Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
All’esterno far conoscere missione e filosofia, offerta, condividere scelte di
management, migliorare performance (non solo economiche), creare relazioni forti
con i propri target di riferimento basati su un 2-way communication
Ascolto e conversazione sono i due pilastri su cui un’azienda dovrebbe fondare la
propria comunicazione, soprattutto nel digital space, che non perdona errori.
Lo scenario visuale ha obbligato un cambio culturale passando da un modus
operandi organization-centric a network-centric in cui le parole chiave sono
relazione, apertura e partecipazione.
Fare rete significa trasparenza, condivisione, dialogo e confronto, e quindi anche
una perdita di controllo che non piace all’impresa.
Si assiste ad una oggettiva de-istituzionalizzazione dei processi di comunicazione e
talvolta anche decisionali, attraverso la rimozione di intermediari grazie allo spazio
digitale che rende più facile la diffusione di idee.
In merito alla perdita di controllo, Danah Boyd su UX Magazine analizzando
l’aspetto virtuale e reale del web identifica 4 parole chiave:
Stimolazione
Democratizzazione
Potere
Omofilia
Democratizzazione il web è mezzo democratico per eccellenza perché permette
a chiunque nel mondo abbia la possibilità di accedere a internet di comunicare la
propria opinione e posizione. La lingua della rete tuttavia è l’inglese, che
indebolisce il concetto di democrazia
Stimolazione gli internauti consumano con più piacere contenuti che stimolano
mente e sensi procurando una riposta emotiva. Non è detto che sia il contenuto
migliore o più informativo ad attrarre l’attenzione degli utenti, al contrario sono quelli
più grossolani (violenti, sessuali, gossip o offensivi) a divenire virali.
Omofilia e Potere ha potere la persona che crea contenuti, ha tanti followers che
condividono di riflesso tali contenuti e che ha un’alta interazione con altri utenti.
Insomma le persone che hanno più potere sono gli influencer.
Influencer: Chi sono? Esistono? Cosa fanno precisamente?
Le aziende sono assetate di influencer.
Per individuare un influencer è necessario focalizzarsi sulla tipologia di progetto per
poi filtrare i nostri interlocutori in base a elementi rilevanti come il settore, la
frequenza di pubblicazione di contenuti, audience che riescono a raggiungere uniti
alla credibilità e sentiment. Un’azienda che si interfaccia con il web deve ascoltare
la rete (Web Listening) e tenere presente:
Buzz: quanto se ne parla
Sentiment: come se ne parla
Content: di cosa si parla
Nel mondo virtuale la logica “purchè se ne parli” non basta.
Secondo Tagliapietra Esistono diversi tipi di influencer:
Attivatori: attivano il flusso di Celebrità: soggetti famosi Creatori: distinti in produttori
informazioni nuove e originali conosciuti dall’intera comunità (materiale originale) e remixer
per il loro status (nuovi contenuti modificando
quelli esistenti)
Chatter: mantengono attivi i Curatori: selezionano e Early adopters: intercettano
dialoghi con gli altri utenti diffondono contenuti novità-elementi meno
interessanti conosciuti, importanti da
monitorare per captare nuove
tendenze
Esperti: utenti competenti su Gate keeper: influencer Heavy users: utenti molto attivi
specifici argomenti, divisi tra sui social media
capaci di diffondere
determinate notizie
Apparenti: il know-how
riconosciuto da utenti inesperti
Reali: competenze riconosciute
da altri esperti nel settore
Opinion leader: soggetti le cui HUB: accentratori di contenuti Reporter: specializzati nel live-
blogging durante eventi
valutazioni sono tenute in che hanno una audience
particolare considerazione eterogenea
Stakeholder: soggetti ritenuti Superfan: utenti attivi in Trend setter: in grado di
rilevanti per un’azienda determinate community con instaurare comportamenti
un loro target specifico diffusi con forza virale
Tutte queste categorie sono catalogabili in queste mappe ideate da Tagliapietra
L’impresa 2.0 deve quindi focalizzarsi sul nuovo consumatore, ossia il prosumer,
cercando di capire quali siano i suoi bisogni e desideri, senza più cercare di
convincerlo ad acquistare.
Si è allontanata dall’atteggiamento anni ’60 basato sulle 4P (Product, Price, Place
e Promotion) avvicinandosi alla teoria della 4C, ovvero:
Connection
Content
Community
Communication
Tale nuova filosofia offre straordinarie opportunità all’impresa a costi tutto sommato
ristretti, ma è anche vero che, mal gestita, causa danni irreparabili all’immagine per
via della viralità.
Anche nel mondo digitale (Digital Corporate
Communication) è possibile fare una macro distinzione
tra: Comunicazione interna
Comunicazione esterna
Cambiano strumenti e piattaforme ma non le modalità, si
continuano a utilizzare le 5 leve della Cdi.
Per comunicazione interna si intendono tutti i tipi di attività di comunicazione che
l’impresa mette in atto nei confronti di specifici destinatari che svolgono la propria
attività all’interno dell’impresa.
