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Nel primo caso il questionario viene preparato tramite una word processor e mandato via email al

destinatario che poi lo rispedisce al mittente. Mentre le web surveys si raggiungono accedendo a

un sito web e su questo si compila il questionario. La questione si complica quando la ricerca deve

essere condotta su un campione di tutta la popolazione. Si costituisce un panel online che sarebbe

un gruppo di persone che accetta di partecipare tramite la connessione internet a inchieste

telematiche per un certo periodo di tempo. Il problema principale è quello della rappresentatività e

quindi distinguiamo il campione probabilistico da quello non probabilistico; nel caso di quest’ultimo

l’adesione al gruppo di persone che partecipano al questionario è volontaria e si aggiunge

attraverso banner online o mailing list oppure inserzioni sui social networks. In questo caso il

campione non è abbastanza rappresentativo.

Gli studi diacronici sono quelli che si prolungano nel tempo in contrapposizione a quelli sincronici

che si realizzano in u momento preciso. Solo studiando il processo è possibile attuare lo studio del

cambiamento attraverso cui lo studioso capisce le trasformazioni sociali e ne identifica le cause.

Sono due le strade che ha a disposizione: da una parte replicare nel tempo, su campioni diversi, la

stessa ricerca, dall’altra rilevare ripetutamente le stesse informazioni sugli stessi soggetti. In

entrambe si rileva un cambiamento temporale solo che nel primo caso i soggetti studiati cambino

mentre nel secondo rimangono gli stessi. Gli studi del primo sono detti studi trasversali e danno

luogo a delle inchieste trasversali replicate, mentre i secondi sono studi longitudinali che danno

origine a inchieste longitudinali.

Inchieste trasversali replicate=>si fanno due rilevazioni a distanza di tempo che devono essere

condotte allo stesso modo. Cioè la popolazione deve essere equivalente, il disegno campionario

identico, e le domande formulate allo stesso modo. Con queste inchieste si riesce a carpire il

cambiamento a livello aggregato, ma non il cambiamento a livello individuale, infatti è proprio

tramite il dato individuale che si recepiscono le cause del cambiamento.

Inchiesta longitudinale=> intervista ripetuta con gli stessi soggetti, viene anche detta panel

(stesse perone, ma diverse domande). Tra i problemi che intercorrono, uno tra questi è la mortalità

in quanto alcune delle persone intervistate in passato possono essere decedute. Un altro problema

è che le precedenti rilevazioni possono influenzare le successive come gli effetti di memoria e di

apprendimento. La ripetizione della rilevazione degli stessi soggetti non rappresenta l’unico modo

per effettuare uno studio longitudinale. Una soluzione può essere l’inchiesta retrospettiva che

consiste in un’inchiesta trasversale nella quale si pongono ai soggetti intervistati una serie di

domande relative al passato oppure può essere l’analisi degli eventi dove si fa riferimento a degli

eventi importanti nella vita degli intervistati.

Un’analisi si dice secondaria quando viene condotta su dati di inchiesta campionaria già esistenti

e disponibili nella forma matrice-dati originale. Si sono sviluppate de tendenze: da una parte si è

visto come su dati già esistenti si potesse ancora lavorare poiché offrivano nuovi spunti e dall’altra

si attua una riverifica dei vecchi file. Sono nate delle ricerche volte nello specifico all’analisi

secondaria con dei dati disponibili a tutti i ricercatori. I vantaggi di questi sviluppi sono stati:

diminuzione dei costi vivi di una ricerca, valorizzazione del principio di cumulatività per cui ogni

risultato empirico assume tanto più valore quando si pone in continuità con il corpus complessivo

di conoscenze in quel settore. Sempre sotto il profilo scientifico si può notare come questo tipo di

analisi permetta la comparazione tra nazioni ampliando lo studio dei fenomeni sociali. Un fattore

esterno importante è svolto dall’informatica la quale ha permesso di disporre di dataset

permettendo a tutti di accedere facilmente a basi empiriche. Esistono anche limiti di

quest’evoluzione tra cui l’impossibilità di valutare la qualità dei dati, una limitazione degli

interrogativi cioè che alcune domande importanti possono rimanere senza risposta e la possibilità

che una ricerca parta da dati disponibili e non da ipotesi teoriche.

Dobbiamo attuare una distinzione tra analisi secondaria e meta analisi. Per meta-analisi si intende

un metodo di selezione, integrazione e sintesi di studi aventi uno stesso soggetto d’analisi a partire

dai risultati degli studi invece che dai dati. Quindi è un a integrazione dei risultati piuttosto che

rianalisi dei soggetti.

Ricerca bibliografica=>azione per scoprire quello che è stato detto e fatto per decidere che cosa

fare e come farlo aggiungendosi alle esperienze precedenti attraverso l’esplorazione delle

pubblicazioni sull’argomento studiato. La qualità e la completezza della ricerca bibliografica

condiziona la rilevanza dei risultati empirici. Le tre fasi della ricerca bibliografica sono: messa a

punto degli interrogativi, rassegna delle principali ricerche condotte su quegli interrogativi al fine di

scegliere un disegno di ricerca, confronto con le ricerche svolte su quell’argomento. Una

caratteristica tipica della ricerca è la struttura a cascata, si comincia da un articolo o libro e poi

inseguendo i suoi riferimenti bibliografici si risale ad altri contributi. L’informatica ha facilitato la

ricerca bibliografica attraverso due strumenti fondamentali: la diffusione di banche dati

bibliografiche che attraverso le parole chiave rendono facilitata la ricerca di qualcosa di specifico e

dall’altra gli abbonamenti online alle riviste specializzate che permettono al ricercatore di

individuare vari elementi.

