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LA SCALA DI LIKERT.

Questa tecnica di scala proposta da Ransis Likert all’inizio degli anni 30 del

secolo scorso, mira alla rilevazione di valori in una scala ordinale, che

produce cioè variabili con categorie ordinate (anche se poi vengono trattate

come variabili quasi cardinali).

Di semplice costruzione è diventata lo strumento più conosciuto e utilizzato

per la rilevazione di valori ed atteggiamenti. Sotto la denominazione di scala

di likert, collochiamo un ampia varietà di scale che possiamo anche chiamare

scale additive.

La procedura è semplice ed intuitiva: si tratta di attribuire un punteggio

complessivo agli intervistati sulla base di punteggi ottenuti a singole prove.

Come funziona? Attraverso un criterio semantico, il ricercatore deve scegliere

un insieme di elementi (in genere brevi affermazioni) collegati

all’atteggiamento da rilevare. Per ogni elemento sono previste diverse

alternative di risposta che formano una scala di accordo/disaccordo.

LE MODALITA’ DI RISPOSTA. Diversamente dal differenziale semantico

(auto-ancoranti) le modalità di risposta di una scala di likert sono a parziale

autonomia semantica. Le categorie di risposta (modalità) di una scala di likert

possono essere nel numero di 5 o 7.

LA COSTRUZIONE DELLA SCALA. La costruzione della scala deve seguire

delle rigorose procedure che, se tenute sotto controllo dal ricercatore,

garantiranno la validità dello strumento. Le fasi per la costruzione e l’analisi

della scala likert sono 4

FASE UNO – LA FORMULAZIONE DEGLI ELEMENTI. Si tratta di

individuare le dimensioni dell’atteggiamento studiato e di formulare delle

affermazioni che coprano i vari aspetti del concetto generale che si vuole

rilevare. Nel formulare queste affermazioni bisogno tener conto di più aspetti

come: usare un linguaggio semplice, evitare frasi con doppia negazione e

evitare stimoli doppi.

FASE DUE – LA SOMMINISTRAZIONE. La scala viene sottoposta a un

campione di intervistati al fine di eliminare gli elementi con minore potere

discriminante rispetto agli atteggiamenti da rilevare.

FASE TRE – LA SELEZIONE DEGLI ELEMENTI. Sottoposti gli elementi agli

intervistati si pone il problema di valutare l’effettiva capacità della scala di

conseguire l’obbiettivo per il quale essa è stata conseguita. Per accertarci

dell’unidimensionalità della scala utilizziamo due procedure statistiche: LA

CORREZIONE ELEMENTO SCALA (serve a individuare elementi non

coerenti con gli altri), IL COEFFICIENTE ALFA (da un grado di complessiva

coerenza interna della scala confrontando i punteggi ottenuti su tutti gli

elementi).

FASE QUATTRO – CONTROLLO DELLA VALIDITA’ E

DELL’UNIDIMENSIONALITA’ DELLA SCALA. Si tratta di effettuare dei

controlli che consentano di stabilire se tutti gli elementi della scala fanno

riferimento ad una stessa proprietà, ad uno stesso concetto. Una tecnica

efficace al fine del controllo dell’unidimensionalità della scala è l’analisi

fattoriale. Lo scopo di tale analisi è quello di ridurre una serie di variabili fra

loro correlate ad un numero inferiore di variabili (fattori o variabili latenti) fra

loro indipendenti. L’analisi fattoriale può essere utilizzata per vedere se

effettivamente, dietro gli elementi di una scala, vi sia effettivamente un solo

fattore o più fattori.

VANTAGGI. Semplicità nella progettazione. Veloce somministrazione e

registrazione delle risposte. Facilità di comprensione. Maggiore articolazione

del proprio punto di vista. Le risposte sono ordinabili lungo un continuum.

PROBLEMI. Trasforma una proprietà che si pensi continua in una sequenza

ordinata. Acquiescenza e responsese

LA MISURAZIONE DELLA DISTANZA SOCIALE.

Nel 1925 Bogardus introduce l’uso della scala di distanza sociale come

tecnica per la misurazione dell’apertura al contatto nei confronti degli stranieri.

Operativizza in tal modo l’idea secondo la quale le relazioni che si instaurano

fra i membri di una società possono essere spazialmente collocate entro un

continuum che va dall’accettazione del contatto intimo fino al rifiuto dell’altro,

passando attraverso posizioni di indifferenza e ostilità. Gli elementi che

compongono la scala sono composti in ordine gerarchico di ipotizzata intimità:

rispondendo affermativamente a quello che denota maggiore intimità, si

dovrebbe reagire in modo egualmente affermativo a tutti gli elementi seguenti.

Per questo la scala viene definita cumulativa. Questa tecnica prevede solo

risposte dicotomiche di accettazione o rifiuto a compiere una determinata

azione con una specifica nazionalità. In teoria se gli elementi sono

perfettamente scalati, solo alcune sequenze di risposte dovrebbero essere

possibili. Indicando con 1 la risposta positiva e con 0 quella negativa

dovrebbero essere possibili solo le sequenze: 0000001, 0000011, 0000111,

ecc. naturalmente solo una scala ideale dà luogo unicamente alle sequenze

di risposta appena presentate. Le risposte fuori dalle sequenze verranno

considerati degli errori, il problema è quello di stabilire quanti errori può

tollerare una scalata per poter essere accettata e quali sono le procedure da

seguire per poter minimizzare tali errori. Una fase fondamentale è quella della

costruzione degli elementi della scala, come per quella di likert. Il vantaggio di

questa tecnica è sicuramente il fatto che le alternative di risposta (dicotomica)

semplificano dal punto di vista tecnico la creazione delle domane. La

complicazione principale risiede invece nella necessità che gli elementi siano

di forza crescente e che il ricercatore deve tenere costantemente a mente

quella che sarà la forma finale della scala. Gli elementi dovranno creare una

vera e propria scala di intensità crescente (o decrescente) dove l’essere

d’accordo con l’ultimo (o il primo elemento) è la posizione più estrema del

soggetto alla quale avrà potuto rispondere affermativamente solo se avrà

risposto affermativamente agli elementi precedenti (o successivi).