Per Pastore e Vernuccio è quella forma di comunicazione rivolta
all’organizzazione e finalizzata al mantenimento della coerenza dell’equilibrio
culturale e valoriale all’interno della struttura, nonché all’informazione e alla
motivazione del personale e all’orientamento dei comportamenti n conformità alle
norme e alle procedure aziendali.
Il target è dunque conosciuto e ben identificabile, quindi in teoria è più facile
comunicarvi.
Ci sono 3 tipi di comunicazione interna:
Strategica: prodotta del Top Management che definisce mission, valori e
filosofia dell’impresa, unite a cultura, strategia e politiche aziendali
Operativa: ha l’obiettivo principale di generare conoscenza e incrementare
competenze e know how tra i soggetti dell’organizzazione
Formativa: attività e strumenti di comunicazione volti a diffondere conoscenze
e competenze distintive all’interno di un’impresa
In base a tali distinzioni, la comunicazione interna può seguire 3 modalità:
Top-down: altobasso, in base all’organigramma aziendale
Bottom-up: bassoalto, con l’obiettivo di avanzare richieste delle risorse interne
all’azienda
Cross: comunicazione empatica, trasversale basata sull’ascolto dei colleghi
Strumenti di comunicazione interna:
Strumenti tradizionali: Strumenti Web 2.0:
Sito Web
Giornale aziendale (house
organ)
Newsletter cartacee Intranet: comunicazione +
materiali
Bacheca Newsletter digitali: molto
interattivo
Incontro vis à vis
Videoconferenze
Cartellonistica
Social network aziendali
Diminuisce email
o Incrementa efficienza
o favorisce bottom-up
o migliora nuove idee
o crowdsouring x nuovi
o prodotti
Un ente o azienda ha una propria storia, identità e prodotti/servizi da comunicare,
intorno a tale realtà è importante creare una narrazione per renderla riconoscibile
(storytelling).
Prima di internet prevedeva l’intreccio di tutte le 5 leve della comunicazione, tra cui
la pubblicità come strumento principe.
Chiarezza, trasparenza, coerenza, ascolto, interattività e conversazione sono le
parole chiave per uno storytelling vincente.
Le 5 Leve della Cdi seguendo questa direzione si sono adattate ed evolute nei
confronti del mercato odierno e dei nuovi consumatori.
I nuovi consumatori prima di acquistare i prodotti e i servizi di una determinata
azienda ne “consumano” identità e reputazione.
Nell’era del Web 2.0 le 5 leve si trasformano in:
Digital PR
Digital Director marketing
Digital advertising
Digital promotion
Digital sponsorship
Con la diffusione del Web in chiave sociologica e di business si sono sviluppate
nuove professioni.
Sono riconosciute in un organigramma aziendale medio-grande e sono coordinate
dal Digital Communication Manager.
Social Media Manager: associabile per i ruoli al Community Manager, coordina
la presenza online di un’azienda. Monitora il sentiment della community sulla
Rete contribuendo alla creazione di contenuti originali e autorevoli al fine di
conversare con i propri utenti.
Il SMM deve avere un’approfondita conoscenza tecnica delle varie piattaforme
(blog, forum, community, social network), ottime capacità di scrittura a
seconda della piattaforma e essere in grado di captare tendenze e interessi
degli internauti
E-Reputation Manager: interno o esterno all’azienda, monitora i flussi di
informazioni relativi ad un’impresa. Con il suo know-how di ingegneria
informatica, unito a sopraffine qualità comunicazionali riesce tramite una
strategia coordinata con il Top Management a mantenere, ristrutturare e sanare
la reputazione di un’azienda con effetti evidenti sulle performance economiche
(es. Caso Colmar dopo servizio Report)
Content Curator: si occupa della cura e della selezione delle notizie di interesse
dell’impresa. Ha autorevolezza nei confronti del target e dell’impresa per cui
lavora.
Il suo compito è selezionare i contenuti interessanti che poi condivide, creando
un valore aggiunto unico che fortifica l’immagine del marchio presso il proprio
target. Deve organizzare, pianificare e preparare un piano editoriale per la
presenza dell’azienda sul Web.
È una figura molto importante per un’azienda che deve comunicare in maniera
continuativa (realtime) con i propri followers risolvendone domande e problemi.
È importante una buona conoscenza tecnica delle piattaforme unita ad una
buona capacità di scrittura e netiquette vicina alla policy aziendale
Web Integrator: si occupa del coordinamento di tutti gli strumenti online e offline
delle varie leve della comunicazione, oppure si limita a intervenire sugli strumenti
legati all’online e affiancando l’integratore specializzato negli strumenti offline
Verso la fine degli anni ’80 l’American Association for Advertising Agencies parla,
per una delle prime volte, di Comunicazione integrata.
Nel 2013 Il West Virginia University Reed College of Media sostiene che le campagne
di comunicazione coniugano varie discipline (es. pubblicità + social media +
relazioni pubbliche) in maniera coordinata, più impatto hanno. Chi organizza
questo genere di campagne deve essere un professionista esperto in grado di
comprendere le varie sfum