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SAPERI CURRICOLARI
SAPERI PROFESSIONALE
7. strategie azioni stili di apprendimento
STILI COGNITIVI e APPRENDITIVI sono due cose differenti
–
Gli stili cognitivi sono innati e stabili apprenditivi evolvono in funzione della età e della
esperienza
1984 KOLB
quattro diversi modi di apprendere,
due dimensioni astratte attivo/riflessivo e concreto/astratto
CONVERGENTE
DIVERGENTE
ASSIMILATORE
ACCOMODATORE
–
Fasi processo circolare che non si risolve in un ordine stabilito.
Fasi:
predisposizione e maniera di agire
trattamento informazione
caratteristiche personalità –
stili di insegnamento insegnamento metodologia didattica personalità dell'allievo
Formazione e autoconoscenza
insegnamento e apprendimento INDUTTIVO APPRENDIMENTO
STRATEGIE DI APPRENDIMENTO sono lo strumento per favorire l'individualizzazione -
consapevolezza metacognitiva.
BIGGS fattori da lui individuati , come ci si approccia a studio scolastico
–
1) UTILIZZAZIONE strategia di memorizzazione e paura del fallimento (motivazione)
2) INTERIORIZZAZIONE che include un processo di elaborazione cognitiva e motivazione
3) RIUSCITA organizzazione nello studio e motivazione al successo
MOTIVAZIONE: insieeme dei processi interni riversibili che trovano nelle esperienze e nei vissuti
del soggetto e nel modo in cui questi percepiscono la propria competenza nell'affrontare il compito.
White bisogno intrinseco di sentirsi competenti
Allievo intrinsecamente motivato intraprende attività nel proprio interesse.
Se un allievo è estrinsecamente motivato effettua attività per ottenere una competenza o evitare
punizioni.
Alcune tecniche possono essere usate a questo scopo:
lode verbale,
votazione
esiti prove
stimolazione
usare materiale familiare
contesti inusuali
gioco e simulazione
minimizzare effetti avversi
Bambini auto valore competenze
autonomia autoefficacia
rischi inerenti l'imparare altrimenti sono incapaci di tollerare e far fronte all'insuccesso.
Anche quando il bambino è molto motivato, è necessario sostenere tale motivazione.
Alcuni concetti relativi alla motivazione appaiono didatticamente fondamentali:
INTERESSE da massimizzare da parte dell'insegnate
BISOGNO raggiungere successo relazionarsi predominio
EMOZIONI E SENTIMENTI piacere di svolgere attività
ASPIRAZIONE scopo che hanno
creazione della motivazione è nello allievo un processo continui che richiede creatività ed energia,
insegnanti e ricercatori per raggiungere la competenza.
Leithood e Montgomery 1984
motivazioni insegnante e motivazione allievo
comunicare e generare consenso intorno obiettivi relativi alla motivazione e successo educativo
possono divenire una caratteristica centrale del sistema di valori.
In un ambiente psicologico positivo si influenza la motivazione dell'allievo.
Maeller politiche e programmi che includono:
regolazione obiettivi di sforzo e autoregolazione/management:
scelte di allievi in fatto di sistemi reg.didattica
ricompensa per il raggiungimento obiettivi migliori personali;
adozione gruppi di lavoro;
sostituzione confronti sociali del successo con tecniche di valutazione
abilità e gestione del tempo.
CAPITOLO III
LA VALUTAZIONE COME STRUMENTO REGOLATIVO E AUTOREGOLATIVO DEL
PROVESSO INSEGNAMENTO APPRENDIMENTO
1. cultura della valutazione e valutazione cultura?
Il 21/05/97 il Ministro P.I. Luigi Berlinguer emanava direttiva 307 (Servizio Nazionale Qualità
Istruzione).
Struttura di valutazione del sistema scolastico “qualità dell'istruzione” ricerca educativa
Adas archivio docimologico autovalutazione scuole (sia obiettivi locali che criteri comuni su scala
nazionale).
Autovalutazione di istituto per ogni ordine e grado.
D.lgs 258/99 il CEDE venne trasformato
–
INVALSI istituto nazionale valutazione sistema istruzione).
PISA: livelli di capacità di comprensione de quindicenni scolarizzati. (Project for International
Students Assessment). –
Quadro educativo e culturale molto diverso del tradizionale.
–
Abilità dimensione della competenza
ed è legata alla motivazione all'apprendimento , che riguarda la PASRONZA o lo SVILUPPO
DELLA CONOSCENZA. → molto importante per le scuole italiane.
Valutazione delle competenze
Valutazione da comprendere come CAMBIAMENTO.
Letteratura sulla valutazione consente di procedere ad una categorizzazione che lascia intravedere
tre grandi concezioni della –
ATTIVITA' VALUTATIVA controllo+concetto
VALUTAZIONE in direzione di un obiettivo e in vista di una decisione
GIUDIZIO DI VALORE in tutte le attività che si dicono valutative.
Due dimensioni: conformità e senso
HAFJI 1992
Valutazione: scale qualitative e quantitative ha effetti sul soggetto (ma anche istituzione) che
apprende e sui suoi apprendimenti
–
Se valutazione errata effetti su stima di sé e rappresentazione
Giudizio di valore + senso essere giudicato
Stuffebeam e principi generali:
NECESSITA' EDUCATIVE
EQUITA'
FATTIBILITA'
ECCELLENZA
La valutazione nel sistema scuola dovrebbe essere in condizione di leggere non solo i dati relativi
alla efficienza, ma anche monitorare l'efficacia del processo e del prodotto tramite dispositivi che
favoriscono valutazioni comparative.
