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LA PROGETTAZIONE

1. Introduzione

Le pagine che seguono ripropongono in forma sintetica i risultati di una ricerca (Lipari 1987)

realizzata con lo scopo di individuare idee e strumenti di lavoro utili per l’elaborazione, in campo

formativo, di strategie progettuali metodologicamente fondate. La presentazione dei risultati della

ricerca rispecchia il percorso seguito dall'indagine.

L'approccio emergente è più come una prospettiva di riferimento per l'azione che come un sistema di

regole e vincoli procedurali.

L'elaborazione di un progetto implica un'attività intellettuale e operativa di trasformazione di

situazioni date in situazioni desiderate, nella quale gli scopi che il progetto si prefigge di perseguire

rappresentano un criterio organizzatore.

Questa formulazione è completata dalla nozione di razionalità, che può essere considerata come una

modalità di applicazione del pensiero alla realtà operativa.

Due sono le principali concezioni relative alla teoria della razionalità:

- La razionalità assoluta: è capace di ipotizzare la possibilità che l'uomo sia capace di elaborare le

proprie scelte e decisioni in condizioni di totale controllo delle variabili che caratterizzano il suo

campo d'azione.

- La razionalità limitata: la scelta della soluzione migliore in un determinato contesto

Un intervento progettuale è un insieme di azioni orientate allo scopo in cui i progettisti applicano a

un dato contesto le risorse di cui dispongono per conseguire un risultato specifico. La razionalità che

caratterizza il loro comportamento è quella razionalità limitata che conferisce al corso d'azione

progettuale una capacità di confronto con le variabili intervenienti adeguata alle incertezze che

caratterizzano ogni contesto in cui si agisce. La dimensione di incertezza è uno dei vincoli che

l’azione progettuale deve costantemente fronteggiare.

2. La logica del progetto applicata ai processi formativi

L'uso di espressioni lessicali variamente legate all'idea di progetto è una consuetudine diffusa che

conferisce alle azioni formative compattezza ed organicità interna. –

La progettazione è una specifica modalità di pensare, organizzare e agire e consente agli attori

progettisti di:

- Ordinare idee

- Finalizzare e organizzare l'azione

- Valutare i risultati conseguiti

La riflessione sarà centrata essenzialmente sui nessi tra progettazione e razionalità.

Cogliere le possibili dimensioni applicative dell'idea di progetto assume caratteristiche diverse a

seconda del tipo di razionalità da cui trae ispirazione.

Si è fatto ricorso all'espressione “tipo di razionalità” per sottolineare il fatto che non è più sostenibile

l'idea dell'esistenza di una razionalità unica.

Quindi la razionalità è un criterio di scelta:

 modello di razionalità assoluta: cioè il progettista riesce a elaborare le proprie scelte e strategie

avendo una visione omnicomprensiva di tutte le variabile interne ed esterne al contesto

operativo. Ottimizzazione cercare la soluzione migliore in assoluto.

8

 Modello di razionalità limitata: le scelte sono effettuate in base a una razionalità locale che

induce ad adottare soluzioni soddisfacenti. Soddisfazione cercare la soluzione che nelle

condizioni date, superi una soglia minima di soddisfazione.

La concezione opposta è la teoria della razionalità limitata che si basa su una visione dei

comportamenti umani che postula l’impossibilità dell’uomo di trovare soluzioni ottimali ai problemi.

L’attore agisce in condizioni di incompletezza informativa e cognitiva e di limitata capacità

previsionale, effettua scelte scartando finalità di ottimizzazione e optando per quelle soluzioni che

sembrano rispondere ai requisiti minimi di soddisfazione.

La discussione sui due modelli di razionalità ci consente di confermare la fondatezza e la rilevanza

della relazione tra razionalità e progettazione e individuare le conseguenze e le implicazioni che

derivano dall'accettazione della teoria della razionalità limitata. 3

Classificazione dei modelli intellettuali e operativi di progettazione strategie progettuali:

funzionale o dell’analisi funzionali

1. strategia 

strategie euristiche o dell’apprendimento

2. le prime due corrispondono ad approcci fondati su

due modelli opposti di razionalità cioè assoluta e limitata

la

o dell’indagine

3. strategie dialogiche-discorsive terza parte da un concetto di razionalità

limitata e tematizza il progetto come un continuo dialogo tra gli attori del contesto. quindi la

progettazione è un’indagine collettiva 9

3. Modelli di progettazione formativa: una classificazione

Cercheremo di esaminare un insieme selezionato di contributi specificamente centrati sui temi della

progettazione formativa.

L'esame comparato dei modelli progettuali è stato condotto a partire dai seguenti 5 prerequisiti

interpretativi che costituiscono il punto di vista della ricerca:

1. Un progetto formativo è al tempo stesso un processo logico

2. I contenuti di metodo inglobati dalle attività di progettazione formativa non sono riducibili al

solo campo delle scienze educative

3. La progettazione formativa non si limita a circoscrivere il proprio campo nel solo ambito della

predisposizione dei programmi legati alle attività didattiche

4. La progettazione formativa è un processo globale e sistemico

5. La progettazione formativa ha una sua fisionomia metodologica altamente flessibile

Un altro criterio che ha guidato l'analisi comparata consiste nell'individuazione di quattro indicatori

di importanza: analisi del contesto, analisi dei bisogni di formazione, definizione degli obiettivi della

formazione e valutazione o verifica dell'intero processo.

