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8. ANALISI COMPARATIVA DEGLI APPROCCI DI VALUTAZIONE
Ciò che risulta interessante ai fini di una proposta integrativa risiede nell'individuazione di complementarità.
L'individuazione di queste complementarità conduce alla definizione di un approccio sistemico multiprospettico
nell'analisi di tutte le componenti e relazionale nell'individuazione dei rapporti che collegano tali componenti.
2°PARTE
LINNE DI INTEGRAZIONE IN PRSPETTIVA SISTEMICA PER LA VALUTAZIONE DEI SISTEMI
FORMATIVI
Una ricerca valutativa viene avviata dalla richiesta di un committente che può essere interno o esterno al mondo
della ricerca. Talvolta la domanda di valutazione si presenta così puntuale e circoscritta da sembrare disegnata su
un modello e l'utilizzazione di quest'ultimo potrà soddisfare al meglio la richiesta. Spesso, invece, la domanda è
generica: il committente chiede al ricercatore di valutare l'efficacia di un corso, la qualità dell'intervento, senza
porre vincoli specifici all'oggetto di indagine.
Dinanzi alla genericità operativa della richiesta, il ricercatore può adottare:
uno specifico modello e filtrare la porzione di realtà che esso permette di indagare
– più modelli per indagare oggetti diversi con strumenti diversi
– più modelli per indagare il medesimo oggetto con strumenti diversi e diversi oggetti con il medesimo
– strumento.
La prima soluzione è teoricamente valida ma conduce a risultati di valutazione coerenti con il modello piuttosto
che con la realtà. La seconda soluzione tende a separare gli oggetti di valutazione in funzione della loro possibile
indagine con un modello o con l'altro. L'ultima soluzione si presenta come una proposta che integra funzioni e
metodi per indagare la realtà, nello sviluppo del tutto e delle parti, per comprenderne la complessità e la dinamicità.
9. LA VALUTAZIONE DEI PROCESSI FORMATIVI IN PROPSETTIVA SISTEMICA
Il concetto di sistema comporta almeno 2 chiavi d lettura: una strutturale e una funzionale. Il concetto che può
coniugare le due chiavi è quello di relazione inteso sia come struttura che veicola i processi tra gli elementi del
sistema, sia come processo di comunicazione tra gli elementi che, in quanto comunicanti, inducono loro stessi e la
struttura relazionale che li contiene a continue trasformazioni e a progressivi cambiamenti di stato del sistema.
Ma le trasformazioni di un sistema possono essere indotte anche dal suo esterno e non solo dalle relazioni interne,
anzi sono le sollecitazioni esterne che alimentano la validità del sistema facendo in modo che i cambiamenti interni
non si riducano a movimenti meccanici dell'autoreferenzialità. La capacità di osmosi tra un sistema e il suo esterno
si può definire in termini di dipendenza\autonomia che esso manifesta rispetto ad altri sistemi più ampi o
rispetto ad altri sistemi collaterali che con esso condividono elementi, relazioni e scopi.
Quindi possiamo definire un sistema come una rete in evoluzione di processi intenzionali, una rete di interazioni e
di interrelazioni che avvengono tra elementiagenti che perseguono il medesimo scopo. Per il sistema di nostro
interesse lo scopo è quello di fornire nuove competenze.
IL SISTEMA FORMATIVO
Esso viene inteso come un microcosmo le cui componenti costitutive e le relazioni che tra esse intercorrono possono
essere sufficientemente tenute sotto controllo e la cui esistenza è giustificata dagli scopi formativi che persegue e
dagli effetti raggiunti tramite i processi in esso attivati. Il nostro sistema formativo può essere concretamente
rappresentato dalla rete di processi che muove un Centro di Formazione oppure il Settore di Formazione di
un'agenzia di servizi formativi.
4 gruppi di componenti di un sistema formativo:
componenti con funzioni di indirizzo di politica formativa (programmazione) i cui attoriagenti si
– rappresentano nei decisori
componenti con funzioni di organizzazione e di governo degli interventi formativi (progettazione) i cui
– attoriagenti si rappresentano negli organizzatori e nei coordinatori
componenti con funzioni di gestione e di applicazione delle attività formative (applicazione) i cui attori
– agenti s rappresentano nei formatori, insegnanti e animatori
componenti con funzioni di acquisizione e trasformazione di competenze (produzione) i cui attoriagenti si
– rappresentano nei partecipantiallievi
Le relazioni che associano a 2 a 2 le componenti danno luogo a una rete di attività bidirezionali inerenti
rispettivamente:
programmazioneprogettazione: politica organizzativa. Rappresenta il raccordo organizzativo tra interno
– ed esterno del sistema formativo. Si pianifica nell'individuazione di strategie formative opportune e si
valuta sulla base della pertinenza della domanda e dell'adeguatezza della risposta.
Progettazioneapplicazione: progettazione di fattibilità. Organizzazione e coordinamento di interventi
– formativi.
Applicazioneproduzione: gestione dell'intervento. In essa si consuma la comunicazione formativa
– primaria, quella in cui la relazione si esplicita nel rapporto formatore formato.