DINAMICA COMPETENZE : ORIENTA LA REALIZZAZIONE DELLE STESSE
le pratiche valutazioni tradizionali erano valutate sul prodotto finale → schemi valutativi nuovi che
sono in grado di documentare i graduali passaggi verso nuove acquisizioni.
Insegnare, apprendere, accertare, valutare.
–
Congruenti tra loro scxollamento tra idee e pratiche che si hanno su apprendimento e valutazione.
2. valutazione e assessment delle competenze
Acquisizione della competenza strettamente congiunto con processo di valutazione.
Certtificazione delle competenze (Levy- Leboyer)
Compiti “mal definiti”includono certamente molte forme di insegnamento.
La valutazione è una dimensione strategica della professionalità insegnante.
Uali studenti anno successo
quali strategie usare
da dove partire
quali tipi di interventi addizionali devono essere adottati
quali strumenti hanno raggiunto obiettivi.
Misurare il comportamento di un campione di studenti in ordine alla valutazione di un
comportamento.
TESTING E ASSESSMENT
Testing: processo di misurazione di variabili attraverso strumenti o procedure destinate ad ottenere
un campione di comportamenti.
Assessment: raccolte e interpretazione dei dati allo scopo dii una valutazione educativa
1995 EGLE BECCHI
valutare sistemi programmi profitto educativi.
Autovalutazione d'istituto che riguarda la funzionalità degli elementi del sistema.
Soddisfazione famigliee efficacia progettazione didattica.
–
Portfolio delle competenze Piano Studi Individualiz<zato
Valutazione esterna e interna.
Elementi essenziali cjhe riguardano lo stato complessivo del sistema in termini di punti forti e
deboli.
Valutazione → assessment che è collezionare ed analizzare informazioni circa performances ed
abilità –
EVALUATION elaborazione di giudizi qualità del lavoro studenti usando info su apprendimenti.
3. diagnosticare per intervenire
nel processo di insegnamento apprendimento la valutazione può essere iniziale intermedia e finale.
Prerequisiti per conoscere competenze già possedute “documentazione e ricostruzione analitica e
sintetica delle storie scolastiche individuali” rappresentative delle tre dimensioni che strutturano
l'identità educativa di ogni soggetto
Processo comunicativo virtuoso: capacità di mediazione e attenzione , semplicità, univocità,
modalità di registrazione ndati.
Dossier allievo: integrazione delle competenze.
Valutazione diagnostica è legata in maniera imprescindibile a quei dati valutativi utili per
l'orientamento successivo dell'allievo.
Bilancio iniziale delle competenze è anch'esso legato allo sviluppio e alla progressiva acquisizione
di competenze da parte degli allievi.
Disporre di informazioni univoche analitiche complessive
Processo di descrizione:
diagnosi bisogni
pianificazione programmata struttura portfolio
diario di bordo
riflessione su attività
Somma di elementi di evidenza.
Competenza. Determinazione del grado di padronanza acquisita dagli allievi per rendere percorsi di
apprendimento compatibili è stata poco e male misurata. – –
Laboratorio di Pedagogia Sperimentale UNIROMATRE Progetto DIVA didattica
individualizzatavalutazione analogica per studiare il modo ed ottenere una stima delle difficoltà che
ciascun allievo potrebbe incontrare sul percorso di formazione.
Misure diagnostiche rilevanti per apprendimento.
Fare un portfolio non è solo organizzare e raccogliere materiali ma soprattutto:
esplicitazione chiara obiettivi di competenza;
realizzare esperienze di apprendimento;
selezione, documentazione e valutazione esperienze
aggiornamento continuo curriculum personale.
4. valutazione formativa e potenziamento del percorso didattico
Valutazione intermedia concerne soprattutto la valutazione formativa.
L'allievo quindi viene seguito nel processo di acquisizione delle abilità per constatare quale sia il
suo livello di di competenza raggiunto fino a quel momento e, qualora se ne manifestasse il
bisogno, attuare il sostegno.
Mentre gli alunni hanno modo di identificare i propri errori ed essere rinforzati dei successi, gli
insegnanti possono correggere la propria rotat.
BLACK e WILLIAM 1997
identificazione feedback e valutazione formativa
effetti della regolazione dell'intervento considerando format5iva tutta la valutazione per regolare
apprendimenti. – –
PHILIPPE PERRENAUD uno dei rappresentanti valutazione formativa modelli teorici
apprendimento.
Sistemi di azione e pensiero.
Principi di ispirazione behaviourista oltre a trilogia obiettivi , test a criterio, compensazione.
Modelli didattici e sistemici da stamnpo piagettiano.
MARTINAUD 1986 “OBIETTIVO/OSTACOLO”
per selezionare obiettivi specifici
Ostacoli importanti per obiettivi e processi apprendimento –
1997 ASTOLFI rivela come risulta maggiore l'angoscia per errori nelal scuola che fuori di essa
testimone processi intellettuali in corso.
–
Organizzare, controllare, stimolare attività allievi.
La regolazione delle attività garantisce regolazione apprendimenti
Sì se il clima di lavoro è favorevole.
Pilotaggio del processo non tutta la regolazione dei processi passa per la valutazione.
In classe: prodot