Una considerazione preliminare riguarda la concezione della formazione emergente dalla lettura

analitica di ciascun modello: esiste una visione scarsamente omogenea del senso dell'azione

formativa. In alcuni modelli elaborati con specifico riferimento alla formazione professionale

addestrativa pesano molto concezione meramente strumentali della formazione.

Un altro stimolante spunto di riflessione derivante dall'analisi dei modelli presi in esame riguarda la

concezione del metodo progettuale. Tutti i modelli sono caratterizzai da una metodologia di tipo

sequenziale.

L’analisi ha infine tenuto conto delle seguenti dimensioni che influenzano l’impianto e l’equilibrio di

ciascun modello:

1. Concezione della formazione: emergente della lettura analitica di ciascun modello: esiste una

visione scarsamente omogenea del senso dell’azione formativa. In alcuni modello elaborati

nello specifico riferimento alla formazione professionale addestrativa pesano molto

concezioni meramente strumentali della formazione.

2. Concezione del metodo progettuale: tutti i modelli sono caratterizzati da una metodologia di

tipo sequenziale

3. Componenti disciplinari inglobate: campi disciplinari di riferimento

4. Ambito di applicazione

5. Grado di capacità operazionale

6. gestibilità 10

L'azione progettuale è considerata come una sequenza di fasi e sottofasi logicamente e

cronologicamente ordinate.

I rischi di irrigidimento metodologico derivanti da un'interpretazione schematica della prospettiva

sequenziale possono essere evitati solo se la suddivisione in sequenze è considerata solo come un

espediente di metodo ed entro i limiti vincolanti della scomposizione meramente analitica e della

scansione diacronica delle azioni progettuali. –

Il quadro che emerge segnala un certo squilibrio tra le parti tecnico analitiche del disegno

progettuale: ciascun approccio infatti privilegia alcune dimensioni tecniche sfumando o

trascurandone altre. I temi dell'analisi del contesto e dell'analisi dei fabbisogni trovano un

approfondimento particolare negli approcci elaborati con riferimento alla formazione manageriale.

Per quanto riguarda la valutazione, l'importanza ad essa attribuita nella maggior parte dei modelli non

sembra essere adeguata a una coerente concezione dell'azione progettuale, nella quale dovrebbe

essere implicita la necessità che il progettista verifichi i risultati di volta in volta conseguiti dalle

attività realizzate.

Gli approcci sottoposti ad analisi comparata, pur se accomunati dalla prospettiva metodologica della

progettazione formativa, si differenziano tra loro in ragione:

- della maggiore o minore attenzione a ciascuna delle 4 variabili chiave della nostra griglia di analisi

- della concezione stessa della metodologia progettuale che ispira e orienta le proposte di ciascun

approccio

4. Dai modelli alla prospettiva situazionale e contingente

Proviamo ora a descrivere uno schema progettuale rispondente alle caratteristiche dell'approccio

adhocratico (attività progettuale con intervento ad hoc).

Secondo questa prospettiva progettare significa agire con strumenti metodologici appropriati per

delineare interventi di formazione dotati di variabile grado di complessità, finalizzati e orientati al

conseguimento di risultati apprezzabili.

Si tratta di combinare un insieme di azioni tecniche che consentano di rendere possibile la

trasformazione di situazioni esistenti in situazioni desiderate. Se dunque la trasformazione è l'essenza

del progetto si fondono insieme due dimensioni centrali: quella analitica/esplorativa, riferita alla

conoscenza delle situazioni esistenti, e quella intenzionale/costruttiva, riferita al cambiamento delle

situazioni date. 11 –

Da questo punto di vista l'azione progettuale può essere considerata come un processo di ricerca

azione, nel senso di una produzione della conoscenza specifica che genera cambiamento.

trasformazione dell’azione

Produzione di conoscenza –

Dato quindi l'orientamento operativo della ricerca azione i suoi assunti metodologici fondamentali

trovano un campo di applicazione di particolare efficacia nell'ambito degli interventi formativi

C’è un forte coinvolgimento attivo degli attori che vivono la situazione

progettualmente fondati.

oggetto di indagine.

Sulla progettazione formativa, possiamo inoltre dire che essa si presenta come:

 strumento flessibile che si pone come guida logica degli interventi formativi e orienta l'azione

senza prescrizioni vincolanti.

 Inoltre tende a sottolineare la configurazione di processo globale e sistemico del progetto, essa

infatti è rappresentabile come l'intero processo operazionale e comprende tutte le azioni.

Uno schema della progettazione si divide in 3 aree:

• Preparazione:

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Publisher
A.A. 2017-2018
23 pagine
3 download
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PED/03 Didattica e pedagogia speciale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher sara92p di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Progettazione nei contesti educativi e formativi e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia o del prof Cecconi Luciano.