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LE TRE FASI DELLA SCRITTURA SONO:
1. Pre-writing (Progettazione): In questa fase, lo scrittore esplora le proprie idee, annota
appunti, liste e parole chiave. L’obiettivo è raccogliere materiale, selezionare gli argomenti
più rilevanti e stabilire una sequenza logica.
2. Free-writing (Redazione): Qui si scrive liberamente, senza preoccupazioni per la forma
o la qualità. Si sviluppa una bozza grezza, includendo tutte le idee che emergono, anche
se non tutte sono state pianificate.
3. Re-writing (Revisione): In questa fase, lo scrittore rivede il testo pensando al
destinatario, migliorando tono, stile, chiarezza e sintesi. Si perfezionano i dettagli per
rendere il messaggio efficace e adatto al pubblico.
Le fasi non sono rigide e possono sovrapporsi, ma è importante che lo scrittore sia consapevole
della fase in cui si trova per adottare l'approccio giusto. 95
PROGETTAZIONE DEL TESTO CON LA TECNICA DEL CLUSTERING
Il clustering è una tecnica di progettazione testuale che stimola la creatività, facilitando la
strutturazione delle idee in modo spontaneo e intuitivo.
Fasi del Clustering:
Identificazione del Tema-Inizio
Si scrive al centro di un foglio la parola chiave dell’argomento e la si circonda con un
cerchio.
Espansione delle Idee-sviluppo
Dopo una fase di rilassamento, si annotano liberamente parole chiave associate, creando
collegamenti tra i concetti con linee. Questo passaggio aiuta a visualizzare priorità e
relazioni tra le idee.
Organizzazione del Contenuto
Si ordina il materiale selezionando l’idea principale per l’inizio (B - Beginning) e quella più
forte per la conclusione (E - End). Gli altri cluster vengono numerati in base alla logica più
naturale.
Questa tecnica è particolarmente efficace per la scrittura su Internet, poiché riflette la struttura
ipertestuale del web, facilitando la creazione di contenuti chiari e ben collegati.
Maria è una personalità complessa e poliedrica,
caratterizzata da interessi eclettici che spaziano dalla
musica classica al rap e dalla letteratura di
Hemingway al fantasy. Si considera orgogliosamente
"multitutto", ritenendo che la complessità sia
sinonimo di intelligenza, anche se il suo carattere
caparbio e bellicoso la porta a non cedere mai nelle
discussioni.
Ama chiacchierare incessantemente e teme il
silenzio, tanto che una mancata notifica sul cellulare
la fa sentire abbandonata. Ha anche una passione per
le bugie, inventando storie straordinarie su incontri con miliardari o astronauti, mai con
persone comuni. Quando si stanca della sua vita da superwoman, trova conforto nella buona
tavola, senza preoccuparsi troppo della linea, confidando invece nei ritocchi al guardaroba.
RE-WRITING SU UN TESTO ALTRUI
Il processo di revisione non consiste nel cercare errori a tutti i costi, ma nell’aiutare lo scrittore
a migliorare il proprio testo. L’editor non è responsabile della stesura finale, ma del supporto a
chi scrive (Lucchini, 2006).
Ci sono tre fasi fondamentali nel lavoro di editing:
1. Leggere: Prima di apportare modifiche, l’editor deve leggere il testo per intero. Se non
lo comprende, deve chiedere chiarimenti all’autore.
2. Esaminare: Non significa cambiare, ma analizzare il testo ponendosi domande
fondamentali: è chiaro e coerente? Mantiene l’attenzione? Il finale è efficace? Le
informazioni sono pertinenti? Funziona nel suo complesso?
3. Ascoltare: È la fase più importante per una buona collaborazione. L’editor deve aiutare
lo scrittore a comprendere i punti critici attraverso domande mirate, evitando correzioni
superficiali o generiche. L’obiettivo è far emergere consapevolezza e migliorare il testo
senza imporre soluzioni.
7-STILE
Lo stile è l’elemento che equilibra razionalità e creatività nella scrittura. Se da
96
un lato esistono abilità logiche come semplicità, sintesi e struttura (hard skill), dall’altro
troviamo seduzione, simpatia e stravaganza (soft skill). Il loro bilanciamento avviene attraverso
lo stile, che permette di adattarsi al contesto e al pubblico.
SCRIVERE COME SI PARLA
Un principio efficace nel business writing è Write the way you speak: più la scrittura si avvicina
al parlato (pur mantenendo correttezza e chiarezza), più risulta autentica e coinvolgente.
Questo approccio contrasta con l’insegnamento scolastico tradizionale, che separa rigidamente
i registri scritto e parlato. Oggi, invece, uno stile colloquiale e rigorosamente corretto è
considerato più efficace.
I NEMICI DELLO STILE
Alcuni elementi possono compromettere lo stile, rendendo la scrittura pesante o inefficace:
1. Luoghi comuni: espressioni logore e abusate riducono l’impatto del messaggio.
2. Scrittura a singhiozzo: abbreviazioni e formule burocratiche rendono il testo
frammentato e poco fluido.
3. Uso eccessivo delle maiuscole: formalismi inutili irrigidiscono la scrittura e
distraggono il lettore.
4. Rabbia e sarcasmo: un tono aggressivo o ironico rovina le relazioni e rende il
messaggio inefficace.
5. Fretta: scrivere senza prendersi il tempo per rileggere porta a testi approssimativi. Le
bozze sono utili per riflettere prima di inviare un messaggio.
