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Riassunto esame storia della filosofia moderna e contemporanea, prof. Pagano, libro consigliato "Lezioni di filosofia della storia" di Hegel; 1821/1824/1827 Pag. 1
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Estratto del documento

Il CONCETTO DI RELIGIONE:

1) Desumere il concetto dalla rappresentazione

2) Dimostrarne la necessità

Questo movimento comporta un'ascesa; il "concetto" viene assunto come un presupposto

che deve essere posto nella sua necessità. Ciò comporta due compiti:

1) Descrivere l'esperienza religiosa

2) Dimostrarne la verità

Questo processo, peò, rivela una debolazza sin dall'inizio: se ci si affida al mondo della

rappresentazione senza criteri, il momento decsrittivo viene abbandonato a se stesso. Il vero

problema è il "prendere" tutto il contenuto così come la rappresentazione ce lo offre, senza

riordinarlo.

--> Da ciò deriva quello che sembrerebbe il tentativo di sperimentazione.

Il concetto di religione in generale è presentato da Hegel come costituito da due momenti:

1) oggetto: Dio

2) soggetto: coscienza dell'uomo

il problema è: che rapporto sussiste tra queste due entità?

OGGETTO-->SOGGETTO

Dio--> Coscienza

Rappresentazione-->Culto

Dimostrazione della necessità della religione: il concetto di religione consta di due

momenti:

1) momento oggettivo

2) momento soggettivo

La dimostrazione vuole mirare a chiarire l'unità tra i due momenti. Bisogna dimostrare che

la religione è un risultato e poi sviluppare la sua verità in quanto tale.

In un primo momento coscienza e oggetto sono distinti, poi la coscienza si unisce

all'oggetto.

Qui si forma il concetto di religione che, come abbiamo già detto, consta di due momenti:

1) osservazione empirica

2) concetto speculativo 2

-Il presupposto empirico consiste nella rappresentazione che abbiao già della religione

prima di accostarci alla scienza.

-A sua volta il presupposto speculativo rinvia alle scienze che precedono la nostra.

Qui Hegel si confronta con:

Jacobi: sapere immediato per arrivare alla conoscenza di Dio

– Schleiermacher: sentimento per arrivare alla conoscenza di Dio

Soluzione di Hegel: lui ricerca un'altra esperienza che possa riconoscere adeguatamente

l'essere dell'oggetto --> si chiamar "coscienza ulteriormente determinata"

(Qui vi è un accenno all'imperativo categorico post-kantiano).

Dal punto di vista speculativo è possibile pensare alla religione e alla filosofia, ma questo

pensiero è accessibile solo a chi pensa egli stesso per primo.

Per quanto riguarda queste lezioni possono essere trovate somiglianze/differenze con la

Fenomenologia:

Somiglianze: nelle intenzioni è lo stesso percorso di ascesa della coscienza comune dal

punto di vista assoluto.

differenze: la Fenomenologia muove dall'esterno per arrivare all'interno, qui vi è il

procedimento opposto.

LEZIONI DEL '24

Nei corsi del '24 la religione viene definita come l' "autocoscienza dello Spirito Assoluto";

rispetto al corso del '21 lo sviluppo è certamente più unitario in quanto si mostra che la

verità della religione non è solo il risultato della ricerca è essa stessa il percorso -->

"GEGENSTOSS"= CONTRACCOLPO

Il passaggio iniziale è dato dal momento teoretico ( rappresentazione del concetto di Dio) a

quello pratico (cullto di Dio).

RAPPRESENTAZIONE:

1) Coglie il divino nella natura

2) Interviene la riflessione 3

3) Compare la rappresentazione cristiana

4) interviene il CULTO

Il culto cristiano eleva lo spirito a Spirito Assoluto --> tutto questo è già implicito nel

termine "autocoscienza dello Spirito Assoluto" da cui si è partiti, ma ora, attraverso questo

movimento, viene spiegato.

LEZIONI DEL '27

Qua tutta l'esposizione è spostata sul secondo momento, quello speculativo. La coscienza ha

accesso diretto a Dio, la verità non viene da fuori, ma è presente nella coscienza; i due lati

qui non si possono affatto separare --> Dio è spirito concreto che è presente e rivelato allo

spirito finito.

Il contenuto religioso è la verità di tutto e ciò è già stato provato prima dalal filosofia della

religione --> essa deve cominciare con una semplice assicurazione che, di fatto, rimanda ad

un cammino già compiuto.

L'esperienza religiosa non diventa più il risulttao, ma è parte integrante della prova. La

religione ha intrinsecamente un rapporto duplice: da un aparte è l'elevazione dell'uomo a

Dio, dall'altra il realizzarsi dello Spirito.

La grande differenza dal corso del '24 sta nel fatto che ora la dimensione religiosa

dell'ascesa è portata essa stessa sul terreno dello Spirito e cinsiderata in riferimento al

concetto, non è solo un momento decrittivo ('24). --> questo perchè vi è già una dimensione

religiosa e un movimento religioso nell'uomo che sta anche solo cercando Dio, senza ancora

averlo raggunto.

Nelle lezioni del '27 è più articolata la dimensione della rappresentazione; alcune

rappresentazioni hanno valore storico, altre mitico e altre non sensibile (quindi solo

spirituali). --> Il concetto compie questo movimento di interiorizzazione; il concetto non è

niente altro che l'interiorizzazione di una data rappresentazione.

--> In questo carattere relazionale dell'unità del concetto si fonda il rapporto tra la

dimensione logica e quella ermeneutica! <-- 4

Dettagli
Publisher
A.A. 2014-2015
5 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-FIL/03 Filosofia morale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher giuliasiviero di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Filosofia della religione e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Torino o del prof Pagano Maurizio.