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Finanziamento delle organizzazioni internazionali
Normalmente la personalità giuridica delle organizzazioni internazionali può essere stabilita in base al fatto che abbia un proprio bilancio funzionante, e che il bilancio è finanziato dai contributi degli Stati. L'unica eccezione è costituita dall'UE.
L'Unione Europea si finanzia in base a risorse proprie, costituite da:
- Dai prelievi agricoli (dazi che vengono percepiti dagli stati e versati al bilancio dell'unione.)
- I proventi della tariffa doganale unica (tutti i dazi degli altri prodotti esclusi gli agricoli, da versare al bilancio dell'unione.)
- Una percentuale dell'IVA riscossa dagli Stati membri (va versata all'unione.)
- Quarta risorsa innominata (piccola percentuale del PIL che è stata introdotta negli anni '90 per compensare gli effetti del prelievo sull'IVA.)
Immunità e privilegi delle organizzazioni internazionali
Le organizzazioni internazionali e i loro funzionari devono svolgere la loro attività in modo indipendente dagli Stati. Il diritto internazionale conosce due istituti: immunità e privilegi, che garantiscono nel diritto internazionale l'indipendenza ai diplomatici; invece nel diritto delle organizzazioni internazionali l'immunità alle organizzazioni internazionali stesse, intese come enti, e immunità e privilegi ai suoi funzionari.
Immunità = esenzione dalla giurisdizione del Paese in cui l'organizzazione ha la sua sede (es. la sede dell'organizzazione internazionale non può essere perquisita, immunità per i funzionari: nell'esprimere le loro opinioni, non sono sottoposti alla giurisdizione né civile né penale nello Stato in cui agiscono).
I privilegi = si tratta di privilegi fiscali, i funzionari delle organizzazioni internazionali non sono obbligati a pagare le imposte nel Paese in cui risiedono; pagano
Solo una piccola trattenuta sul loro stipendio che va al bilancio dell'organizzazione.
29 novembre 2018
Conferenza - Comunicare l'Europa
Le istituzioni europee sono anomale rispetto al diritto internazionale. Ci sono almeno 3 soggetti che intervengono nella vita delle istituzioni europee:
- Stati membri: pilastro fondamentale dell'UE, sono rappresentati dagli Stati.
- Istituzioni europee: Il Parlamento Europeo, eletto dai cittadini europei - organismo che rappresenta la sovranità dei cittadini europei. Le decisioni vengono prese insieme da queste due istanze, il Consiglio dei Ministri e il Parlamento europeo e queste due istituzioni possono anche confliggere. Il Parlamento europeo ha potere legislativo (agricola, sicurezza alimentare, protezione consumatori, commercio internazionale, questioni sociali...). Se parliamo di una legge europea, regolamenti e direttive vuol dire che quel regolamento è stato discusso dai Ministri e dal Parlamento europeo.
senso dell'UE stessa. Se è vero che l'UE sta sopra di noi, noi come cittadini abbiamo dei diritti di trasparenza e di informazioni (l'informazione ad oggi non è un problema, in realtà il problema è la comunicazione e la trasparenza dei processi decisionali). Una componente fondamentale nella decisione delle norme europee sono i portatori di interessi (persone giuridiche), quando si discute quale progetto tirare fuori; sia i governi sia i parlamentari europei ne devono tenere conto.
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LEZIONI PROF.SSA DI CARPEGNA 11 Ottobre 2018
Seminario - Organizzazione Internazionale del Lavoro (OIL)
Esperta in diritto del lavoro - Avvocatessa Di Carpegna
Definizione: l'OIL è l'organizzazione internazionale che ha il compito di promuovere il diritto dei lavoratori, incrementando un lavoro dignitoso, nel rispetto del principio di uguaglianza, di dignità e di sicurezza sociale sia per gli uomini che per le donne.
La Organizzazione Internazionale del Lavoro (OIL) fissa norme minime a tutela dei lavoratori e si pone come un baluardo contro lo sfruttamento dei lavoratori. È nata nel 1919 e inizialmente era associata alla Società delle Nazioni, successivamente, allo scoppio della Seconda guerra mondiale e la dissoluzione della Società delle Nazioni, è stata associata alle Nazioni Unite.
