dc pone le premesse per rapporti diversi col Pci.1968 GOVERNO RUMOR DI CENTROSINISTRAREAZIONI A INTERVENTO SOVIETICO A PRAGA NEL 1968PCIDissociazione netta, con comunicati che parlavano di "grave dissenso" e di "riprovazione" → dell'intervento militare Si rompeva in modo traumatico l'unanimismo di facciata con i sovietici, ereditato dalla tradizione togliattiana. →MA non si voleva arrivare a una rottura definitiva con URSS graduale attenuazione della critica, MAche si mantenga una posizione di fermezza nei confronti del comunismo internazionale.

«Pragainduca l’Alleanza atlantica ad assumere posizioni meno caute se vuol realmente difendere l’Europa».

1001969-1973 = Crisi dell’Occidente e italiche ombre di destracrisi sistemica generale dell’equilibrio economico e politico globale:Passaggio anni 60-70 =- Occidente = implose una serie di equilibri tra economia, politica, territorio e interdipendenzeglobali, consolidata nel dopoguerra:

  • crisi del fordismo di fronte alla crescita delle rivendicazioni sindacali,
  • crisi del DOLLARO del 1971 > la fine della stabilità monetaria
  • > l’impennata del dell’energia

crisi petrolifera del 1973 costo- Blocco orientale = pluralistico e diviso, con la grigia guida sovietica in difficoltà a controllarele pulsioni riformiste europee e il radicalismo cinese

Le superpotenze reagirono con la scelta della distensione, per affrontare meglio le rispettive crisi→interne difesa del bipolarismo come principio gerarchico e

d'ordine.- Elemento conservatore:- possibilità di movimento, occasione per ammorbidire le frontiere e quindi articolare gli stessidue grandi "mondi", cambiandone le forme e le strutture interne.Italia sempre più instabile sia dal punto di vista economico che politico: in questi anni il paese oscillòtra innovazione e reazione, e il ritorno della violenza politica.quadro generale➢ '69Autunno caldo➢ scandali finanziari e di corruzione➢ crisi petrolifera 1973➢ terrorismo di destra (nero)Sbandamento democristiano, tensioni nel sistema1968 = chiara manifestazione della crisi complessiva di una classe dirigente, perdifficoltà dell'alleanza- del centro-sinistra, precariamente ricostituita alla fine annodivisioni all'interno dei partiti e nell'area della stessa maggioranza.- profondeFronte internazionaleSinistra della Dc proponeva discontinuità nella politica estera = criticava "la logica degli schieramenti".

che rischiava una subordinazione passiva agli equilibri di potenza. Chiedeva una politica estera intraprendente, per una "civiltà autentica" con l'apporto di tutti i popoli, sviluppandosi con il dialogo e non con la competizione bipolare. Fronte interno: sommovimenti sociali e ciclo di protesta, in corso anche in altri paesi europei, contromisure di un composito universo reazionario, anch'esso molto più radicale e ambiguo. Inizio 1969 = DC, partito-perno del sistema, scontro interno sempre più aspro, nessun ruolo solido di leadership nel partito (nuova debole segreteria Piccoli) instabilità politica nelle possibili coalizioni di governo. Moro rilanciò la sua sfida agli equilibri interni = urgenza di riforma del partito, criticando la ristrettezza degli accordi di vertice. Cambiamento di maggioranza non si realizzò. Parte dell'area fuoridall'orizzonte democristiano, verso la cattolica guardava sinistra socialista. Al centro dei dibattiti nella Dc e nel mondo cattolico c'era la questione interna del rapporto con i comunisti: le alleanze di governo restavano vincolate alla conventio ad excludendum verso il Pci (accordo esplicito o tacito tra alcune parti sociali, economiche o politiche, col fine di escludere una determinata parte), MA una serie di fatti stavano modificando la terza da certe forme di alleanza, partecipazione o collaborazione nella storica spaccatura. Il governo Leone aveva promesso di rimuovere la formale discriminazione: - Gennaio 1969 = eletti 7 comunisti nella delegazione al parlamento europeo - Per realizzare una vera cooperazione economica e trasformare profondamente la comunità, Amendola proponeva di superare la divisione dei blocchi e avviare un processo verso la democrazia socialista. - 1969 Berlinguer vicesegretario, di fatto succedendo a Longo (salute peggiorata), sarà eletto...

Scavalcando l'antagonismo destra e sinistra, Berlinguer si pone in continuità con il concetto di "partito nuovo", fautore del comunismo internazionale ma con l'idea di una rivoluzione socialista in Italia da costruire "in un sistema politico pluralista e democratico". Aveva a cuore l'unità del partito e gli intenti unitari col movimento comunista internazionale, ma era legato alla versione democratica della lotta per il socialismo nella società italiana e voleva costruire un'alternativa democratica al centrosinistra. Le tensioni interne al PCI includevano la divisione tra destra e sinistra togliattiana (Amendola e Ingrao) e la reviviscenza della residuale ala secchiana, rafforzata dalla mitologia sessantottina della Resistenza e dall'invito a prepararsi contro le pulsioni golpiste.

«IL MANIFESTO», rivista di «ricerca teorica» per →«portare la rivoluzione culturale nel Pci»

Temi cruciali:

  • critica al modello sovietico
  • tentativo di leggere le lotte studentesche e operaie in chiave potenzialmente rivoluzionaria.

Moro = «STRATEGIA DELL’ATTENZIONE» verso i comunisti

l’approccio Moro cambiava verso PCI: dalla «sfida aperta» che egli aveva proposto nei precedenti discorsi, si passava alla prospettazione di utili rapporti tra maggioranza e opposizione:

  • chiara e nuova legittimazione del ruolo politico svolto dai comunisti nell’integrare nel sistema i fermenti sessantottini. 102
  • NON immaginava di poter collaborare con il Pci su piano di alleanza di governo. Il suo modificando l’approccio del partito di maggioranza, avrebbe indotto anche presupposto era che, il Pci a cambiare ulteriormente.

un’inedita apertura di confronto, I comunisti colsero il senso di che NON era

Una pessimistica resa all'avanzata del PCI (molti della DC lo accusarono di cedimento. Rep. LaMalfa ruppe con Moro)

Il 1968 studentesco e il 1969 operaio furono più vivaci e duraturi in Italia rispetto ad altri paesi, proprio per le precedenti lentezze nell'adeguamento della dinamica politica e sociale ai modelli del 'erariformismo occidentale. Considerati fonte di un crescente conflitto, MA il problema che non si riusciva a passare da questa fase "movimentista" a un salto di qualità "partitico" progressiva frammentazione del movimento, per le divergenze e le sfumature ideologiche. MA cresceva la critica a tutte le "istituzioni totali".

MA RAPIDA CRESCITA DELLA CONFLITTUALITÀ SOCIALE: il tasso di

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Publisher
A.A. 2020-2021
142 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-STO/04 Storia contemporanea

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Bacchae2 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia contemporanea e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma Tor Vergata o del prof Gentiloni Umberto.