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Il CONCETTO DI RELIGIONE:
1) Desumere il concetto dalla rappresentazione
2) Dimostrarne la necessità
Questo movimento comporta un'ascesa; il "concetto" viene assunto come un presupposto
che deve essere posto nella sua necessità. Ciò comporta due compiti:
1) Descrivere l'esperienza religiosa
2) Dimostrarne la verità
Questo processo, peò, rivela una debolazza sin dall'inizio: se ci si affida al mondo della
rappresentazione senza criteri, il momento decsrittivo viene abbandonato a se stesso. Il vero
problema è il "prendere" tutto il contenuto così come la rappresentazione ce lo offre, senza
riordinarlo.
--> Da ciò deriva quello che sembrerebbe il tentativo di sperimentazione.
Il concetto di religione in generale è presentato da Hegel come costituito da due momenti:
1) oggetto: Dio
2) soggetto: coscienza dell'uomo
il problema è: che rapporto sussiste tra queste due entità?
OGGETTO-->SOGGETTO
Dio--> Coscienza
Rappresentazione-->Culto
Dimostrazione della necessità della religione: il concetto di religione consta di due
momenti:
1) momento oggettivo
2) momento soggettivo
La dimostrazione vuole mirare a chiarire l'unità tra i due momenti. Bisogna dimostrare che
la religione è un risultato e poi sviluppare la sua verità in quanto tale.
In un primo momento coscienza e oggetto sono distinti, poi la coscienza si unisce
all'oggetto.
Qui si forma il concetto di religione che, come abbiamo già detto, consta di due momenti:
1) osservazione empirica
2) concetto speculativo 2
-Il presupposto empirico consiste nella rappresentazione che abbiao già della religione
prima di accostarci alla scienza.
-A sua volta il presupposto speculativo rinvia alle scienze che precedono la nostra.
Qui Hegel si confronta con:
Jacobi: sapere immediato per arrivare alla conoscenza di Dio
– Schleiermacher: sentimento per arrivare alla conoscenza di Dio
–
Soluzione di Hegel: lui ricerca un'altra esperienza che possa riconoscere adeguatamente
l'essere dell'oggetto --> si chiamar "coscienza ulteriormente determinata"
(Qui vi è un accenno all'imperativo categorico post-kantiano).
Dal punto di vista speculativo è possibile pensare alla religione e alla filosofia, ma questo
pensiero è accessibile solo a chi pensa egli stesso per primo.
Per quanto riguarda queste lezioni possono essere trovate somiglianze/differenze con la
Fenomenologia:
Somiglianze: nelle intenzioni è lo stesso percorso di ascesa della coscienza comune dal
punto di vista assoluto.
differenze: la Fenomenologia muove dall'esterno per arrivare all'interno, qui vi è il
procedimento opposto.
LEZIONI DEL '24
Nei corsi del '24 la religione viene definita come l' "autocoscienza dello Spirito Assoluto";
rispetto al corso del '21 lo sviluppo è certamente più unitario in quanto si mostra che la
verità della religione non è solo il risultato della ricerca è essa stessa il percorso -->
"GEGENSTOSS"= CONTRACCOLPO
Il passaggio iniziale è dato dal momento teoretico ( rappresentazione del concetto di Dio) a
quello pratico (cullto di Dio).
RAPPRESENTAZIONE:
1) Coglie il divino nella natura
2) Interviene la riflessione 3
3) Compare la rappresentazione cristiana
4) interviene il CULTO
Il culto cristiano eleva lo spirito a Spirito Assoluto --> tutto questo è già implicito nel
termine "autocoscienza dello Spirito Assoluto" da cui si è partiti, ma ora, attraverso questo
movimento, viene spiegato.
LEZIONI DEL '27
Qua tutta l'esposizione è spostata sul secondo momento, quello speculativo. La coscienza ha
accesso diretto a Dio, la verità non viene da fuori, ma è presente nella coscienza; i due lati
qui non si possono affatto separare --> Dio è spirito concreto che è presente e rivelato allo
spirito finito.
Il contenuto religioso è la verità di tutto e ciò è già stato provato prima dalal filosofia della
religione --> essa deve cominciare con una semplice assicurazione che, di fatto, rimanda ad
un cammino già compiuto.
L'esperienza religiosa non diventa più il risulttao, ma è parte integrante della prova. La
religione ha intrinsecamente un rapporto duplice: da un aparte è l'elevazione dell'uomo a
Dio, dall'altra il realizzarsi dello Spirito.
La grande differenza dal corso del '24 sta nel fatto che ora la dimensione religiosa
dell'ascesa è portata essa stessa sul terreno dello Spirito e cinsiderata in riferimento al
concetto, non è solo un momento decrittivo ('24). --> questo perchè vi è già una dimensione
religiosa e un movimento religioso nell'uomo che sta anche solo cercando Dio, senza ancora
averlo raggunto.
Nelle lezioni del '27 è più articolata la dimensione della rappresentazione; alcune
rappresentazioni hanno valore storico, altre mitico e altre non sensibile (quindi solo
spirituali). --> Il concetto compie questo movimento di interiorizzazione; il concetto non è
niente altro che l'interiorizzazione di una data rappresentazione.
--> In questo carattere relazionale dell'unità del concetto si fonda il rapporto tra la
dimensione logica e quella ermeneutica! <-- 4