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ALCUNI CASI- Numero dispari di studenti

Si può creare gruppi da quattro, 5,6. Se il problema della suddivisione persiste, si può dare lo stesso segmento a due studenti nello stesso gruppo.

Qualche esperto non sa spiegare in maniera efficace il proprio materiale al resto del gruppo. Si può prevenire il problema nel momento in cui create i gruppi. Ad esempio, se avete un numero dispari di studenti, potete mettere in atto il pairing nel punto precedente ma con un'accortezza in più: uno dei componenti della coppia potrebbe essere più forte da un punto di vista dell'apprendimento del suo compagno. Non dimenticate che è responsabilità del gruppo di esperti far sì che tutti siano preparati a riportare i propri segmenti al proprio gruppo originale. Se un componente del gruppo di esperti non sembra essere abbastanza pronto, fate sì che il resto del gruppo supporti il componente nella presa del proprio segmento.

in modo completo.- Un componente del gruppo è troppo dominante. Per molti docenti è una mossa strategica assegnare il ruolo di leader della discussione a uno degli studenti per ogni sessione di Jigsaw. È compito del leader coinvolgere in maniera educata e qua tutti i componenti del gruppo. Inpiù, gli studenti si rendono conto in fretta che il gruppo lavora meglio se a ciascuno è data la possibilità di presentare il proprio materiale prima di eventuali quiz, domande o commenti. Quindi, l'interesse del gruppo, nel tempo, riesce a smussare il problema della dominanza.

- Uno degli studenti non è brillante dal punto di vista dell'apprendimento. È proprio in questa situazione che si evince l'importanza dei gruppi di esperti. Prima di rientrare nei loro gruppi, gli studenti all'interno di ciascun gruppo di esperti hanno la possibilità di esporre e ripetere il proprio materiale e modi carlo in base ai suggerimenti

solo sulla loro motivazione, ma anche sul loro apprendimento. Inoltre, il Jigsaw favorisce la collaborazione tra gli studenti, incoraggiandoli a lavorare insieme e a condividere le proprie conoscenze. In conclusione, l'approccio Jigsaw è un metodo efficace per promuovere l'apprendimento attivo e la partecipazione degli studenti. Attraverso la divisione del materiale in segmenti e l'assegnazione di ruoli specifici, gli studenti diventano protagonisti del proprio apprendimento e sviluppano competenze di collaborazione e comunicazione. Questo approccio può essere utilizzato con successo in diverse discipline e livelli scolastici, offrendo numerosi vantaggi sia per gli studenti che per gli insegnanti.solo per quanto riguarda l'apprendimento ma anche dal punto di vista psicologico. - Gli studenti sono stati abituati a competere tra loro. La ricerca suggerisce che tale metodo si rivela più efficace se introdotto già dalla scuola primaria. Bambini esposti al Jigsaw già dai primi anni hanno poi bisogno, nella scuola secondaria, solo di piccoli booster di Jigsaw per mantenere i benefici nel tempo. Se però i bambini non hanno mai avuto modo di lavorare con il Jigsaw siamo di fronte ad un percorso più faticoso. Tuttavia le cattive abitudini possono essere corrette e non è mai troppo tardi. Sebbene ci voglia generalmente più tempo, la maggior parte degli studenti che lavorano con il Jigsaw per la prima volta mostrano una capacità non da poco di trarre beneficio dalla struttura operativa di questo approccio. In conclusione, il Jigsaw è una tecnica davvero efficace per favorire l'apprendimento. Quello che però conta di più è che

Tale metodo incoraggia l'ascolto, l'engagement e l'empatia, poiché ciascun membro del gruppo ha una parte essenziale nella riuscita dell'attività. I membri del gruppo devono lavorare come un team per raggiungere un obiettivo comune, tutti dipendono da tutti e nessuno studente può farcela da sé a meno che non ci sia la piena collaborazione di tutti e ciascuno.

4. STRATEGIE COOPERATIVE E SVILUPPO DEL POTENZIALE

La plus dotazione è un ambito che si presta all'educazione speciale. L'educazione inclusiva mira all'eccellenza di ciascuno e ad un rapporto di equità tra docenti e studenti. La plus dotazione mira alla realizzazione di programmi speciali così da sfruttare al meglio le capacità di questi soggetti, bambini gifted con elevate capacità, e per poi svilupparle al massimo. In Italia solo di recente si studia questo ambito di ricerca. In altri contesti invece si sviluppano le capacità di.