LA SOMMINISTRAZIONE DELLA SCALA. La diversità più rilevante rispetto

alla scala di likert è data dal carattere binario delle scelte. Ciò agevola

l’intervistato rendendo più agevole la compilazione del questionario. Questa

eccessiva semplificazione tuttavia può creare dei problemi legati ad una

possibile leggerezza da parte dell’intervistato nella letture e comprensione

degli elementi della scala. inoltre la struttura binaria delle risposte non

permette di graduare l’intensità delle posizioni dell’intervistato.

I CONTROLLI. A seguito della somministrazione della scala sono necessari

dei controlli che valutino la scalabilità degli elementi, ovvero che

l’interpretazione datane dall’intervistato sia in linea con quella del ricercatore.

Si tratta di individuare gli errori, ossia le risposte che si discostano dalle

sequenze previste dal modello. Una volta individuati gli elementi che

presentano maggiori errori sta al ricercatore valutare se scartarlo o ricollocarli

in una posizione diversa nella gerarchia della scala. Esistono poi altre

procedure che consento di valutare se gli errori sono in numero

sufficientemente piccolo da essere trascurati. Ad esempio Guttman propose

un coefficiente di riproducibilità che misura il grado di scostamento

dell’intera scala osservata dalla scala perfetta.

SCALOGRAMMA DI GUTTMAN

La proposta di Guttman nasce con l’obbiettivo di fornire una soluzione al

problema dell’unidimensioinalità della scala. la sia scala si presenta come una

sequenza di gradini, una successione di elementi, aventi difficoltà crescente,

in modo che chi ha risposto positivamente a una determinata domanda deve

aver risposto affermativamente anche a quelle che la precedono, da ciò la

Scalogramma. Questa scala da la possibilità di risalire, dal punteggio di scala,

alle singole risposte, una caratteristica di riproducibilità. I problemi sono che il

punteggio finale che si ottiene resta comunque una variabile ordinale, questa

scala è applicabile solo in presenza di atteggiamenti scalabili e infine risulta

un modello rigidamente deterministico.

IL TERMOMETRO DEI SENTIMENTI

Elaborato nella sua versione originaria per i sondaggi elettorali negli 60”

questo strumento è sostanzialmente una scala auto-ancorante (come il

differenziale semantico) che prevede però un numero di gradienti intermedi

maggiore. Come il differenziale semantico solo i due estremi della scala sono

dotati di un proprio significato semantico mentre i gradienti intermedi non lo

sono. Lo strumento si presente anche graficamente come un vero e proprio

termometro per la temperatura graduato, solitamente, da 0 a 100, e con sole

due forti connotazioni semantiche, al punteggio minimo (0) e a quello

massimo (100).

LA SOMMINISTRAZIONE. L’intervistato è chiamato a distribuire una serie di

oggetti lungo le varie gradazioni del termometro. Gli oggetti sono degli oggetti

cognitivi (persone, gruppi, istituzioni, avvenimenti, idee, ecc.) e lo stimolo

specifica il sentimento da quantificare (ostilità, fiducia, soddisfazione, affetto,

ecc.) l’intervistatore nomina uno di questi oggetti e l’intervistato assegna,

verbalmente un punteggio. Un’altra modalità di somministrazione prevede che

l’intervistato posizioni delle strisce di carta di carta (gadget), che riportano

l’oggetto, sul termometro e che possono essere spostate a piacere fino a

quando ritiene che la loro disposizione sia soddisfacente.

L’INDICE COMPLESSIVO. La “temperatura” corrispondente ad ogni intervallo

è il valore attribuito all’oggetto lì collocato. L’intervistatore registra, per ogni

oggetto, tale valore. Il punteggio complessivo di ciascun intervistato è dato

dalla media dei punteggi registrati sui singoli oggetti. Nonostante il campo di

variazione della variabile rilevata sia molto ampio (0-100 invece che 0-5 o 0-7)

neppure il termometro produce variabili cardinali. Non è infatti sostenibile che

50 sia il doppio di 25 o che la differenza fra 60 e 65 sia la stessa che tra 5 e

10.

Anche in questo caso avremo a che fare con variabili quasi-cardinali.

VANTAGGI E LIMITI. Il vantaggio principale di questa tecnica è la capacità

discriminatoria dovuta all’ampiezza della scala (l’intervistato ha un ampia

varietà di valori da attribuire agli oggetti). Un altro vantaggio è dovuto

all’immediatezza (facilità di comprensione) della forma grafica.I principali

difetti sono legati:

alla tendenza di alcuni soggetti ad usare solo una parte della scala

Dettagli
Publisher
A.A. 2017-2018
19 pagine
1 download
SSD Scienze politiche e sociali SPS/07 Sociologia generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Lucas_89 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Metodologia della ricerca sociale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof Fasanella Antonio.