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ETICA DEL PROTESTANTESIMO
Nuovo concetto di grazia che Lutero fa proprio e che è stato ripreso da Calvino,
ma separandolo dalla chiesa. Hegel si riferisce a Calvino più che a Lutero
perché quest’ultimo mette in discussione che le opere buone possano servire ad
alleviare i peccati. La chiesa non può garantite la grazia divina, dice, che è
invece data gratuitamente. Lutero su questo è un po rigido. La libertà è ora
intesa come schiacciamento dell’uomo, che spera nella grazia ma non ha alcun
elemento se non la speranza di essere salvato. La predestinazione per Calvino:
non a caso il capitalismo si diffonde inizialmente in Inghilterra e America dove
è più comune una Chiesa di ispirazione della dottrina rigida di Calvino della
predestinazione, ove non si può sapere se saremo salvati perché la salvezza è
data alla nascita. Il successo è da intendere come segnale che si è stati
predestinati, salvati. Se il capitale viene usato per aumentare i consumi il
capitale non produce ricchezza, ecco che la ricerca del segnale ci da le risposte:
il capitale deve essere accumulato e non speso nei consumi che sono negativi.
Il relazionalismo critico.
Popper e il suo concetto di verità: si pronuncia contro una filosofia dogmatica
(chi pensa di avere la verità in tasca è il dogmatico) Il contrario è chi dice la
verità è irraggiungibile, ovvero lo scettico o il relativista. Questo criticismo va
distinto: non è dogma ma nemmeno relativismo, piuttosto è credere nella
possibilità della ragione di costruire una scienza che pero non è mai dimostrata
in modo dogmatico, di una verità definitiva ma come qualcosa che assomiglia
alla verità che dev’essere perfezionata. Dice Gattei che la scienza non è fondata
su base solida ma più su una palude, instabile, metafora discutibile perché
Popper crede nel progresso della scienza. Popper parla di falsificazionismo,
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contrapposizione con verificazionismo: la scienza non è basata su dimostrazioni
che la verificano ma è basata sulla falsificazione, ovvero rimane un sapere
valido se non è falsificata e non se è verificata. Aristotele, il metodo del
sillogismo dalla deduzione si ricavano le conseguenze particolari. La scienza
non solo in Aristotele, non può che essere dimostrazione della verità. Il
problema è come stabilire i principi di carattere generali, problemi che sorgono
in tutta la scienza (Galileo…). Attraverso l’induzione (da Aristotele). Popper è
critico radicale dell’induzione, che per lui non ha alcun valore, mentre non
critica la deduzione. Secondo Popper l’induzione è una grande illusione,
l’osservazione non può avere la pretesa di comprendere i casi particolari perché
è impossibile coglierli tutti. La scienza per esso è il frutto dell’invenzione,
scoperta, fantasia, immaginazione, intuizione e poi la ragione per mostrarne il
peso, come formulare la teoria, la logica, di controllare la teoria, la quale non
nasce da un procedimento metodico o serie di regole. Questo perché i casi
osservabili sono infiniti. Contro il principio dell’induzione che è alla base della
scienza contemporanea. Per lui l’induzione è inutile.
Atteggiamento critico di Popper, il quale lo adotta nel pensiero politico, ovvero
nel modo in cui si debba costruire la scienza e il modo in cui si debba pensare la
societa, lo Stato, l’istituzione politica, che è tutto fondato sul confronto critico
che non arriva mai alle certezze definitive ultime riconosciute da tutti, quindi ad
una società aperta e non chiusa. O ci si adegua e si è fuori dalla scienza.
Seconda parte del testo G. del trincio inazione , Popper professore medie e dice
che induzione errore anche dal punto di vista pedagogico che riempie la testa
dei ragazzi che in realtà non hanno la testa vuota, e queste esperienze introdotte
sono estranee alla vita dei ragazzi. Popper si laurea con una tesi in psicologia
della mente, fa il dottorato, abilitato all’insegnamento della matematica alle
medie, e ciò lo immette su una strada che lo porta alla negazione del valore
dell’induzione. La geometria euclidea è alternativa a ciò che finora era servita
da maschera per costruire la scienza naturale. La scoperta di diverse visioni
dello spazio pone il problema di quale geometria può essere usata come
sostegno alla scienza. Nella sua tesi affronta questo tema; e si avvicina alle
teorie di A. Einstein: allora la tesi era che le geometrie devono essere verificata
per mostrare quali di queste danno risultati migliori. Mentre Popper, leggendo
Einstein, comprende che le geometrie finora usate sono un sapere vuoto. Nel
momento in cui si applica queste geo. alla realtà, quella geo. non può essere
considerata vera, piuttosto la si deve vedere vicina alla verità, parzialmente
vera. Da qui la necessita di misurare la percentuale di verità. Da qui nasce la sua
opera “La logica della ricerca”.
Pagg. 28 8
Le tre teorie (p.56):
1. scienziato francese: si sceglie una delle geometrie e si verifica se è efficace,
altrimenti si adotta un’altra geometria;
2. E. scienziato tedesco: si deve fare esperienza e partire dai vari casi ;
3. Einstein: nella misura in cui le geo. sono certe, non si applicano al mondo
reale, mentre se si applicano al mondo reale sono soltanto approssimazione
alla verità.