tali soggetti con un'educazione speciale, con strategie e approcci didattici che fanno emergere le differenze con un'eccezione essa stessa esclusiva ed elitaria. In Europa vi è una frammentazione teorica, ossia ogni stato emana delle proprie leggi in merito a tale ambito di studio. C'è un'eterogeneità di approcci e ciò rappresenta un punto forte, poiché permette ad ogni soggetto nel sistema educativo di avere il miglior approccio in relazione a quello specifico contesto. Gli stereotipi fanno riferimento a due approcci: harmony hypotesis, ossia l'idea che chi riceve tale dono dalla nascita è immune da geni differenti nella propria vita, e disharmony hypotesis, cioè se è presente un talento ricevuto è innato questo è compensato da una difficoltà allo stesso livello di importanza delle capacità che comprende. Il quoziente intellettivo non può rappresentare un sistema complesso e non.dei campi e dei domini d'eccellenza che non siano cognitivi. Inoltre, il talento non si esprime attraverso performance e prodotti e non attraverso un punteggio. I modelli di plus dotazione hanno le seguenti associazioni: - intelligenza - intelligenze - abilità innate - contesto - immutabilità - dinamicità La plus dotazione è un possesso e uso di abilità innate generali. È il potenziale superiore rispetto ai pari almeno in un dominio non allenato, espresso spontaneamente, naturale attitudine. Può trasformarsi in un talento. Il talento è un processo di sviluppo sistematico di competenze, innescato dal contesto-ambiente stimolante, s dante, in uno specifico campo. La teoria delle intelligenze multiple s da la nozione di quoziente intellettivo (le intelligenze si manifestano in una performance o prodotto importante per la cultura di riferimento e non attraverso un numero); tuttiposseggono un insieme di intelligenze che potenzialmente possono sviluppare ed è un catalizzatore in ambito educativo (abbinare insegnamento a modalità di apprendimento). Il costrutto del talento è costruito da componenti neuro-biologiche, genetiche, culturali, contestuali. Natura e cultura lavorano insieme, nessuna delle due può fare a meno dell'altra. Vi è un'interazione tra organismo e ambiente. Con il termine componenti naturali si intendono le caratteristiche biologiche che determinano la qualità dell'apprendimento. Ricerche neuroscienti che hanno dimostrato che l'individuo immagazzina e utilizza le informazioni. Vi sono evidenze sulla plasticità, efficienza, velocità neuronale ma queste possono essere allenate; se non allenate regrediscono; non indicano il campo o dominio specifico di applicazione e quando lo fanno è conseguenza di un training inteso non di una dote naturale. Esperienze, opportunità, abitudini,

stimoli, pratica nelle prime fasi dello sviluppo sono le veredeterminanti dell'eccellenza. La scuola e la famiglia sono i luoghi prediletti per sviluppare lecapacità di ciascun bambino. Un ambiente di apprendimento accogliente e stimolante, progettatoe organizzato secondo criteri puerocentrici in cui i bambini sono così costruttori delle proprieconoscenze, manipolatori promotori attivi dei contenuti, prodotti, materiali e strumenti. Nonsignifica che ogni bambino diligente possa raggiungere performance di expertise, ma ciascunopuò raggiungere il livello massimo possibile secondo le sue potenzialità. L'eccellenza non è unameta d'arrivo stabile per tutti, ma è un obiettivo variabile per tutti, da raggiungere partendo dacondizioni iniziali differenti.

Le spie che segnalano un possibile sviluppo precoce:

  • camminano entro i 12 mesi
  • linguaggio orale prima dei 2 anni
  • frasi elaborate a 18 mesi
  • leggono a 30 mesi o comunque prima dei 5
utilizzando strategie e materiali diversificati in base alle loro caratteristiche e bisogni. La personalizzazione, invece, si concentra sull'individuo come protagonista attivo del proprio apprendimento, permettendo a ciascuno di seguire un percorso personalizzato che tenga conto delle sue passioni, interessi e talenti. La didattica inclusiva si basa sull'idea che ogni studente ha il diritto di essere coinvolto e partecipare attivamente alle attività di apprendimento, indipendentemente dalle sue abilità o disabilità. Questo approccio evita di etichettare gli studenti e si impegna a fornire a ciascuno ciò di cui ha bisogno per sviluppare le proprie competenze. La differenziazione didattica è quindi fondamentale per garantire un'educazione inclusiva, in cui ogni studente possa raggiungere le competenze fondamentali in modo efficace e significativo.attraverso la diversificazione dei percorsi formativi. La personalizzazione mira a garantire a ciascun allievo una propria forma di eccellenza cognitiva, affinché ciascuno sviluppi al meglio i propri talenti raggiungendo i propri obiettivi attraverso percorsi formativi diversificati. La differenziazione più che un metodo è una visione del processo di insegnamento-apprendimento; è una dimensione della cultura pedagogica dell'inclusione che interpreta, attraverso una riflessione teorica e la predisposizione di strumenti applicativi, la diversità e le differenze del contesto della classe. Il tipo di differenziazione che deve essere messo in atto deve permettere libera scelta rispetto a una vasta offerta di attività di diverse tipologie e contenuti; deve essere calibrata sui propri interessi, quindi centrato sullo studente; deve essere capace di soddisfare le capacità degli alunni e deve ingaggiare gli studenti.

Gli studenti sono coinvolti attivamente nella co-costruzione delle attività.

Dettagli
Publisher
A.A. 2021-2022
17 pagine
1 download
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/05 Psicologia sociale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher BeneDiSalvo di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Metodologia del gioco e del lavoro di gruppo e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Perugia o del prof Morganti Annalisa.