Riassunto esame Metodologia della ricerca sociale, prof. Fasanella,libro consigliato Il disegno della ricerca sociale, Agnoli
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La dicotomia che concerne i due paradigmi è sfociata nella distinzione finale
tra metodologia qualitativa vs metodologia quantitativa per arrivare poi al
dualismo sociologia qualitativa vs sociologia quantitativa ed infine a
quello tra sociologia espressiva e sociologia scientifica.
Per quanto riguarda la ricerca quantitativa la sua strategia deve adattarsi al
fatto che le proprietà dell’oggetto sociale sono molteplici. L’oggetto sociale
viene indagato per l’andamento delle proprietà e per le loro relazioni.
Possono creare un modello poiché subentrano sempre ipotesi di vario tipo.
L’oggetto d’indagine è rappresentato dalla popolazione e l’interesse
dell’indagine è volto a determinare quanti individui possiedono alcune
caratteristiche secondo quali modalità e come. L’indagine mira quindi a
stimare l’estensione del fenomeno e la sua distribuzione.
La base empirica ora è costituita da dati che devono essere elaborati per la
loro quantità da strumenti tecnologici, quindi bisogna organizzare la matrice
dei dati “casi per variabili”. Essa consente di analizzare:
ogni singola variabileanalisi monovariata
− due variabili insiemeanalisi bivariata: analizza l’andamento congiunto
− di due variabili per trovare possibili combinazioni
più di due variabilianalisi multivariata
−
Nell’esporre i risultati si fa affidamento sull’uso di asserti impersonali ovvero
asserti che possono essere verificati senza il controllo di un ricercatore o
osservatore. Nonostante si vogliano eliminare nella ricerca quantitativa le
caratteristiche soggettive del ricercatore il percorso di questa ricerca si basa
comunque su decisioni consapevoli e soggettive. La struttura della ricerca
quantitativa prende il nome di linearità discendente: concettualizzazione,
predisposizione degli strumenti di rilevazione, costruzione della base empirica
ed infine elaborazione e analisi dei dati.
La ricerca qualitativa si muove nel livello micro ed infatti va a studiare gli
atteggiamenti, i comportamenti, i valori dell’esperienza personale degli
individui. La concettualizzazione del problema si focalizza su macroaree
problematiche e il linguaggio utilizzato è ad elevato livello di generalità. Per la
progettazione bisogna specificare la situazione di ricerca in cui però il
ricercatore userà delle informazioni poco o per nulla standardizzate. Quando
la ricerca non riguarda un caso complesso o collettivo si ricorre all’uso
dell’intervista e il ricercatore può usare procedure che abbiano un
campionamento di tipo non probabilistico oppure definire il profilo del
campione nel corso della ricerca stessa. Nel trattamento dei dati il materiale
viene sottoposto ad una classificazione manuale, quindi il ricercatore non si
dedicherà a generalizzazioni bensì a classificazioni secondo l’organizzazione
dei “sistemi descrittivi” di Lazarsfeld e Barton che porta ad esplicitare il
resoconto dettagliato con cui un’analisi quantitativa è svolta. Nella ricerca
qualitativa si ha la necessità di far emergere progressivamente la teoria
secondo la cosiddetta Grounded Theory ovvero un modo di indurre
generalizzazioni basate sulla teoria partendo dai dati. Il comportamento del
ricercatore è attento alla manipolazione dell’indagine sperimentale e l’enfasi è
posta sull’intuito.
La distinzione tra sociologia quantitativa e sociologia qualitativa ha portato ad
un dibattito importante con una divisione tra due schieramenti: scienziati
sociali quantitativi e scienziati sociali qualitativi. Si assiste sempre di più ad
una combinazione di tecniche qualitative e quantitative nonostante ci siano
state specializzazioni in uno solo dei due campi.
Lo studio di caso consiste nell’investigazione di un fenomeno in un contesto
di vita reale. Ha varie denominazioni tra cui studio, approccio o metodo
monografico. Strumento prezioso dello studio di caso è l’intervista non
strutturata tuttavia col tempo si è incorporato l’uso di tecniche statistiche. C’è
chi sostiene che lo studio di caso sia relativo ad un caso solo e chi invece
pensa si possa parlare di case studies. Sul piano della generalizzazione dei
dati valorizza sia l’elaborazione di sintesi tipologiche sia l’uso di procedure
statistiche.
Viene introdotta una terza strategia che è quella della ricerca su base logica
ed in essa non si usa né la matrice di dati né la statistica, ma si usa la logica
come risorsa metodologica e operativa. Con ricerca su base logica si intende
quindi ogni tipo di ricerca che faccia ricorso alla logica per formulare ipotesi e
per il controllo di dati.
3.Tipologie di disegni di ricerca sociale
Un disegno di ricerca deve:
conoscere ed esplicitare gli obiettivi cognitivi
− far si che la ricerca sia meramente destinata al raggiungimento
− dell’obiettivo
avere una progettazione che segua validità ed efficacia
−
Si possono distinguere i problemi di ricerca in base alla soluzione, quindi
all’obiettivo cognitivo. Le possibili soluzioni sono: descrizione, spiegazione,
interpretazione e previsione perciò la ricerca sociale distingue fra studi
descrittivi e studi esplicativo-verificativi. I primi hanno l’obiettivo di
descrivere l’oggetto tenendo conto di cos’è e com’è, mentre i secondi hanno
l’obiettivo di interpretare il come un oggetto si manifesta nel mondo.
