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Valutazione degli interventi didattici
Per un'accurata valutazione sarebbero necessari strumenti adatti per rilevare dove gli interventi didattici siano pertinenti. Le preoccupazioni principali nel campo della valutazione riguardano la preparazione degli educatori. I dati raccolti servono per migliorare l'operato e per accrescere l'esperienza degli addetti al settore. I fattori di cui si deve tenere conto per l'analisi riguardano la qualità degli interventi, le caratteristiche dei fruitori e le proprietà dei contesti in cui si svolge l'azione. La valutazione può essere sommativa, se si riferisce al risultato che determina il successo o l'insuccesso, o formativa, se mirata al miglioramento delle strategie in corso. Gli educatori culturali sono chiamati a compiere un'autovalutazione riguardante le tecniche utilizzate, gli strumenti e evidenziando i punti di forza. L'efficacia dei servizi non può che basarsi su un'approfondita valutazione del servizio.
sia l'importanza di tali visite. Inoltre, è fondamentale che i musei siano in grado di offrire un'esperienza coinvolgente e interattiva, utilizzando tecnologie moderne e innovative. Solo in questo modo si potrà stimolare l'interesse e la curiosità dei visitatori, rendendo la visita al museo un'esperienza educativa e formativa.sarà l'esperienza che compiranno. Senza dubbio, fondamentale per l'attrattività, è la cura della scenografia (colori, musiche, luci) che permettono di mettere in risalto i reperti. Inoltre è molto importante la cura dell'aspetto comunicativo, fatto non solo di linguaggio verbale ma anche di supporti come pannelli, didascalie e piattaforme tecnologiche. Il territorio e i beni culturali come risorsa didattica. (Armando Curatola). Il tema che riguarda il rapporto tra educazione e società è uno fra i più dibattuti. È indispensabile che la ricerca pedagogica si interessi di suddetti rapporti, anche se non mancano problemi rilevanti. Tra gli altri, un problema emblematico riguarda la multiculturalità e il rapporto con il "diverso". I rapporti con la diversità sono condizionati dall'aspirazione della maggioranza culturale a voler predominare in un contesto comune. Il fenomeno della mobilità.è ormai diffuso nel mondo: ci si sposta altrove per trovare condizioni di vita migliori in luoghi che i mass-media mettono in rilievo. E’ in questo contesto che si sviluppano concezioni come l’etnocentrismo. Le varie forme di intolleranza indicano una forma di paura di perdere la propria identità culturale, quindi l’emarginazione rappresenta un tentativo di imporre i propri valori come prevalenti. L’incontro tra le diverse culture sarebbe possibile se solo si riuscisse a superare il desiderio di superiorità e il razzismo e se si riuscisse a comprendere il valore e l’arricchimento che potrebbe portare un incontro culturale. Basterebbe essere un po’ solidali ed umani per comprendere le difficoltà di coloro che sono costretti a spostarsi.
Il sistema dell’educazione non può essere affidato solamente al sistema scolastico ma richiede la sinergia di diverse componenti. E’ necessaria una solida organizzazione.
affinché possano essere diffusi i valori comuni e i fattori che determinano l'identificazione sociale. Uno fra gli elementi fondamentali che determinano l'identità culturale di un popolo è il territorio. La conoscenza del territorio concreto, reale e vissuto permette di entrare in contatto con le usanze, la storia di un popolo. La scuola per prima deve educare gli allievi alla conoscenza del territorio che non è altro da sé ma fa parte di sé perciò dev'essere tutelato. Il territorio è testimonianza della presenza dell'uomo, ma non è l'unico elemento a disposizione. Insieme ad esso, rivestono una particolare importanza anche i beni culturali. "Beni" perché appartenenti alla comunità e culturali perché sono espressione della cultura e dell'intelligenza umana. Fino ad un recente passato essi erano tenuti in considerazione solo per la loro salvaguardia e il loro.è quello di considerare il museo come un luogo statico, dove gli oggetti sono semplicemente esposti e osservati. In realtà, il museo ha un ruolo attivo nella trasmissione della cultura e dell'identità di un popolo. Attraverso mostre, eventi, laboratori e attività educative, il museo coinvolge attivamente il pubblico, stimolando la curiosità, la conoscenza e la consapevolezza. In questo modo, il museo diventa un luogo di apprendimento e di crescita personale, dove è possibile scoprire e approfondire la propria identità culturale.è commesso dalle istituzioni che non riescono a valorizzare appieno le risorse e non le considerano, spesso, beni culturali. Dovrebbero essere le istituzioni a stimolare l'interesse degli individui proponendo iniziative mirate e percorsi differenziati a seconda della fascia d'età. La fruizione del culturale investe sia la sfera emozionale che quella emotiva.
