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Il Movimento delle Donne
Era un movimento molto variegato ed una questione di generazione. Non sempre i più adulti (anche donne) sono in grado di ascoltare. Nel 1981 viene abrogato il delitto d'onore: presente nel codice Rocco. L'articolo prevedeva pene molto lievi per chi uccidesse il coniuge, la figlia o la sorella quando queste avessero "disonorato" la famiglia.
Le donne rivendicavano temi come:
- il corpo: le donne non devono essere giudicate per il loro corpo
- sistema patriarcale
- lavoro femminile
- sessualità (appropriarsi della propria sessualità)
- uguali ma diverse (facciamo politica partendo dal nostro essere donne)
- violenza: stupro e di conseguenza l'aborto.
L'aborto inizia ad essere un fatto politico. Il codice Rocco emanato durante il regime fascista era ancora in vigore e prevedeva sanzioni e pene improponibili su questo tema. Quindi tutte le donne si autodenunciano per fare un processo che diventa un momento di battaglia.
politica.Il partito radicale mette in piedi degli ambulatori in cui si pratica l'aborto e poi i medici si autodenunciano per fare del processo un luogo pubblico di discussione.Fortuna nel 1973 presenta il primo progetto di legge per legalizzare, mentre Andreotti ne parla come un fatto provocatorio.Si inizia ad ascoltare i cittadini, ad apportare le riforme che questi chiedono, come in questo caso. Infatti, quando nel 1981 verranno proposti due referendum da parte di Movimento Per La Vita e Partito Radicale per eliminare questa nuova legge, saranno respinti.Nel maggio del 1981, tramite referendum, gli elettori italiani confermarono la legge 194/78. I quesiti referendari relativi alla legge del 1978 erano due; uno era stato proposto dal Partito radicale che chiedeva l'abrogazione di alcune norme per rendere più libero il ricorso all'interruzione volontaria della gravidanza; l'altro, di segno opposto al primo, era stato promosso dal Movimento per la Vita per
restringere i casi di liceità dell'aborto. Né il Partito Radicale né il Movimento della Vita raggiunsero il proprio scopo; i sì all'abrogazione nel primo caso arrivarono al 11,60%, mentre nel secondo caso arrivarono al 32%.
Matrimonio riparatore: In Italia, in quel momento, era ancora in vigore la norma del codice Rocco e vigeva ancora l'articolo dello stesso codice che prevedeva il matrimonio riparatore, ovvero in caso di violenza, se lo stupratore avesse sposato la sua vittima, non avrebbe avuto nessuna conseguenza penale, norma che non era prevista nel codice Zanardelli che venne cancellata nel 1981.
Molte donne avevano accettato questa imposizione per evitare la vergogna, l'ostracismo sociale e la solitudine. Nel 1965 la sera del 26 dicembre Franca Viola, una ragazza di 18 anni di Alcamo, in Sicilia, venne rapita: il suo rapitore intendeva "disonorarla" per poi sposarla. In questo caso Franca non cedette al ricatto e, come
Scissero i giornali dell'epoca affermò "non lo sposerò, non mi piego alla violenza e ai pregiudizi". In effetti, lo stupratore venne denunciato e condannato. Lo stupro le ha disonorate. Gli stupri: Franca Rame, attrice, comica, intellettuale, donna, viene sequestrata e stuprata la notte del 9 marzo 1973 da un branco di uomini, legati ad ambienti di destra e al traffico d'armi. Durante lo stupro viene insultata e seviziata. I responsabili erano giovani legati alla destra neofascista dell'epoca: Angelo Angeli, Biagio Pitarresi, "un certo Muller" e "un certo Patrizio. Solo dopo la conclusione del processo del 1998 si saprà che lo stupro era stato 'ispirato' da alcuni alti ufficiali della divisione di Carabinieri Pastrengo. Nel luglio del '76 a Latina inizia il processo per i fatti del Circeo in Corte d'Assise. Il fatto clamoroso è che, per la prima volta, il movimento femminile chiede di potersi
costituire come parte civile. "l'occhio delle telecamere e dell'opinione pubblica. È la prima volta che la televisione entra in un tribunale, sollevando così il velo del silenzio, della vergogna, dei pregiudizi che caratterizzano le vicende legate allo stupro. Al banco degli imputati "quattro bravi ragazzi sposati e con prole", accusati pubblicamente di aver violentato una ragazza romana in una villa nei pressi di Latina, l'anno precedente. Lei, la vittima, si chiama Fiorella." MOVIMENTO GAY: FUORI - non trovano le sedi dove andare ELEZIONI 1975 Alle elezioni del 1975 le sinistre si affermano in molte città perché, con l'abbassamento a 18 anni dell'età per votare, avevano dato per la prima volta voce ai giovani. La centralità democristiana è scossa dal referendum sul divorzio che mette in discussione il paradigma dell'unità politica dei cattolici e dagli esiti delle sinistre chemettevano la Dc in opposizione in molti paesi. Entrambi i partiti si trovano però a dover difendersi e tutelarsi perché se da una parte la DC stava perdendo consensi, dall'altra parte il partito comunista era malvisto da Mosca per questo compromesso. Entrambi dunque dovevano convincere i propri mondi, rassicurare elettori, alleati e osservatori internazionali.
Nonostante questo il "governo di non sfiducia" dentro il nuovo paradigma di solidarietà nazionale come risposta alle crisi che affliggono il paese, un modo per uscire dalle difficoltà economiche, politiche e sociali.