Nello studio descrittivo bisogna considerare che nessuna descrizione potrà
mai risultare abbastanza esaustiva. Per ridurre la complessità del problema
può impostare una ricerca di sfondo per raccogliere più informazioni possibili
che offrano stimoli e spunti e poi si può applicare uno studio esplorativo a
carattere estimativo più avanzato. Nel disegno descrittivo di tipo quantitativo
la proprietà o le proprietà di esso che costituiscono il tema dell’indagine
rappresentano la variabile o le variabili dipendenti e il metodo di ricerca è
l’indagine con questionario. Combinando più variabili classificatorie il
ricercatore può creare un indice tipologico realizzato mediante la costruzione
di uno spazio di attributi. Consiste in un’operazione logica conseguita per
trovare tutte le combinazioni possibili fra le modalità di due o più attributi ed
ogni cella costituita dall’incrocio di due attributi costituisce un tipo. La ricerca
descrittiva costituisce un terreno di allenamento per concettualizzare un
fenomeno ponendo altre ipotesi di natura esplicativa che possono aiutare
nello step successivo di ricerca. Strumento del ricercatore è la comparazione
attraverso cui si possono cogliere i caratteri distintivi ed inoltre la misurazione
di variabili deve essere collaudata attraverso un collaudo preventivo detto
pretesting. Il pretesting deve essere attuato su un sotto-insieme della
popolazione cui è rivolta l’indagine e il suo compito è sottoporre a controllo la
formulazione delle domande del questionario in relazione agli intervistati.
Deve inoltre sondare l’adeguatezza della costruzione delle variabili
classificatorie nella loro unidimensionalità, dell’esaustività, e della mutua
esclusività. Lo studio deve essere compiuto su una popolazione eterogenea e
numerosa ed il campione deve soddisfare i criteri di sufficienza e
rappresentatività.
-due problemi= concettualizzazione (dipende dalla natura del fenomeno) e
decisione sulla popolazione rilevante + problemi di natura tecnica
Il trattamento e l’analisi dei dati vengono effettuati in base alla matrice dei dati
“casi per variabili” avvalendosi di strumenti statistico-informatici finalizzati
all’analisi statistica condotta con intenti descrittivi-esplorativi.
Il disegno di ricerca di tipo qualitativo ha come obiettivo costitutivo la
caratterizzazione che un fenomeno assume nell’esperienza di un soggetto. In
questo caso si fa uso di un’intervista guidata verso i temi che il ricercatore
predilige o del tutto libera chiedendo all’intervistato di descrivere
un’esperienza.
In conclusione questo tipo di ricerca ha per:
-obiettivo descrivere narrativamente il fenomeno
-ipotesi a carattere descrittivo-esplorativo
-concettualizzazione generica
-modello di analisi poco strutturato
-tecniche di rilevazione parzialmente guidate
-casi di studio poco numerosi
-trattamento e analisi di dati effettuati in base a testi per giungere ad una
lettura globale
-disegno della ricerca flessibile
Le ricerche esplicative-verificative pur essendo dirette all’interpretazione del
fenomeno possono avere varie sfaccettature in base alla conoscenza che si
ha del fenomeno. Il ricercatore che punta su un’accurata stima del fenomeno
può analizzare le cause e le conseguenze dii un fenomeno e quindi la ricerca
sarà di tipo diagnostico. Altrimenti, potendo già contare su ipotesi esistenti, si
focalizza sul controllo di esse dando origine ad un’indagine giustificativa.
Nelle ricerche esplicative di tipo quantitativo la concettualizzazione viene
estesa a variabili indipendenti e vi è lo scopo di stabilire le relazioni tra una o
più variabili dipendenti e una o più variabili indipendenti.
-modello di analisi è il metodo sperimentale, infatti si chiamano anche
ricerche sperimentali
-tecniche di rilevazione strutturate
-tipo di campionamento ragionato, sia probabilistico sia non probabilistico
-grado di strutturazione rigoroso e alto
I disegni descrittivi ed esplicativi si distinguono tra loro perché nei primi la
generalizzazione è data dallo studio di un universo eterogeneo mentre nella
ricerca esplicativa si delimita l’eterogeneità dell’universo.
Nelle ricerche esplicative di tipo qualitativo l’interpretazione può significare sia
l’individuazione e specifico approfondimento del meccanismo che lega le
diverse dimensioni dell’esperienza soggettiva del fenomeno sia di
comprensione del significato. Che siano quantitativi o qualitativi i disegni di
ricerca esplicativi possono avere intento idiografico o nomologico. Nel primo
caso si descrive il mondo nei suoi spazi e tempi circoscritti, nel secondo caso
si descrive il mondo nelle sue relazioni di dipendenza fra classi illimitate di
eventi.
I disegni sperimentali misurano l’effetto che si produce in un contesto di
osservazione con la manipolazione della variabile indipendente. Il
procedimento dell’esperimento consiste nel creare due gruppi, uno
denominato gruppo sperimentale e l’altro gruppo di controllo; in ciascun
gruppo devono essere presenti soggetti con medesime caratteristiche e
DESCRIZIONE APPUNTO
Riassunto esame Metodologia della ricerca sociale,basato su appunti personali e studio autonomo del testo consigliato dal docente Fasanella,libro consigliato Il disegno della ricerca sociale, Agnoli.Il riassunto è dettagliato di tutti i capitoli presenti nel libro. Tratta infatti in modo esaustivo delle tecniche e teorie di ricerca, della ricerca scientifico-sociale, delle varie modalità di disegni e degli step con cui si crea una ricerca.
I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Laurarafa02 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Metodologia della ricerca sociale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università La Sapienza - Uniroma1 o del prof Fasanella Antonio.
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