Programmazioneapplicazione: politica di gestione. Raccordo tra bisogni di formazione e le competenze sui
– contenuti e sulle metodologie dei formatori. La relazione si esplicita nella calibratura della preparazione
assistenza dei formatori.
Produzioneprogrammazione: politica di produzione delle competenze. Raccordo di output tra gli esiti
– dell'azione del sistema formativo e il contesto che l'ha promossa. La relazione si esplicita nella
compatibilità delle attese dei partecipanti con i bisogni individuati in fase di programmazione.
Progettazioneproduzione: progettazione delle risorse. Reperimento di risorse al fine di attivare progetti
– specifici e differenziati in base ai bisogni formativi che emergono dagli utenti reali.
Il dialogo tra le componenti del sistema si complessifica triangolando le relazioni, avremo così 4 aree di analisi:
programmazione, progettazione, produzione, applicazione. Questa ripartizione permette la valutazione integrata
del sistema formativo. Ogni relazione e ogni area, nel momento in cui vengono sottoposte ad osservazione, fungono
da perno temporaneo intorno al quale ruota l'intero sistema.
1. area di programmazione: in essa si coniugano e si valutano i processi formativi connessi alla politica
organizzativa, alla politica di gestione e alla produzione delle competenze. Conduce ad un programma che
è protocollo di intesa (tra committente e agenzia formativa) e contratto formativo ( tra utenti
partecipanti ed agenzia). È questo il luogo che coniuga l'interno con l'esterno del sistema, che definisce la
sua permeabilità e la sua autonomia. La permeabilità del sistema formativo è commisurata alla sua
capacità di cambiare cogliendo le sollecitazioni provenienti dall'esterno. La sua autonomia è designata
dalla capacità di riconoscersi e di farsi riconoscere come professionalmente competente nel formare. È il
sistema formativo nella sua globalità che convalida il progetto, è il sistema sociale allargato che convalida
l'efficacia dei processi avviati nel e dal sistema formativo.
2. Area di progettazione. In essa si coniugano e si valutano i processi formativi legati alla politica
organizzativa, alla progettazione di fattibilità e alla progettazione delle risorse. Nella formazione il
progetto per eccellenza riguarda l'ideazione e la formulazione di un curricolo e di piani di lavoro, ordinati
e particolareggiati, mediante i quali si definisce progettualmente l'itinerario formativo, didattico e
metodologico, migliore per raggiungere i risultati ipotizzati.
Il curricolo è un progetto formativo teso ad organizzare e a coordinare molteplici fattori che convergono
nella formazione; la sua funzionalità è quella di ottimizzare e di razionalizzare l'intervento del formatore,
di facilitare la comunicazione tra l'èquipe dei formatori e lo staff organizzativo, di rendere intelligibile e
padroneggiabile ai partecipanti il cursus di formazione. La competenza al progettare è più necessaria nelle
situazioni dove le condizioni di incertezza e di variabilità sono elevate.
3. Area di applicazione. In essa si coniugano e si valutano i processi formativi connessi alla politica di
gestione, alla progettazione di fattibilità e alla gestione dell'intervento. L'efficacia del curricolo si misura
nella sua aderenza quotidiana ai fenomeni che si succedono nella conduzione dell'intervento formativo. Ne
consegue che ogni azione formativa è soggetto ed oggetto di cambiamento, si plasma in modo dinamico,
variabile e multidimensionale nell'integrazione delle personalizzazioni. I fattori che determinano i processi
di acquisizione delle competenze non sono solo quelli cognitivi ed intellettivi ma sono sopratutto quelli che
afferiscono all'esperienza pratica ed operativa degli allievi partecipanti, nonché quelli affettivi e
motivazionali.
I fattori che determinano i processi di formazioneinsegnamento riguardano la capacità di tradurre i
contenuti in opportuni percorsi formativi, la capacità di ascoltare, di osservare e di dialogare.
4. Area di produzione. In essa si coniugano e si valutano i processi formativi connessi alla produzione delle
competenze, alla progettazione delle risorse e alla gestione dell'intervento. L'azione formativa punta
all'acquisizione, alla trasformazione e alla riorganizzazione di competenze e di abilità, di conoscenze e di
padronanze. I risultati dell'azione formativa intenzionale devono essere osservabili. Questi risultati
fotografano lo stato temporaneo o conclusivo del sistema formativo: non ci si limita all'analisi dei risultati
negli allievi ma si comprendono anche quelli delle altre componenti.
Principali scopi di in sistema formativo:
sviluppare la coesione interna del sistema
– promuovere la professionalità dei formatori
– sviluppare strategie gestionali e competenze organizzative
– omologare le capacità comunicative tra i sottosistemi
– uniformare le procedure didattiche, organizzative ed operative
– ottimizzare e governare le risorse intellettuali e tecnologiche
– promuovere le capacità di integrazione dinamica con le innovazioni culturali, metodologiche e tecnologiche
–
Il sistema formativo si configura come un'impresa che produce servizi, la sua produttività si misura nella qualità
del servizio offerto e successivamente sugli esiti formativi raggiunti.
Anche la valutazione non può limitarsi all'accertamento degli esiti finali dell'intervento ma dovrà all