Alle elezioni del 1976 poi, nonostante il partito comunista continui ad aumentare consensi (probabilmente anche grazie a questa nuova faccia moderata nata con il compromesso) da parte della classe operaia, dei ceti medi, di intellettuali, Andreotti è messo alla guida del suo terzo esecutivo con un monocolore democristiano che ottiene la fiducia grazie ai molti astenuti.
tra cui i comunisti. Era un gesto studiato. Nasce infatti il concetto di solidarietà nazionale: la DC al governo e il Pci coinvolto senza entrare direttamente nella gestione dei ministeri. Il Pci conquista credibilità, mentre Andreotti si dimette nel 1978 a seguito dell'attentato a Aldo Moro. TERRORISMI: Contemporaneamente ai movimenti giovanili e operai ci sono molti terrorismi nel corso degli anni '70. - 15 Aprile: Una bomba distrugge lo studio del rettore dell'Università di Padova, Enrico Opocher (ex partigiano). In occasione di questo attentato vengono iniziate le indagini che porteranno alla scoperta della cellula eversiva diretta da Franco Freda. - 25 aprile: Attentati alla fiera e alla stazione di Milano. In questo stesso giorno, a Brescia, viene devastata la sede Anpi e fatta saltare la lapide al partigiano in piazza della Loggia. Aggressioni a ex-partigiani. - 8-9 agosto: 10 attentati su diversi convogli ferroviari in varie città italiane. - 29 agosto: un ordigno esplode contro.La sede del Comune a Milano è stata oggetto di un attentato che ha causato danni. Questi attacchi avvengono di notte e in segreto, rendendo difficile denunciare l'accaduto. Inoltre, si verificano in luoghi pubblici, colpendo i cittadini comuni e diffondendo molta tensione e ansia, anche se fino a quel momento non si erano verificate vittime perché, appunto, si svolgono principalmente di notte quando non c'è molta gente in giro.
Da un lato, ci sono numerose manifestazioni da parte di operai, studenti e gruppi femministi, mentre dall'altro ci sono gli attentati che tendono a mettere in pericolo proprio questi momenti di grande affluenza.
L'evento emblematico che inizia a cambiare i metodi di questi attentati è la strage di piazza Fontana avvenuta il 12 dicembre 1969. Una valigetta contenente una bomba viene posizionata sotto il bancone principale di una banca e, al momento dell'esplosione, provoca la morte di 16 persone e il ferimento di altre 90.
Nello stesso giorno, si verificano altri attacchi...
tre ordigni a Roma, due all'Altare della Patria e uno ad un'agenzia della Banca Nazionale del Lavoro. C'è quindi un'organizzazione che sta alzando il livello della violenza. La strage segna profondamente l'Italia. Viene subito puntato il dito contro gli anarchici (sinistra) che erano estremamente collegati all'origine dall'anarchia in Russia, difatti alla prima internazionale ci sono soprattutto anarchici che ragionano su come migliorare le condizioni degli operai, dei poveri. Poi si aggiungono i socialisti che prenderanno più potere. Anche nell'immaginario comune l'anarchico è una persona piuttosto malvista, in quanto questo movimento politico nella sua storia aveva compiuto diversi attentati ma solitamente erano assalti simbolici contro ad esempio il re di Russia. Comunque il Ministero degli Interni dà la direttiva di incolpare gli anarchici tra cui viene individuato Valpreda. Cominciano a costruire un'immagine
negativa di questa persona come se fosse già condannato. Dunque la forza e l'influenza dei mass media. Oltre a lui viene fermato anche l'anarchico Giuseppe Pinelli (era stato una staffetta partigiana), il quale viene trattenuto in questura più del dovuto e proprio là verrà ritrovato morto. Si apre dunque un'indagine su questo caso che sarà molto compromessa da depistaggi. Difatti il commissario Marcello Guida e gli altri agenti in questura diranno che il signore si era suicidato poiché la sua alibi era falsa. "Improvvisamente il Pinelli ha compiuto un balzo felino verso la finestra che per il caldo era stata lasciata socchiusa e si è lanciato nel vuoto. Il gesto fu dovuto dal fatto che il suo alibi si era rivelato non vero" (questa versione poi fu ritrattata quando l'alibi di Pinelli si rivelò invece credibile). Gli anarchici, per loro conto, sanno che non c'entra nulla e che quindi è stato.A sostegno delle indagini c'è la testimonianza di Valitutti (un altro anarchico che era stato arrestato insieme agli altri e che al momento della morte di Pinelli si trovava in questura.) "Saranno state le 11 e mezzo, grosso modo, in quella stanza succede qualcosa che io ho sempre descritto nel modo più oggettivo, più serio, scrupoloso, dei rumori, un trambusto, come una rissa, come se si rovesciassero dei mobili, delle sedie, delle voci concitate. [...] Qualcosa è successo in quella stanza. Dopo circa venti minuti ho sentito un rumore. Io non voglio fare retorica, era un rumore sordo, muto, cupo, io non sapevo cosa fosse, non sapevo proprio neanche lontanamente avevo immaginato che cos'era quel rumore, e subito immediatamente vengono due poliziotti, mi mettono con la faccia contro la parete e mi dicono "si è buttato" allora realizzo che quel rumore era il corpo di Pino che cadeva, che moriva, un rumore sordo, cupo,
bruttissimo... e che nessuno è uscito da quella stanza fino a quel momento, nessuno". Ci sono varie inchieste fino al 1975 quando il giudice D'Ambrosio dice che non si è suicidato né lo hanno ammazzato, ma un malore dovuto allo stress dell'interrogatorio.