Attacco di Poter ai positivisti. L’errore sta nel fatto che hanno la pretesa di dare
risposta complessiva di tuta la realtà e trovano sempre conferme, facili da
trovare, ma si deve invece trovare prove in grado di falsificarle.
Pagg. 58/59 Per poter essere empirica una teoria deve essere falsificabile. La
ragione deve ricavare dalla teoria le asserzioni base che possono falsificarla. Le
asserzioni devono per essere divise in due tabelle: Falsificatori e verificatori. Le
asserzioni base in due sottospecie che non possono essere vuote, due tab. Ogni
teoria è scientifica se è in gradi di costruire due tabelle:
1. tab. dei falsificatori. contiene le asserzioni base che la teoria vieta o esclude.
Una teoria che non può dichiarare i fatti che la possono mettere in crisi non
è una teoria scientifica. La chiama la classe dei falsificatori potenziati. Ogni
teoria deve indicate quei fatti che la possono mettere in discussione;
2. tab. dei verificatori. Le asserzioni base che la teoria permette.
“Una teoria è empirica se la classe dei suoi falsificatori potenziali non è vuota”.
Se queste 2 tab. sono entrambe presenti va bene, se è vuota la I (falsificatori),
la teoria non è empirica, quindi è priva di fondamento scientifico.
Pag.61 vi è la contrapposizione contro il principio dell’induzione. Popper:
principio che esclude il principio dell’universalità, ciò che è peculiare, mentre
non esclude l’astrologia. Ma ciò che ha valore universale non ha valore
oggettivo. L’astrologia è la credenza negli astri, che si dovrebbe escludere dalla
scienza. Per Popper la metafisica è positivo in polemica con W. che è anti-
metafisico. Secondo P. è un sapere sensato ma non significa che è un sapere
scientifico, perché deve essere sperimentato, empirico. Es. l’anima è diversa dal
corpo, è di certo confutabile, di confronto critico. E’ sensato tutto ciò che è
critico, ma il metafisico rimane non empirico. L’atomismo è inizialmente
metafisico. Non ci sono elementi che la falsificano, poi diventa una scienza
perché si trovano elementi costitutivi.
Popper nel ’35 pubblica la sua opera; nel ’38 non aspetta la conversione degli
occupanti del suo paese, in quanto ebreo, e si rifugia in Nuova Zelanda e
insegna all’università. E’ informato sulla situazione della guerra mondiale.
Lavora sulla filosofia della scienza approfondendo e intervenendo per precisare
il modo in cui la scienza deve essere intesa, esule lontano dalla patria, scrive “la
miseria dello storicismo” nel 44, contro lo stoicismo in generale, senza
distinzioni, e “la società aperta e i suoi nemici” nel 45. Viene chiamato ad
insegnare a Londra alla scuola di economia e vi rimane fino alla pensione,
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insegnando filosofia della mente. Viene spesso chiamato a tenere conferenze,
anche in Italia, e molti seguaci che lo contestano anche e muore nel 94
scrivendo la sua ultima opera “Tutta la vita è un risolvere problemi”, da il senso
dell’insoddisfazione perenne dell’uomo per ottenere soluzioni sempre nuove.
Scrive moltissime opere, il suo successo nella fine del secolo scorso. Antiseri è
un suo allievo (leggere la sua introduzione che esalta molto Popper).
E. Usser e la fenomenologia, scienza del 900, deriva da fenomeno, richiama
la lingua greca, ciò che appare alla coscienza, poi studio del fenomeno (da
Kant), focalizzare l’attenzione al fenomeno, sui modo con cui le cose si danno
alla coscienza. Studia i modi attraverso i quali la realtà viene colta dalla
coscienza, la quale da significato alle cose. Diventa importante l’intenzionalità,
l’attività della coscienza che è quella di rivolgersi a, relazionarsi con…
Coscienza-Io-Soggettività sono i tre termini che U. usa per indicare la stessa
cosa. La realtà del mondo ha sua sussistenza/esistenza indipendente dalla
coscienza? Oppure è la coscienza che li produce? Da qui il realismo e poi
idealismo di U.
- Realismo: la coscienza è altra cosa rispetto al mondo, che esiste quando è
intenzionato dalla coscienza.
- Idealismo: tutto ciò che esiste esiste soltanto in funzione dell’attività della
coscienza.
Cartesio: la cosa pensante, la coscienza che non è solo attività ma è realtà.
U. nasce in Moravia (Repubblica Ceca) nel 1859, nel pieno sviluppo Impero
Austro-ungarico, dominio degli Asburgo di Vienna. Di lingua tedesca, religione
ebraica, poi si converte e diventa luterano. Si forma a livello accademico a
Berlino, Lipsia. Diventa professore universitario e insegna nella bassa Sassonia
in una università molto importante all’avanguardia nella medicina, scienze,
farmacia. A Friburgo diventa prof. ordinario e tra i suoi allievi troviamo
Eidegher, diventando poi uno dei suoi successori quando U. va in pensione. E.
aderisce al movimento nazional-socialista, che sostiene lo sterminio nazista.
Un figlio di U. muore. Incontra un monaco francescano che sta facendo una tesi
su U. il quali gli mostra tutte le sue 40mila pagine mai pubblicate. Muore nel 38
e la moglie teme la distruzion