L'OIL cerca di raggiungere obiettivi di carattere umanitario ed economico:
- Carattere umanitario: promuovere i diritti dei lavoratori, incoraggiare l'occupazione in condizioni dignitose, promuovere la protezione sociale dei lavoratori e rafforzare il dialogo riguardante le problematiche del lavoro.
- Carattere economico: la costituzione dell'OIL all'art. 1 sancisce che il lavoro non è una merce, ciò significa che il costo del lavoro non può essere lasciato alla libera interpretazione delle parti, bisogna regolare questo aspetto a livello nazionale e internazionale. L'OIL è responsabile
generale.L'OIL ha una funzione specifica, mono-funzionale, che riflette meglio la sua struttura, la quale è più semplice e non si evolve. L'OIL ha una tendenza universale all'adesione, ovvero potenzialmente tutti gli Stati del mondo potrebbero, anzi sono fortemente auspicati, di aderire a questa organizzazione.
L'OIL ha una struttura (composizione degli organi) tripartita, sono coinvolti tre categorie diverse che trovano rappresentanza in tutti e 3 gli organi principali - lavoratori, datori di lavoro e governi. Queste parti sociali vengono coinvolte a tutti i livelli, trovano ascolto e prendono decisioni non solo per il funzionamento materiale dell'Organizzazione ma anche a livelli decisionali più elevati. Infatti è prevista la loro partecipazione in tutti e tre gli organi, che si occupano anche della decisione a più alti livelli. Questo coinvolgimento è molto importante perché vengono espressi
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67 interessi diversi da quelli degli Stati, che tendenzialmente sono tra di loro contrapposti (datore di lavoro vs lavoratore) e questa contrapposizione consente più dinamismo. La partecipazione dei datori di lavoro e dei lavoratori consente anche che vi sia un maggiore coinvolgimento da quelli che sono i cittadini privati, i quali potranno aderire alle rappresentanze dei lavoratori e dei datori, e che quindi possono esprimere la loro opinione. Questo comporta che l'adozione di una convenzione o di una raccomandazione, strumenti legislativi dell'OIL, vengono adottate non solo perché serve ai governi ma anche perché c'è un impulso da parte dei privati, e quindi gli Stati sono incentivati ad adottare le convenzioni e le raccomandazioni proprio sulla spinta di questi. Si compone di:
- Conferenza Internazionale del lavoro: organo assembleare in cui vengono rappresentati gli interessi degli stati membri.
- Ufficio Internazionale del lavoro: segretariato
1. Vi sono 186 Stati membri, si riunisce una volta all'anno a Ginevra dove c'è la sede dell'OIL e ogni volta in cui vi è tale necessità. Anche lei ha una composizione tripartita, ciascun stato membro non ha un solo rappresentante, ne ha ben 4: 2 rappresentano il governo, 1 rappresenta i lavoratori e 1 i datori di lavoro. A capo di questa delegazione viene solitamente posto il Ministro del Lavoro, non è però obbligatorio. I signori delegati possono farsi accompagnare alla conferenza da due tecnici, ma non è obbligatorio. I suoi compiti sono: adottare le norme internazionali, ovvero le raccomandazioni e le convenzioni; approvare il budget; eleggere il Consiglio d'Amministrazione e in più all'interno della Conferenza risultano le questioni di rilevanza a
livello mondiale.
2. Organo che si occupa del funzionamento dell'Organizzazione, si vede dagli oltre 2.000 funzionari che sono dislocati nei 40 uffici dell'OIL sparsi per il mondo. In Italia l'ufficio si trova a Roma. Al suo interno troviamo un direttore generale che è incaricato del buon funzionamento dell'Organizzazione e che si occupa dell'assunzione del personale ed è responsabile dinanzi il Consiglio d'Amministrazione.
3. Organo di governo a composizione ristretta, ovvero non vi è la rappresentanza di tutti gli Stati. Chi ne fa parte viene scelto dalla Conferenza Internazionale del lavoro, ma vi sono 10 seggi permanentemente occupati da Brasile, Cina, India, Italia, Francia, Germania, Giappone, Stati Uniti, e Canada. Si riunisce 3 volte all'anno e i suoi membri rimangono in carica per 3 anni; è composta da 56 membri: 28 rappresentanti del governo, 14 rappresentanti dei lavoratori e 14 dei datori di lavoro. In più
Abbiamo i 10 seggi permanenti riservati dai Paesi più industrializzati.