6. Pignoleria: un eccesso di dettagli annoia e disperde l’attenzione del lettore,
del testo.
specialmente all’inizio e alla fine
Uno stile efficace richiede equilibrio, naturalezza e attenzione al lettore, evitando rigidità e
artificiosità
DAL BUSINESS WRITING AL WEB WRITING: UN PERCORSO CIRCOLARE
Scrivere per il web migliora anche la scrittura tradizionale, poiché rafforza le competenze del
business writer. Un buon testo online deve essere sia legible (leggibile a livello visivo: font,
spaziatura, contrasto) sia readable (chiaro a livello logico e psicologico: vocabolario, struttura,
contesto).
Per ottenere un testo efficace è fondamentale:
Adottare uno stile coerente con lo scopo della comunicazione (informare, descrivere,
convincere).
Curare inizio e fine di pagine e paragrafi, punti chiave per l’attenzione del lettore.
Scrivere periodi brevi, con colonne strette e spazi tra i paragrafi.
Usare il grassetto per evidenziare parole chiave ed evitare il maiuscolo.
Fare attenzione al corsivo (a volte poco leggibile) ed evitare la sottolineatura (confondibile
con i link).
Utilizzare intestazioni efficaci per sintetizzare il messaggio.
Inserire punti elenco per razionalizzare i contenuti e chiarire le priorità.
Sfruttare parole chiave ripetute per attrarre l’attenzione.
Usare le note per arricchire il testo con spunti e approfondimenti.
Seguire queste regole aiuta a rendere la scrittura web più chiara, coinvolgente ed efficace.
DALLA SCRITTURA LINEARE ALLA SCRITTURA PROFONDA
La scrittura per il web richiede un’organizzazione multilivello delle informazioni, con
collegamenti ipertestuali che guidino il lettore in modo fluido ma non caotico. Non si tratta solo
di scrivere, ma di costruire un ipertesto, come si farebbe con una casa: prima la struttura, poi i
dettagli. 97
SCRIVERE IN MODO VISIVO
Scrivere per il web significa integrare testo, grafica e impaginazione. Il formato diventa parte
essenziale della scrittura e lo scrittore deve imparare a pensare in modo visivo, utilizzando:
Paragrafi brevi e ben spaziati, senza blocchi di testo pesanti.
Titoli, sottotitoli e link per rendere la lettura dinamica.
Una grafica chiara ed elegante che faciliti la navigazione.
Il web writer non è solo autore delle parole, ma anche dello spazio in cui esse si inseriscono.
MICROCONTENT: IL POTERE DELLA SINTESI
Nel web, la sintesi è fondamentale e si esprime attraverso i microcontent, brevi testi che
anticipano e guidano la lettura:
Titoli: chiari, informativi e accattivanti.
Sottotitoli: indirizzano l’attenzione su concetti chiave.
Abstract: offrono un’anteprima del contenuto per invogliare alla lettura.
Alt text: descrizioni brevi per le immagini, utili per l’accessibilità e il caricamento.
Link: collegamenti tra contenuti, che arricchiscono l’esperienza del lettore.
Il talento del web writer sta nel creare link strategici, posizionandoli con attenzione per evitare
distrazioni e migliorare la navigazione.
CONSIGLI PER SCRIVERE: DESTINATARI E FINALITÀ
Il business writing è un’abilità fondamentale per ogni professionista, che deve adattare la
propria scrittura in base ai destinatari e agli obiettivi comunicativi. Ecco alcuni consigli utili:
Scrivere sempre: la pratica costante migliora la scrittura. Annotare esperienze, pensieri e
racconti aiuta a sviluppare uno stile più efficace.
Scrivere di tutto: variare generi e stili evita rigidità e arricchisce le competenze espressive.
Leggere molto: la lettura, sia professionale che narrativa, stimola la creatività e affina le
capacità di scrittura.
Riscoprire il passato: la retorica, intesa come arte di comunicare in modo chiaro e
persuasivo, resta una risorsa preziosa, anche in ambito aziendale.
Guardare al futuro: Internet e i social media offrono nuove opportunità per migliorare la
scrittura, insegnando sintesi, interazione e capacità di coinvolgere il lettore.
Scrivere bene significa esercitarsi continuamente, esplorare nuove forme espressive e adattarsi
ai cambiamenti della comunicazione 98
CAPITOLO 6: LA COMUNICAZIONE INTERNA
61.COS’È LA COMUNICAZIONE INTERNA
La comunicazione interna può essere collocata nella:
Direzione comunicazione: Rilevanza della comunicazione interna per la
comunicazione esterna sono sotto la stessa direzione
risorse umane: vuole enfatizzare la rilevanza della comunicazione interna per la
gestione delle persone. La comunicazione interna incide su dinamiche e aspetti
psicologici che hanno a che fare con la gestione delle risorse umane. Scelta strategica
la comunicazione interna viene inserita nelle risorse umane a livello italiano. In generale,
sempre di più, oggi la comunicazione interna è collocata nella direzione comunicazione, questo
deriva dal modello anglosassone.
la comunicazione interna oggi è un mercato in crescita.
COSA È LA COMUNICAZIONE INTERNA
La comunicazione interna è la comunicazione che avviene all’interno delle organizzazioni
→ Un nuovo assioma: «Non si può non comunicare all’interno dell’impresa»
La comunicazione interna gestita in modo strategico è l’ambito della comunicazione
d’impresa che si rivolge ai collaboratori intesi come stakeholder
Sinonimi: comunicazione organizzativa, comunicazione con i collaboratori, relazioni interne,
rel