Nel tempo l ricerca sociale ha fatto passi da gigante passando da una dimensione nazionale a una

internazionale infatti sono molte le ricerche a livello europeo per esempio come l’Eurobarometro,

iniziato nel 1973 andava a convogliare vastissime problematiche. In questo quadro si sono

sviluppate le indagini multiscopo: grandi indagini non più focalizzate su temi specifici, ma

disegnate per raccogliere informazioni e dati su una quantità molto vasta di problematiche (es.

indagine multiscopo dell’Istat, a partire dal 1993 con soggetto le famiglie italiane). S i sono

sviluppati per questo motivo grandi archivi dati, istituzioni finalizzate alla raccolta, archiviazione e

distribuzione dei file e i dataset, insieme dei dati relativi ad un’indagine organizzati in matrice-dati

in formato elettronico con relativa documentazione.

Capitolo settimo

Con l’espressione tecnica di scale si traduce in italiano il termine inglese ‘scaling’, che è un

insieme di procedure messe a punto dalla ricerca sociale per misurare l’uomo e la società.

Possiamo dire che una scala è un insieme coerente di elementi (item) che sono considerati

indicatori di un concetto più generale. L’elemento è il singolo componente (es. domanda), la scala

è l’insieme di elementi. Le scale vengono usate principalmente per la misura degli atteggiamenti,

dove l’unità di analisi è l’individuo, il concetto generale è un atteggiamento e i concetti specifici

sono le opinioni. Per atteggiamento si intende l’insieme di tendenze, sentimenti ecc. di una

persona nei confronti di un particolare argomento, che non è rilevabile direttamente. Se

l’atteggiamento è il concetto generale, le opinioni ne sono gli indicatori. La procedura di rilevazione

consiste nel sottoporre ai soggetti studiati una serie di affermazioni concernenti l’atteggiamento

studiato chiedendo loro di esprimere un’opinione in proposito. Le risposte vengono valutate con dei

numeri e si stima la posizione di ogni singolo soggetto sull’atteggiamento in questione. Si possono

anche usare per individuare atteggiamenti di non individui come le istituzioni ecc. Le proprietà delle

scale sono variabili quasi-cardinali poiché non si può attribuire pieno significato numerico ai

punteggi delle scale.

Una scala è costituita da più elementi che di solito sono domande. In una batteria di domande

possiamo trovare:

- Risposte semanticamente autonome, ognuna ha significato indipendente che non ha

bisogno di essere relazionato con altre (variabili ordinali)

- Parziale autonomia semantica, il caso più comune sono le risposte con ‘molto’,

‘abbastanza’, ‘poco’

- Scale auto ancoranti, dove solo le due categorie estreme sono valutate e fra le due

valutazioni si colloca un continuum rappresentato da caselle, cifre o celle (tipi: a caselle

vuote, quella con sequenza di cifre, termometro dei sentimenti da 1 a 100)

La scala Likert fa parte del gruppo delle scale additive, cioè scale in cui il punteggio complessivo

deriva dalla somma dei punteggi dei singoli elementi della scala. Quindi sono presenti una serie di

affermazioni verso cui il soggetto studiato deve dichiararsi in accordo o disaccordo. Inizialmente

erano presenti 7 possibili risposte che poi sono state ridotte a 5. La costruzione della scala avviene

in quattro fasi:

- Formulazione delle domande=> le domande devono contenere tutte le dimensioni

dell’oggetto studiato, inoltre devono essere semplici, comprensibili e di linguaggio comune

- Somministrazione delle domande

- Selezione delle domande e del grado di coerenza interna della scala=> si valuta l’effettiva

capacità della scala nel conseguire il suo obiettivo per cui è stata costruita attraverso un

criterio che sia uguale per tutti. Si verifica quindi l’unidimensionalità della scala. Per farlo si

usano due strumenti. La correlazione elemento-scala che serve per individuare gli elementi

della scala che non sono coerenti con altri e il coefficiente alfa che serve per giudicar il

grado complessivo di coerenza interna alla scala. Per il primo strumento si calcola per ogni

soggetto il punteggio su tutta la scala e si calcola il coefficiente di correlazione fra questo

punteggio complessivo e il punteggio su ogni singolo elemento. Il coefficiente di

correlazione è una misura che quantifica il grado di relazione esistente fra due variabili

cardinali. Se le due variabili covariano il valore è elevato, se non sono correlate il

coefficiente assume un valore basso. Per misurare la coerenza interna complessiva della

scala è stato creato l’indice di nome alfa di Cronbach, che assume un valore positivo da 0 a

1 e più alto è il valore maggiore sarà la coerenza.

- Controllo della validità e dell’unidimensionalità della scala=> la fase tradizionale vede l’uso

di vari tipi di validità com

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Publisher
A.A. 2017-2018
13 pagine
5 download
SSD Scienze politiche e sociali SPS/07 Sociologia generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Laurarafa02 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Metodologia della ricerca sociale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof Fasanella Antonio.