Il contatto dell'allievo con il bene culturale deve avvenire il prima possibile, già nella scuola dell'infanzia. Il livello di apprendimento che entra in gioco è quello emotivo. L'esperienza emozionale che compiono i bambini è fonte di inestimabile proiezione conoscitiva e fruitiva. Tale esperienza lascerà una traccia profonda e indelebile nella mente del bambino che la porterà con sé fino all'età adulta. Gli approcci sono differenziati a seconda delle età. In età scolare l'esperienza deve essere più approfondita.
modo da stimolare la conoscenza. Il percorso deve procedere di pari passo a quello scolastico, con una forte sinergia tra maestri e operatori culturali. Anche questi ultimi devono possedere, però, una formazione pedagogica in modo da sapersi rapportare con tutti i tipi di fruitori. È importante che a supporto dell'attività degli operatori vi siano degli ausili digitali e che vi sia proprio una collaborazione tra docenti e operatori che scaturisce da incontri di formazione e programmazione. Inoltre bisognerebbe permettere di fare un'esperienza completa di un dato museale, di potergli girare intorno e guardarlo da vicino per studiarne le caratteristiche. Educazione e gestione nelle istituzioni museali. (Anna Maria Alessandra Merlo). L'economia e la gestione sono mezzi che consentono agli enti di funzionare meglio, di raggiungere gli obiettivi e sostenere i costi. Nel settore culturale, tutto è regolato dal rapporto tra domanda e offerta, come in ungenerico sistema economico. Talvolta l'offerta risulta in eccesso rispetto alla domanda o comunque spesso i fruitori non comprendono ciò che gli viene offerto. I difetti di funzionamento del mercato culturale dipendono dalla presenza di barriere. Le barriere possono essere monetarie (i bisogni culturali non sono bisogni primari perciò spesso non si è disposti a pagare); informative o conoscitive (non tutti hanno la giusta formazione). Tutte barriere che potrebbero essere superate. Anche in campo culturale possiamo parlare di marketing. Il termine non è inteso come vendita ma come conciliazione tra domanda ed offerta. Alla base di un buon collegamento tra domanda ed offerta dovrebbe esserci una reciproca conoscenza: ogni esperienza per essere fonte di apprendimento deve essere preceduta da una formazione. Una persona educata alla cultura sarà maggiormente predisposta alla fruizione dei luoghi culturali. Proprio perché si è compresa
L'importanza dell'approccio alla cultura, sono sempre di più le iniziative che si muovono verso la formazione che parte dai più piccoli. In America, ad esempio, esistono musei interamente dedicati ai più piccoli.
La "Guida ai musei e ai siti archeologici statali" (Enrico Proietti). La realizzazione della guida ha rappresentato l'occasione per riflettere su alcune problematiche legate alla sfera educativa. Essa offre un dibattito sui musei archeologici odierni riguardanti allestimenti, rapporto con il pubblico e comunicazione. La guida contiene un elenco di tutti i siti fruibili sia con apertura regolamentata che quelli con accesso libero o a richiesta. Vi si trovano anche informazioni utili come orari, prezzi dei biglietti, indirizzi e recapiti. La fruizione può dirsi completa solo qualora il pubblico abbia degli adeguati strumenti di comprensione o ancora se i beni vengono resi pienamente fruibili. Ogni disciplina è diversa dalle altre.
altre e presenta la propria specificità. In ambito archeologico, la conservazione museale riguarda oggetti appartenenti a epoche lontane. L'archeologia è una disciplina simile alle scienze in quanto analizza le caratteristiche chimico-fisiche di un oggetto oltre che la sua valenza storica. L'archeologia tiene in considerazione anche il paesaggio, il luogo in cui sono stati ritrovati i reperti. E anche i territori in cui sorgono i musei diventano dei beni archeologici. In archeologia la conoscenza del contesto è fondamentale. La comunicazione dei beni archeologici è caratterizzata da alcuni elementi: il testo (oggetto), il contesto (l'ambiente), il codice (il linguaggio), il canale e i soggetti. La Guida si fa strumento per ampliare le conoscenze dei destinatari. La costituzione della banca dati per la guida ha spinto a riflettere su altre questioni: la proprietà e la presenza della caratteristica museale. Riguardo al primo punto, molto spesso
i "contenitori" sono strutture appartenenti ad enti locali e per i quali la soprintendenza ha il compito di garantire la tutela e la conservazione.